Diplomazia Squame Everywhere

Wally87

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Era passato da un mese da quando Tusha e Kreethus avevano portato i relativi inviti alle presenza delle corti degli altri squamati.
Quell'incontro sarebbe passato alla storia, di questo Sharee era certo.
Non poteva essere solo un caso che le coste non contaminate fossero sotto il controllo di tre comunità a maggioranza rettiloide.
Era decisamente la volontà degli spiriti, che li guidavano da sempre insieme al Sax.

Ogni tanto si domandava se altre comunità avevano reclamato più che un semplice villaggio, quali fossero i loro usi e costumi, ecc.
Sicuramente era un pensiero che frullava per la testa delle sue contro parti della carovana e dei domini del drago.
Quell'oggi si sarebbero dipanate alcune di quelle domande. Una giornata a dir poco perfetta. Il cielo era sereno, il sole caldo e la brezza rinfrascante.
Era certo che i dragonidi sarebbero arrivati via mare, mentre non era certo se la carovana avrebbe viaggiato via terra come in precedenza.
Sarebbe stata la scelta più saggia, una via priva di pericoli e insiedie.

Mentre li attendeva era immerso nella meditazione, ascolta le voci. Osservava il volo degli uccelli... forse quella una arpia? si chiese.
Molte cose erano cambiate negli ultimi quattro anni, ma uan sicura. Avere nel cielo le arpie aveva reso più complicato osservare il volo dei volatili per le pratiche sciamaniche.

@Silen @Enichaos @Monitor_Dundee scusate l'attesa, eccoci qui! Solo il vostro umile e squamato ospite
 

Monitor_Dundee

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Gyforeth e Fenstrum non avevano esitato. Comunicate alla corte le loro intenzioni, avevano iniziato a preparare la spedizione molto prima di ottenere risposta.
Grazie a un'estensione di ospitalità nei confronti dei Sax'scale...
"Se una volta nella mia vita ho speso denaro invano, di sicuro non è questa. Dategli camere, dategli da mangiare, dategli tutto quello che chiedono e, per i denti di Alduin, dategli da bere!"
... la nave di Fenstrum si mise in mare verso il luogo dell'incontro praticamente sulla scia della nave dei fedeli dell'Hist.
La navigazione si prospettava tranquilla, la stagione era propizia e due equipaggi esperti di quel tratto di mare erano meglio di uno solo.

"Non mi sarei mai aspettato una scelta così impulsiva, Mastro Yuvon. Da vero marinaio."
"Capitano, dal mio canto ero invece sicuro che avreste accettato immediatamente. Non sono troppo diversi, alla fine, il vostro mestiere e il mio. Si dice che queste genti del Sud siano nomadi del deserto, Lucertoloidi in massima parte. A quanto si racconta, le genti carovaniere sono sempre state più avvezze al commercio che alla guerra. Speriamo."
"Non so cosa sperare, Gyforeth, ma se anche le coste a Sud sono abitabili, non vedo l'ora di arrivarci e gettare l'ancora."


Se vogliamo proseguirla nello iato tra i turni sono a favore. Almeno abbiamo di che ingannare l'attesa.
 

Enichaos

Spam Master
Il viaggiatore di Nova Komenco si muoveva da solo per i sentieri del Sax'Marsh: aveva lasciato in buone mani i suoi uomini, ed era decisamente di buon umore; la prospettiva di partecipare all'incontro con Dovjunaar voleva dire vedere volti nuovi eppure familiari... era da fin troppo tempo che non vedeva un suo simile di cui non fosse anche parente.
Camminava di buona lena, indossando l'armatura come se non pesasse nulla, le squame smeraldine a scintillare ancor più del metallo lucido: sembravano quasi dare l'impressione che le protezioni forgiate fossero più un vezzo che una necessità. Era molto curioso di vedere finalmente di persona la grande piramide di Xanmeer (popolazione: tutti) di cui gli aveva parlato il vecchio pirata: sosteneva addirittura che un grande albero di Sax fosse il sostegno principale al suo interno; se non fosse stato per le conferme dei locali le avrebbe certamente prese per le solite storie da marinai...
Ma, tant'è che ormai era in vista della struttura, e la sua curiosità sarebbe stata soddisfatta a breve...
ci sono! ci sono! ... beh lo spero almeno
 

Wally87

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Chi via mare, chi via terra gli invitati erano ormai prossimi alla imponente e claustrofobica Xanmeer.
La città piramide atta a proteggere il bene più prezioso per la comunità, ovvero l'albero di Sax.
Da aperture tra le pietre intagliate stagliavano i nodosi rami dalla forma contorta, carichi di frutti brillanti.
Dove l'aliena pianta non emergeva vi erano dei giardini pensili atti alla coltivazione dei pochi ortaggi che servivano alla comunità.
Se si fosse trattato di una comunità più incline alla comunicazione orale vi sarebbe stato un gran vociare per le strade per l'arrivo dei diplomatici stranieri. Invece vi era una gran gesticolare, quello andava a velocità impressionante.

