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La Guerra dei Draghi

La primavera del 3960 vede lo scoppio della guerra fra i Figli del Drago e il Regno delle Felidi. Entrambi gli schieramenti rafforzano i propri effettivi con l'assunzione di contingenti mercenari e le Felidi, prevedibilmente, lasciano l'iniziativa ai Figli del Drago attendendoli sul proprio territorio. Le forze dragonidi attraversano il Principato di Arakon con cui è stato stipulato un accordo per il diritto di transito ed invadono la regione di Povasca dove vengono però molestati dalle truppe delle felidi che intraprendono una tattica di guerriglia e da una serie di piogge torrenziali, probabilmente evocate tramtie la magia, che rendono il terreno un pantano fangoso assolutamente inadatto a truppe epsantemente armate e corazzate oltre che naturalmente a qualsiasi untià di cavalleria doppiamente penalizzata dal terreno collinare e dal fango. Ed è proprio mentre arrancano nel fango che i Figli del Drago vengono affrontati dall'intero esercito felide che tende un'imboscata alle truppe nemiche. Lo scontro è subito molto accanito: le unità felidi sono armate alla leggera e non risentono molto delle condizioni del terreno ma la loro agilità è compensata dalla maggiore possanza fisica dei dragonidi. Contrariamente alle previsioni felidi inoltre anche i dragonidi hanno un forte contingente di fanteria leggera che mette in serie difficoltà le truppe felidi che appaiono prossime al disastro quando le Lame Dorate tentano di aggirare il fianco destro felide e gli Scorridori della Rocca si staccano dal contingente voltando apparentemente gabbana.
Proprio quando la vittoria sembra in mano ai Figli del Drago la situazione cambia però radicalmente: i fianchi dell'esercito dragonide vengono ingaggiati rispettivamente dalle truppe della Repubblica di Tlastlan e dall'esercito di Nifelheim. Improvvisamente i dragonidi si trovano numericamente inferiori per tre contro uno. Eppure i Figli hanno ancora qualche carta da giocare: il mago agrgegato all'esercito dragonide lancia una magia che restituisce, temporaneamente, la forma primigenia ai propri guerrieri: i dragonidi sit rasformano inv eri e propri draghi in minatura e i mercenari della Lame Dorate in vere e proprie macchine da combattimento. L'effetto della magia è ovviamente solo temporaneo, ma le perdite che subiscono i coalizzati mentre la magia è attiva sono spaventose.
Non solo, ma i dragonidi sembrano aver sviluppato una magia che imita il terribile soffio di fuoco degli Antichi Draghi, con effetti devastanti sul nemico. L'esercito felide, già provato dalla battaglia, non regge l'urto e cede terreno e aanche le forze di Tlastlan subiscono gravi perdite ma la semplice superiorità numerica del nemico è tale che anche i dragonidi vengono infine ricacciati indietro. Come se non bastasse sul più bello della battaglia gli Scorridori della Rocca fanno un vero e proprio "triplo gioco" e nel momento più difficile dei Figli attaccano i dragonidi sul fianco costringendoli ad arretrare precipitosamente.
Di fronte al rischio di una disfatta il generale Murozond ordina la ritirata generale: i dragonidi si ritirano verso nord, ancora abbastanza compatti da resistere ai tentativi degli alleati vittoriosi di metetre in rotta il nemico agevolati in questo dalle piogge incessanti che ostacolano l'inseguimento; inoltre le forze lucertoloidi non sembrano affatto volersi impegnare troppo nel tentativo e sono anzi ben contente di fermarsi una volta chiaro che i Figli stanno fuggendo.
Le Forze dragonidi subiscono una secca sconfitta e lasciano sul campo 6300 guerrieri oltre a 2700 mercenari. Le Felidi hanno perduto 4080 guerriere e i mercenari altri 3000 circa. Gli uomini lucertola hanno lasciato sul terreno circa 3400 soldati e i worgen 2850. La battaglia di Povasca è certamente la più sanguinosa della storia recente di Aman.
Non finiscono qui i problemi per i Figli del Drago: approfittando del fatto che il grosso delle truppe dragonidi è impegnato altrove un piccoloe sercito worgen invade e conquista le regioni di Monteferreo e Picco Profondo aprendo così un secondo fronte.
 

