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Il centauro riflettè in silenzio per qualche istante prima di rispondere "C'è del vero in tue parole, amico Ajani, se niuno mai compie uno primo passo, niente cambierà mai. Forse hai ragione e giunto è lo momento anche per noi di tentare qualcosa di nuovo. Ascolteremo tue proposte e decideremo insieme lo da farsi." dopodichè Olynnus sembrò riprendere l'aria scanzonata del primo incontro con l'inviato della colonia e sogghignò dando di gomito al centauro proveniente dal vecchio mondo "Ma mi raccomando teco cautela eh? Se a cagione di questo fatto ritroverommi un dì in pancia di Grande o simile fato allora sarei molto arrabbiato!" e con questa frase faceta il capo degli Zoccoli Fessi diede in una gran risata.
«Prometto solennemente di non stuzzicare l'appetito di nessuna aracne.» rise di rimando Ajani. «Anche perché vista la nostra stazza penso che solo un pescecane avrebbe l'ardire di azzannarci... e visto che non ho intenzione di nuotare da nessuna parte, state traquillo, Olynnus!»
Dopo aver lasciato che le risate e l'atmosfera si placassero nuovamente, Ajani provò a formulare il trattato con cui sovente il Minnonar si approcciava ai popoli indipendenti. «Per prima cosa lasciate che vi rassicuri: so che non siete un popolo belligerante e proprio come i Buoni Compagni non dovete preoccuparvi di imbracciare le armi. Consideratevi pure esenti dalla coscrizione o dall'arruolamento, salvo ovviamente atti volontari. Magari in futuro, con una graduale integrazione, si potrà rimettere mano alla questione ma per ora potrete continuare la vostra vita liberamente.» esordì. «Questo include anche esenzioni fiscali di qualsiasi tipo. Sovente offriamo cinque anni di esenzione per permettere ai nuovi cittadini di prendere familiarità con la nostra economia e di trovare, qualora lo desiderino, un lavoro che li aggradi.» continuò.
«Quello che faremo da parte nostra sarà fortificare la regione, renderla sicura e avviare una serie di commerci con i nostri vicini. Ci premuriamo sempre di far sì che le cittadine rispecchino in qualche modo i suoi abitanti originari; se siete stati a Vittoria, come vi avevo suggerito, avrete notato come le scale ed i palazzi siano molto "accessibili" anche a creature della nostra schiatta! E non è facile trovarne oltre il mare, ve lo assicuro...» scosse la testa, lamentando i ricordi delle ripide scale e degli angusti corridoi nelle torri elfiche di Almarillan. Anguste per un centauro, s'intende.
«Non dovrete nemmeno più preoccuparvi eccessivamente di cibo e rifornimenti, i nostri mercanti stanno gestendo bene l'importazione ed esportazione sia dal Khaz Modan e dal Sarennor, sia dalla madrepatria. Ditemi pure se c'è qualcosa di specifico che volete ottenere, ho quasi carta bianca.»
La proposta iniziale è esenzione fiscale per almeno cinque anni, non arruolamento nell'esercito per almeno cinque anni e costruzione tempestiva di infrastrutture (città, lavorazione di risorse, rotte), oltre che approvvigionamenti vari. Poi come al solito c'è l'iter per diventare cittadini, anche quello quinquennale, con tutti gli annessi e connessi.
"Tu non ha mai visto Grande" ritorse Olynnus ancora ridendo "Vero è che loro non nuota!" poi proseguì in tono più serio
"Gradirommi che lo vostro popolo aiutasse lo nostro clan con la costruzione di una strada che collegasse la vostra bella città di Vittoria con le città che ci aiuterete a costruire in lo prossimo futuro. Per lo resto apprezzo assai le vostre offerte di esenzione chiederei solo di rendere permanente quella relativa a lo servizio militare che, tu capisci, ci risulta assai spiacevole, a cagione de li motivi già esposti teco. Raccomanderommi soprattutto strada, amico ajani. Come ti dissi un anno addietro, loc entauro fatto è per cavalcare e viaggiare lontano. Strada rende tutto più agevole e certo io sono che molti saranno li curiosi che andranno avanti e inditro per essa."
All'inizio dell'anno Celeze, sotto ordine della viceregina, riprese la via di Nur Alipur per contattare di nuovo le naga locali. Questa volta, a differenza della prima, Celeze portava con sé una lettera scritta direttamente da Vittoria Melara. Le parole dolci e la tranquillità degli anni precedenti avevano lasciato il posto all'emergenza e alla fretta. L'apparizione di nuovi e potenti stati sullo scacchiere di Aman - alcuni dei quali apertamente avversi e popolati da pelleverde - aveva messo fretta alla viceregina che più non poteva trastullarsi aspettando di essere stretta tra l'incudine ed il martello di qualche infame orchetto.
Celeze offrì la lettera alla capotribù delle naga locali e, all'interno, questa presentava la grafia precisa e netta - in comune - della viceregina. Nel caso in cui i naga non avessero avuto capacità di leggere, cosa non molto probabile, Celeze si sarebbe offerta di leggere loro la missiva.
"Ai popoli di Aman limitrofi alla Colonia di Istalore,
la crescita dei nemici sui confini della nostra piccola colonia ci mette fretta e paura; la grandezza dei popoli locali rischia di spazzarci via. Credevamo di avere più tempo per conoscervi e mostrarvi chi siamo, ma la fame degli altri ha chiesto pegno anche a noi. Non vi mentirò, dovete scegliere entro una stagione se essere dalla nostra parte o da quella dei nostri nemici, perché il tempo stringe. L'offerta è la medesima per tutti: nessuna tassazione per un lustro, tutte le infrastrutture di cui avete bisogno e la protezione perpetua da qualunque nemico, più qualsiasi vostra richiesta che potreste rivolgere direttamente alla mia fidata collaboratrice. L'emissaria che vi ho mandato, infatti, porterà indietro la vostra risposta, qualsiasi essa sia.
Vittoria Melara, Viceregina dell'Aman Meridionale"
Invero Celeze aveva l'ordine di andare anche a Finuvilar e Glithmar, le regioni da lei scoperti anni addietro, e ivi riproporre la medesima offerta. Non avrebbe cercato di persuadere ulteriormente, limitandosi a rispondere a qualche domanda qualora le fosse stata rivolta.
@Silen Easy peasy, con lo spawn di ENORMI regni PnG in zona direi che il tempo delle diploannessioni lente e metodiche è agli sgoccioli (e sarebbe anche un pochino insensato). Io mando questo messaggio a Nur Alipur; Glithmar e Finuvilar per tagliare una volta per tutte la testa al toro.