Tusha accompagnò Gyforeth e Fenstrum fino agli alloggi a loro assegnati, non lontani dal porto invero, prima di congedarsi per tornare a sorvegliare le coste e le piccole imbarcazioni dei pescatori. Venne data loro libertà di girare, ma venne consigliato loro di passare a porgere omaggio alla tavernadi mastro Fatbottle, collega del dorato e panciuto dragonide. L'halfling sarebbe stato sicuramente lieto di ricevere conio straniero storie di quanto accadeva al di là del mare.

Nel mentre il cammino dello smeraldino non fu del tutto solitario, fu riaccompagnato da Kreethus fino a confini di Gendrosia.
Gli diede indicazioni sulla strada da percorrere, non che molte insidie si annidassero nei confini interni del Sax'Marsh. E quelle poche che vi erano ponevano ben poca sfida per un dragonide d'arme.
Nel suo cammino venne più volte invitato a passare la notte in un villaggio, piuttosto che nella città di turno. Tutti lo avevano tratto come un membro effettivo della comunità, cose che avrebbe potuto richiamare alla mente del carovaniere il primo incontro col giovane ma impavido Saxscale e quel fatidico brindisi. Anche a lui vennero riservati degli alloggi e trattamento non meno che pari agli altri intati, ma su una taverna più a sud della piramide.

La mattina seguente furono scortati al centro risalendo la piramide, ma da direzione differenti. Una volta arrivati in cima avrebbero visto il saggio seduto tra il legno di una ramo principale mentre con un mano sorreggeva una scodella grossa quanto il capo di un troll e altre tre giacevano sulle gambe conserte. Un liquido ambrato colava lento, denso e viscido, si raccoglieva nella scodella. Sharee senza neanche alzare lo sguardo alzò una di quelle vuote e la sostituì a quella che stava per traboccare, con una certa ritualità di chi è ha eseguito quell'incarico molte volte.
Dei giovani corsero ad avvisare lo sciamano dell'arrivo degli ospiti e gli diedero il cambio.

"amici è molto piacere avere qui voi oggi, scusa me attesa. Mio nome Sharee, io guida di comunità Sax'Marsh" e nel mentre altri giovani Saxscale come formiche operose trascinarono sedie di solida pietra e cuscini. Essendo la giornata splendida aveva deciso di organizzare l'incontro sul piano più alto, all'aperto. Dove le delegazioni non si sarebbero fatte sentir mancare il fiato.
"riunivo voi per grandi possibilità, come commercio e conoscenza. Mondo fuori confini nostre comunità ancora selvaggio e contaminato. Prego siede". Mentre veniva portato un tavolo rotondo di legno e delle libagioni. Alla sguardo dello smeraldino alcuni ordini parvero venir impartiti dal saggio in direzione dei suoi fratelli che fungevano da servitù per l'occasione.
In tanto dava l'aria di attendere che i presenti si presentassero a loro volta.
 

Monitor_Dundee

Spam Master
La giornata nella città dei Lucertoloidi fu fonte di costanti sorprese e scoperte per i due delegati. Gli edifici, bassi ed estesi sotto il cielo, erano così diversi dalla scogliera e dagli ipogei di Kiinarlok, le piramidi così maestose, e pur sapendo che non potevano essere state innalzate prima del Collasso, la vegetazione che le soffocava era così rigogliosa da farle sembrare millenarie.
Le abitudini, il cibo, le bevande la lingua del Sax'Marsh erano un costante avvicendarsi di bizzarrie, tali da lasciare interdetti anche un avventuriero e un uomo di mondo.

Il mattino della convocazione i due Dragonidi ancora camminavano col naso all'aria, guardandosi attorno più del dovuto.Il giardino alla sommità della struttura a gradoni era tiepido e gradevole, e l'ospitalità del saggio fu apprezzata.
"Il vostro invito ci onora e ci rallegra, Saggio Sharee. Il mio nome è Gyforeth Yuvon, e questo al mio fianco..."
"... Capitan Fenstrum, mi avrete certamente sentito nominare."
"...Portiamo l'omaggio e i saluti del Dovjunaar e dei suoi Diarchi, a voi gentili ospiti e agli altri delegati qui convenuti."
Fenstrum, meno avvezzo all'etichetta, si rivolse direttamente al gruppo di Lucertoloidi che non somigliavano ai Sax'scale
"Salute a voi, viaggiatori! Giungete da molto lontano, ci hanno detto. Siete anche navigatori?"
 

