[Spriggan] l'incontro tra regine

Felix

Just a newbie
Le bianche mura di Almarillan finalmente apparvero al convoglio in movimento. Possenti come montagne queste si ergevano sulla pianura come vedette ad abbracciare l’intera città. Quasi cinquanta carri spuntarono dalla vegetazione apparentemente dal nulla seguite dalla scorta armata. “Come l’ha descritta Pilade: una grande città priva di tutti quegli odori, suoni e generale caos che la rendono tale” commentò storcendo il naso un umano riccamente vestito “Portate pazienza Magistro. Così vuole la Regina” replicò una Driade accanto a lui “ben presto saremo in vista. Capitana preparatevi”

Un’ufficiale diede l’ordine e le aste delle lance e tutti i pennoni dei carri vennero addobbati dei colori del Reame: il verde e l’oro. Qui e la spuntavano le bandiere verdi raffiguranti l’albero dorato.

Giunto verso le porte il convoglio si fermò quindi una cinquantina di Spriggan di disposero attorno al carro principale da cui scese la Regina Eterna, coperta da un paravento di viticci di varie piante e, protetta dagli sguardi altrui, si sistemò su una piccola portantina di legni pregiati provenienti dai quattro angoli di Ea al cui fianco si pose una seconda driade.
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Redual

Brontolo
Le porte della città si aprirono lentamente.
Dall'interno uscì un nutrito manipolo di guardie pesantemente armate che si misero ai lati dei battenti.
Uno di essi si fece lentamente avanti dirigendosi verso la portantina.

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"Aiya Túrë Tári.
Io sono Erundil Elentauron, Generale del Regno di Minnonar e qui per assicurarmi della vostra protezione e sicurezza.
Sua Maestà Elenwen vi invita a raggiungerla nei giardini sacri, sulle rive del lago Ellenen, certa che sia il luogo più adeguato per Voi."

Detto questo l'eldar si mise ad osservare la portantina in attesa di un qualche tipo di risposta.
 

Felix

Just a newbie
alcuni spriggan alzarono la portantina e si avviarono seguendo l'eldar mentre alcune driadi si posizionavano attorno alla portantina compiendo per tutto il tragitto un'intricata danza accompagnata da una canzone simile al rumore delle foglie del vento. Anche solo osservandola distrattamente si capiva che quella danza trascendeva il tempo e lo spazio, portando gli osservatori ad un'era in Ordine e Caos ancora erano uno ed Ea una massa appena creata.
 

Redual

Brontolo
Il convoglio venne condotto per le strade più defilate, diretto al giardino interno nel più breve tratto possibile.
Il particolare corteo non rimase certo inosservato, e anche i più operosi eldar si fermarono per osservarlo.
Era già raro vedere una driade in città, non per nulla era stato preparato fuori dalle mura un luogo commerciale apposta per loro, ma così tante tutte insieme e danzanti era una cosa che nessuno a memoria poteva ricordarsi di aver mai visto.

Le guardie di Almarillan si fermarono davanti ad un cancello bronzeo finemente intarsiato che si rivelò essere un entrata laterale ai giardini del lago Ellenen, divenne subito chiaro quindi che fù accuratamente evitato il passaggio attraverso le sale del palazzo reale.

I giardini sorprendentemente non risultarono chiusi per la popolazione, si potevano infatti notare vari eldar passeggiare verso la foresta poco vicina o rinfrescarsi sotto il grande gazebo.

La scorta si diresse verso la riva del lago più distante dal palazzo, dove in una radura a ridosso di un piccolo boschetto di alberi sempreverdi, vi era ad attenderli Elenwen assorta nel contemplare l'incresparsi delle onde dello specchio d'acqua.

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"Aiya Regina.
Benvenuta ad Almarillan.
Ho preferito evitarvi le sale del palazzo reale certa che questo luogo potesse essere più adatto a Voi."

Disse Elenwen con un tono della veloce più caldo e meno scontroso del precedente incontro con l'ambasciatore.
"Mettetevi a vostro agio.
Ditemi... cosa vi porta tanto lontana dai vostri boschi?"
 

Felix

Just a newbie
Le danzatrici si disposero attorno alla regina eldar cominciando lentamente ad abbassarsi sino a compiere un elegante inchino quindi tornarono attorno alla Regina Eterna e fecero lo stesso.

La sovrana, accompagnata dal Magistro e dalla Voce, si pose di fronte all'eldar quindi l'umano porse all'ospite una piccola corona di rami intrecciati "quando il vostro creatore passeggiava lungo Ea, quando ancora vi era concordia tra gli dei, l'Albero del Mondo già esisteva. Ora Sua Maestà desidera farvi un dono cento e cento volte più prezioso di tutto l'oro e l'argento. Questi rami intrecciati a simbolo dell'amicizia che deve legare tutti i vivi" disse la Voce.

