Panda
Chosen one
Fredrik Fortebraccio riunì i nobili di tutte le fare, assieme ad una vasta rappresentanza dell'esercito e del popolo Sassone e di quello dei Vandali. Era notizia di qualche mese addietro che emissari Sassoni fossero stati inviati presso gli Unni per tentare una mediazione che consentisse di chiedere la restituzione della Westfalia e la firma di un patto di pace sul Reno fra Sassoni e Unni.
Il ritorno dell'ambasciatore Sassone privo degli occhi fece grande scalpore presso tutta la popolazione che si ritrovava così impaurita e si sentiva minacciata dal gigante dell'Est. Una volta che le genti furono riunite, Fredrik prese la parola:
"Gli Unni, come sapete, hanno risposto guerra. A nulla è valso l'invio del nostro ambasciatore per tentare di far ragionare il popolo dell'Est e ricondurlo alla ragione. Hanno sottratto le terre legittimamente appartenenti al quadriumvirato con la violenza, strappando ai Vandali le loro terre ed oggi hanno ricondotto in patria il nostro messo privo di entrambi gli occhi. Loro sono tanti e dalla grande forza, il loro esercito è grande, ma loro non sanno per cosa combattono. E' il solo desiderio di conquista che li muove, mentre noi siamo spinti dal sacro dovere di difendere il nostro popolo, le nostre terre e le nostre antiche tradizioni! Non è forse vero che un sassone armato di un bastone appuntito che combatte per le terre dei suoi antenati possa affrontare da solo 10 dei più feroci uomini di Germania? Non dobbiamo avere paura degli invasori, perché se tenteranno di sottometterci si infrangeranno come onde sugli scogli! Sassoni, Vandali e Angli sono ora uniti in un unico intento, quello di resistere a qualsiasi oppressore che cercherà di limitare la loro libertà. Tanti anni fa, negli anni della migrazione, abbiamo scelto di rimanere qui, saldi, fermi e decisi a sfidare chiunque ci volesse lontani da qui. A questo qualcuno daremo oggi la soddisfazione di appropriarsi di ciò che è nostro? Permetteremo oggi agli Unni di invadere le terre dei padri dei nostri padri e dei loro padri prima di loro? Credono di spaventarci aggredendo un fratello Sassone e cavandogli gli occhi, ma Fredrik Fortebraccio, a capo delle sue genti, non arretrerà di un passo nelle sue convinzioni e se è la guerra quello che gli Unni vogliono, allora sarà guerra! Tutto il reno verrà infiammato dalla furia della "Gente di Spada". Tutti tremeranno nel sentire la furia che la minaccia di sottomissione scatenerà in noi!
Dengizico degli Unni crede che due occhi cavati fermeranno la nostra Furia? Bene, io stesso mi caverò un occhio e lo invierò a questo cane Unno, perché tutti sappiano che non abbasseremo mai lo sguardo e che Fredrik Fortebraccio lotterà fino alla morte per ridare al suo popolo la libertà!"
Fra lo scalpore generale Fredrik fortebraccio si cavò veramente un occhio e quell'occhio venne mandato a Dengizico degli Unni come monito a non provocare il popolo Sassone e per ribadire come fosse impossibile ferirne l'orgoglio.
Il ritorno dell'ambasciatore Sassone privo degli occhi fece grande scalpore presso tutta la popolazione che si ritrovava così impaurita e si sentiva minacciata dal gigante dell'Est. Una volta che le genti furono riunite, Fredrik prese la parola:
"Gli Unni, come sapete, hanno risposto guerra. A nulla è valso l'invio del nostro ambasciatore per tentare di far ragionare il popolo dell'Est e ricondurlo alla ragione. Hanno sottratto le terre legittimamente appartenenti al quadriumvirato con la violenza, strappando ai Vandali le loro terre ed oggi hanno ricondotto in patria il nostro messo privo di entrambi gli occhi. Loro sono tanti e dalla grande forza, il loro esercito è grande, ma loro non sanno per cosa combattono. E' il solo desiderio di conquista che li muove, mentre noi siamo spinti dal sacro dovere di difendere il nostro popolo, le nostre terre e le nostre antiche tradizioni! Non è forse vero che un sassone armato di un bastone appuntito che combatte per le terre dei suoi antenati possa affrontare da solo 10 dei più feroci uomini di Germania? Non dobbiamo avere paura degli invasori, perché se tenteranno di sottometterci si infrangeranno come onde sugli scogli! Sassoni, Vandali e Angli sono ora uniti in un unico intento, quello di resistere a qualsiasi oppressore che cercherà di limitare la loro libertà. Tanti anni fa, negli anni della migrazione, abbiamo scelto di rimanere qui, saldi, fermi e decisi a sfidare chiunque ci volesse lontani da qui. A questo qualcuno daremo oggi la soddisfazione di appropriarsi di ciò che è nostro? Permetteremo oggi agli Unni di invadere le terre dei padri dei nostri padri e dei loro padri prima di loro? Credono di spaventarci aggredendo un fratello Sassone e cavandogli gli occhi, ma Fredrik Fortebraccio, a capo delle sue genti, non arretrerà di un passo nelle sue convinzioni e se è la guerra quello che gli Unni vogliono, allora sarà guerra! Tutto il reno verrà infiammato dalla furia della "Gente di Spada". Tutti tremeranno nel sentire la furia che la minaccia di sottomissione scatenerà in noi!
Dengizico degli Unni crede che due occhi cavati fermeranno la nostra Furia? Bene, io stesso mi caverò un occhio e lo invierò a questo cane Unno, perché tutti sappiano che non abbasseremo mai lo sguardo e che Fredrik Fortebraccio lotterà fino alla morte per ridare al suo popolo la libertà!"
Fra lo scalpore generale Fredrik fortebraccio si cavò veramente un occhio e quell'occhio venne mandato a Dengizico degli Unni come monito a non provocare il popolo Sassone e per ribadire come fosse impossibile ferirne l'orgoglio.