Silen
Get a life
Dominio dei Frostlings
La guerra sembra giungere finalmente ad una svolta quando l'esercito unito di Draksmarg e dell'Unione marcia sulla regione di Ingrialand per spezare l'assedio ad Alta Dimora. All'avvicinarsi delle forze legittimiste, l'esercito di Skukuruk abbandona l'assedio e marcia incontro al nemico accettando battaglia. Lo scontro coinvolge circa 22,500 soldati dalla parte del pretendente mentre circa 16,000 sono i soldati ribelli, fra cui la compagnia mercenaria degli Spaccacrani e numerosi reggimenti reclutati fra la minoranza umana attirati dalle promesse del ribelle.
Nonostante il vantaggio numerico sia dalla parte dei lealist la battaglia si fa subito difficile: i ribelli infatti schierano le loro truppe che fronteggiano il contingente elfico in maniera molto difensiva, mentre gnoll e minotauri deklla compagnia mercenaria infliggono danni pesanti ai lealisti frostlings approfittando in pieno della propria preponderanza fisica. I lealisti inoltre denotano sorprendenti difficoltà di coordinazione dovuti apparentemente ad una catena di comando grossolanamente inefficiente. Mentre gli Spaccacrani rischiano di sfondare lo schieramento frostling le forze di Carandor si battono strenuamente per piegare il contingente avversario arroccato sulla difensiva: l'esito della battaglia verrà deciso da chi per primo riuscirà a prevalere. Alla fine, e soltanto per un soffio, la fanteria pesante elfica riesce a rompere le linee miste di fanteria umana e frostling e ad aggirare sul fianco lo schieramento nemico costringendo Skukuruk a ordinare la ritirata; le perdite però sono pesanti.
Il contingente lealista perde quasi seimila guerrieri ( grosso modo 2000 elfi e 4000 frostling ) mentre l'esercito ribelle in tutto perde circa 8200 soldati. Per quanto la vittoria lealista sia di stretta misura, è improbabile che i ribelli siano in grado di combattere una seconda battaglia.
La causa ribelle appare tanto più disperata quando Draksmarg rende noto di aver raggiunto un accordo con la Repubblica di Justa grazie al quale i Re del Mare finanzieranno con una grossa somma le esauste casse del Dominio.
Sul finrie dell'anno un ambasciatore di Skukuruk recante bandiera bianca si presenta alle truppe elfiche di Carandor chiedendo loro di fare da mediatori allo scopo di negoziare la resa dei ribelli.
La guerra sembra giungere finalmente ad una svolta quando l'esercito unito di Draksmarg e dell'Unione marcia sulla regione di Ingrialand per spezare l'assedio ad Alta Dimora. All'avvicinarsi delle forze legittimiste, l'esercito di Skukuruk abbandona l'assedio e marcia incontro al nemico accettando battaglia. Lo scontro coinvolge circa 22,500 soldati dalla parte del pretendente mentre circa 16,000 sono i soldati ribelli, fra cui la compagnia mercenaria degli Spaccacrani e numerosi reggimenti reclutati fra la minoranza umana attirati dalle promesse del ribelle.
Nonostante il vantaggio numerico sia dalla parte dei lealist la battaglia si fa subito difficile: i ribelli infatti schierano le loro truppe che fronteggiano il contingente elfico in maniera molto difensiva, mentre gnoll e minotauri deklla compagnia mercenaria infliggono danni pesanti ai lealisti frostlings approfittando in pieno della propria preponderanza fisica. I lealisti inoltre denotano sorprendenti difficoltà di coordinazione dovuti apparentemente ad una catena di comando grossolanamente inefficiente. Mentre gli Spaccacrani rischiano di sfondare lo schieramento frostling le forze di Carandor si battono strenuamente per piegare il contingente avversario arroccato sulla difensiva: l'esito della battaglia verrà deciso da chi per primo riuscirà a prevalere. Alla fine, e soltanto per un soffio, la fanteria pesante elfica riesce a rompere le linee miste di fanteria umana e frostling e ad aggirare sul fianco lo schieramento nemico costringendo Skukuruk a ordinare la ritirata; le perdite però sono pesanti.
Il contingente lealista perde quasi seimila guerrieri ( grosso modo 2000 elfi e 4000 frostling ) mentre l'esercito ribelle in tutto perde circa 8200 soldati. Per quanto la vittoria lealista sia di stretta misura, è improbabile che i ribelli siano in grado di combattere una seconda battaglia.
La causa ribelle appare tanto più disperata quando Draksmarg rende noto di aver raggiunto un accordo con la Repubblica di Justa grazie al quale i Re del Mare finanzieranno con una grossa somma le esauste casse del Dominio.
Sul finrie dell'anno un ambasciatore di Skukuruk recante bandiera bianca si presenta alle truppe elfiche di Carandor chiedendo loro di fare da mediatori allo scopo di negoziare la resa dei ribelli.