GDR Seconda è la Spada

Dyolance

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Teogene era un uomo mite, mitissimo, persino troppo per la sua età: avanti con gli anni ma non abbastanza per essere defibile anziano, la sua saggezza ed il suo intelletto si erano più volte dimostrati senza pari, ma tanta era l'umiltà nel proprio cuore e la timidezza che più volte aveva rischiato di sprecare le occasioni cte il destino gli aveva offerto. Fortunatamente però, ben consigliato da amici e parenti, non si era mai allontanato dalla cosa pubblica ed ora stava lì, su di una barca in mezzo al mare di nulla, spiacevole posizione al quale era arrivato proprio grazie alle proprie doti da oratore, benedizione che aveva convinto il Re Giusto di Creta ad inglobarlo nella sua corte.

"Vi mando in missione per convincere una popolazione autoctona ad entrare sotto la nostra ala protettiva. La Grecia è in uno stato di caos e confusione, numerosi staterelli la popolano e tutti si stanno muovendo per inglobare o schiacciare piccole realtà indipendenti che ovunque popolano la nostra terra. Non possiamo rimanere a guardare o rimarremo indietro. Conto su di voi, saggio Teogene."

Ed ora stava lì, in mezzo al mare.
Lui odiava il mare: l'acqua alta lo terrorizzava e moriva al sol pensiero di morire annegato.
Passò la maggior parte del tempo al centro della trireme, oggetto di risate e battute silenziose di marinai e scorta, rimanendo con gli occhi sbarrati e le braccia incollate all'albero.
Raggiunta la terra fu il primo a mettervi piede ed a scendere dalla nave, benedicendo Poseidone per quella grazia. Scaricate le merci necessarie al pernottamento, le guardie si assemblarono attorno a lui (non più di una decina) ed insieme attesero che gli autoctoni (se mai ce ne fossero stati) si facessero avanti.

Altrimenti avrebbero preso ad esplorare la zona.

ruolata di assimilazione della provinia bianca pianeggiante 32
@giobia86
 
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giobia86

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Pochi minuti dopo lo sbarco un gruppetto di persone si avvicinarono alla delegazione ponendo domande su chi fossero e cosa volessero e invitandoli a seguirli
Gli autoctoni sembravano molto accoglienti e indossavano gli abiti tipici degli Atlantidei, seguendolo il gruppo giunse ad un piccolo villaggio al centro di un gigantesco prato pieno di fiori bianchi, il tutto, la gente, il posto, era dolce e accogliente....una bellissima donna, forse una sacerdotessa, si fece avanti.
"Benvenuti stranieri nella nostra terra, cosa vi porta qui? E quali sono i vostri nomi?"
Che ci fai sulle mie isole...tu vuoi lebbotte:nono::mazza::rotfl:
 

Dyolance

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I locali non attesero molto per mostarsi. Teogene ne fu grato, detestava la noia ed il tempo passato fine a sé stesso, senza né capo né coda e senza un vero scopo. Molte cose potevano essere dette, pensate, calcolate e studiate nell'arco di quel tempo ed ogni minuto rubato alle sue polverose pergamene era comparabile ad un'eternità di tortura e dannazione per il saggio oratore, il quale tuttavia dovette necessariamente soffocare questa sua sbrigativa fretta.

Giunto assieme al suo seguito all'interno di un villaggio di popolazione, architettura e cultura chiaramente atlantidei, rimase incuriosito dalla piazza centrale, nient'altro che un prato in fiore di una squisita essenzialità. Tuttavia rimase impassibile davanti all'avvenenza della sua interlocutrice, per quanto molti tra gli uomini dietro di lui cominciarono già a mormorare sbalorditi o a rimanere a bocca aperta.
Detestava le donne: fonte solo di problemi e litigi, le chiamava lui, molto meglio dedicarsi a più alte cose.

"S-Sì, ecco, il m-mio nome è Te-Te-Teogene di Cr-Creta, e sono qui p-p-per ordine di Sua Aaaaaa Aaaaaaa Aaaaaaaaaltezza Re Minosse."
Timidissimo davanti a nuove platee, Teogene era naturalmente balbuziente per via di questo suo lato introverso, ma tutto era solo una questione di abitudine: più avrebbe parlato con i presenti e più la sua gola si sarebbe abituata al disturbo ed all'imbarazzo, finendo infine per disquisire fluentemente come solo lui sapeva fare.

"E-eeeegli offre p-pr-protezione a queste terre. E, e doni! Anche d-doni, immensi doni, sì. E prosperità, e ricche-ricchezza! Vi p-prego di valutare la nostra offe-offerta... Saremo d-disposti ad a-aiutarvi qualsiasi siano i vostri p... I vostri p... I vostri pppproblemi."- disse infine, tirando un sospiro di sollievo per avere terminato finalmente le parole da dire.
 