Enichaos

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La piramide era davvero impressionante quanto era stato accennato dal vecchio pirata, e il Sax che ne usciva dalle fessure e crepe sembrava davvero essere il supporto attorno al quale era stata costruita... proprio come la società dei lucertoloidi che vi abitavano, fondamentalmente, osservò il dragonide in armatura.
Accompagnato alla cima della struttura, Graenveng sorrise al saggio, ben conscio dell'importanza del suo impegno, accompagnando le parole con gesti e posture che gli sembravano le più indicate "Nessun bisogno di scusarsi, Saggio Sharee... so bene quanto sia importante la linfa per la vostra comunità, e vi sono grato per il tempo che ci dedicate sottraendolo ai vostri altri doveri"
Poi lo sguardo si spostò sugli altri ospiti della comunità, con un sorriso molto più marcato: li staccava di poco meno di una spanna, e questo bastava a contentare il suo ego "Vel mætt, frændur; megi vængir forfeðranna vernda ferðir þínar!" la voce con cui pronunciò queste parole era incredibilmente baritonale, come un ruggito che si riverbera in una caverna... era tanto tempo che non parlava nella sua lingua natale e forse si stava lasciando prendere la mano... e chissà poi se gli inviati di dovjuunar parlavano il suo stesso dialetto draconico, in fondo era passato veramente tanto, forse troppo tempo.
Dopo essersi schiarito la gola tornò a parlare la lingua degli umani per evitare di mettere a disagio il suo anfitrione locale "Sono lieto di fare la vostra conoscenza, il mio nome è Graenveng, Primo Protettore della Carovana. Mi spiace di non aver sentito delle vostre imprese, Capitan Fenstrum, ma le voci faticano ad arrivare nell'angolo di mondo in cui s'è rifugiata la mia gente; la navigazione non è la nostra attività principale, ma del resto con i Sax'Scale possiamo commerciare via terra: sicuramente la possibilità di scambiare beni e risorse con voi farà la sua parte per attirare le attenzioni di Mama Milda anche in quella direzione... dopotutto, il commercio è stato il nostro principale interesse da quando ci siamo stanziati..."
Masticò un paio di bocconi con zanne che potevano tranquillamente essere sciabole per halfling, prima di chiedere agli altri ospiti "Ma raccontatemi dei vostri territori, come vi siete organizzati? A cosa vi siete dedicati principalmente negli ultimi decenni?"
Che periodaccio comunque...
 

Wally87

Spam Master
Gli ospiti erano tutti lì, dinnanzi alla magnificenza del Sax, a gettare le basi per un futuro comune.
La pianta sarebbe stata incredibilmente soddisfatta dai succosi e dolci frutti che sarebbero arrivati in futuro.
"Capitano Fenstrum, certo che io sentito nominare. Voi essere più famoso dragonide di vostra comunità su questa sponda. Riunione odierna essere anche vostro merito. Barnald raccontato me vostro primo incontro e Tusha tessuto vostre lodi" disse con voce allegra e occhi vispi. Di sicuro era l'approdo di qualche anno prima sarebbe stato ricordato a lungo nel Sax'Marsh.
"voi onora voi con presenza mastro Gyforeth Yuvon, voi perdona non nome famoso da questa sponda, ma molto benvenuto ugualmente questo certo" disse annuendo nel vano tentativo di contenere il gesticolare tipico della propria etnia ad un livello consono per chi non avesse già fatto usi di linfa.
"noi ricambia omaggio e saluti vostri diarchi, me spera uno giorno noi potere incontrare coi noi tutti oggi, in pace e amicizia" disse per poi rivolgersi all'altro delegato giunto dal sud.
"finalmente io potere voi incontrare Graenveng, sentito buone grandi cose da fratello Kreethus. Noi ringrazia di vostro tempo sottratto a sicurezza vostra comunità" ricambiò quindi il convenevole con lo smeraldino.
"me anche curioso, alcuni mercanti e marinai raccontato, ma di mano prima sicuramente più esaustivo" commentò a quella richiesta del carovaniere di sentir raccontato dei domini.
Dopo aver dato tempo agli ospiti di interloquire cercherebbe di riportare il discorso sui binari burocratici:
"me spera che stagioni portato voi raccolti abbondanti e niente insidie, noi invece trovato in territori est grandi minacce per comunità. Sulle colline demoni rosa, ma grandi e pericolose fauci. Quando uno arriva, altri raggiunge, come se chiamati. Alcuni esemplari sconfitti, ma regione molto infestata. Mentre in mare sabbie trovato enorme insetto scavatore, duro carapace e sputare sabbia con grande potenza sabbia inghiottita. Noi riusciti solo ferire unico trovato, ma io teme molti altri nascosti sotto dune. Così io pensa noi potere condivide sapere su minacce incontrate durante esplorazioni mondo perduto. Anche voi scoperto minacce durante esplorazioni?" chiederebbe quindi a tutti i presenti.

