[Sovremenij-Impero Rahonavide] Uno strano incontro

[Skellan]

L'incontro di magia si era appena concluso. Il principe Kairos era stato appena sconfitto dalla maga di Silvanya, Landgrafine Kostanze, e stava percorrendo da solo il lungo tunnel che, dall'arena, portava agli spogliatoi per i combattenti, passando sotto gli spalti gremiti.

Nonostante fuori fosse giorno pieno, nel tunnel arrivava molta poca luce, e tutte le fiaccole che generalmente sopperivano a questa mancanza erano misteriosamente spente, e il buio era quasi totale, rendendo l'atmosfera nel tunnel piuttosto cupa.

Il Principe camminava a passo veloce, in silenzio, incurante delle caratteristiche dell'ambiente in cui procedeva. Dopo tutto, era uno dei maghi più potenti di Ea, cosa sarebbe mai potuto succedergli?

-Principe Kairos- disse d'un tratto una voce proveniente da un punto imprecisato pochi passi avanti a lui, nel buio più assoluto - Per colpa vostra, oggi ho perso la bellezza di venti monete. Dannazione, avevate tutte le capacità per battere quella megera-

@Monitor_Dundee

 

[Monitor_Dundee]

Il reale Rahonavide stava assaporando gli ultimi attimi di solitudine prima di essere rigettato nel vortice di vita diplomatica e mondana che simili eventi internazionali si portavano sempre dietro, e non fece caso all'innaturale oscurità del corridoio.
D'un tratto una voce sconosciuta interruppe il filo del suo pensiero.
Pur avendo occhi più acuti di quelli d'un umano il sauriano riusciva a malapena a distinguere una sagoma più avanti lungo la galleria.
"Domando scusa? Con chi ho il piacere di parlare?"
A uno schiocco delle dita del principe le torce del corridoio tornarono ad ardere, ma di fiamme azzurre e prive di calore.
Nondimeno lo spazio era nuovamente illuminato, e Kairos potè distinguere il suo interlocutore. Alla luce come al buio un perfetto sconosciuto.
"Chiunque voi siate, sono costernato dalla vostra perdita. Io stesso questa mattina vi avrei consigliato di scommettere sulla mia vittoria. Vi rifonderei del vostro ammanco, ma per i principi di sangue reale è sconveniente portare denaro in pubblico"

 

[Skellan]

La luce azzurra mostrò una figura, poco più in la, avvolta in un mantello scuro. Era appoggiata al muro, con le braccia incrociate sul petto. Non si scompose quando il Principe accese le fiaccole. Evidentemente si aspettava qualcosa del genere.

Quando il sauriano finì di parlare, si staccò dal muro, e iniziò a camminare lentamente verso di lui, le braccia allargate con le mani aperte verso l'alto, per mostrare le intenzioni pacifiche. Nonostante la luce, il volto non era visibile, coperto da un cappuccio.

-Non è mia abitudine rimuginare troppo sulle perdite, Principe. Soprattutto se si tratta di denaro. E di certo non cercherei di rifarmi prendendo di petto un mago, soprattutto se quel mago è anche un Principe- disse, con la bocca distorta in una smorfia ironica.

-No, non sono di certo qui per questo- aggiunse poi, portando le mani sui lembi del cappuccio. Esso ricadde sulla schiena, mostrando un volto giovane: sotto un nasone aquilino, due grossi baffoni rossicci troneggiavano su due labbra carnose. I capelli rosci erano raccolti in un codino dietro la nuca. Dagli occhi neri si poteva cogliere una sicurezza che in pochi il Principe Kairos aveva visto.

-Il mio nome è Grygory, e sono qui per conto dei Vlad Ilimen di Sovremenij. Mi spiace, ma incontrarvi qui era l'unico modo di farlo senza destare troppi sospetti sulla natura del colloquio- disse, come se fosse la cosa più naturale del mondo -Comunque, sono qui per fissare un incontro, dato che una permanenza troppo prolungata da parte vostra in questo dannato tunnel potrebbe destare dei sospetti-

 

[Monitor_Dundee]

"Sover-Yemeneh? Il nome del vostro Paese non mi è noto, ma gli incontri diplomatici saranno la mia carne quotidiana ora che sono stato escluso dalle gare. Presenzierò personalmente in quanto inviato dell'Impero Rahonavide, sappiatemi dire dove devo farmi trovare domani a mezzodì."

