GDR *** Sporting U.B.A - Villa Caterina - La Pallacorda - Post Partita

Shaka

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Fantacalciaro
*Dentro gli spogliatoi Del Colle parla alla squadra dopo la partita contro il Virtute*

"Scusatemi, perché quest'oggi ho sbagliato. Voi avete fatto una partita grandiosa, una prestazione eccellente, seguendo quello che avevamo provato in allenamento e la tattica studiata. Tattica evidentemente sbagliata, e me ne prendo le colpe. Mi spiace per quello che è successo, mi spiace perché avete messo in campo tutto quello che avevate, e nonostante l'impostazione non perfetta, potevamo comunque vincere con un po' di fortuna in più. Si è vero. Siamo stati anche sfortunati sotto porta, ma la sfortuna non deve dare alibi. Vi ho sempre chiesto il massimo e me lo avete sempre dato. Quest'oggi forse il massimo non l'ho dato io, ma vi prometto che non succederà più. Ora abbiamo 3 finali da affrontare, 3 partite da vincere a tutti i costi. Siamo ancora avanti e meritiamo di starci fino alla fine. Perdere una partita può succedere a tutti, e forse questa sconfitta è più utile che deleterea. Conosciamo il nostro valore, valore che non cambia per una partita. Onore anche all'avversario, ma i prossimi non avranno la loro fortuna. Siete pronti ad alzare l'asticella per le prossime partite? Siete pronti a conquistare queste 3 vittorie? Un ultimo sforzo per tutti, il traguardo è vicino"
 

Mikhail Mengsk

MSPAINT OVERTYRANT
Stojakovic prende la parola: "Mister, sono cose che capitano, questi punti non faranno la differenza. Li schiacceremo e ci prenderemo lo Scudetto."

La squadra non sembra preoccupata.
 

Shaka

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Fantacalciaro
*Del Colle annuisce soddisfatto*

"Sono queste le parole giuste, il giusto stato d'animo. E' dalla consapevolezza della propria forza che si tira fuori l'energia fisica e psichica per portare a compimento un'impresa. L'importante è che questa consapevolezza non porti cali di tensione, ma vedo nel vostro sguardo e nelle azioni passate che questo non accadrà con voi. Voglio 3 settimane di fuoco, la terra dovrà tremare mentre ci alleniamo, ma ora riposatevi, fatevi una doccia calda e ci vediamo domani a La Pallacorda. Intanto io vado a parlare con i giornalisti, saranno felicissimi di vedermi oggi" *sorride*
 

Shaka

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Fantacalciaro
*Ore 22:20, teatro privato di Villa Caterina.
Tutta la squadra e lo staff dello Sporting U.B.A. sta seguendo, sul maxischermo montato appositamente sul palco, la partita del Cerberus contro i Bulldogs. Il punteggio è sul 2-2. I Bulldogs stanno rispondendo bene agli attacchi dei mitologici cugini, ma il Cerberus sta attaccando rabbiosamente per portare a casa i tre punti e sperare così fino all'ultima giornata di vincere il campionato. Dall'altra parte i Bulldogs si stanno giocando la salvezza dando tutto quello che hanno per restare aggrappati alla SFL.
Ottantesimo minuto. Sul campo di gioco Lannister sta posando la palla a terra per battere una punizione assegnata dall'arbitro ai Bulldogs. A teatro tutti i presenti lo lo seguono in ogni suo movimento, chi con trepidazione, chi con speranza, chi con apparente calma. L'unico che sembra veramente rilassato è Del Colle, seduto in prima fila accanto al presidente Borromeo. Sorride appena mentre osserva Lannister fare 3 passi indietro e poi fermarsi e guardare verso la porta avversaria, oltre la barriera.
Secondi lunghissimi, poi il fischio dell'arbitro. Lannister da un ultimo sguardo alla porta poi abbassa leggermente la testa e guarda il pallone mentre inizia a muoversi in avanti. Un istante prima di calciare alza di nuovo lo sguardo per seguire la traiettoria disegnata dal suo piede destro. Saracinescu fa un passo di lato e si tuffa. Molti a teatro stringono i braccioli della propria poltrona. Saracinescu vola verso il pallone diretto all'incrocio dei pali, sfiora, ma non basta, è gol. 3 a 2 per i Bulldogs. Lannister corre sotto la curve mentre il teatro, a km di distanza, esplode di gioia.
Le immagini sullo sfondo scorrono mentre tutti sono in piedi a esultare. Tutti tranne Del Colle che continua a guardare lo schermo, questa volta con un sorriso più accentuato. I minuti finali della partita passano tra paura e gioia. Sono lunghissimi, ma alla fine l'arbitro fischia. I Bulldogs hanno battuto il Cerberus. Lo Sporting è campione per la decima volta.
Tappi di bottiglie di champagne e canti, la festa dello Sporting è iniziata. Per alcuni minuti è caos, poi Marcantonio richiama su di se l'attenzione salendo sul palco con una Magnum di Dom Perignon in mano e parla ai suoi compani*


