[Scandinavia] Tappe diplomatiche dell'erede al trono nel Regno

Rolek

Spam Master
scandinavia.png

Al fine di far sentire maggiormente la presenza della famiglia reale in ogni angolo del Regno il principe ed erede al trono Carlo III annuncia una serie di viaggi che lo porteranno a visitare tutto il paese.

Mentre il padre, S.M. Carlo II, rimane a Stoccolma a discutere continuamente delle riforme in atto il figlio si può permettere di viaggiare e discutere con le varie parti sociali delle province visitate e delle problematiche locali e nazionali, ben consci tutti che un giorno costui reggerà il peso della corona.

Mentre sono ancora da delineare gli argomenti delle varie conferenze sono già note le tappe del viaggio, scortatissimo, che effettuerà il principe nel seguente ordine:
[x]Stoccolma
[x]Oslo
[x]Copenhagen
[x]Helsinki
Ad ogni incontro il Principe affronterà un tema e sarà disponibile affinché rappresentanti delle varie parti sociali in loco, dopo essere stati debitamente controllati, possano intervenire con lui per esporre le problematiche delle loro province ed eventuali loro richieste in merito.
 

Rolek

Spam Master
La prima tappa del viaggio è la casa stessa della monarchia, la capitale, Stoccolma.

Prima tappa: Stoccolma, centralità del Baltico e ruolo della capitale.


20zsdpt.png

Il Principe riceve le varie parti in una sfarzosa aula ampiamente decorata in oro in ogni dettaglio e solitamente utilizzata per le conferenze diplomatiche, nella stessa aula furono infatti firmati il I ed il II Accordo del Nord.

Nel suo discorso di apertura il Principe preme per sottolineare la centralità che Stoccolma ha assunto nelle vicende diplomatiche dell'intera area del Baltico grazie all'operato della famiglia reale Jägerhorn.
Il Regno di Scandinavia ha assunto negli ultimi 10 anni un ruolo guida e di dominio su tutte le province di cultura scandinave prima e finniche poi e si considera che questo processo potrà essere ultimato in circa altri 10 anni.

In tutto questo la Svezia, cuore pulsante della cultura scandinava, ha sempre mantenuto la sua leadership grazie anche all'ausilio delle sue forze armate.
E proprio in merito alle forze armate si è deciso di istituire proprio nella capitale la Reale Accademia Militare di Stoccolma affinché tutti i futuri alti ufficiali dell'esercito scandinavo possano ammirare almeno una volta prima di entrare in servizio la capitale che, oltretutto, grazie a questa istituzione potrà ospitare i figli delle maggiori famiglie nobili dell'intero Regno con tutto ciò che ne consegue.

In merito a progetti futuri il Principe dichiara come si stia valutando la possibilità di edificare infrastrutture di collegamento tra province svedesi e danesi al fine di aumentare i traffici commerciali tra le stesse e puntare ad una rapida eliminazione dei possibili motivi di dissidi tra svedesi e danesi tramite una buona dose di amalgamazione delle due economie locali.
Svedesi e danesi sono infatti ugualmente cittadini scandinavi e come tali concorrono alla grandezza del Regno, ma per ulteriori approfondimenti in merito Carlo III si ripromette di meglio discuterne alla tappa di Copenhagen.

###

Sebbene le province svedesi non presentino particolari problemi (ed anzi rappresentano, insieme a quelle norvegesi, le più stabili province del Regno) il Principe consegna dunque la parola alle varie parti sociali riunite qualora vogliano portare la loro voce all'ascolto della famiglia reale.
 

Guy_Montag

Chosen one
La delegazione nobiliare ha parole di grande diplomazia per il Principe, infatti lo invitano a far rivedere al Re le sue posizioni riguardo al diritto delle famiglie di possedere delle milizie in base alla grandezza dei loro possedimenti. Sulla stessa linea il clero, che ricorda al Principe che non esiste solo la vita terrena.
Per quanto riguarda i rappresentanti del popolo questi acclamano il Principe, invitandolo a proseguire nel solco tracciato dal padre.
 

