Evento Splendide opportunità

Silen

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Con l'arrivo della bella stagione una viandante giunse al confine meridionale della Ierocrazia e precisamente nella regione di Naive su una piccola imbarcazione più simile in effetti a un battello da pesca che a una vera e propria nave da trasporto. Alle guardie che pattugliavano attentamente la regione per sorvegliare la anomalia ivi presente lasconosciuta si presentò come Kendo no Katsumi, inviata dell'Armata Splendente

@Adamantio eccoti il là XD
 

Adamantio

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La regione di Naive era e continuava ad essere.. aliena rispetto alle regioni che componevano la Ierocrazia Vatis .
Una specie di appendice che si estendeva verso il mare ma che purtroppo era irreparabilmente compromessa dalla forza caotica che li risiedeva, al punto da non poter essere utilizzata. I militari che li svolgevano instancabili il proprio compito vennero immediatamente attivati e nel giro di qualche ora l'inviata fu rintracciata e, soprattutto.. riconosciuta come una Kitsune appartenente all'Armata Splendente. A dir la verità, il primo impatto con i rappresentanti degli Halfling, non fu, cosi... cordiale.
I soldati furono ovviamente rispettosi, dopo averla riconosciuta si strinsero a coorte attorno a lei, per scortarla, scusandosi e spiegandole che le esigenze militari imponevano che fosse trasportata in salvo ed al sicuro.. La regione non era pacificata, l'imperativo dunque era risalire il corso del fiume fin verso la regione dell'Oriden.

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Quando la scorta che era stata posta a protezione della sua persona scivolò oltre la regione del Mark, inoltrandosi assieme alla gradita ospite nella pianura dell'Oriden, la tensione si allentò di molto. I soldati che, fino a quel momento avevano badato in larga parte alla sicurezza della Kitsune, si permisero di cacciare e cucinare per lei, mentre dopo circa un giorno di viaggio, la città di Spring fece la sua apparizione all'orizzonte. Era una città nella classica foggia Halfling, edifici bassi e rustici, muratura e legno erano i materiali da costruzione più comuni, ma il tutto era perfettamente integrato in una natura rigogliosa.
Le porte della città erano aperte e la rappresentante dell'armata splendente, ricevette gli onori di rito per tutti coloro che giungevano in pace nelle terre del Vatis.
Idorin, diplomatico del Vatis era al centro della piazza e quando Kendo no Katsumi fece il suo arrivo, egli si esibì in un profondo inchino, assieme ad un sorriso tutt'altro che di circostanza.. <Lady Katsumi del clan Kendo , Inviata dell'Armata Splendente, il mio nome è Idorin, confidente di Tenet e Legato della Ierocrazia Vatis.. è un onore per noi ricevere la vostra visita. Il nostro delegato, Pan ci ha lungamente parlato di voi e dell'incontro fortuito con le vostre genti. Ci fa piacere vedere le nostre preghiere esaudite.. siete in salute e ciò è bene...> poi ebbe un attimo di incertezza.. <.. Pan ci ha parlato molto della vostra lingua, desiderate essere interpellata con il nome di Kendo no Katsumi..> annui.. <.. Probabilmente siete stanca dal viaggio.. Mi dispiace che i nostri soldati non vi abbiano concesso fin da subito il meritato riposo..> poi la guardò negli occhi <.. Siamo a vostra disposizione, un ala del palazzo è stata approntata per voi ed i vostri bisogni ed alcune damigiane calde di acqua attendono, assieme ad alcune inservienti. Sarete stanca.. Ci sarà tempo e modo di parlare, ancora una volta.. Siete la benvenuta..> fece un gesto ed alcune ragazzette halfling si fecero avanti, sorridenti con omaggi floreali. Furono festeggiamenti gioiosi, ma non troppo prolungati per rispetto alle necessità della Kitsune.
 