La Regina si guardò attorno come persa in un ricordo lontano quindi si mosse verso le rive del lago. Gli occhi viola si illuminarono e sulla superficie dell'acqua si compose un'immagine. Un elfo ancor più perfetto degli eldar stava abbracciando amorevolmente la Regina. Sulla radura calò il silenzio, persino gli uccelli smisero di cinguettare in rispetto alla Regina. Una lacrima corse lungo le guance fino a cadere dell'acqua, facendo svanire il ricordo.

"Dovresti inginocchiarti regina mortale, non a tutti capita di avere visione del volto del proprio Padre"
 

Redual

Brontolo
Elenwen fulminò con uno sguardo gelido la "voce" alla parola mortale.
Avvicinatosi al lago chinò leggermente il capo e disse
"Immagini di tempi lontani, mondane incarnazioni per occhi viventi, meri riflessi di una grandezza che va al di là dei nostri sensi imperfetti per la bellezza e perfezione del Padre.

Tempi passati, prima della salita al potere di mio fratello, il nostro popolo si sarebbe disperato nell'osservare il ricordo di un era tanto pura e perduta, ma oggi la strada che ci è stata mostrata porta noi Primi a voltare lo sguardo avanti, abbandonando i rimpianti per guardare all'avvenire e al sacro dovere di guidare le genti verso la restaurazione della grandezza persa dell'amata Ea.

Vi è una leggenda che si dice tramandata dai più antichi di noi che videro la prima Alba.
Si dice che quando Ea era giovane e ogni Dio creava i suoi figli dalle foreste uscirono le driadi, ma nessun dio giunse a rivendicarne la potestà. Si disse quindi, in quell'era lontana, che in vero fu la stessa Ea a creare le driadi come sue custodi.

Ebbene oggi mi chiedo quale sia la strada che queste creature seguiranno.
Ciò che i miei occhi vedono è un popolo rinchiuso a preservare gli ultimi lembi mantenuti intatti del loro passato rinchiuse in se stesse.
Cosa vedono i vostri occhi regina?"
 

Felix

Just a newbie
La Regina Eterna sussurrò qualcosa alla Voce la quale si rivolse alla sovrana Eldar

"Invero la leggenda corrisponde sicuramente alla verità. Le Spriggan sono un'espressione della natura allo stesso modo in cui le altre specie sono un'espressione degli dei.
Sua maestà vede tristezza e disgrazia. La Morte cala da nord come il più gelido dei venti e nulla può arrestarne il flusso. I figli di Ea combattono tra loro compiendo la volontà di Tiamat. Ella ride e si compiace del comportamento dei mortali, pregustando il momento in cui riuscirà a ghermire le anime di coloro che le si oppongono"

"Ciò che gli occhi della Regina videroo fu la sofferenza dei vivi e l'arroganza e l'ambizione che soffocarono il bene comune. Futili liti tra razze un tempo alleate che sbilanciarono la bilancia della vittoria verso Tiamat"

"Ciò che gli occhi della Regina vedono è il suo popolo da troppo tempo impegnato a preservare le sue foreste dimentico della vita che vi è oltre la protezione delle fronde mentre ovunque barbarie e caos regnano sovrani"

"Ciò che gli occhi della Regina vedranno sarà il ritorno delle Spriggan al loro antico ruolo di guardiane della natura di Ea"
 

Redual

Brontolo
"Dite la verità è indubbio.
Per quanto a Nord in questi anni i non morti si siano affrontati tra loro non tarderà a lungo il tempo in cui uno prevarrà volgendo a sud i suoi famelici occhi.

Tuttavia nessuno può dormire sonni tranquilli con serpi velenose in seno.
Se domani dovremmo essere pronti ad affrontare i servi di Tiamat, oggi dobbiamo assicurarci di aver saldi alleati ed amici ai nostri fianchi, o la disfatta passerà per il tradimento.

D'altronde regina, voi dovreste capirlo più di chiunque, per l'ennesima volta le menzogne degli empi portarono a tradimenti e falsità nella vostra stessa casa, portandoci sull'orlo di una guerra fratricida.
E ancora più a sud è da poco giunta la notizia che i figli dei draghi, coloro che portarono su Ea l'abominio di Tiamat che schiaccia sotto i suoi artigli drakios, stanno riunendosi nuovamente in unico popolo.

Finchè non vi sarà la rettitudine degli dei giusti sotto una guida salda a condurre i popoli, non potrà esserci un fronte comune.
Purtroppo ciò che scorgo non sono pregiudizi o antichi odi, ma i frutti dell'opera di esseri abbietti in questa decade.

Ho sempre pensato, malgrado il turbolento recente passato, che i nostri popoli fossero stati creati complementari.
Uno nato per custodire, l'altro per guidare, al fine di giungere ad un medesimo obbiettivo."
 