Rolek

Spam Master
Il Principe, rispondendo ai delegati nobiliari, ricorda come le milizie in origine altro non fossero che gli uomini armati che i nobili portavano in guerra con sé per affiancare il Re in battaglia, in seguito, visto l'aumentare dei costi del mantenimento di uomini armati di tutto punto, le milizie assursero a forze di mantenimento dell'ordine pubblico.
In seguito all'istituzione della Guardia Cittadina, le milizie hanno perso motivo di esistere sia in ambito militare che come forza di utilità sociale.
"Oggi le guerre si combattono con uomini armati di tutto punto, equipaggiamento che le milizie private, rispetto all'esercito regolare, non comprendono minimamente" ha risposto il Principe ai nobili in merito all'argomento e ha invitato gli stessi a rinunciare a questo "residuo del passato" per prendere in mano il comando delle vere armate reali.
L'esempio della famiglia Bielke, dice il Principe, è quello da seguire.
Essi, infatti, occupano già un ruolo primario all'interno dell'organigramma dell'Esercito Reale grazie alla loro rinuncia alle milizie e al rapporto di fiducia e lealtà instaurato con la famiglia reale.

Rispondendo al Clero il Principe si è mostrato molto diplomatico, ricordando come egli stesso nella vita privata fosse un devoto cristiano e come tutto il suo operato sarebbe stato spinto dalle più nobili e cristiane delle intenzioni. Molto velatamente il Principe ribatte un punto tanto caro a suo padre, il Re, cioè che il Clero, nelle persone nominate da un paese straniero, non dovevano interferire con le vicende politiche, ma occuparsi esclusivamente dell'ambito spirituale.

Infine il Principe rivolge ringraziamenti ai rappresentati del popolo più in generale, ricordandogli di partecipare numerosi alla sua iniziativa delle compagnie teatrali itineranti dedicata allo svago del popolo di tutto il Regno di Scandinavia.

###

Tra le acclamazioni finali dei vari rappresentanti del popolo il Principe, seguito dalla sua scorta armata e dai suoi più stretti consiglieri, si indirizza soddisfatto verso l'uscita per prepararsi alla prossima tappa...
 

Rolek

Spam Master
Superato con successo la tappa svedese il Principe Carlo III si diresse verso Oslo per la seconda tappa del suo viaggio per il Regno.

Seconda tappa: Oslo, l'importanza del mare per il Regno di Scandinavia.

rjjeyh.png

Fin dall'inizio il Principe premette molto affinché la conferenza con le parti sociali alla seconda tappa si svolgesse in un'aula che desse sul fiordo di Oslo e, quindi, sul mare.

In questo senso il Principe non deluse le aspettative.
La conferenza si tenne in una grossa aula all'interno del Castello di Akershus che dava esattamente sul fiordo da una posizione rialzata.
Il discorso di Carlo III fu molto incentrato sull'importanza che il mare aveva sempre avuto per i popoli scandinavi, "non solo naturale sbarramento difensivo da invasioni da sud, ma anche possibilità di espansione al di fuori del continente", citò il Principe alludendo chiaramente alla recente acquisizione dell'Islanda nell'estremo nord.

"Molti nobili, ma anche molti esponenti del ceto medio, dimenticano come il mare sia fondamentale per i nostri traffici commerciali con il resto d'europa e come lo stesso mare sia mezzo di conquista per ingrandire i confini del Regno e garantire gloria imperitura a chi si cimenterà in queste imprese."
Allusione esplicita, questa, al ruolo degli Eriksson e dei Lange che, al pari dei Bielke in ambito terrestre, occupavano un ruolo di primo piano in ambito navale.

"Alla Marina Reale sarà sempre garantito un ruolo di primo piano, al pari dell'Esercito Reale, affinché gli interessi scandinavi vengano sempre e pienamente tutelati", questa la garanzia del Principe alludendo, forse, a quando sarà Re.