Silen

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La Kitsune si inchinò "Non sono una lady onorevole Idorin, solamente una soldatessa della Armata Splendente. Il caso ha voluto che incontrassi un esploratore del vostro paese e che quindi Minamoto-sama ritenesse opportuno inviare una persona che avesse già un minimo di dimestichezza con la vostra gente; davvero fate troppo onore alla mia modesta persona."
La kitsune accettò di buon grado riposo e ristoro ma buona parte di quei primi scambi consistette soprattutto in inchini e affermazioni di indegnità. D'altro canto non mostrò nemmeno particolare fretta di portare la conversazione su argomenti più concreti; al contrario Katsumi sembrò più che disposta a scambiare convenevoli riguardanti l'ordine e la prosperità della regione e dei suoi abitanti. Tutto sommato la kitsune sembrava lasciare che fossero i suoi ospiti a dettare i tempi del colloquio affrontando i vari argomenti di discussione nell'ordine che avessero preferito.
 

Adamantio

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Si impettì nel sentire le varie affermazioni della Kitsune. <.. Ci avete avvertito di un pericolo mortale come le Apoptosi.. e Pan stesso ha riconosciuto che, senza di voi, la regione che stava esplorando, Tildeioc, sarebbe stata ben più problematica da affrontare come prova.. Non ho motivo di dubitare delle parole di Pan.. Vi siete preoccupata della mia gente e questo la Ierocrazia non lo dimentica.> Pan aveva parlato di loro e del loro agire per molti mesi dopo il suo ritorno, ma i racconti impallidivano nell'averle, realmente davanti e poterle sentire con i propri sensi era quasi un "dono".. Erano.. aliene nel loro essere, era palese, eppure simili nei modi agli Halfling e decisamente, quasi in maniera disturbante, gradevoli.

Passò qualche giorno, per lasciare il meritato risposo alla soldatessa. Ovviamente, anche suo malgrado, la Kitsune scivolò nella routine del tessuto cittadino e nella vita di corte della Ierocrazia Vatis, senza inutili fronzoli o faticose chiacchierate "impostate", ella potè osservare con i propri occhi i ritmi di vita che li si sviluppava..
Il soldato dell'armata era sempre accompagnata da almeno una guardia femminile che era la sua scorta personale (ma che si teneva sempre, rigorosamente e con rispetto a distanza senza interferire o comunque interfacciarsi con lei, se non raramente) e da un inserviente, una specie di "tuttofare" che spiegava e per quanto possibile dissipava, ogni suo eventuale dubbio su questo o quel cibo, sui tempi di lavoro della terra e su questa o quella funzione, magari religiosa che si svolgeva..

Un giorno, la Kitsune, non ebbe neanche il fastidio di ricevere una richiesta di colloquio.. Ella era in un area della cittadella fortificata, in cui esisteva un bellissimo roseto dagli svariati colori.. non era un vero e proprio giardino, quanto più una specie di serra all'aperto, ordinata e curata. Un viale correva lungo i filari ed Idorin con dolcezza le si affinacò, quasi sostituendosi al tuttofare.. Non scivolò alle sue spalle e probabilmente ebbe la compiacenza di smuovere un minimo la ghiaia del vialetto per dar modo alla Kitsune di avvertire sonoramente la sua presenza.. le parole gli uscirono in maniera musicale dalla bocca, senza presentarsi.. <.. Ogni rosa di questo giardino è per noi sacra.. Rappresenta per noi una madre, un padre od un figlio, caduti per difenderci>.. poi dopo un attimo.. <..Noi,, ci sforziamo di resistere.. e continuare ad esistere, anche per loro> guardò negli occhi la Kitsune e chiuse la bocca.. <..Mi dispiace di non poter affiancare Pan al nostro colloquio, scommetto che gli sarebbe piaciuto, non ha fatto altro che parlare di voi.. è tuttavia in missione per conto della Ierocrazia,> ebbe un pensiero fugace, poi lo espresse : non aveva bisogno di mentire alla Kitsune <.. nuovamente nella regione di Tildeioc. La sua guardia è tornata e ci hanno informati che l'apoptosi che si fa chiamare Valtan è stata intercettata come da voi annunciato. Ha deciso di seguirla nel suo peregrinare.. Ne sappiamo cosi poco di loro ed ogni informazione, anche la più insignificante è.. vitale..> scosse il capo <.. Anche voi, conoscete il nostro stesso timore.. Forse la vostra avversione nei confronti delle apoptosi è più giustificata della nostra, eppure la minaccia è egualmente grave.> tacque, il silenzio pervase quel luogo sacro, era inutile aggiungere che fossero dalla stessa parte della barricata.. dopo un pò tornò a parlare <.. Siete giunta qui forse come messaggera,.. o dispensatrice di consigli?.. Ho l'impressione che non fate nulla per caso.. Perchè, dunque la vostra..> ebbe un incertezza nella voce.. <.. guida, Minamoto-sama, vi ha fatto affrontare il viaggio?.. Abbiamo informazioni che desiderate? O curiosità sul nostro conto che volete.. dissipare?> era un diplomatico a tutto tondo Idorin, amava parlare per ore di frivolezze ed alle volte dare stoccate dolorose con le parole <.. In onore delle vostre genti.. Questa sera vorremmo offrirvi un banchetto.. sarebbe un onore per noi la vostra presenza, Kendo no Katsumi >
 