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Figli del Drago

Tutti gli sforzi diplomatici e militari del sovrano dragonide, il Prediletto, sono puntati sulla guerra contro le felidi. Purtroppo per le aspirazioni dei Figli però il minaccioso atteggiamento dragonide ha provocato il formarsi di una coalizione decisa ad impedire l'ulteriore allargamento del dominio dei Figli e sebbene la battaglia di Povasca sia stata un macello per tutti i partecipanti, il risultato è stato nettamente avverso ai dragonidi che sono stati fermati e hanno perduto buona parte del loro esercito. Resta da vedere come reagirà Galakrond dopo questa batosta.
 

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Regno delle Felidi

E' un anno ricco di avvenimenti per il Regno felide. Minacciate dall'espansionismo dragonide le felidi intessono una fitta rete diplomatica coi propri vicini convincendo i lucertoloidi di Tlastlan, con i quali è stata pattuita una alleanza difensiva, e il Regno di Nifelheim, col quale i rapporti sono meno stretti ma che sono a loro volta preoccupati dal minaccioso espansionismo dragonide, ad aiutarle a formare un fronte unito che porta alla vittoria nella battaglia di Povasca, una vittoria che salva il regno dalla invasione dei Figli del Drago.
Non solo fittissimi rapporti diplomatici, ma anche lo sviluppo interno ha grande attenzione da parte della regina Venelika. Un accorto con Tlastlan viene stabilito per la costruzione in appalto di una nuova città nella regione di Luostia mentre vengono completate con successo le missioni per l'annessione pacifica delle ultime due foreste indipendenti ai margini del territorio felide. Gli accordi con i principati locali governati da elfi e worgen rendono più che mai multiculturale lo stato anche se le felidi costituiscono tuttora il totale degli effettivi dell'esercito lasciando ai sudditi di altre razze la possibilità di ricoprire esclusivamente ruoli "civili" e ampie facoltà di autogoverno per quanto riguarda le questioni interne. Anche il commercio riceve la attenzione della regina felide e in particolare ilt raffico di materiale ferroso: le felidi creano infatti rotte di importazione di ferro con Nifelheim e il clan Manto di Tempesta per poi rivenderne la maggior parte al Regno della Tempesta. Vengono invece ulteriormente intensificati it raffici "generici" per così dire, con i nani e con i lucertoloidi.
Il nuovo anno vede anche la presa di contatto con la missione esplorativa del Dominio dei Frostlings, la terza nazione del Mondo Conosciuto a giugnere sulle sponde di Aman. Dopo intensi colloqui viene raggiunto un accordo per la cessione al Dominio di una enclave nella quale i frosties potranno costruire una propria colonia. Non viene trascurata la ricerca con l'investimento di grosse somme specialmente nel campo del lancio di nuovi incantesimi, inoltre sis egnala ilr eclutamento di diversi nuovi reggimenti per rinforzare l'esercito.
 
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Regno di Nifelheim

A seguito del lungo corteggiamento felide anche i worgen, preoccupati dalle brame espansionistiche dei Figli del Drago, inviano il proprio esercito a supportare quello della regina Venelika contribuendo in maneira decisiva alla sconfitta dragonide nella battaglia di Povasca. Allo stesso tempo un contingente minore occupa Monteferreo e Picco Profondo strappandole ai dragonidi. Se non si considera questa escursione in campo guerresco i worgen hanno dedicato l'annata specialmente alle costruzioni edili: una caserma viene costruita nella capitale e un porto arricchisce le città di Kenningar e Nayla mentre viene progettata la costruzione di ben due nuovi granai e la città di Vanaheim è oggetto di lavori di ristrutturazione e ampliamento. Un trattato per il transito degli eserciti viene sottoscritto con le felidi mentre una piena alleanza viene firmata con l'Unione di Scandia. Il nuovo anno vede lo sviluppo di un fiorente commercio di ferro con il regno felide; infine si segnalano alcuni discreti investimenti nella ricerca tecnologica e ilr eclutamento di alcuni nuovi reggimenti.
 

