[Sparta] Apella

Mabelrode

Get a life
Le parole di Demetrio, giunte all'attenzione di Re Archidamo IV, dopo esser state discusse con Re Areo e la Gherusia, furono sottoposte al giudizio dell'Apella.

"Figli di Sparta,
Oggi siete chiamati a decidere se onorare i sentimenti di Onore e Coraggio su cui si fonda la nostra amata società.

L'Onore!
Non esisterebbe infamia più grande che voltare le spalle ai nostri fratelli greci pronti a combattere per la loro indipendenza.

Il Coraggio!
Nel giorno in cui il sangue greco bagnerà la terra per combattere coloro che l'hanno occupata, non esisterebbe viltà più grande che lasciar morire da soli coloro che hanno avuto il coraggio di ribellarsi contro l'invasore.

Oggi è un gran giorno per il popolo Lacedemone,
Oggi possiamo decidere se combattere per riprenderci ciò che è nostro di diritto.
Oggi possiamo affrontare a testa alta l'invasore macedone e mostrargli lo spirito su cui è fondata la nostra amata società"


Non ci furono esitazioni di fronte alle parole di Archidamo così come non ci fu membro dell'Apella tanto temporeggiatore da non unirsi alle grida di entusiasmo che ne seguirono.

Sparta era sul piede di guerra.
 

Rebaf

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Fantacalciaro
Nell'Apella, dove non si vota per alzata di mano o con dei cocci ma le proposte arrivate dalla Gherusia vengono votate per acclamazione, un solo grido risuona.

"Guerra!"

Sparta è pronta alla rivolta.

Nell'ombra il consiglio degli Efori osserva soddisfatto l'evolversi della situazione, pare che non opporrano veto a questa decisione.
 
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