Scenario 1919

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[size=2em]Scenario 1919[/size]


La prima guerra mondiale è terminata con la capitolazione degli imperi centrali.
Germania, Austria-Ungheria e Impero Ottomano sono stati definitivamente sconfitti.
Il presidente Wilson, dagli Stati Uniti, è già in viaggio verso Parigi per la prima seduta della grande conferenza di pace che deciderà i destini dell'Europa.
L'America si è definitivamente scoperta super potenza; l'industria bellica e la produzione di massa trascinano l'economia americana verso vette mai raggiunte prima.
L'opinione pubblica americana tuttavia, si sente d'impaccio in quella situazione.
Wilson sa che il suo compito sarà quello di salvaguardare la pace uscendone nel più breve tempo possibile.
O perderà la Casa Bianca per conto del Partito Democratico Americano.
Le delegazioni dei "4 grandi" vincitori del conflitto sono anch'esse in marcia.
Da una parte la Gran Bretagna, che deve fare i conti con il declino della propria egemonia mondiale, e con una nazione provata dalla grande guerra.
Un giovane Winston Churchill, ora al partito liberale, tuona contro coloro che minacciano l'integrità dell'Impero e così fa Llyoid George, il premier inglese, preoccupato dalle spinte autodeterministiche promosse dai cugini d'oltreoceano.
La Francia vuole vendetta. E' determinata ad ottenere le proprie rivendicazioni territoriali: in particolar modo l'Alsazia-Lorena sottratta dalla Germania nella guerra franco-prussiana.
Il grandeur francese dev'essere finalmente restaurato, e già si immagina il dominio francese nell'europa centrale.
La nazione però è distrutta: l'intero fronte occidentale è corso su suolo francese.
I morti francesi sono decine di migliaia.
Nel frattempo nella russia zarista, il partito comunista (o meglio bolscevico) è insorto appena 2 anni prima.
I capi della rivoluzione sono ora al confronto armato contro i lealisti dello Zar, in una guerra civile che Lenin, Trotckj e Stalin, sanno essere decisiva per le sorti del socialismo mondiale.
Sono anni questi di grandi lotte sociali da parte del proletariato in tutta europa e non solo: scioperi, attentati, manifestazioni.
Il socialismo è temuto in ogni nazione, anche nell'Italia di Vittorio Veneto, nell'Italia di Gaetano Bresci e del regicidio del 1900, dove un socialista eretico, già direttore dell'Avanti, conosciuto come Benito Mussolini, sta per fondare un nuovo partito politico a tutti gli effetti, mutuato dal "Manifesto dei Fasci Combattenti" che egli ha pubblicato sul suo nuovo giornale: "Il popolo d'Italia".
La Germania sconfitta, invece si chiede quanto sarà il prezzo da pagare per il Kaiser, Gugliemo II, già sulla via del tramonto, ritenuto l'unico responsabile della guerra più spaventosa che l'uomo abbia mai conosciuto: con gli orrori dei gas e della guerra portata nelle città.
L'impero austroungarico e quello ottomano sono già di fatto disgregati.
Per la Germania la punizione potrebbe essere talmente eccessiva da sconfinare nel disastro totale, ponendo la definitiva parola fine allo spendore culturale, scientifico e artistico dell'età di Bismarck.

Nel frattempo, mentre il presidente Wilson, giunge in piroscafo sino a Parigi; un trentenne di origini austriache, caporale nell'esercito del Reich, ha appena ricevuto la croce di ferro di 1a classe, per essersi distinto in combattimento contro le truppe francesi. Il ragazzo vive a Monaco, al dormitorio comunale, dipinge acquerelli e cartelloni pubblicitari per guadagnarsi qualche spicciolo...

..Il suo nome è Adolf Hitler.
 
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