scusate l'attesa, sono state giornate di lavoro mooolto lunghe -__-'
 

Monitor_Dundee

Spam Master
Gyforeth fu piacevolmente sorpreso nel vedere un Dragonide nella delegazione dall'estremo Sud, e fu sorpreso nel sentirlo parlare. Qualcosa nella sua favella ricordava l'Antica lingua dei Draghi, ma solo alla lontana.
"Salute a voi, Dohvakiin. Il vostro accento mi è ostico, ma mi scalda il cuore vedere che altri del nostro popolo sono sopravvissuti all'Apocalisse. La vostra gente, da quanto dite, è nata lungo le carovaniere del Grande Deserto. Le vostre radici sono forse nella lontana Ambiropolis?"

Ogni parola dell'emissario della Carovana era miele per le orecchie di Yuvon, che gli dedicò completa attenzione.
"Una nazione mercantile quindi? E' risaputo che dalle coste meridionali arrivassero spezie e merci favolose, nei tempi precedenti al Collasso. Qualcosa della grandezza dei mercanti dell'Impero delle Alate e dei naviganti di Lannach si è salvato? O i rivolgimenti del Mondo vi hanno dato nuove fonti di prosperità?"

La curiosità del mercante era insaziabile, i suoi occhi mandavano lampi.
"Ma le storie e le memorie ormai hanno lo stesso valore dell'oro in questi tempi di sopravvivenza: la storia della nostra Nazione è la storia di un rifugio. Nelle caverne dove vivevano i Grandi Wyrm di Arkhosia ci siamo rifugiati per sopravvivere all'Apocalisse, e altri popoli e genti hanno bussato alle nostre porte per cercare riparo. Due Re e il Senato ci governano ora, come abbiamo imparato da chi era scappato da Ambir, e la nostra occupazione principale è stata dare spazio e sostentamento alla nostra popolazione, riprendendo lentamente il controllo delle terre che furono dei Dragonidi molto, molto tempo fa."
 

Monitor_Dundee

Spam Master
l'attenzione del Capitano fu ovviamente attratta da chi pronunciava più volte il suo nome, e dedicò la sua favella al corrispondente del Sax'marsh
"E' stato storico anche incontrare voi, ve lo assicuro! Non scorderò mai la prima volta che incrociammo un'altra barca su questo mare di nessuno.
Purtroppo, se il mare ci ha portato solo buone nuove e nuovi incontri, le terre emerse sono state anche per noi prodighe di pericoli. Creature inspiegabili, capaci di annullare gli effetti della Magia e della Corruzione, che seguono ordini dati secoli or sono! Boschi nei quali gli alberi stessi sono capaci di muoversi e attaccare con zanne, artigli e spine velenose, come una legione di manticore vegtali! Sterminate distese di alveari di enormi insetti venefici e sciamanti, capaci di ridurre un uomo a scheletro in pochi minuti! Contro ogni pronostico, con costanza e valore, siamo riusciti ad avere ragione di questi ostacoli, e anche a incontrare alcuni sopravvissuti."

Solo il cameriere che sostituiva una caraffa vuota con una piena fu in grado di interrompere il flusso di parole del Capitano, costringendolo a ritrovare un contegno.
"Dimenticavo: Abbiamo preso contatto con un popolo che asserisce di essere legato e di servire un immenso albero capace di magia e dotato di parola. Sono gente come voi e me, Umani, Squamati, Alate e Cornuti, ma tutti legati tra loro come api nell'alveare. La vostra gente forse potrebbe aiutarci a capire qualcosa di più, grazie al legame che anche voi avete con gli alberi miracolosi che ci circondano."
 

