*Ore 22:20, teatro privato di Villa Caterina.
Tutta la squadra e lo staff dello Sporting U.B.A. sta seguendo, sul maxischermo montato appositamente sul palco, la partita del Cerberus contro i Bulldogs. Il punteggio è sul 2-2. I Bulldogs stanno rispondendo bene agli attacchi dei mitologici cugini, ma il Cerberus sta attaccando rabbiosamente per portare a casa i tre punti e sperare così fino all'ultima giornata di vincere il campionato. Dall'altra parte i Bulldogs si stanno giocando la salvezza dando tutto quello che hanno per restare aggrappati alla SFL.
Ottantesimo minuto. Sul campo di gioco Lannister sta posando la palla a terra per battere una punizione assegnata dall'arbitro ai Bulldogs. A teatro tutti i presenti lo lo seguono in ogni suo movimento, chi con trepidazione, chi con speranza, chi con apparente calma. L'unico che sembra veramente rilassato è Del Colle, seduto in prima fila accanto al presidente Borromeo. Sorride appena mentre osserva Lannister fare 3 passi indietro e poi fermarsi e guardare verso la porta avversaria, oltre la barriera.
Secondi lunghissimi, poi il fischio dell'arbitro. Lannister da un ultimo sguardo alla porta poi abbassa leggermente la testa e guarda il pallone mentre inizia a muoversi in avanti. Un istante prima di calciare alza di nuovo lo sguardo per seguire la traiettoria disegnata dal suo piede destro. Saracinescu fa un passo di lato e si tuffa. Molti a teatro stringono i braccioli della propria poltrona. Saracinescu vola verso il pallone diretto all'incrocio dei pali, sfiora, ma non basta, è gol. 3 a 2 per i Bulldogs. Lannister corre sotto la curve mentre il teatro, a km di distanza, esplode di gioia.
Le immagini sullo sfondo scorrono mentre tutti sono in piedi a esultare. Tutti tranne Del Colle che continua a guardare lo schermo, questa volta con un sorriso più accentuato. I minuti finali della partita passano tra paura e gioia. Sono lunghissimi, ma alla fine l'arbitro fischia. I Bulldogs hanno battuto il Cerberus. Lo Sporting è campione per la decima volta.
Tappi di bottiglie di champagne e canti, la festa dello Sporting è iniziata. Per alcuni minuti è caos, poi Marcantonio richiama su di se l'attenzione salendo sul palco con una Magnum di Dom Perignon in mano e parla ai suoi compani*
"Oggi abbiamo vinto lo scuedetto dopo una stagione molto difficile. Abbiamo dato tutti il massimo che potevamo. Noi, il presidente, lo staff medico, quello tecnico, tutti. Abbiamo tutti lavorato per raggiungere il traguardo in un cammino difficile e accidentato, e penso di parlare a nome di tutti dicendo che gran parte del merito è anche del nostro capo cordata. Di chi era sempre davanti a noi ad aprire la strada, di chi ce l'ha indicata." *Marcantonio cerca con lo sguardo Del Colle, in un angolo della stanza insieme al presidente e ad Anselmo Conti* "Mister Del Colle, venga, vogliamo tutti un suo discorso"
*Subito dalla sala si alza il coro*
"Discorso, Discorso, Discorso"
*Del Colle si dirige verso il palco sorridendo e salutando con una mano la platea. Arrivato sul palco Marcantonio si fa da parte con un inchino. Del Colle sorride e inizia a parlare*
"Oggi finalmente abbiamo raggiunto quel traguardo che per tanto tempo abbiamo inseguito e per il quale abbiamo lavorato così tanto e duramente. E' stato difficile, pieno di imprevisti, ma alla fine la costanza e la forza di volontà ci ha portato a tagliare questo traguardo. Tre anni fa sono arrivato qui con la richiesta del presidente di portare la società al decimo scudetto. Quando vi ho visto per la prima volta ho visto giovani coraggiosi e talentuosi che giocavano in una squadra di metà classifica. Giovani che si sono affidati a me e alla società, che hanno sudato per la maglia, che sono caduti e che si sono subito rialzati più forti e determinati di prima. Oggi vi guardo di nuovo e ho davanti delle persone diverse. Oggi, in questo teatro sto guardando dei grandi uomini e dei campioni che giocano nella squadra più forte della SFL. *Un grido si alza dalla platea* "Il merito di tutto questo è vostro e del vostro impegno, e vi dico grazie per la gioia che avete dato anche a me in questi 3 anni. per la vittoria della coppa e per la vittoria di oggi. Oggi è finalmente il giorno dei festeggiamenti. Oggi siete i campioni, ma già da domani dovrete tornare a lavorare per riconfermarvi. Ricordate sempre. Vincere è difficile, ma continuare a farlo lo è ancora di più. Ora conoscete la via, siete diventati i migliori ma come voi avete lavorato e sudato per diventarlo, anche gli altri lo fanno e lo faranno, e voi dovreste fare meglio di loro per restargli davanti. La prima tappa è raggiunta, ora inizia un nuovo cammino, per il quale avete gambe e fiato, e per il quale avrete bisogno della testa. Per questo dovete godere dei momenti di gioa, ma non dimenticare mai quelli di difficoltà. Fatelo, e resterete a lungo voi i campioni"
*Un altro grido di esultanza si alza dalla platea mentre in lontananza si sentono le voci dei tifosi che si stanno avvicinando a Villa Caterina per festeggiare con la squadra, voci che intonano l'inno dello Sporting. Cameron, ebro di gioia e champagne, dalla platea grida al Mister*
"Mister con tutti questi discorsi sul futuro sembra più un discorso di addio che di festeggiamento" *ride seguito dai suoi compagni*
*Del Colle sorride al giocatore* "stanno arrivando i tifosi, andate a festeggiare. Questo scudetto è anche loro"
*I giocatori e tutti i presenti nel teatro si avviano verso la grande balconata che sovrasta il giardino di Villa Caterina. Marcantonio resta qualche secondo a guardare il profilo di Del Colle che osserva la sala svuotarsi poi, lentamente, anche lui si dirige verso l'esterno lasciando il mister nel teatro vuoto*