[Stati del SRI] Carta di Vienna

Basileus

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A Vienna si tiene quella che inizialmente sembra essere l'ultima Dieta del Sacro Romano Impero, ormai da molti considerato morente.
Le sedute, difficili ed estenuanti, vedono due leader primeggiare tra la massa di inviati degli Stati Imperiali. L'ambasciatore prussiano e l'Imperatore Giuseppe.
I due uomini, inizialmente, non hanno che parole di cortese disprezzo ma con il passare delle sedute e delle settimane la situazione cambia radicalmente dopo una visita alla tomba di Isabella di Borbone-Parma, l'amata ex consorte.
La seduta successiva vede Prussia ed Austria stranamente su terreni molto simili.

I lavori della Dieta si concludono dopo cento giorni con la Carta di Vienna, un documento che da nuovo volto al Sacro Romano Impero.
I punti salienti:

  • Rientro di tutti gli Stati nel Sacro Romano Impero, ripristino dei loro privilegia qualora ne avessero persi
  • Formazione del Reichstag. Esso sarà formato da ogni Stato del Sacro Romano Impero e rappresentato da un delegato scelto, che può essere Nobile o Borghese con un reddito adeguato. Ogni Stato avrà possibilità di Votare ogni decisione che il Reichstag sarà chiamato a compiere, su tutti gli ambiti che possono essere portati all'attenzione del Reichstag. Leggi, Editti e Politiche Imperiali saranno votate dal Reichstag, cosi che tutti gli Stati si adeguino alla scelta del volere della maggioranza. Il Reichstag vedrà nella figura dell'Imperatore e del Cancelliere due membri superiori, essi hanno comunque valenza di Voto UNO come gli altri Stati ma, nei rispettivi campi, hanno possibilità di mettere un Veto a seduta del Reichstag. Il Reichstag si riunisce ogni turno.
  • Il titolo Imperiale sarà Ereditario per la famiglia Asburgo di Vienna.
  • Il titolo di Cancelliere sarà Ereditario per la famiglia Hohenzollern di Berlino.
  • I due Titoli non potranno appartenere alla stessa persona e seguiranno lo stesso destino: finche uno è ereditario, lo sarà anche l'altro e viceversa.
  • L'Imperatore si assume il compito di essere l'unico relatore con l'Esterno dell'Impero per quanto riguardano questioni di tipo politico e diplomatico. Le sue idee di diplomazia e politiche saranno messe al voto dal Reichstag e, se confermate, l'Impero tutto si adopererà per far si che esse si concretizzino.
  • Il Cancelliere si assume il compito di amministrare l'economia dell'Impero e di proporre migliorie e potenziamenti sia Globali che Specifici al Reichstag che, se confermate, dovranno essere attuate nel più breve tempo possibile con l'aiuto di tutti i membri dell'Impero. Al Cancelliere inoltre viene dato il compito di tenere i conti e fare le previsioni di spese per le Guerre e tutto quello che deriva all'economia. Il Reichstag ha diritto di votare ogni decisione che riguarda l'impero, sia essa di natura economica o militare.
  • Abbattimento delle dogane e tariffe interne fino al Massimo di 10% tra gli stati del Sacro Romano Impero, non è vietato abbassarle ulteriormente, ma la decisione spetta ai singoli Stati.
  • Moneta Unica Imperiale nel Tallero Imperiale, il quale andrà a sostituire le monete degli Stati.
  • Unione delle menti e delle risorse per il comune sviluppo civile e bellico. Imperatore e Cancelliere daranno le loro direttive al Reichstag per sviluppare uno o più rami Civili o Militari e i vari Stati che decideranno di aderire a uno o l'altro (o entrambi) i progetti dovranno fornire esperti e soldi dalla loro spesa per la ricerca al Cancelliere o all'Imperatore. Una volta completata la ricerca essa sarà di dominio pubblico per l'Impero.
  • Creazione dell'Esercito Imperiale. Ogni stato fornirà un quantitativo di truppe a tale istituzione e un Generale, questo Esercito è adibito a DIFESA dell'Impero e è sotto gli Ordini dell'Imperatore, che può usarlo solo nelle Guerre Difensive (senza consultare il Reichstag). il mantenimento è lasciato ai Singoli Stati: ognuno mantiene le truppe che ha concesso a tale Esercito.
  • l'Esercito di Ogni Stato rimane allo Stato di appartenenza. Esso può essere richiesto facendo regolare richiesta al Reichstag, che deciderà se acconsentire il richiamo di tutti i soldati dell'Impero o solo una parte per le guerre decise dall'Imperatore. Ogni stato che non potrà mandare truppe sarà tenuto a inviare sussidi di guerra oppure viveri e armamenti pari al suo Dovere. Tale Dovere sarà deciso alla prima seduta del Reichstag.
Alla lettura della Carta tutti i partecipanti alla Dieta si alzano in piedi applaudendo l'Imperatore ed il sovrano prussiano, giunto a Vienna per la firma della Carta si abbracciano fraternamente ponendo fine alla scissione dando nuova speranza all'Impero.
 

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Re Giorgio III raggiunto dalla notizia mentre presiede la seduta del Parlamento si congratula pubblicamente con i sovrani germanici per l'accordo stipulato, foriero, a suo dire "...non solamente di Pace per il Vecchio Continente, ma di progresso"
 
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dixie

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il Vecchio Federico II di Prussia, ormai anziano, non potè essere presente alla firma della Carta di Vienna.
Pianse di gioia una volta che seppe della notizia della buona riuscita della Missione Diplomatica.
Ciò che era scoppiato per una incomprensione è tornato alla normalità.
 

Space Monkey

IL PARTITO TI OSSERVA
Congratulazioni vengono inviate ai vari governi imperiali. Gustavo III, Re di Svezia, commenta: "la stabilità e la prosperità di tutta l'Europa sono al sicuro grazie a questo storico accordo".
 
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