Silen

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L'arrivo di Idorin non passò inosservato anche se l'unico segno dato da Katsumi fu il lieve agitarsi di una delle orecchie mobili "Non parlerei di 'avversione', onorevole Idorin. Le Apoptosi sono come una tempesta: ci si ripara da una tempesta e si può essere uccisi da una tempesta ma si può odiare una tempesta?" la kitsune pareva perfettamente a proprio agio mentre ammirava le rose del piccolo giardino "Al contrario riteniamo le Apoptosi degne di elogio sotto molti aspetti. Il motivo per cui si battono è ammirevole e lo perseguono in maniera instancabile, la purezza del loro intento non macchiata da alcun dubbio o compromesso. Combattiamo le Apoptosi per necessità, perchè anche se noi kitsune siamo un popolo dell'Altrove la maggior parte di coloro che sono su Ea è nata in questo mondo e qui vuole vivere. Saremmo felici di lottare insieme alle Apoptosi per difendere questo mondo ma sappiamo che non ce lo consentiranno mai: per come la vedono loro, la nostra stessa esistenza è parte del problema." Katsumi annusò una rosa e sospirò forse deplorando fra sè le circostanze o un destino beffardo.
"Minamoto-sama ritiene che sia giunto il tempo per l'Armata Splendente di aprirsi nuovamente al mondo. Molte cose stanno cambiando: nuovi poteri stanno sorgendo e alcune forze che si credevano scomparse stanno nuovamente sorgendo dalla polvere e dall'oblio. Le stesse Apoptosi stanno cambiando; soltanto dieci anni fa ancora operavano come entità distinte pressochè ignare l'una dell'altra mentre ora paiono interagire e coordinarsi come mai hanno fatto prima. Ea è sull'orlo di una età di mutamenti e Minamoto-sama ritiene che l'Armata Splendente possa affrontarla meglio se affiancata da amici fidati."
 

