[Sassoni/Angli] Emissario ai Dani

[L.Arrotino]

*Un emissario delle popolazioni dei Sassoni e degli Angli si reca presso le isole danesi, scortato da una nave sottile*


Offa di Sassonia e Rodd degli Angli parlano per voce del loro emissario a Sven dei Dani.

I nostri popoli sono stanchi delle guerre. Seppure l'onta del tradimento aleggia sul nome dei Dani, la fame delle proprie genti è più importante per i sovrani, ed è nostro dovere far si che questa fame termini.

Richiediamo il sax, e concediamo l'istmo dell'Anglia. In questo modo, le nostre flotte non si scontreranno, ed i nostri popoli non si uccideranno per terra, che Sassoni e Angli, uniti, non intendono tenere.

Attendiamo risposta da Sven dei Dani.

 

[Toga!]

ricevuto l'emissario, Sven scrive:

"A Offa, io Sven dei corvi dico questo: restituirò il sax e scannerò 5 vacche a compensazione della testa del vostro precedente emissario a cui tagliammo il collo. Questo facciamo poichè siamo generosi nei confronti di tutti quando veniamo rispettati, indipendentemente da quanto si dica in giro. Per quanto preferiremmo che questa faida si risolva al duello, come si confà a due capi tribù, accordiamo la vostra richiesta di risparmiare il popolo sassone e permettere agli Angli di lasciare la loro terra impuniti. Quanto all'istmo noi francamente ignoriamo che parola sia e cosa significhi. Il confine dei Dani sarà fissato al fiume Trave nel sud delle terre degli Angli, ed i Dani si impegnano a non prendere per se altre terre senza il permesso di Offa oltre questo limite, per 12 inverni. Reclamiamo un ostaggio da parte degli Angli, che sia giovane e in età per essere addestrato alla guerra, e per 20 primavere egli resterà con noi, mangerà con noi, parlamenterà con noi e servirà con noi in battaglia. Il presente trattato per noi è valido e rivendichiamo questa terra degli Angli per il nostro popolo. Se Offa intende anche sposare per procura una sua figlia con un nostro ammiraglio, Odo, colui che ha guidato le bande da guerra in Britannia, accetteremo tale matrimonio dinastico e riceveremo la sposa nelle nostre terre tra 4 primavere, suggellando un trattato di difesa nei confronti dei Sassoni e degli Angli."

Lessi e Scrissi

Sven dei corvi.

 

[L.Arrotino]

Offa di Sassonia e Rodd degli Angli parlano per voce del loro emissario.

L'Anglia e' quanto vi concediamo, per la pace, ed i confini che avete stabilito.

Non c'e tempo per i duelli, perché il capo dei Sassoni deve guidare il suo esercito contro i suoi nemici.
Non c'è possibilità di ostaggi, perché ogni uomo e bambino avrà armi per respingere i cristiani.
Non c'è possibilità di matrimoni, perché non abbiamo femmine e non sappiamo cosa significhi procura.
Non c'è necessità di richieste di difesa, perché non ci interessano le difese dei Dani. Nessun uomo e' veramente un uomo se non impugna il sax e combatte per se stesso i suoi nemici.

L'Anglia e la pace sulle rive del mare del Nord e del fiume Trave per gli anni a venire e' quanto siamo disposti a dare. Di più, attenderemo la guerra in Anglia.

 

[TFT]

L'Ammiraglio Odo Svenson, leader della potentissima fara dei Raeder dei Dani espone la sua perplessità riguardo a questa azione.

<< I Sassoni sono gente di coltello e di veleno più che di scramasax e di onore. Ci hanno insultati, provocati, hanno messo in dubbio l'operato del capo Sven e la sua fede agli dei, utilizzando Upssala come ponte per il lancio delle loro accuse. Ciò che viene fatto ad Uppsala è sacro ed un'offesa non si può lavare via con quattro parole da femmina.
Dopo aver fatto tutto questo ed aver portato la guerra fra la nostra gente ora Offa il Sassone cerca la pace. Per quale motivo?
Io, Odo Svenson penso proprio che il popolo sassone abbia compreso di non poter fare nulla contro lo strapotere di noi Dani.
Invito Sven a non piegarsi di fronte a simili serpenti >>.

 

[Toga!]

Sven Scrive:

"A Offa, fate mandare per parte di re Rodd un ostaggio infante e inviate una moglie per procura rispettosa ad Odo, procura significa inviarla alle isole già predisposta alle nozze, sia essa angla o sassone. La mia pazienza non può divenire oggetto di scherno tra i miei figli, così come i sassoni non possono mandare in guerra i fanciulli. Scriverò ancora questa volta e una volta ancora."

Lessi e Scrissi.

Sven dei corvi.

 

[Toga!]

Sven scrive:

"Al mio valorosissimo Odo, scrivo che se brama vedere scorrere il sangue dei Sassoni prima dovrà sfidare Danr come vuole la nostra legge, e poi divenire Padre di tutti i corvi, poichè si comanda uno per volta nelle terre dei Dani. Non porre domande a cui non sai dare risposta con certezza valoroso figlio mio. Se i sassoni ritirano il loro sax significa che ci temono, e come sappiamo usare la forza possiamo saper usare anche la clemenza. Tra i vik accresce la nostra leggenda, chiunque conosce il nostro furore e chiunque conosce la nostra scaltrezza. E' bene che tra i vik oggi si conosca anche la nostra clemenza. Avrai la tua battaglia onorevole, e morirai meritando il Valhalla, ma sii paziente come il corvo quando scaglia dalle alte coste il mitile. Questo è il consiglio del tuo Padre."

Lessi e scrissi.

Sven dei corvi.