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Clan Manto di Tempesta

I bellicosi nani del clan Tempesta sembrano letteralmente incapaci di condurre una politica pacifica e sprezzantemente indifferenti dell'opinione, sempre peggiore, che i loro vicini hanno della loro nazione. E così mentre da un lato stipulano un trattato di pace col Principato di Arakon, rivelatosi un osso troppo duro da rodere, dall'altro essi non attendono nemmeno che l'inchiostro delt rattato si asciughi prima di dichiarare nuovamente guerra, questa volta alla Unione di Eleman invadendola in forze. La neonata Eleman, poco più di una confederazione di regioni timorose dell'espansionismo nanico, non riesce a mettere in campo un esercito sufficientemente grande da contrastare efficacemente le truppe del clan: lo scontro con le forze della seconda legione del generale Tullius, forte di oltre 13,000 guerrieri di cui 5000 pesantemente corazzati e i circa 9000 soldati di Eleman è accanito ma a senso unico e si conclude con una netta vittoria degli invasori con circa 2100 caduti sul campo. Una seconda battaglia avviene poco dopo quando i nani proseguono l'invasione ottenendo una seconda vittoria sia pure al prezzo di altri 780 caduti. A questo punto gli elementi superstiti dell'esercito di Eleman si sbandano gettando armi e armature e fuggendo per salvarsi la vita: in un anno di campagna il clan Tempesta ha occupato interamente il piccolo stato indipendente ma i locali paiono tutto fuorchè rassegnati alla occupazione nemica e l'ennesima aggressione nanica ha esacerbato gli stati vicini contro la nazione nanica; inoltre sono molte le regioni di recente occupazione che mordono il freno come dimostra il fatto che mentre le truppe naniche sono impegnate nella loro opera di conquista le regioni di Helgen e Rorikstead si ribellano sottraendosi al controllo nanico.
Il clan Tempesta riceve inoltre una ambasciata congiunta della Repubblica di Isauria e dei marchesi della Foresta Verde e di Lacerta, nel regno di Polosia, con la richiesta di rinunciare alla occupazione della Unione di Eleman e restituire al piccolo stato la sua indipendenza. Non si hanno notizie invece dalla Repubblica di Tlastlan, tenuta buona dalla promessa della cessione della regione di Narzulbur operata dai nani al fine di mantenere la propria influenza sul Consiglio delle Corporazioni.
Il clan Tempesta non si limita alle sole operazioni militari: nello sforzo di mantenere il controllo sulle numerose regioni occupate negli anni passati coloni nanici vengono inviati ad abitare la regione di Solstheim mentre i locali vengono trasferiti a Ivarstead. Nella regione di Shor la popolazione locale umana viene pressochè interamente arruolata nell'esercito un pò per rafforzare l'esercito con nuove forze e un pò, alcuni sospettano, per consolidare la presenza nanica nella regione. Una rotta per la vendita di ferro viene stabilita con le felidi mentre alcune rotte commerciali vengono create con la Marca dei Monti Dorati nel Regno di Polosia. Infine viene tentato un approccio diplomatico con alcune regioni indipendenti a nord ma con scarsi risultati.
 