Adamantio

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Ascoltò la Kitsune con attenzione ed in silenzio, portando le braccia conserte alla schiena e tendendo l'orecchio come era solito fare quando si parlava di interessanti questioni di rilevanza nazionale. I passi di Idorin si parzializzarono con quelli della Kitsune ed in breve tempo, il diplomatico annui <.. Siamo cosi stanchi delle tempeste.. Le abbiamo affrontate, una dopo l'altra per tutta la nostra vita.. ed ho paura che continueremo a farlo.. fino a che qualcuno, o qualcosa non ci spezzerà> fece pensoso <.. Quando maturi e ti invecchi, pensi stupidamente che quella che si stà profilando all'orizzonte di tempesta, l'ennesima, sia una cosa già vissuta, una delle innumerevoli e dunque non ne avrai timore.. ed invece ogni tempesta porta con se, quel senso di impotenza che, sempre nuovo, riesci a scorgere negli occhi delle generazioni più giovani e meno avvezze alle difficoltà.. E' dunque, sempre.. una dannata, prima volta.>.. fece una breve pausa, quasi sofferta <.. Puoi odiare una tempesta? Naturalmente no, lei non ha colpe ed è legge naturale.. ma le Apoptosi non sono una tempesta. L'estremismo insito nel loro modo di agire e parlare riconosco essere lo stesso usato dai nostri predecessori per ottenebrare le loro menti, giustificare le loro azioni, svincolarsi dalle loro coscienze e distruggere quanto di bello vi fosse mai stato al mondo.> aveva parlato a braccio?.. Se le pentì forse, fece una breve pausa ed una reverenza <..L'estremismo è pericoloso.. Non il loro agire, sbagliato. Un fuoco fuori controllo può distruggere, ma una fiammella riesce a scaldare un corpo ed è necessaria.. Il mondo non è bicromia di "Bianco" e di "Nero", anzi..> sorrise appena <.. probabilmente non esistono neanche come colori "a se", quanto più una scala più o meno marcata di grigi..> aveva del filosofico quel discorso? Fece un sospiro gravido di conseguenze, poi <.. Quello che dite è vero. La regione di Tildeioc, esplorata da Pan ha visto recentemente il passaggio di un apoptosi, mentre un altra.. è comparsa poco distante, nella regione dell'Estonshire, ben all'interno dei nostri confini. Ingranaggi di forze a noi superiori, sono in movimento. I nostri confini sono lambiti da una tempesta di proporzioni non immaginabili che ci spinge sempre più velocemente a decisioni irrinunciabili> poi sospirò.. <.. Amici fidati?..> si inchinò in maniera sincera <.. La fiducia, è una merce rara su Ea, ed è un giogo che i mezz'uomini si pongono sulle spalle volontariamente solo se per tutta vita.. Voi potete garantirci altrettanto?> assottigliò lo sguardo, cercando complicità negli occhi della Kitsune.. <.. I tempi precipitano e fuggono.. eppure noi Halfling abbiamo i nostri tempi, nostro malgrado e scommetto che anche voi..> si strinse nelle spalle, comunque possibilista poi <Volete sapere cosa pensiamo noi della Ierocrazia dell'Altro luogo e delle sue creature che li risiedono?..> la sfidò con un occhiata, poi annui' sicuro che i padri del cielo (//Voi player:look:!) lo stavano ascoltando con attenzione.. <.. Questo mondo si può e si deve condividere, la Ierocrazia non riconosce un diritto di prelazione o "di nascita" ai "nativi", ne dividerà mai una popolazione rispetto un altra per "specie".. riconosce, invece un diritto all'esistenza sulla base di un dovere.> tacque <..Non è possibile porre totalmente rimedio a quello che hanno compiuto i nostri padri.. eppure, in voi vedo che vi è .. speranza in un futuro migliore. Affermate che siete giunte da un luogo a noi totalmente alieno, l'altrove.. ed affermate che alcune di voi sono nate e cresciute su Ea in un tentativo, ai miei occhi, di emanciparvi da pregiudizi che qui, nella Ierocrazia Vatis semplicemente non troverete... Saranno invece le vostre azioni ed il vostro modo di essere che vi qualificheranno come degno vivente di Ea o minaccia esistenziale : Quello che fino ad ora la Ierocrazia ha veduto è sufficiente a definirvi a noi simili ed esseri degni.> la guardò negli occhi <.. La vostra guida, Minamoto-sama ha vissuto parte della sua vita nell'altrove? Quali sono le motivazioni che l'hanno condotta su questo piano?> poi porse la mano aperta <.. I nostri nemici sono comuni, se le nostre parole non sono vuota forma, la sostanza ci rende se non alleati.. già cobelligeranti.. Approfondiamo dunque la nostra comune conoscenza ed appianiamo eventuali, possibili divergenze..> fece una pausa, l'ennesima, poi <Parlare di ambasciate è forse troppo presto per voi, ma sarebbe utile approfondire il nostro comune sapere d'uno dell'altro, stabilendo relazioni continuative e via via sempre più approfondite, volevamo sapere la vostra idea in merito>
 