Non poteva, infine, non citare l'enorme importanza dell'ormai famigerato discorso di Oslo, "manifesto" illustrato da suo padre cinque anni fa nella città norvegese.
Il Principe in merito ha garantito che "le riforme continueranno" affinché ai nobili venga garantito il loro ruolo di dominio in ambito militare e al ceto medio quello di motore dell'economia scandinava, entrambi, però, mossi dalle migliori intenzioni a cui la famiglia reale doveva badare come garanzia affinché le due parti, parimenti importanti, non si ostacolassero.
Questo, in breve, il concetto della "triplice anima": famiglia reale, nobiltà e ceto medio, illustrato da S.M. Re Carlo II cinque anni fa ad Oslo e che, sempre secondo il Re, una volta raggiunto l'equilibrio perfetto tra tutte e tre le parti avrebbe garantito il pieno successo ed il bene assoluto del paese.

###

Come per la tappa di Stoccolma, anche la tappa di Oslo, non presentava particolari problemi in termini locali vista la stabilità della zona.
Le possibilità che però la tappa sarebbe potuta essere strumentalizzata per motivi politici, per via del luogo in cui fu tenuto il discorso di Oslo, erano conosciute dal Principe che, fiducioso e pronto, concesse la parola alle parti sociali locali.
 

Guy_Montag

Chosen one
Appena finite le parole del Principe Carlo di Scandinavia un gran silenzio scese nella sala, dopo un fragoroso "Urrah per la Scandinavia, urrah per il Re, urrah per il Principe"; infatti i delegati del popolo scandinavo stavano preparando i propri discorsi quando la potente voce dell'ammiraglio Lange esplose, come un boato "Sia Grande la Scandinavia" cominciò "Quanto dite è effettivamente vero, il mare è l'unica via, come i vichinghi nostri padri, è nostro destino andare per mare" fece una breve pausa "là, invero, sta la vera gloria degli scandinavi"
Mentre le parole dell'ammiraglio andavano scemando, un rappresentante dei commercianti si alzò per parlare "il nobile Lange ha ragione, tuttavia il mare ci offre anche l'opportunità di commerciare; essendo la via d'acqua migliore rispetto a quella di terra. Il nostro sovrano dovrebbe prendere più in considerazione il commercio marittimo, anche creando delle basi commerciali in Europa, per garantire scali sicuri alle nostre navi"
Il clero e parte dei nobili declinarono l'offerta di parlare, probabilmente in segno di protesta per la poca attenzione ricevuta a Stoccolma.
 

Rolek

Spam Master
Il Principe Carlo attendeva proprio l'arrivo di Jorn Lange, celebre ammiraglio che guidò solo pochi anni fa la flotta scandinava alla ri-conquista dell'Islanda.

"Inginocchiatevi" si rivolse il Principe all'ammiraglio di fronte a lui che, sulle prime, non comprese quello che stava per succedere ma obbedì inginnochiandosi davanti al suo principe tra il silenzio dei presenti.

Il Principe, quindi, sguainando la spada e ponendola sulle spalle di lui comincio a decretare con voce potente e solenne:
"Noi, Principe Carlo, in virtù dell'autorità concessami da mio padre, Re Carlo II, vi ringrazio a nome del Regno per gli enormi servigi resi alla nazione e vi nomino Conte di Reykjavik con tutti gli oneri e gli onori che ne spettano ad un nobile.
Possano i vostri figli ricoprire questa carica dopo di voi e possiate voi, nobile Jorn Lange, continuare a servire il Regno"

###

In seguito alla nomina nobiliare del Lange, e relativi festeggiamenti, segui una rassicurazione, sopratutto verso i nobili, in merito alla disponibilità del Principe ad ascoltare loro richieste in merito ma, come sempre, che fossero in linea con la dichiarazione di Oslo, processo avviato e irreversibile.
Grandi rassicurazioni giunsero anche verso il ceto medio, "i commerci, come dimostrato dalle recentissime offerte mosse alla fiera di Parigi, aumenteranno presto".

Convinto, travalicando le questioni politiche nazionali, di aver pienamente soddisfatto i norvegesi il Principe si preparò per la sua terza tappa...
 

Rolek

Spam Master
Dopo alcuni colloqui privati il principe Carlo prosegue verso Copenhagen, per la terza tappa del suo viaggio.

Terza tappa: Copenhagen, confini meridionali e stretto.