Enichaos

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Le fronde del sax parevano molto solide, per il generale era impossibile intuire quanto fossero protette dalla struttura in pietra e quanto fosse quest'ultima ad essere sorretta dalla pianta.
"Anche per me è un grande onore incontrarvi, saggio Sharee; come è un onore incontrare tutti i qui presenti... Sono stati anni difficili per tutti, ma se ci sorreggiamo l'un l'altro sono certo riusciremo a risollevarci più rapidamente che da soli."
Guardò per un attimo intensamente il mercante, come se ingranaggi da tempo fermi si stessero sbloccando dalla ruggine. Dovah kiin. Non era il suo draconico, era qualcosa di differente... poi sorrise.
"Oh, capisco... abbiamo antenati molto più distanti di quanto immaginavo... come saluto immagino vi sia più familiare Drem Yol Lok." Stirpe di Alduin, se ricordava correttamente... ma non voleva sbilanciarsi, magari qualcuno sarebbe rimasto offeso e l'ultima cosa che voleva era riaprire faide vecchie di millenni.
"Più che essere nati lì, lì ci siamo fermati. Durante gli ultimi trecento anni abbiamo attraversato il continente in lungo e in largo, raccogliendo profughi di ogni stirpe ed aspetto purchè fossero disposti a lasciarsi alle spalle gli antichi rancori. Io stesso sono stato accolto dalla Carovana quando ero rimasto solo, in un momento quantomeno complicato... ma erano altri momenti, molto lontani nell'arazzo del tempo e dello spazio... in quelle che un tempo erano montagne occupate dalle Driadi, se la memoria non mi inganna"
Lo sguardo si fece vagamente perso mentre ripensava al passato più distante, per poi tornare rapidamente alla discussione in corso "Stiamo ancora esplorando, e devo ammettere che le guglie nere di Kyrne Lamiya ci mettono un po' in soggezione... ma no, degli antichi regni meridionali sembra non sia rimasto nulla; solo appunto qualche struttura sparsa e rarissimi superstiti; non abbiamo ancora trovato particolari fonti di spezie, ma certamente non disperiamo."
Lo sguardo guizzò rapidamente di nuovo sul Saxscale, l'espressione difficile, quasi preoccupata "Qualche problema lo abbiamo avuto, specie nelle esplorazioni. Probabilmente il deserto ha impedito che proliferassero troppi problemi, ma abbiamo incontrato nelle rovine di Apsar una creatura quantomeno bizzarra: sembrava reagire alla presenza di magia, quindi abbiamo dovuto selezionare con attenzione i coloni da mandare; non so se ci darà problemi nella ricostruzione, ma certamente non potremo tirare su un laboratorio. Forse è un'altra di quelle creature di cui avete parlato, Capitan Fenstrum... ma ammetto che non gli abbiamo dato modo di dimostrare la sua prestanza per il momento, e certo non si è dimostrato un amabile conversatore. Ma di solito il nostro bardo tende a farsi amici ovunque... anche quando non c'è nessuno con cui fare amicizia."
Tornò a sorridere invece alle storie delle origini del regno dei suoi simili e dei loro vicini "La storia della Carovana è molto più umile di quella della gran parte dei regni: al tempo del cataclisma già vivevano come nomadi anche se si trattava principalmente di hobbit. Hanno sempre offerto accoglienza a chiunque fosse in difficoltà, talvolta subendo anche duri colpi dando asilo alle persone sbagliate. Abbiamo percorso nel periodo dei disordini una grande estensione di territori, lasciando che si unissero a noi tutti quelli che erano rimasti indietro o che erano stati esclusi. Non abbiamo un nome importante per la nostra guida, semplicemente Mama... perché in fondo è quello il suo ruolo, essere la madre di tutti i cuccioli che sono stati raccolti: che siano hobbit come i fondatori, scagliosi come l'attuale leader, o che arrivino da luoghi così lontani da non poter più fare ritorno a casa; in fondo, è davvero come se fossimo una grande famiglia allargata. Ed in effetti, abbiamo avuto diverse coppie... inusuali, diciamo." Sorrise, pensando al suo attuale sostituto a capo dell'esercito...
 

Monitor_Dundee

Spam Master
"Kyrne Lamiya... le rovine delle antiche città esercitano un fascino innegabile, e instillano un fiero terrore. Sono sentimenti che comprendiamo perfettamente, noi che viviamo all'ombra delle rovine di Arkhosia..."

"Creature imperscrutabili e tendenzialmente indifferenti, ma innatamente avverse alla magia e a chi ne fa uso. La descrizione collima. E sulle loro capacità, pregate di non vederle in azione. Non c'era molto di vivo nelle regioni nelle quali è passata l'Apoptosi che abbiamo incontrato."

"Anche il Dovjunaar è nato dalla convergenza di molti popoli in fuga, comprendiamo perfettamente la vostra posizione, e la condividiamo"
 
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