[Repubblica di Kinzoa] Primo Contatto

Nemo

Chosen one
L'Agenzia per l'Esplorazione Spaziale, a compimento di anni di ricerca, decise finalmente per l'invio di un gruppo di sonde esploratrici nel vicino sistema di Kalamith, alla ricerca di pianeti colonizzabili o di civiltà sconosciute.

Dopo solo pochi giorni le sonde cominciarono ad inviare i primi dati.

Robert Schmidt, a capo dell'Agenzia, esaminò di persona i dati appena arrivati, e fu subito chiaro che nel settore esisteva già una civiltà avanzata. Probabilmente non era ancora in grado di compiere viaggi ultraluce, ma la presenza di comunicazioni radio interplanetarie non lasciava dubbio sul fatto che avessero già fatto grandi passi nell'esplorazione spaziale.

Nei giorni successivi arrivò dalle sonde una grande mole di dati. L'elaborazione completa richiedeva molto tempo, ma già i risultati preliminari mostravano che molti pianeti del settore erano abitati da civiltà avanzate e le comunicazioni interplanetarie facevano supporre che fosse un'unica civiltà arrivata a colonizzare l'intero settore.

In attesa di dati più approfonditi, già queste prime notizie furono sufficienti a decidere per la preparazione di una spedizione di Primo Contatto. Una civiltà tecnologicamente avanzata che aveva saputo colonizzare un intero sistema, utilizzando, almeno in apparenza, sistemi pacifici, era già matura per entrare a far parte della comunità galattica, nonostante non avesse ancora i mezzi per contattare le altre civiltà essa stessa.

I dati successivi non poterono che confermare le prime impressioni. Il settore era effettivamente colonizzato da un'unica civiltà, che denominava se stessa come Bith, pacifica, dedita all'arte e tecnologicamente avanzata, ormai ad un passo dallo scoprire i viaggi ultraluce.
Le trasmissioni radio recepite permisero inoltre di creare un semplice traduttore in lingua Bith.

La spedizione scientifica e diplomatica di Primo Contatto era ormai pronta, e vi avrebbero personalmente partecipato sia Robert Schmidt che il Ministro degli Esteri Serge Marier.
Gli emissari si sarebbero recati su Caprioril, pianeta principale del settore, per tentare un contatto diretto con i Bith, mentre una piccola flotta militare li avrebbe scortati, senza però partecipare direttamente al contatto.

Il piccolo trasporto raggiunse l'orbita del pianeta, mentre la flotta rimase a distanza nello spazio aperto. Venne inviato quindi un segnale radio verso il pianeta che comunicasse agli abitanti la loro presenza e le loro intenzioni.
Il segnale si apriva con una composizione del musicista Fryderyk Fratelle, per poi proseguire con un breve e semplice messaggio in lingua Bith che descriveva la civiltà di Kinzoa e le sue intenzioni pacifiche.

Dopo alcune ripetizioni del messaggio, ottenuta l'attenzione di alcune astronavi che si posero a scorta del trasporto, la nave atterrò.

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Il trasporto Kinzoano, mentre atterra su Caprioril

Gli emissari sbarcarono su Caprioril, trovando l'atmosfera perfettamente respirabile. Un piccolo gruppo di Bith si avvicinò loro, mentre una grande folla si era riunita intorno al luogo dell'atterraggio.

Uno dei Bith rivolse agli emissari una frase che il traduttore si limitò ad interpretare con "Benvenuti, stranieri". Il traduttore, per quanto rozzo e semplice, sembrò riuscire a svolgere il suo scopo.

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Un bith, con una cannuccia in bocca

Dopo qualche convenevole nella lingua semplificata del traduttore, gli emissari furono accompagnati poco lontano, all'interno della città. I Bith li avevano condotti ad atterrare proprio nello spazioporto della loro capitale.

Condotti presso una delegazione diplomatica guidata dal Presidente della nazione Bith in persona, gli emissari poterono aprire così un tavolo diplomatico ufficiale.

Nei mesi successivi gli scambi diplomatici e culturali divennero sempre più frequenti, sopratutto in campo artistico, in cui entrambe le nazioni brillavano.
Il musicista Fryderyk Fratelle fece un concerto su Caprioril, mentre diversi musicisti Bith cominciarono a farsi notare sulla scena musicale Kinzoana.

http://www.youtube.com/watch?v=L98PMrFejlY#
Superati i problemi di lingua, grazie allo sviluppo congiunto di un traduttore completo, i due popoli, affini per cultura e mentalità, si consideravano ormai fratelli.

Venne quindi concordato un cammino diplomatico e amministrativo che avrebbe portato i Bith a far parte della Repubblica di Kinzoa.
I delegati Bith entravano fin da subito a far parte del Congresso di Kinzoa, in attesa che dopo sei anni si svolgessero le elezioni che avrebbero decretato la definitiva entrata di rappresentanti Bith al Congresso.

Nel frattempo una equipe di scienziati Kinzoani avrebbero condotto i Bith a compiere le scoperte necessarie a creare propulsori in grado di coprire grandi distanze, in modo che da poter viaggiare da un settore all'altro.

Inoltre erano previsti lavori di adeguamento delle infrastrutture, in particolare per quanto riguardava i trasporti.

Prima che un anno fosse passato dal Primo Contatto, nonostante molti dei passi concordati fossero ancora da compiere, la nazione Bith entrava di fatto a far parte della Repubblica di Kinzoa.
 
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