Felix

Just a newbie
la Voce lanciò una strana occhiata alla Regina la quale si limitò a sussurrarle la risposta
"I figli di Alduin combatterono contro Tiamat nella Grande Guerra e come ogni altro popolo aspirano all'unità. Non è lo stesso con gli Elfi?
Se per certo lo scopo delle Driadi è custodire la vita in Ea forse è destino per la regina mortale Elenwen riunificare i popoli elfici sotto un'unico dominio come originariamente disegnato dal padre degli elfi... ma guidare gli altri popoli? Non è nella natura degli Spriggan imporre il loro dominio su coloro che non lo desiderano. Temo quindi di non comprendere del tutto il pensiero della regina mortale" disse la voce facendo una movenza quasi imbarazzata
 

Redual

Brontolo
"Mortale non più di voi Regina" esordì fredda Elenwen.

"Il solo avvicinare il Priminati ai popoli di arkhosia dovrebbe essere ben ponderato.
Un popolo che adora i draghi, figli di Tiamat, che ne risveglia uno gettando la sua maledizione sulle genti mentre assoggetta con la morte una terra martoriata e che rincorre un armonia incrinata e morta, quanto i caduti al nord, dalla prima era è un pericolo.
La loro fede è oscura e getta le radici nella corruzione.

Voi, regina, ben saprete che essi non combatterono contro Tiamat, combatterono con lei, contro di lei e tra loro, deviati e traviati dal loro credo decadente e perso nelle grandi guerre che furono.

Ma invero bisogna valutare un popolo dalla sua azioni e non dai suoi peccati passati.
Ed ecco il loro bilancio oggi li dipinge come un atroce minaccia, un popolo che appare ben lungi volenteroso di difendere Ea, ma volto solo a riottenere il potere di richiamare gli oscuri servitori della Dannata tra noi.

Vi è una profonda differenza tra guidare, soggiogare e riunificare.
Il Padre ci ha donato della grazia di discernere ciò che è Luce da ciò che non lo è, dono che sfuma fino a volte a sparire nei successivi.
Il nostro compito è Guidare i successivi, dirigerli verso la rettitudine, con consigli e amicizia ma anche, laddove si annidi l'oscurità, con forza e risolutezza.

Dite bene, non è nella vostra natura questo, la vostra natura è quella di preservare e custodire ciò che di giusto e bello risiede in Ea, nostro è il compito di strapparlo all'oscurità e condurre le genti all'armonia."
 

Felix

Just a newbie
la Voce fece una lieve risata alla prima parte della risposta della regina eldar
"non è intenzione delle driadi offendervi regina Elenwen. Il protocollo impone che i regnanti stranieri siano così chiamati.
Ogni essere adorato è figlio di Tiamat così come lo è di Apsu, dovremmo non rivolgerci più alle divinità per questa nascita? Eppure avete ragione: risvegliare un Antico Drago che ha venduto la sua anima a Tiamat sicuramente sbilancia l'equilibrio e mette in pericolo l'armonia. Ma non sono i soli a dover essere biasimati: anche i justiani non si fanno scrupoli ad utilizzare la creatura.

Non siamo un popolo aggressivo regina Elenwen né siamo ambiziosi di guidare, soggiogare o riunificare. Ea ha dato la vita a innumerevoli forme di vita, alcune così aliene alle altre da risultare quasi incomprensibili. Non riteniamo che Ea abbia bisogno di un'unica guida ma non siamo noi a deciderlo. Siamo guardiane, il nostro compito è vigilare, non prendere decisioni

Conoscerete sicuramente meglio di noi ciò che vostro Padre aveva in mente per voi. La ricerca della Luce è un percorso necessario da parte di ogni popolo e l'obiettivo, riteniamo, può essere raggiunto attraverso vari percorsi. Quello dei Priminati è chiaro. Questa è la decisione degli Dei"
 

Redual

Brontolo
"Il nostro padre ben lo conosciamo, non è ne Apsu ne Tiamat, ed a lui dobbiamo l'esistenza nostra e di Ea, a lui e agli Dei Giusti che si alzarono a scudo della creazione.

Molti sbagliano e commettono errori, e più ne vengono commessi più urgente diviene la nostra risolutezza nel bisogno di indicare ai successivi la strada della rettitudine, ma non è possibile non giudicare differentemente chi cade di fronte alle tentazioni, e chi le tentazioni le crea.
Non si può ugualmente trattare il debole di spirito e il malvagio, mentre il primo andrà accompagnato per la giusta Via il seconda andrà reso inoffensivo o condotto alla Luce.

La nostra strada è chiara, è vero.
Sono curiosa di udire quale sia la vostra."
 

Felix

Just a newbie
"se ci state chiedendo se vi aiuteremo attivamente a portare la vostra giustizia alle altre specie di Ea la risposta è no regina mortale. Se ci state chiedendo se interverremo a vostra difesa se verrete minacciati la risposta è si. La strada delle Spriggan sempre stata questa"
 
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