Silen

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"Perdonatemi la franchezza onorevole Idotin ma credo che state proiettando sulle Apoptosi le ombre del passato delle nazioni combattenti del vecchio mondo, ma è un paragone che non regge. Le Apoptosi non sono interessate alla conquista, alla creazione di uno stato e nemmeno all'arte, alla scienza, alla diplomazia, alla legge o alla guerra. Sfuggono alle vostre regole come anche le nostre del resto. Abbiamo incontrato regioni dove i locali vivono fianco a fianco con delle Apoptosi senza subire alcuna interferenza...una volta svolto quello che ritengono essere il loro compito la loro influenza nella vita quotidiana è nulla; nella maggior parte dei casi abbandonano la regione poco dopo." la kitsune scosse il capo "E sono un tale mistero! Minamoto-sama è una delle kitsune che vennero in questo mondo chiamate dalla Signora Gioiello Luminoso quasi quattrocento anni or sono ed ella afferma che nel vecchio mondo non esisteva nulla di simile...lo stesso termine Apoptosi era sconosciuto eccetto per qualche oscuro e pedante studioso di semantica. Differiscono grandemente l'una dall'altra ma il loro scopo e i loro poteri sono identici. Da dove vengono? Loro stesse affermano di non saperlo. E che dire dei loro poteri? I maghi le percepiscono come un vuoto, una assenza e sembrano in grado di eradicare ogni traccia di energia magica da un individuo, financo la capacità stessa di percepire la magia. E potrei elencare altre facoltà tutte ugualmente sconosciute prima d'ora, come la capacità di percepire la magia, la connessione col tessuto dello spazio-tempo...." Katsumi si interruppe e sorrise "Ammetto di essere affascinata dalle nostre nemiche. Sono qualcosa di cui, semplicemente, non si è mai veduto prima l'uguale."
La kitsune ascoltò attentamente il resto del discorso di Idorin e scosse il capo "Non è affatto un tentativo di emanciparmi, onorevole Idorin è semplicemente il tentativo di farvi comprendere che molte di noi non hanno mai veduto l'Altrove e quindi non sono in grado di rispondere alle vostre domande. Io ad esempio. Sono una semplice Unacoda come vedete" disse agitando la lunga e fulva coda "il che significa che la mia età si aggira attorno ai cento anni o poco più. Minamoto-sama è una Cinque Code ed era quindi assai giovane quando arrivò su Ea. Come molte di noi era stata chiamata dalla Signora Gioiello Luminoso e dietro sua disposizione prestò giuramento alla Alata Imperatrice. Minamoto-sama e le altre superstiti di quel tempo ne parlano come di una età dell'oro: l'Armata Splendente allora era una sorta di guardia imperiale direttamente agli ordini dell'Alata Imperatrice, una brutta sorpresa per chiunque avesse osato assalire il suo impero. Come corpo scelto dell'Impero eravamo delle privilegiate e dato che ci vollero anni per creare l'Armata Splendente divenne normale per noi formare delle famiglie." Katsumi scrollò le spalle "quando l'Ultima Guerra distrusse l'Impero, Minamoto-sama radunò quanto rimaneva dell'Armata e tutte le nostre famiglie e ci stabilimmo a Lasidania. Da allora siamo rimaste trincerate in quella regione cercando di ricostituire le nostre forze, mandando ogni tanto esploratrici per il vasto mondo in cerca di informazioni."
 