"Oggi abbiamo vinto lo scuedetto dopo una stagione molto difficile. Abbiamo dato tutti il massimo che potevamo. Noi, il presidente, lo staff medico, quello tecnico, tutti. Abbiamo tutti lavorato per raggiungere il traguardo in un cammino difficile e accidentato, e penso di parlare a nome di tutti dicendo che gran parte del merito è anche del nostro capo cordata. Di chi era sempre davanti a noi ad aprire la strada, di chi ce l'ha indicata." *Marcantonio cerca con lo sguardo Del Colle, in un angolo della stanza insieme al presidente e ad Anselmo Conti* "Mister Del Colle, venga, vogliamo tutti un suo discorso"

*Subito dalla sala si alza il coro*

"Discorso, Discorso, Discorso"

*Del Colle si dirige verso il palco sorridendo e salutando con una mano la platea. Arrivato sul palco Marcantonio si fa da parte con un inchino. Del Colle sorride e inizia a parlare*

"Oggi finalmente abbiamo raggiunto quel traguardo che per tanto tempo abbiamo inseguito e per il quale abbiamo lavorato così tanto e duramente. E' stato difficile, pieno di imprevisti, ma alla fine la costanza e la forza di volontà ci ha portato a tagliare questo traguardo. Tre anni fa sono arrivato qui con la richiesta del presidente di portare la società al decimo scudetto. Quando vi ho visto per la prima volta ho visto giovani coraggiosi e talentuosi che giocavano in una squadra di metà classifica. Giovani che si sono affidati a me e alla società, che hanno sudato per la maglia, che sono caduti e che si sono subito rialzati più forti e determinati di prima. Oggi vi guardo di nuovo e ho davanti delle persone diverse. Oggi, in questo teatro sto guardando dei grandi uomini e dei campioni che giocano nella squadra più forte della SFL. *Un grido si alza dalla platea* "Il merito di tutto questo è vostro e del vostro impegno, e vi dico grazie per la gioia che avete dato anche a me in questi 3 anni. per la vittoria della coppa e per la vittoria di oggi. Oggi è finalmente il giorno dei festeggiamenti. Oggi siete i campioni, ma già da domani dovrete tornare a lavorare per riconfermarvi. Ricordate sempre. Vincere è difficile, ma continuare a farlo lo è ancora di più. Ora conoscete la via, siete diventati i migliori ma come voi avete lavorato e sudato per diventarlo, anche gli altri lo fanno e lo faranno, e voi dovreste fare meglio di loro per restargli davanti. La prima tappa è raggiunta, ora inizia un nuovo cammino, per il quale avete gambe e fiato, e per il quale avrete bisogno della testa. Per questo dovete godere dei momenti di gioa, ma non dimenticare mai quelli di difficoltà. Fatelo, e resterete a lungo voi i campioni"

*Un altro grido di esultanza si alza dalla platea mentre in lontananza si sentono le voci dei tifosi che si stanno avvicinando a Villa Caterina per festeggiare con la squadra, voci che intonano l'inno dello Sporting. Cameron, ebro di gioia e champagne, dalla platea grida al Mister*

"Mister con tutti questi discorsi sul futuro sembra più un discorso di addio che di festeggiamento" *ride seguito dai suoi compagni*

*Del Colle sorride al giocatore* "stanno arrivando i tifosi, andate a festeggiare. Questo scudetto è anche loro"

*I giocatori e tutti i presenti nel teatro si avviano verso la grande balconata che sovrasta il giardino di Villa Caterina. Marcantonio resta qualche secondo a guardare il profilo di Del Colle che osserva la sala svuotarsi poi, lentamente, anche lui si dirige verso l'esterno lasciando il mister nel teatro vuoto*
 

Shaka

Get a life
Fantacalciaro
*Nella Sala Grande di Villa Caterina i giornalisti sono pronti per la sala stampa di fine anno dello Sporting U.B.A. Oltre ai dipendenti della carta stampata sono presenti anche molti ospiti famosi, imprenditori e nobili che girano per Villa Caterina in attesa della fine della conferenza e l'inizio del banchetto al salone delle feste.
Il Presidente Marcantonio Borromeo e l'allenatore Tarcisio del Colle sono già seduti dietro il grande tavolo di quercia dove spicca in bella mostra la coppa del campionato della SFL*