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Regno di Khaz Modan

Con l'arrivo del nuovo anno le truppe del Regno di Khaz Modan prendono la via del sud ovvero della regione di Dhal Gazan. L'attacco preventivo ha principalmente lo scopo di respingere gli orchi che hanno recentemente invaso la regione lontano dai confini dello stato nanico che teme, probabilmente non a torto, che lasciare consolidare una orda orchesca ai propri confini significa voler richiamare il pericolo sopra di sè. Dopo le missioni esplorative degli anni passati il Gar Throng, l'esercito reale, forte di 19,500 guerrieri pesantemente armati invade il territorio contando sulla sorpresa e su un attacco pronto e rapido. La fortuna sembra arridere ai nani: i pelleverde vengono colti di sorpresa dall'attacco e le truppe di presidio alla regione ammontano a non più di 15,000 guerrieri. Lo scontro è comunque accanito che i pelleverde msotrano la sicurezza di chi fa parte di una soldia armata e la loro ferocia in battaglia non è inferiore alla loro fama: le truppe del generale Morogg Barbabronzea devono faticare non poco per ottenere la vittoria; alla fine però la tenacia e l'armamento pesante dei nani hanno la meglio sulla ferocia disordinata degli orchi: le perdite del Khaz Modan assommano a circa 3200 soldati contro oltre 6000 pelleverde. Le truppe orchesche peraltro si ritirano tutto sommato in buon ordine. Gli orchi hanno lasciato dietro di sè una regione devastata: i locali sono stati in gran parte fatti schiavi e trascinati chissà dove i pochi rimasti a Dhal Gazan sono felici di accogliere i nani come liberatori, il che è di buon auspicio per le relazioni future. Per contro vengono raccolte informazioni piuttosto preoccupanti riguardo agli orchi: viene confermato il timore di una grande orda giunta recentemente da ovest e che ha invaso parecchie regioni limitrofe a Dhal Gazan; i locali affermano che gli orchi si riferiscono ad essa come al "Clan del Teschio Ghignante".
La maggior parte degli sforzi del Khaz Modan è comunque focalizzata sullo sviluppo interno e sulla diplomazia con gli stati vicini: la città di Khaza Ungor viene arricchita di un nuovo porto e di un magazzino e la cittadella di Forte Tetro viene ampliata e ulteriormente fortificata in modo che faccia da perno alla divesa del confine sud-occidentale. A Nuluk Khizdin viene costruita una miniera e un altro magazzino viene eretto a Thelsamar. Intensi sono invece i commerci che vengono stabiliti con la colonia minnonariana di Vittoria con la quale in particolare vengono create delle rotte per il commercio di preziose risorse come legno e cavalli oltre a un intensificazione del commercio rodinario, politica che viene seguita anche con il vicino Sarennor. Non manca il reclutamento di alcuni nuovi reggimenti che vadano a compensare le perdite subite nella recente battaglia.
 

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Regno di Sarennor

Il regno elfico prosegue nella politica di buon vicinato e di collaborazione con il Khaz Modan e la colonia del Regno di Minnonar: nuovi commerci vengonoc reati con entrambe le nazioni e proseguono i colloqui per una collaborazione contro minacce esterne come il Clan del Teschio Ghignante; d'altro canto però la preoccupazione principale degli elfi resta la conquista dell'intera isola di Tol Sarennea: anche quest'anno le armate elfiche muovono contro le piccole nazioni indipendenti della costa orientale che cadono una ad una sotto la preponderanza delle truppe di Sarennor; il malcontento creato da queste ripetute invasioni però è molto forte e la stessa Regina Aranelle deve intervenire di eprsona per evitare che scoppi una ribellione nei territori recentemente conquistati. anzi gli elfi devono accordare una serie di concessioni alle regioni neo-annesse fra cui spicca una totale esenzione da qualunque tassa o tributo e la concessione massiva della cittadinanza del regno a tutti i nuovi sudditi.
Se in questo modo si riesce a mantenere la situazione tranquilla sull'isola però la nuova politica di Sarennor viene vista negativamente dalle varie entità e popolazioni del continente e come accaduto col Clan Temepsta anche nelle regioni meridionali di Aman il timore di una invasione da Sarennor provoca il coalescere di entità politiche di più ampio respiro. Degna di nota è anche la politica di intensa urbanizzazione di Tol Sarennea che vede la fondazione di ben tre nuove città nel breve volgere di un anno.
 