Adamantio

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Sospirò <..La Ierocrazia Vatis non è ancora pronta a lasciar andare la protezione, che ci fornisce l'energia arcana. La magia è rigidamente controllata nel Vatis per evitare nuove lacerazioni dello spazio-tempo e dunque lotteremo affinchè questo stato di cose permanga immutato.. Quando non ci sarà bisogno più di protezione magica, la Ierocrazia sarà felice di sottoporsi volontariamente allo scrutinio e deporre lo scudo, divenuto oramai inutile..> fece un inchino semplice, forse la Ierocrazia era profondamente in errore, ma come poter dar loro torto? <La Signora Gioiello luminoso?> molto, se non tutto di quella genie la Ierocrazia ignorava.. <Molte cose conosciute dall'antica scienza sono andate perdute negli ultimi 350 anni, la vostra sapienza di certo sarà necessaria> poi tacque, e si ricordò di un adagio che era solito dire Pan da quando era tornato dalla regione di Tildeioc.. <.. "Loda le qualità del tuo nemico e sii fiero dei suoi successi poichè da questo dipende la sua misura come la tua". Presumo che queste parole, siano state le tue.. Pan non è mai stato cosi musicale ed avvezzo agli adagi.. Dovevo immaginarlo> sorrise, candidamente e delicatamente, poi scosse il capo, non essendo probabilmente stato capito fino in fondo, forse aveva scelto male le parole e dunque affermò.. <Per quanto possano valere le mie parole ed il pensiero della Ierocrazia, intendevamo "assicurare" che la Ierocrazia è scevra da preconcetti nei riguardi dell'armata splendente..> poi ascoltò con attenzione e si mosse lungo il roseto mascherando una certa tensione.. ci volle un briciolo di tempo ulteriore per sentirlo, nuovamente parlare <..I vecchi imperi sono vacillati e sono caduti.. il tempo, instancabile, ha fatto il suo corso.. Ha preteso il suo pagamento. L'oro è stato sciolto, cosi come i giuramenti sono stati infranti, ma non per causa vostra, voi avete ciò che accumuna le nostre razze, la resilienza.. "Ea, il mondo che è", ora non lo è più..> sospirò sinceramente dispiaciuto, alla fine stava parlando con dei soldati che avevano abbracciato la loro missione e nulla centravano con ciò che era accaduto.. <.. Siete ai nostri occhi, ora.. Ronin, soldati (//samurai) senza padrone e l'augurio che la Ierocrazia vi fà per mia bocca è che non possiate mai più averne uno. L'augurio della libertà è il concetto più prezioso che la Ierocrazia possa donarvi.> poi sospirò.. <Siamo molto interessati a stabilire relazioni con voi, durature. Indicateci su di una mappa, dove si trova questa regione, affinchè possiamo materialmente dimostrare il nostro supporto> sorrise e la guardò negli occhi <.. Ovviamente provvederemo ad istruirvi sulle nostre mappe e le nostre peregrinazioni>

Hai un messaggio in privato, vorrei esplorare una "possibilità" che mi è venuta in mente. :looksi:
 

Silen

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Katsumi si inchinò "Si tratta di un detto molto conosciuto fra il mio popolo; sono lieta che vi abbia impressionato ma non posso rivendicarne la paternità. Sarebbe davvero presuntuoso da parte mia, volermi attribuire la saggezza dei grandi del passato." disse in tono quasi di scusa.
Il suo volto si fece nuovamente pensoso col proseguire del discorso
"Ronin? Si, probabilmente è così che dovremmo vedere noi stesse ma dovete capire, onorevole Idorin, che noi non diamo al concetto di 'padrone' o 'signore' la valenza negativa che voi sembrate assumere. Un guerriero senza padrone spesso non è niente di più di un predone senza onore e senza legge. Portiamo ancora con orgoglio il nome di Armata Splendente che ci fu dato per onorare il nostro servizio e ci riteniamo ancora vincolate agli antichi giuramenti sebbene da tempo la Signora Gioiello Luminoso è stata bandita nell'Altrove e l'Impero meridionale è scomparso. La stessa Minamoto-sama soffre ancora grandemente per quello che ritiene a torto o a ragione un suo proprio fallimento e una macchia nel suo onore personale; se mai i vostri diplomatici avranno occasione di parlarle, vi prego, non complimentatevi mai con lei per la 'libertà' di cui attualmente godiamo: le vostre parole, pur piene di buone intenzioni, non giungerebbero gradite. " la kitsune scosse il capo con rincrescimento "Ammetto che anche coloro che, come me, sono troppo giovani per avere vissuto quei giorni, sentono ancora vivamente il dovere di rispettare i patti sottoscritti dalle nostre antenate" sorrise, disarmante "siamo una razza testarda, noi kitsune."
Katsumi si volse poi alle mappe; le dita della kitsune, affusolate e dotate di una falange in più rispetto a quelle di Idorin scorsero agilmente su e giù per la pergamena "Siamo a conoscenza della esistenza di almeno un paio di nazioni sorte sulle rovine del vecchio Impero, e la posizione attuale di alcune Apoptosi. Saremo liete di condividere questa conoscenza, in segno di buona fede."
 