"In questa conferenza di fine anno festeggiamo finalmente il decimo scudetto dello Sporting U.B.A. Grazie al lavoro di tutti, il sogno della mia famiglia è diventato finalmente realtà, e dopo più di 40 anni raggiungiamo un obiettivo a lungo inseguito da me e da mio padre prima di me. Voglio ringraziare tutti per questo trofeo e per questa splendida annata. Tutto lo staff tecnico e dirigenziale, la squadra e mister Del Colle. Grazie al loro lavoro abbiamo raggiunto in 3 anni grandi obiettivi, vincendo due trofei ma soprattutto gettando le basi per una squadra e una società fatta per restare molto tempo ai vertici della SFL. Rispetto a 3 anni fa ora le nostre ambizioni cambiano, la nostra mentalità è un'altra. Se prima languivamo a metà classifica senza troppe ambizioni, adesso vogliamo restare dove stiamo, adesso sappiamo come lavorare per essere i migliori. Per questo cambiamento di mentalità, per questo cambiamento di rotta, ringrazio di cuore mister Del Colle. Quando l'ho scelto 3 anni fa, sapevo che lui era la persona giusta per riorganizzare la società e dare a tutti una mentalità vincete, il giusto modo di lavorare e di approcciarsi alle competizioni. Approfitto quindi di questa giornata per ringraziarlo pubblicamente. Grazie Tarcisio per il sogno che ci hai fatto vivere"


*Un applauso scaturisce dai presenti mentre Del Colle con un sorriso schivo sulle labbra ringrazia il presidente e i presenti*


"Ringrazio il presidente per le belle parole, ma vorrei precisare che ogni sogno realizzato è possibile solo grazie al lavoro e alla partecipazione di tutti. Questi 3 anni qui sono stati fantastici. Sono stato circondati da persone pieni di entusiasmo e di voglia di vincere. Siamo partiti con un'idea, un progetto triennale, e oggi, alla scadenza di questo progetto possiamo tranquillamente dire che l'obiettivo è stato raggiunto, obiettivo che non era solo quello di vincere il campionato, ma era quello di cambiare marcia, di cambiare mentalità. Sono felice di quello che è stato fatto e sono felice per quello che sarà."

"Se qualcuno ha delle domande, il mister e il presidente sono a disposizione per rispondere" *annuncia Carlo Kent ai giornalisti*
 

Mikhail Mengsk

MSPAINT OVERTYRANT
"Mister, spesso si dice che il vero artefice di questo nuovo Sporting sia il DS Conti. Crede che questa vittoria smentisca queste voci?"

"Mister Del Colle la sconfitta in Coppa e il conseguente doppio impegno per Cerberus e Borussia sono stati decisivi?"

"La Gazzetta ha puntato il dito contro Darebo e Saoj. Crede siano "accuse" meritate? Si aspettava di più da loro?"

"Mister Del Colle si aspettava un Borussia così in basso in campionato e un Cerberus così competitivo?"

"Mister, ha parlato di obiettivi raggiunti e progetto scaduto. Intende cambiare squadra?"
 

Shaka

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Fantacalciaro
"Mister, spesso si dice che il vero artefice di questo nuovo Sporting sia il DS Conti. Crede che questa vittoria smentisca queste voci?"

"Come detto ognuno ha avuto un ruolo importante nel raggiungimento dei risultati avuti in queste 3 stagioni dallo Sporting, sia a livello sportivo che societario. Il nostro DS è stato indubbiamente bravissimo a trattare l'acquisto e la vendita dei giocatori necessari al raggiungimento dei nostri obiettivi, in perfetta sintonia con tutto lo staff tecnico. Tutta il team ha lavorato al 100% con professionalità e bravuta. Nessun ingranaggio è stato più importante degli altri, ma tutti sono stati indispensabili"

"Mister Del Colle la sconfitta in Coppa e il conseguente doppio impegno per Cerberus e Borussia sono stati decisivi?"

"Sicuramente avere una competizione in meno da giocare è stato un buon vantaggio in campionato, ma avevamo la rosa per poter competere in entrambe le competizioni, e lo scorso anno lo abbiamo dimostrato. Quest'anno eravamo ancora più completi e più forti. Forse è stato decisivo per le ambizioni di Cerberus e Borussia, che hanno avuto qualche problema in più. Per noi non c'è stato nessun vantaggio ulteriore"

"La Gazzetta ha puntato il dito contro Darebo e Saoj. Crede siano "accuse" meritate? Si aspettava di più da loro?"

