I generali Karimi, Dashiti e Javanmardy assieme al colonnello Kiyani sono accusati di crimini di guerra per aver ordinato torture e fucilazioni di prigionieri di guerra protetti dalla Convenzione di Ginevra e di crimini contro l'umanità per aver utilizzato in tempo di guerra obiettivi dichiaratamente civili come ospedali ed abitazioni private come rifugio per soldati ed equipaggiamento.