 

[Skellan]

-Molto bene- rispose Grgyfory, lisciandosi i baffi soddisfatto.

-Domani a mezzodi nella locanda Zum Gehaen... Beh insomma, quella li. So che non è esattamente un posto adatto ad un principe, ma li di certo non daremo troppo nell'occhio. Ci presenteremo come vecchi amici, ci berremo qualcosa insieme giusto per mantenere le apparenze, e poi ci riritireremo a discutere nel mio alloggio- spiegò Grygory -Credo che ovviamente non ci sia bisogno di dirvi che presentarsi con mezza corte imperiale e un reggimento di lancieri come scorta non gioverebbe alla buona riuscita della mia missione- aggiunse poi, con un sorriso malizioso.

-Bene Principe, a domani- concluse. Poi si girò, sparendo dietro un angolo.

 

[Monitor_Dundee]

Kairos aveva accettato senza pensarci due volte l'invito dell'umano. Mescolarsi alla marmaglia locale sarebbe stato sicuramente meglio che presenziare agli incontri diplomatici che sua sorella reputava troppo noiosi per recarvisi di persona.
Non sarebbe stata dura entrare nella locanda senza farsi riconoscere, gli umani si erano più volte dimostrati incapaci di distinguere un Sauriano da un altro, e molte delle guardie e dei cortigiani che seguivano la delegazione imperiale popolavano le strade di Drachenhof nelle giornate del Torneo.
Più difficile fu spiegare alle guardie del palazzo che si sarebbe recato all'appuntamento da solo.

Quando un Rahonavide con un bastone da passeggio e un semplice mantello da viaggio entrò nella locanda, molte teste si girarono verso la porta, e tutte distolsero lo sguardo dopo un attimo.
Una formica grossa come una pecora aveva offerto da bere ad un toro bipede il giorno prima. Un volatile parlante non avrebbe alzato il livello di stranezza del locale nemmeno se si fossero messo a cantare.
"Buona giornata, ser Grygory, finalmente riesco a raggiungervi"
Prese posto al bancone accanto all'uomo, mentre un oste previdente metteva in mostra i suoi liquori più esotici.
"Si serve qualcosa degno del nostro grande Oriente in questa taverna?"

 

[Skellan]

Quando Kairos entrò nella taverna, Grygory alzò un braccio, per segnalare la sua presenza al sauriano. Quando poi si era avvicinato al tavolo, si era alzato per abbracciarlo, come fanno degli amici che non si vedono da tempo. Con un cenno, poi, richiamò l'attenzione della cameriera.

-Qualcosa di buono c'è, non si può negare. Ma per noi dell'est, non sono altro che bevande vagamente alcoliche- disse, con un sorriso sotto i baffi.

Al tavolo, insieme all'uomo e al Principe, vi erano altri due uomini: Fjodor e Vladimir, che poi avrebbe spiegato in seguito essere, il primo, il suo attendente, il secondo, uno dei suoi uomini della scorta.

Consumarono il pranzo che gli aveva servito la cameriera, poi bevvero velocemente un liquore che la cameriera aveva definito "Il più forte che avevano". A Grygory gli si era appena scaldata la gola.

Poi, quando i bicchieri furono vuoti e gli stomaci pieni, Grygory si alzò, facendo accenno a Kairos.

-Seguimi- disse con un cenno -andiamo a parlare dei tempi andati. Da qualche parte, tra i miei bagagli, dovrei aver qualcosa da bere degna di questo nome...