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Tela di Shalar

Con sorpresa delle stesse Aracne, un commercio fiorente si va creando fra la Tela e la colonia minnonariana di Vittoria: navi di Minnonar approdano regolarmente a Shumani, la città governata dalla Grande Shura, caricando enormi balle di seta e scaricando varie tipologie di merci. Il sistema Aracne di baratto puro e la pressochè totale mancanza di una economia monetaria all'inizio creano qualche difficoltà come anche la ritrosia delle creature aracnidi ad avvicinarsi all'acqua e il sistema delle "Garanti" che richiede che ogni eldar od umano in visita venga pedinato costantemente da una o più Aracne causano diversi disagi ma il profitto reciproco si dimostra subito talmente elevato che ogni difficoltà viene infine superata. La seta aracne, lavorata e filata in splendidi abiti tanto eleganti quanto eterei ha infatti un successo strepitoso sia nella colonia di Vittoria sia dall'altro lato del mare e le Aracne, da lunghissimo tempo isolate dalle correnti del commercio, scoprono di gradire numerose merci eldar anche se la carne, specialmente se lavorata e salata in modo da conservarsi a lungo, rimane l'articolo più desiderato. I mercanti eldar scoprono presto l'esistenza di un vero e proprio catalogo in proposito contenente letteralmente centinaia di diverse quotazioni basate sul tipo di carne, sulla lavorazione, sulla conservazione, eccetera. In effetti il commercio di Shumani cresce a tal punto da interessare anche altre Grandi alle merci eldar ed è probabile che altre colonie aracnidi si aprano al transito mercantile nel prossimo futuro.
Peraltro le continue notizie che arriano dll'esterno e che parlano di conflitti e rivolgimenti politici inquietano profondamente le Aracne e le loro Grandi. L'esercito della Tela conosce una forte espansione con la creazione di diversi nuovi reggimenti e lo sguardo nervoso delle Aracne squadra ripetutamente i confini alla ricerca continua di eventuali "minacce" alla sicurezza della Tela. Mentre il Khaz Modan combatte la sua battaglia contro i pelleverde a Dhal Gazan la regione a nord di Galbaraz viene invasa dalla Tela: il modus operandi delle Aracne è sempre lo stesso, una inviata richiede ai locali di evacuare la regione dopodichè un esercito cala in massa sul territorio. A preoccupare ulteriormente i nani concorre il fatto che le Aracne fondino una nuova colonia nella regione 7. Visibile in distanza nelle belle giornate da Thelsamar la nuova colonia aracnide di Shur Akarra potrebbe essere stata fondata soltanto per incentivare un maggiore commercio col sud. Forse.
Anche a nord, dall'altro lato della Tela, sorge una nuova colonia aracne col nome di Shur Qalish.
 

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Dominio dei Frostlings

Giunta finalmente nel continente di Aman la missione esplorativa frostling comincia a prendere contatto con le nazioni del nuovo continente e in particolare con le felidi vengono sviluppati in breve tempo rapporti cordiali. In cambio di una somma di denaro e dell'invio di tecnici le felidi concedono al Dominio una enclave nel territorio di Vekharia oltre al permesso di costruirvi una città. I lavori per la costruzione di detta città e di un porto inziano in questo stesso anno.
In patria l'attenzione di re Karotel è divisa fra lo sviluppo interno (la città di Porto Sabbioso e il suo porto vengono ampliati con la costruzione di nuovi quartieri e bacini di carenaggio oltre a un molo nuovo di zecca, mentre i magazzini della capitale e di Bianca Foglia vengono ingranditi) e le vicende diplomatiche. La recente guerra fra Sylvania e Carandor vede i frostlings in prima linea nel tentativo di raggiungere una soluzione pacifica e alla fine del conflitto un rappresentante viene inviato a Gwaith'Ost per sorvegliare la nomina del nuovo Direttorio.
Prosegue la politica di ampliamento della flotta con la costruzione e il varo di alcune nuove squadre navali mentre una nuova segheria viene approntata per procurarsi il legname necessario al progrmma di costruzioni. sis egnalano infine forti investimenti nel campo della ricerca commerciale e numerose distribuzioni gratuite di cibo alla popolazione, forse per far meglio "digerire" il fatto che le tasse vengono incrementate, pur rimanendo a un livello piuttosto basso, con la giustificazione del commercio perduto per via dei disordini causati dalla guerra carandorana.
 

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Unione di Carandor

In seguito alla dichiarazione di guerra di Sylvania e in misura ancora maggiore all'evidenza che si stà formando una vasta coalizione contro l'Unione comprendente anche Minnonar, Rahonavidi e Regno della Tempesta, sobillati dalla pubblicazione di una serie di documenti riguardanti il furto delle Lacrime e presunti accordi per colpire alle spalle il regno della Tempesta, il Direttorio viene a trovarsi in condizioni disperate: tutti i suoi vicini stanno radunando armi ed eserciti con intenzioni bellicose, senza contare i non morti del Consiglio del Giudizio con cui il conflitto è tutt'altro che finito. Dalla parte di Carandor rimane solamente la piccola Contea, anch'essa travolta dallo scandalo e del tutto impossibilitata a resistere ai suoi potenti vicini. L'esercito dell'Unione è allo sbando e senza comandante e lo stato duramente provato dal lungo conflitto e anche i drow del Matriarcato, con cui l'Unione aveva creato una intesa, sono duramente sotto pressione. Con in gioco l'esistenza stessa dell'Unione il Direttorio decide a questo punto di tentare la carta della trattativa. Le condizioni poste dalla coalizione sono dure: Carandor deve cedere Galadrian al Principato di Minnonar e rinunciare pressochè a tutti i territori conquistati ai non morti in quattro anni di duri scontri, dare accesso a ispettori che indaghino sulla scomparsa delle Lacrime e il Direttorio stessod eve dimettersi dalla carica e consegnarsi per il processo che verrà tenuto nel Regno della Tempesta. Il nuovo Direttorio dovrà inoltre accettare la supervisione dei governi coalizzati finchè non avrà dimsotrato di essere degno di fiducia.
Le truppe demoralizzate di Carandor si ritirano per difendere almeno Nilfgard ed Elfheim, il cui possesso gli è stato lasciato mentre Sylvania si ritira da Lhiarir.
 