2d6sf4g.png

Giunti a Copenhagen il principe radunò, come sempre, le parti sociali, ma questa volta non in una finemente decorata aula di un qualche castello, bensì all'aperto, nell'antica piazza di Gammeltorv, al centro della città.
Si dice che il principe abbia insistito molto affinché l'incontro si tenesse in un luogo ben in vista da tutti per dimostrare che egli, il Principe di Scandinavia, non giungeva come straniero in loco, ma come fratello e degno erede al trono di tutto il Regno, Copenhagen compresa.

"Fratelli miei, figli di Scandinavia" con queste forti parole di unione il Principe iniziò il suo discorso.
Nemmeno una volta, durante il suo lungo discorso, il Principe si rivolse alle parti definendoli come una parte estranea al Regno.
L'unione, all'interno del suo discorso, era totale.

Durante il suo discorso il Principe sottolineò come la Danimarca, definita nel discorso come "le province meridionali" giocava un ruolo fondamentale nello schieramento strategico delle Armate Reali.
In esso, infatti, si teneva il confine con il Sacro Romano Impero a sud che, sebbene le relazioni nell'ultimo periodo fossero notevolmente migliorate in seguito alla comunicazione congiunta sull'attentato al Re di Sassonia, era doveroso, come ogni buon stratega, prepararlo per ogni evenienza.
Inoltre non andava dimenticata l'enorme importanza strategica che la Danimarca ricopriva non solo come confine meridionale, ma anche come porta di accesso al mar Baltico.
In essa, infatti, era presente lo stretto di Copenhagen che tramite stretti passaggi tra le isolette della zona garantiva la possibilità di bloccare rapidamente e facilmente l'accesso al mar Baltico.
Infine, questa fungeva da ponte tra la Svezia ed il continente.

Tre validi motivi che, disse il Principe,"spinge il Regno a prendere una posizione chiarissima in merito alla salvaguardia e alla sicurezza delle province meridionali".
Una Armata Reale avrebbe quindi sempre stazionato nei pressi ed una Flotta della Marina Reale sarebbe sempre stata pronta ad intervenire.
"Potete stare certi che le incursioni straniere che nei secoli scorsi hanno duramente colpito questa zona cesseranno definitivamente da oggi in poi" concluse il Principe rassicurando un po' tutti ed ultimando il suo discorso per questa tappa.

###

Il discorso, prettamente militare per questa tappa, è stato voluto dal Principe per rassicurare tutti sulla stabilità della zona in seguito ai recenti mutamenti avvenuti in essa.
Come consuetudine la parola spettava ora alle parti sociali.

 

Guy_Montag

Chosen one
Il ceto medio si dice contento per l'invio dell'armata scandinava in danimarca; dopo anni di guerre intestine non vedevano l'ora che scendesse una proficua pace. La nobile famiglia Daa appoggia questa visione e sostiene che il futuro della Scandinavia non potrà che essere glorioso.
 

Rolek

Spam Master
Il Principe, convinto che i colloqui privati avvenuti in precedenza a questa tappa avessero permesso una buona riuscita della stessa, si preparò per l'ultima tappa del viaggio, ad Helsinki.
Molti dicevano che la tappa di Helsinki sarebbe stata sfruttata per un annuncio molto importante ma ben poco si sapeva in merito, alcuni, i più avveduti, parlavano del tanto atteso annuncio di matrimonio dell'erede al trono.

Radunati i suoi uomini Carlo partì per i territori finnici...
 

Rolek

Spam Master
La tappa conclusiva, confermando le voci circolanti, si rivelò un ottimo palcoscenico per un annuncio di grande importanza: il matrimonio reale tra l'erede al trono Carlo e Mari Johanna Tapani, la più bella delle figlie della famiglia nobiliare finlandese Tapani

Quarta tappa: Helsinki, finnici e scandinavi uniti sotto un'unica egida.


2evw84z.png

Nella città finnica, di recente costituzione, l'erede al trono Carlo si prepara per un annuncio importante che porrà un tassello importantissimo nel quadro di unione tra finnici e scandinavi dopo l'editto di integrazione dei finnici di cinque anni fa.