 

[Monitor_Dundee]

Il pasto fu... interessante. Gli umani avevano la pessima abitudine di mescolare il buon cibo con il foraggio, ma la fortuna assisté Kairos quel giorno. I tuberi e il fogliame erano stati depositati a lato del cibo nel piatto, ma non vi erano mescolati, o peggio cotti assieme.
Gustò la carne, ignorò la sostanza spugnosa chiamata "pane" della quale gli Umani non sembravano mai stancarsi e acconsentì a trangugiare il fieno fermentato che il suo ospite continuava a chiamare liquore, senza nemmeno chiedere all'oste di rompervi dentro un uovo.

Salirono poi le scale della taverna, e giunti in cima si assicurarono che nessuno fosse a portata di voce.
"Posso essere finalmente edotto sulle ragioni di questa commedia, sire Grygory? Quali ragioni possono esservi per tanta segretezza?"

 

[Skellan]

Grygory non rispose subito. Si accostò ad una bisaccia che teneva ad un lato del letto e, dopo una breve ricerca, ne estrasse una bottiglia piena di liquida trasparente.
Poi prese da un angolo un tavolo e due sgabelli, poggiandovi due bicchieri che riempì di liquido.
Ne prese uno, trangugiandone d'un sorso il contenuto.

-Come avrete capito, non sono qui per parlare di rotte commerciali o di altri argomenti altrettanto ordinari. La segretezza di questo incontro è stata sicuramente scocciante, ma dovete capirci. La Contea che rappresento è rimasta in isolamento per tanti anni, e una delegazione in uno degli stati principali di Ea avrebbe sollevato un polverone, che non possiamo di certo permetterci. Il torneo è stato una scusa utile, dopotutto è un evento di svago, e un corteo di notabili, per giunta piuttosto ridotto e senza personalità di spicco, non sarebbe stato troppo sospetto. Detto questo, torniamo all'argomento principale della discussione- disse, prendendosi una pausa per riempire di nuovo il suo bicchiere

-Sono qui per parlare dei Caduti- concluse con tono grave.

 

[Monitor_Dundee]

"Non morti? Pessimi vicini di casa, ve lo posso garantire."
Il Principe prese con circospetta curiosità il bicchiere, che pur sembrando pieno d'acqua dava un forte odore di avvenuta fermentazione.
"In che modo esattamente le Abominazioni di Tiamat destano l'interesse vostro e della vostra nazione? Oltre la sicurezza dei confini, intendo"
Con gesto rapido, Kairos svuotò il bicchiere. Con denti da predatore e nessuna traccia di labbra, bere a piccoli sorsi era impossibile per un Sauriano, a meno di non usare una larga tazza.
La percetuale d'alcool nella bevanda era probabilmente bastevole a sbiancare il piumaggio del principe.
O a forare il tappeto.
Kairos arruffò le penne del capo e dette un sibilo.
"Piuttosto forte, ma gradevole"
Se solo avesse avuto un uovo a portata di mano....

 

[Skellan]

-Buona vecchia vodka- fece Grygory con un sorriso notando la reazione del principe.

-Ma vi prego, non fate complimenti- disse riempiendo il bicchiere del sauriano e il suo, che era di nuovo vuoto.

-Siamo venuti a conoscenza, dalle voci che i pochi mercanti portano nella nostra terra, di un alleanza del nord contro i Non morti, che per giunta ha raggiunto lodevoli risultati fino ad ora. Noi saremmo del tutto intenzionati a farne parte ma... la nostra Contea è rimasta in isolamento per tanto tempo, senza adottare una politica precisa nei confronti di tali esseri, e temiamo con un così brusco cambiamento nella nostra politica estera possa far precipitare la situazione sul confine, già abbastanza tesa. Difatti, sul nostro confine abbiamo ben tre caduti con i rispettivi eserciti, senza contare i malvagi drow, di cui ancora non conosciamo le reali intenzioni. Potrebbero schiacciarci prima che i dispacci di aiuto raggiungano il confine, se solo lo volessero- disse, con una nota di angoscia nella sua voce. Si interruppe per fare una pausa ad effetto, poi svuotò di nuovo il bicchiere che teneva in mano e riprese a parlare.