 

[L.Arrotino]

L'emissario Anglo-Sassone ritorna ancora alle Isole Danesi, questa volta consegnando messaggi ad Odo dei Raeder, proveniente da Menapi e dalla corte di Clodo dei Franchi, dove a firma di Sven dei Corvi, si asserisce che le razzie in Britannia termineranno solo se Roma si impegnerà a combattere i Sassoni attivamente.
La domanda dell'emissario riporta alle affermazioni che Offa di Sassonia ha portato ad Uppsala.

E' lo stesso Sven che negava il Valhalla a chi sostiene Roma? Se finanche i Franchi, servi di Roma, ripudiano l'onore di Sven, allora i Sassoni sono fermamente convinti che non vedrete il Valhalla, nè ora nè mai, in nessuna battaglia gloriosa, perchè saranno altri a combattere al vostro posto, senza pagarvi tributi.
Il padre dei Corvi ha negato il Valhalla a chi aiuta Roma. E voi, secondo le leggi, vostre da quanto sostenuto da Sven dei Corvi, siete ai suoi ordini. Pertanto, dimenticate il Valhalla per vostra scelta, Odo dei Raeder, poichè seguite Sven dei Corvi, che ha negato a se stesso il Valhalla.

A Sven, l'emissario riporta l'ultimo messaggio di Offa dei Sassoni e di Rodd degli Angli.

Offa di Sassonia e Rodd degli Angli parlano per voce del loro emissario.

Rodd degli Angli acconsente all'invio dell'giovane come ostaggio, o della donna da marito della nobile Fara del Dragobianco. Così come Sven dei Corvi ha già promesso, questo è l'ultimo arrivo del nostro emissario. Sapremo dal suo non ritorno, o dal suo ritorno senza il sax, che i Dani hanno acccettato di continuare la guerra.

 

[TFT]

L'ultima missiva ha l'effetto di combustibile sul fuoco.
Dopo averla letta Odo dei Reader chiede immediatamente un colloquio con il sovrano dei Dani, di fronte ad un'assemblea di vari membri di varie fare, raccolti in tutta fretta.
Gettando la pergamena a caratteri runici a terra, Odo la caplesta con il tallone.


<< Mio sovrano! Ancora una volta i Sassoni si burlano di noi, del nostro popolo e della vostra persona.
Ci accusano di aver fatto trattati con Roma, come potete leggere, cosa che assolutamente è menzognera e priva di fondamento.
Noi dovremmo si negoziare qualcosa con i romani e non perdere tempo con questa gente.
Se il nobilissimo Sven non si sente abbastanza forte da lavare l'offesa, allora chiedo che sia proclamato un nuovo sovrano dei Dani affinchè mozzi le lingue di chi si burla del nostro popolo >>.

La dichiarazione fa scattare mormorii in tutta la sala. Alcuni nobili, molti dei quali amici di Odo o della sua fara, sguainano lo scramasax e lo alzano al cielo urlando " vendetta per l'onore!"

 

[Toga!]

Sven scrive e riporta nella pergamena le offese pesantissime che sono state ricevute:

"Scrivo ai nobili dei franchi, dei sassoni, dei burgundi, degli angli. Offa di Sassonia continua a offendermi, dimentico dei giuramenti che ho prestato agli dei. Accusa i Dani di trattare con Roma, e tradisce tutti voi, perchè attraverso le sue parole mette voi in cattiva luce presso i Dani, in quanto i nostri parlamenti, ci vengono rinfacciati, come se fossero trattati di sangue. E soprattutto Offa non dice "Roma parla con me e riferisce che." Offa dice "Roma parla con questo mio amico e riferisce che". Che amico è chi vi tira per i piedi nei suoi affari contro Sven? Angli prima, Franchi oggi. E' forse vero che i Franchi reputano l'onore di Sven indegno? Fatemi capire! sto parlando con le capre? Ora i Franchi reputano Sven indegno e i Sassoni che hanno invaso a tradimento il loro territorio, profittando della loro debolezza, sono i loro migliori amici? Ora io propongo agli Angli, agli ultimi uomini che ancora sono tra loro, di scegliere se credere ai messaggi che ho messo in questo scrigno (NdToga!: contengono le lettere firmate da Sven in cui Offa chiedeva a Sven di risparmiare la gente degli Angli, e per 8 anni i Dani hanno rispettato il patto) oppure credere a Offa. Accettiamo il matrimonio con gli Angli se si arrenderanno a Sven e migreranno da fratelli in Jutia dove saranno accolti come figli dei Norsk. Tra un anno sbarcheremo in Anglia e a coloro che sono sufficientemente uomini spetta l'ingresso di diritto tra le Fare dei Dani. Chi si opporrà verrà sterminato, perchè quando passerà la Skarg, uccideremo qualsiasi cosa ci venga addosso. Agli Angli la decisione se migrare in Sassonia o divenire parte del nostro popolo. Il primo burgunde, franco, o sassone che troveremo oltre il Trave verrà ucciso e il suo corpo lasciato insepolto. E questo per colpa di Offa, della sua lingua lunga e del suo orgoglio smisurato, poichè lui vi ha trascinati in questa faida, alla quale avevo chiesto l'onore del duello, rifiutato da quel verme. Quanto ai Romani, se avremo un trattato con Roma sarà un trattato equo per la nostra forza. Perfino i Romani sono meno cani dei sassoni. E che Odino si serva dei Romani per stroncare voi tutti. Non restituiamo nulla. Consideratevi in guerra perenne con i corvi. Detto ciò Sven rispetterà i patti e si fermerà al Trave. Questo in rispetto anche solo dell'unico Anglo che si rifiuterà di seguire Offa, il cane bavoso re dei sassoni. Guerra! Guerra! Guerra!"