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giobia86

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la donna sorrise dolcemente e con grazia rispose
"problemi? noi non abbiamo problemi...siete in una terra felice che non ha nemici...ma se portate dei doni siete i benvenuti, accettate i nostri, restate qui questa sera e mangiate...o se desiderate parlare parlate...se desiderate parlare con il nostro signore troverete il suo palazzo...in quella direzione"
Disse indicando verso occidente in direzione del sole che stava tramontando dietro una bassa collinetta
"Ma restate con noi amici...dividete con noi il nostro cibo e la compagnia per stanotte, condividete la nostra semplice e felice vita e raccontateci della vostra terra"
A un gesto della fanciulla diverse figure, giovani ragazzi e ragazze si avvicinarono offrendo ai visitatori dei piatti pieni di focaccine dolci di grano selvatico (che cresceva in effetti abbondante a perdita d'occhio) conditi con erbe, miele e vari tipi di fiori.
Lei stessa si sedette a terra a mangiare, come sembravano fare tutti in effetti, condividendo tra loro i piatti

A te, che fai?
1: accetti l'ospitalità e attendi l'alba per ripartire
2: ti avventuri al crepuscolo verso la direzione indicata
 

Dyolance

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Il quadro sembrò sin da subito idilliaco: un villaggio solitario di atlantidei ben disposti ed estremamente gentili, l'ideale per intavolare discussioni di qualsiasi tipo. Eppure, Teogene sentì puzza di qualcosa. Di merda alcun avrebbero potuto dire, o meglio di inganno; e Teogene odiava gli inganni.
D'altronde, si parlava di una bellissima donna che apperentemente fungeva da regina o signora del luogo, sottoposta soltanto ad un misterioso "Signore" di cui ignoravano forma e provenienza. Teogene fece con la mano ma cercando di non farsi vedere un gesto di cautela ai suoi, come a dire di attendere un attimo prima di addentare le focacce.

"M-mia Signora, Pe-perdonate l'ignoranza ma v-v-vorreeeei chiedervi ch-chi sarebbe il vovostro siiiignooooreeeee, sì, chiedervelo, sì."

[prendo un attimo tempo prima di decidere perché sento puzza di merda qua, ovviamente se si può]
 
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Dyolance

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"Uhm, c-comprendo. G-grazie mille allora, s-saremo felici di ac-accettare i vostri d-d-doni, sì, i vovovostri dododoni"
disse, con un sorriso in bocca. Tuttavia, lamentando un certo mal di mare ancora dal viaggio (cosa in realtà veritiera), Teogene limitò il suo utilizzo delle focaccette, iniziando a mangiarne soltanto quando si accertò che esse non causassero alcun tipo di sortilegio o malessere di qualsiasi sorta.

Durante la notte invece non chiuse occhio, ma in realtà non ebbe reale bisogno di dormire: lunghe notti insonni passate al lume delle sue pergamente lo avevano reso estremamente resistente a quel tipo di necessità, capacità che se unita al suo odio per il dormire ("semplice spreco di tempo per più alte materie! Ci sarà tempo di ronfare nell'aldilà") lo rendeva assolutamente immune alla stanchezza. COsì passò la notte a studiare certi suoi piccoli scritti che si era portato dietro, analizzati e vagliati grazie ad una fascia in pelle che indossava attorno al capo e su cui era attaccato un piattino dove lui era solito mettere una mistura da fuoco, questo per avere luce durante tutta la notte.

[ok, scelgo 1 dai]
 
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giobia86

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Tranquillo non fanno male, anzi sono molto saporite, e fanno bene...Teagene non è mai stato così felice e rilassato

Teagene guadagna il tratto temporaneo Lotofago: non può agire per 2 turni

Teagene resta li finchè qualcuno non conquista il territorio e non decide cosa farne, Teagene resetta il tratto temporaneo ogni turno in cui resta li

Creta guadagna casus belli contro semi isola 31 e semi isola 32
 

giobia86

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Mitologia greca...gente felice e accogliente....fiori bianchi...non sempre la gente è ostile per essere un pericolo, gli basta essere fatta ammerdissima
 

Dyolance

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[LO SAPEVO MMMMMMMMMMMMMMMERDE]

CHO CHOOOO THE PAIN TRAIN IS COMING FOR YOU
WE'RE LUBING IT UP
AND OUR TARGET IS YOUR FUCKING ASS
(bitch)
 

giobia86

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se andavi oltre la collina trovavi il palazzotto in rovina e vuoto...sta gente non sa manco più ndo sta, la loro resistenza all'invasione sarà tipo...stocazzo
 

Dyolance

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Ovviamente Il Regno di Creta dichiara ufficialmente guerra alla popolazione della regione 32 per aver ingannato ed ingiustamente rapito l'oratore Teagene.

(casus belli ottenuto in questo turno ed immediatamente utilizzato)
 
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