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Battaglia di Narakal
All'inizio della primavera del 3648 la provincia di Narakal, invasa dai nani di Uzkul l'anno precedente, è teatro di una durissima battaglia. L'esercito invasore viene infatti affrontato da una vera e propria orda di Goblin, riuniti dietro il loro condottiero Gnak in un estremo tentativo di scacciare i nani dalle proprie terre e dare una svolta alla guerra.
La battaglia non comincia bene per i goblin: i miliziani messi in prima linea sulle ali vengono rapidamente decimati dal fuoco degli archibugieri nanici mentre il centro viene annientato in pochi istanti dalla fanteria pesante nanica, senza riuscire a dare tempo alle truppe immediatamente retrostanti di venire a contatto con le ali nemiche. Anche se decimati dal fuoco nemico comunque gli scarabei giganti posti sulla destra riescono a infliggere seri danni, non così sulla sinistra dove i cavalcalupi impattano contro una unità di lancieri nanici subendo perdite gravose.
Al centro invece una mischia terribile infuria fra il possente centro nanico e un contingente di 11,000 fanti pesanti goblin la cui prevalenza di numero compensa la superiorità intrinseca delle truppe naniche. La battaglia appare equilibrata e soltanto la fortuna o un fattore esterno sembrano poterne decidere gli esiti.
Ad un tratto, grida di allarme e corni risuonano per tutto lo schieramento dei nani! Un esercito di elfi scuri, forte di circa 18,000 soldati è apparso all'improvviso sul campo di battaglia, proveniente da sud. Disinteressandosi completamente dei goblin, i Drow, in un silenzio mortale, caricano lo schieramento nanico che vacilla per tutta la sua lunghezza, in particolare sul suo fianco sinistro dove pur battendosi valorosamente i anni non sono in grado di resistere alla schiacciante superiorità numerica del nemico su quel fronte. Il cedimento del fianco destro costringe il Re di Uzkul a ordinare il ripiegamento, mentre il grosso della fanteria pesante nanica si riunisce attorno a lui, rifiutandosi di cedere: molti sono i drow ed i goblin falciati da quei fieri guerrieri in armatura completa.
Quando sembra che l'esercito dei nani sia riuscito a ripiegare in ordine tuttavia ecco un ennesimo colpo basso: un nutrito esercito di orchi, dopo aver attraversato impunemente le province orientali del regno di uzkul senza incontrare resistenza si presenta a sua volta sul campo di battaglia, in tempo per trasformare la ritirata dei nani in una disfatta.
Re Ugrim cade in battaglia combattendo fino all'ultimo respiro insieme a tutta la guardia reale e a 15,000 guerrieri nanici, il fior fiore dell'esercito di Uzkul. Restano sul campo anche 14,000 goblin e circa 6,000 elfi scuri mentre gli orchi non perdono più di un migliaio di uomini.
A completare la disfatta nanica, la popolazione goblin di Khas Naradak, esasperata dall'asprezza del comportamento dei nani nell'anno passato, si rivolta e apre le porte della città che viene rapidamente presa dai goblin in pratica senza perdite.
All'inizio della primavera del 3648 la provincia di Narakal, invasa dai nani di Uzkul l'anno precedente, è teatro di una durissima battaglia. L'esercito invasore viene infatti affrontato da una vera e propria orda di Goblin, riuniti dietro il loro condottiero Gnak in un estremo tentativo di scacciare i nani dalle proprie terre e dare una svolta alla guerra.
La battaglia non comincia bene per i goblin: i miliziani messi in prima linea sulle ali vengono rapidamente decimati dal fuoco degli archibugieri nanici mentre il centro viene annientato in pochi istanti dalla fanteria pesante nanica, senza riuscire a dare tempo alle truppe immediatamente retrostanti di venire a contatto con le ali nemiche. Anche se decimati dal fuoco nemico comunque gli scarabei giganti posti sulla destra riescono a infliggere seri danni, non così sulla sinistra dove i cavalcalupi impattano contro una unità di lancieri nanici subendo perdite gravose.
Al centro invece una mischia terribile infuria fra il possente centro nanico e un contingente di 11,000 fanti pesanti goblin la cui prevalenza di numero compensa la superiorità intrinseca delle truppe naniche. La battaglia appare equilibrata e soltanto la fortuna o un fattore esterno sembrano poterne decidere gli esiti.
Ad un tratto, grida di allarme e corni risuonano per tutto lo schieramento dei nani! Un esercito di elfi scuri, forte di circa 18,000 soldati è apparso all'improvviso sul campo di battaglia, proveniente da sud. Disinteressandosi completamente dei goblin, i Drow, in un silenzio mortale, caricano lo schieramento nanico che vacilla per tutta la sua lunghezza, in particolare sul suo fianco sinistro dove pur battendosi valorosamente i anni non sono in grado di resistere alla schiacciante superiorità numerica del nemico su quel fronte. Il cedimento del fianco destro costringe il Re di Uzkul a ordinare il ripiegamento, mentre il grosso della fanteria pesante nanica si riunisce attorno a lui, rifiutandosi di cedere: molti sono i drow ed i goblin falciati da quei fieri guerrieri in armatura completa.
Quando sembra che l'esercito dei nani sia riuscito a ripiegare in ordine tuttavia ecco un ennesimo colpo basso: un nutrito esercito di orchi, dopo aver attraversato impunemente le province orientali del regno di uzkul senza incontrare resistenza si presenta a sua volta sul campo di battaglia, in tempo per trasformare la ritirata dei nani in una disfatta.
Re Ugrim cade in battaglia combattendo fino all'ultimo respiro insieme a tutta la guardia reale e a 15,000 guerrieri nanici, il fior fiore dell'esercito di Uzkul. Restano sul campo anche 14,000 goblin e circa 6,000 elfi scuri mentre gli orchi non perdono più di un migliaio di uomini.
A completare la disfatta nanica, la popolazione goblin di Khas Naradak, esasperata dall'asprezza del comportamento dei nani nell'anno passato, si rivolta e apre le porte della città che viene rapidamente presa dai goblin in pratica senza perdite.