-Ma noi non vogliamo rimanere a guardare. Stiamo sviluppando un... incantesimo. Una specie di barriera, "campo di forza" la chiamavano i maghi di corte. Insomma, uno stratagemma che impedisca ai non morti di passarci attraversi, bloccandoli, magari, al di fuori dei confini dei nostri stati- disse, rendendo palesi le sue lacune nel campo della magia.

-Certo, l'incantesimo di per sè sarebbe molto dispendioso in termini di ricerca e mantenimento, ma pensate ai vantaggi strategici: potremmo concentrare tutte le nostre forze su un caduto alla volta, utilizzando questo incantesimo per impedire agli altri di penetrare nei nostri territori sguarniti. Voi che siete un mago, di certo potrete capire-

 

[Monitor_Dundee]

[Post doppio, levatelo @Silen ]

"Prima avevate la mia attenzione, ora avete il mio interesse. Io e i miei ben più capaci e onorati colleghi dell'Accademia di Magia Imperiale abbiamo tentato di spiegare a tutta Ea che se vogliamo avere qualche speranza di sopravvivere ai Caduti essa è racchiusa nell'Ars Arcana.
Evidentemente l'interlocutore giusto doveva ancora fare la sua comparsa"
Il Principe constatò con muto orrore che il suo bicchiere era stato nuovamente riempito.
"L'alleanza di cui parlate è il Proclama delle Ombre, un concordato che impegna i popoli del Nord di Ea a mettere da parte le loro diatribe interne in caso di attacco dei Caduti. Tale patto non vincola le nazioni a mantenere buoni rapporti tra di loro, o ad affiancarsi in battaglia contro qualsivoglia nemico vivente. Fu scritto con l'intento di ricordare ai principi del caldo Meridione che, scomparsi noi, gli Abomini di Tiamat sarebbero arrivati ai loro giardini fioriti, schiacciando le armate che impiegano in futili scaramucce di vicinato"
Nuovamente si incendiò la gola con l'acqua di fuoco che tanto piaceva allo straniero.
"Confidiamo... - Ishtar benedetta abbi pietà del mio fegato - ... che potrete trovare in terra Rahonavide la massima volontà di collaborare nel vostro intento di ricerca arcana."
-se questa gente riesce a tirar fuori l'acquavite dalle patate, figuriamoci cosa sapranno estrarre da un Cristallo di Mana...

 

[Skellan]

-Sono contento che la nostra vodka speciale vi piaccia tanto. Ne dovrei avere un intera cassa, da qualche parte. Domani uno dei miei attendenti ve la recapiterà nel vostro alloggio- disse, con un ghigno ironico dipinto sul volto. Poi la sua espressione tornò a farsi seria.

-Come detto, sebbene non cambieremo la nostra linea politica ancora per un po, non intendiamo rimanere a guardare. Se voi dell'Impero Rahonavide sarete disposti ad inviare carichi di cristalli di mana e di monete, saremo di certo in grado di mettere a punto questo incantesimo nel giro di pochi anni... Mi sembra lapalissiano aggiungere che, una volta completato il lavoro, voi sarete i primi a poterlo utilizzare per rendere sicure le vostre frontiere. Ovviamente, più forte e affiatata sarà tale collaborazione, più velocemente riusciremo a sviluppare tale incantesimo... - concluse, allungandosi sullo sgabello, mentre si girava tra le mani il bicchierino di nuovo pieno.

 

[Monitor_Dundee]

"Faremo di meglio. Un inviato dell'Accademia Imperiale di Magia affiancherà i vostri esperti nella ricerca dell'Incantesimo. Ovviamente faremo in modo di affiancare l'aiuto intellettuale con quello economico, ma sono certo di non poter chiedere all'Impero di spendere Cristalli e Denaro a scatola chiusa. Dateci dettagli, e avrete aiuto."
Il principe si mise comodo sulla sedia, dando fondo al terzo bicchiere di vodka.
"Grjgory, sento che queso sarà l'inizio di un'ottima collaborazione."