"Assolutamente no. Darebo ha fatto 11 gol in 14 partite e Saoj 8 gol e 2 assist in 11, senza considerare che non sono sempre partiti titolari ma spesso si sono alternati. Direi che sono numeri che parlano da soli. Spesso abbiamo avuto sfortuna pareggiando o perdendo immeritatamente partite dove avevamo comunque dimostrato una forza in campo maggiore rispetto agli avversari. Di certo questo non è colpa di Darebo o di Saoj, ma merito degli avversari che quest'anno contro di noi hanno sempre buttato il cuore oltre l'ostacolo. Basta ricordare la partita di Marongiu poche settimane fa, oppure Stovini e il gran gol di Sighinolfi contro la Virtute. E' il calcio, e non sempre si vince giocando meglio, ma l'importante è la prestazione del singolo e del gruppo, e su questo punto di vista in questa stagione sfido chiunque a dire che lo Sporting non sia stata una squadra dominante sul piano del gioco verso l'avversario, e che Darebo a Saoj, insieme a tutti i loro compagni, non siano stati gli artefici a pieno merito di queste grandi prestazioni"

"Mister Del Colle si aspettava un Borussia così in basso in campionato e un Cerberus così competitivo?"

"Sul Cerberus si, me lo aspettavo così competitivo. E' sempre stata una squadra con grandi individualità e sotto la guida di Ferrari immaginavo avrebbe fatto un ulteriore salto in avanti. Quando sono arrivato nella SFL, 3 anni fa, era una delle 3 contendendenti al titolo, campione in carica, quindi non mi ha stupito la loro annata, anzi...mi hanno stupito più le 2 precedenti, con risultati non di certo all'altezza della loro forza societaria. Per quanto riguarda il Borussia, io ho visto una squadra ancora molto forte, che ha disputato ottime gare e imposto sempre il loro gioco. Ma come detto prima, non sempre giocare meglio dell'avversario significa vincere e, come è successo a noi, anche loro hanno perso per strada immeritatamente molti punti. Mi stupisce quindi la posizione, ma non la vedo come i giornalisti un'annata negativa. Oltre che per i 2 trofei portati a casa, proprio perchè ha dimostrato di non aver avuto cali tecnici, fisici o tattici, restando una delle migliori squadre della SFL"

"Mister, ha parlato di obiettivi raggiunti e progetto scaduto. Intende cambiare squadra?"
"Quando sono stato chiamato dal presidente 3 anni fa, impostammo un piano di crescita triennale, un piano che prevedeva di riportare lo Sporting da nobile squadra decaduta ai vertici della SFL. Alla fine dei 3 anni ci saremo seduti intorno a un tavolo e si sarebbero tirate insieme le somme. Direi che l'obiettivo primario, come detto dal presidente, è pienamente raggiunto. Abbiamo una delle rose più competitive del campionato, se non la più competitiva, una coppa a uno scudetto in più, un centro di allenamento all'avanguardia e uno staff tecnico tra i migliori del mondo. La ricostruzione di questi 3 anni è stata infatti oltre che sul fronte sportivo, anche su quello societario, con nuove strutture, un comparto giovanile importante e l'acquisizione di professionalità in tutti i settori. Tutto questo è un lavoro che non si vede, ma che è importantissimo per il risultato finale che si raggiunge in campo. Qualche giorno fa con il presidente ci siamo seduti intorno al tavolo e abbiamo parlato molto. Io ho espresso i miei pensieri e il presidente ha ascoltato e valutato tutto molto attentamente. Ho 65 anni, ho avuto una carriera da allenatore piena di soddisfazioni, e questi 3 anni qui ne sono stati sicuramente l'apice, oltre che per i risultati, anche per la sintonia che ho avuto con la società e i suoi obiettivi, ambizioni e metodi. E' per questo che ho deciso, di comune accordo con il Presidente, di abbandonare il mestiere di allenatore e restare come AD della società, in continuità con la riforma societaria iniziata anni fa, una riforma che passa anche sulla ristrutturazione dei vertici. Sono stato molto bene qui e dopo aver portato la squadra dove è, non volevo abbandonare il progetto, ma proseguirlo con un'altra mansione e il Presidente è subito stato d'accordo. Per me una nuova sfida che colgo a un'età non più giovane, ma che accetto di buon grado. Il nostro primo obiettivo sarà trovare il nuovo allenatore per la prossima stagione" *sorride*
 
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