Adamantio

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<Oh no, nessuna valenza negativa. Vi sono invero signori più o meno giusti, più o meno saggi che calcano questa terra, ma coloro che servono con onore e lealtá non devono preoccuparsi di questo, il loro signore è sempre al servizio di un qualcuno a lui superiore che lo giudicherá. In veritá, tutti siamo chiamati su questa terra per servire, un sovrano od un entità superiore ed in questo non vedo nessun male. Dobbiamo occuparci solo della nostra responsabilità ed onorabilitá..
Se vi sentite vincolati al vostro giuramento anche dopo 300 anni, avete il mio totale rispetto, onorabilissimi soldati dell'armata splendente>
e, quasi sorprendendo la stessa kitsune, Idorin si chinó così cerimoniosamente come se non avesse mai fatto un inchino prima di ora. Restó per un lungo attimo, poi rialzandosi.. <onoriamo, così anche la vostra perseveranza.> Poi ascoltó e si fece più vicino a lei, senza tuttavia tentare di risultare molesto <il vostro consiglio, verrá ascoltato..anche se dette con buone intenzioni, le parole possono ferire..> si limitó a sorridere, quasi sottilmente < testardi ed onorevoli.. due meravigliosi aggettivi> fece, sinceramente deliziato <la vostra, buona fede non sará a senso unico, onorevole kendo no Katsumi.. condivideremo a nostra volta anche i nostri saperi e..> sussurro a voce molto bassa, quasi non udibile quanto doveva dire.. gli occhi di lui, fissi in quelli della kitsune, per capire se aveva i teso "perfettamente" ció che le aveva appena donato. <mi auguro che la vostra resilienza, assieme al nostro dono, continui a perdurare su ea> disse, semplicemente <abbiamo un banchetto che ci attende e sarete una gradita ospite della Ierocrazia..>
 

Silen

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"È così infatti" annuì la kitsune in tono serio "ed è uno dei motivi per cui la mia gente solitamente è riluttante ad assumere sulle proprie spalle impegni del genere: una volta stretto un accordo, bisogna tenervi fede, quali che siano le conseguenze. Vi confiderò che molte fra le nostre antenate non desideravano quell'accordo in particolare, ma il Consorte della signora Gioiello Luminoso era uno stretto alleato delle Signore Alate e il nostro servizio era parte di quegli accordi." Katsumi si strinse nelle spalle "Inoltre in cambio l'Alata Imperatrice offriva la possibilità di essere cittadine a pieno titolo del suo Impero e a noi kitsune piace vivere in mezzo a voi. Poichè l'Alata Imperatrice mantenne la sua promessa e sempre rese onore al nostro servizio, quello stesso onore richiede che noi manteniamo la nostra...anche se probabilmente a voi oggi sembra che non sia altro che storia antica" la kitsune sorrise "se volete sarò lieta di parlarvi del mio popolo durante il banchetto. In verità anche noi abbiamo imparato molto dagli abitanti di questo mondo, e molti dei nostri usi sono stati mutuati dai vostri, specialmente dai popoli che vivono a oriente. "

Scusa per il ritardo nella risposta, giorni un pò incasinati...se non hai niente di particolare da chiedere direi che possiamo chiudere così questo primo incontro
 

Adamantio

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Ascoltata la Kitsune non potè fare a meno di sorridere, sinceramente.
Come se fosse stato richiamato ai propri doveri dai padri ancestrali, si impettì e tese la mano. <..Quali che siano le conseguenze..> e guardò negli occhi la Kitsune annuendo, poi dopo averle stretto la mano si limitò ad un gesto, era tempo di andare a presenziare al banchetto in onore della gradita ospite.. <.. Kendo no Katsumi, sarete sempre la benvenuta, ed i nostri confini saranno aperti alle vostre genti, ci prodigheremo quanto prima affinchè si possano stabilire relazioni.. bilaterali solide e durature> e detto questo <.. Sarei deliziato di sapere più sul vostro popolo, ma quello che noi tutti abbiamo visto è un biglietto da visita più che sufficiente. Restate con noi come cittadina avente uguali diritti, troveremo assieme una strada per scortarvi in sicurezza a Lasidania appena possibile..> e subito dopo scortò la Kitsune all'interno del palazzo.

..Per ora nulla in più da chiedere. Se vuole la Kitsune può restare come "gradita ospite". Se invece vuole andare, non verrà ovviamente trattenuta. Gli verrà invece concessa una scorta che l'accompagnerà al limite dei confini della Ierocrazia Vatis.
 
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