Floki Rag'Narsohz combatte in virtù delle sue capacità innate, mentre il Thu'Um divampa e sfonda la barriera del suono addirittura sulle panche delle tribune ove i Dragonidi si trovano, attenti però a non provocare i Sauriani, nei quali confronti provano grande ammirazione per la somiglianza delle tradizioni e la probabile discendenza, non attestabile, ma anche per il trattamento a loro riservato nell'accampamento dai figli della Steppa e dei Fiumi.
Urli di diversa natura, dalla Forza Inesorabile, al Fuoco Lancinante, all'Uragano di Spade, arrivando a Urli innominabili di ghiaccio, tempesta e sangue, colpiscono il Principe, superando le sue difese solo alla fine dello scontro.
Tutti i contrattacchi, goffi ed azzardati, vengono deviati con uno schiocco del Bastone di Occhio di Drago contro il terreno.
Infatti tutta la Magia scaturisce dalle fauci del Dragonide, in getti di parole e di potenza.
I Draghi ti siano lievi, Principe Kairos. Questa tua richiesta rasenterebbe l'offesa se tu non fossi uno dei più nobili membri di una stirpe a noi tanto vicina, oltre ogni lontananza geografica. Sarò onorato di guidare una Missione nelle tue terre, il Konahrik ne sarà sicuramente compiaciuto.
Le parole tonanti di Floki sono accompagnate dal braccio destro, avanzato verso il Sauriano, con la folla che esplode gioiosa, i Dragonidi che urlano il nome del loro Mago, Campione imbattuto.
I Dragonidi annuiscono alla decisione della Regina e Rag'Narsohz va a riposarsi, in attesa del duello contro il piccolo quanto insperatamente potente Frostling.