Nel corso del discorso alle parti sociali e ai nobili di Finlandia l'erede Carlo conferma tutta la vicinanza della Corona alla popolazione finnica annunciando pubblicamente, infine, il tanto atteso matrimonio reale con Mari Johanna Tapani.

Questo matrimonio costituirà un tassello fondamentale nell'unione delle due etnie sotto un'unica egida per il raggiungimento degli obiettivi del Regno.
Quella che sarà la futura Regina di Scandinavia sarà infatti una finnica ed essa si ergerà a garanzia dei diritti dei finnici presso il futuro Re.
La stessa coppia, dicono in molti, rappresenta l'unione tra le due principali etnie del Regno di Scandinavia.

Insieme a questo annuncio l'erede Carlo annuncia, insieme ad esponenti della famiglia svedese Eriksson e della famiglia finlandese Rokka, che anche le loro due famiglie si uniranno in matrimonio ad ulteriore conferma che il processo di integrazione coinvolgerà tutti, famiglia reale e nobili.

Infine, concludendo il suo discorso, l'erede garantisce che l'impegno del Regno per porre tutte le province finniche sotto l'ala protettrice di Stoccolma continuerà senza indugio alcuno.

###

Terminato il discorso la parola viene come sempre concessa a nobili ed altre parti sociali presenti, dopo di che il viaggio dell'erede all'interno del Regno terminerà.
 

Guy_Montag

Chosen one
Il clero finnico chiede come intende porsi il principe scandinavo rispetto alle nuove idee del Mittelbach, che stanno infestando l'europa intera e sembrano aver trovato terreno fertile in Scandinavia.
I nobili si dicono entusiasti del fatto che la prossima regina sarà una finlandese; tuttavia il loro entusiasmo pare forzato.
Artigiani e commercianti vedono nell'integrazione una strada verso nuove prospettive economiche.
 

Rolek

Spam Master
Il principe, al clero finnico, risponde come la riforma di Mittelbach abbia preso piede non solo tra la popolazione, ma anche tra lo stesso clero ed in particolare nel basso clero, più a contatto con la popolazione e con le problematiche della vita di tutti i giorni.
La risposta prosegue in modo nel del tutto diretta, ma è evidente che la Corona manifesti simpatia per la riforma come dimostrato dal monastero concesso ai discepoli di Mittelbach e dall'assenza di qualsivoglia misura restrittiva verso i discepoli dello stesso.
Discepoli che hanno ormai espanso la loro capacità di azione a tutto il Regno di Scandinavia coinvolgendo lo stesso clero e la popolazione.

Proseguendo la risposta verso i nobili Carlo dichiara come la famiglia reale garantirà, ai nobili finnici esattamente come a quelli scandinavi, pieno accesso alla Reale Accademia Militare di Stoccolma purchè essi rispettino le condizioni di accesso alla stessa.
Il principe, rispetto al padre attuale Re, dimostra una maggiore capacità ed abilità nelle armi e si dice voglia risvegliare l'animo cavalleresco dei nobili per riportarli ad occupare un ruolo prevalentemente militare ed, in base a questo, ad un rapporto di fiducia e lealtà con la Corona. Il tutto sempre secondo l'ormai nota dichiarazione di Oslo, programma politico che ha spalancato il paese a numerose riforme interne.

Infine, ormai avvezzo al successo che la Corona riscuote tra il ceto medio, il principe ringrazia artigiani e commercianti, assicurandoli sul fatto che "la zona finnica non sarà lasciata indietro nella strada del progresso".

###

Il viaggio del Principe, dopo aver toccato tutte le maggiori aree del Regno, termina quindi ad Helsinki.
Sicuro di aver preso maggiore coscienza dei problemi del Regno il principe Carlo si ergeva ora come proseguimento naturale dell'operato del padre, qualora il tempo lo avesse richiesto.
 

Guy_Montag

Chosen one
[Le esperienze fatte durante il viaggio e la presa di coscienza dei vari problemi locali rendono il principe più attento all'amministrazione dello Stato. Spendendo 1 PA l'abilità amministrativa del principe Carlo verrà aumentata di 1 ]
 
Alto