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La Contea

Travolto dalle conseguenze dello scandalo della Lacrima e della coalizione contro Carandor, il Conte Paladino abdica al trono e si ritira a vita privata. Un pò perchè i coalizzati sembrano meno interessati alla sua testa, essendo Paladino coinvolto solo in parte nei maneggi del Direttorio, un pò perchè gli hobbit mostrano di essere fermamente contrari a ogni ipotesi di estradizione o processo, a Paladino viene permesso di rimanere nella Contea e di mantenere le proprie proprietà e beni anche se lui e la sua linea vengono esclusi dalla successione al titolo. La questione della successione si rivela subito piuttosto intricata per via del fatto che il predecessore Caradoc era morto senza eredi dopo un lungo regno e Paladino e il suo ramo della famiglia sono esclusi: il Duca Konrad decide di approfittarne per fare una intensa propaganda a favore di un proprio candidato, il generale Robin Scavatana da tempo in ottimi rapporti personali sia col duca che con la duchessa Rayla. Peraltro Konrad propone la cosa secondo il suo stile, ovvero in maniera piuttosto pazza....le insistenze e la propaganda vengono tutti tenuti in nome della elezione a "Sindaco" nè Konrad sembra capire che le cariche di Conte e di Sindaco di Solesplendente sono due cose ben differenti.
Alla fine, sia pure con un certo imbarazzo, gli hobbit decidono prudentemente di fare felice il Duca e per farlo prendono la sua richiesta alla lettera eleggendo Robin Sindaco di Solesplendente...la carica di Conte invece rimane per il momento vacante mentre i mezzuomini vagliano i candidati ritenendo giustamente una questione interna la scelta del nuovo sovrano. La scelta sembra comunque ristretta ad alcuni cugini del defunto Caradoc.
Anche i mezzuomini, come i carandorani, ritirano le proprie forze nei propri confini abbandonando il conflitto col Consiglio del Giudizio per tornare a concentrarsi sulla difesa dei propri confini. Non mancano gli usuali investimenti nella ricerca che hanno reso la Contea uno degli stati più avanzati del Mondo Conosciuto. Continuano anche gli invii di tecnici dietro compenso a diverse nazioni.
 

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Principato di Minnonar

Il principe Carnil riveste un ruolo di primo piano nelle trattative che portano alla soluzione della "questione Carandor" ottenendo dai successivi trattati la provincia di Galadrian con la città di Silvermoon, un acquisto prezioso per Minnonar. Al di là del mare anche il Vicereame dell'Aman Meridionale sembra ben avviato: dopo una serie di colloqui diplomatici infatti l'ammiraglia Vittoria riesce a ottenere che i clan di centauri della regione si uniscano spontaneamente alla colonia in espansione che si estende a comprendere l'intera regione di Istalore. Viene inoltre avviato il commercio con la Tela di Shalar commercio che, dopo un inizio difficile a causa della diversità della nazione delle Aracne, si dimostra molto promettente. L'articolo più curioso e interessante è senza dubbio la seta filata dalle Aracne stesse che lavorata e tessuta in splendidi abiti riscuote subito un grande successo su entrambe le sponde del Grande Mare.
Sul fronte interno la prosperità e la ricchezza della nazione Eldar sembra ormai aver raggiunto e superato persino i livelli del regno di Re Loras. E Carnil non esita ad investire questa rinnovata ricchezza in opere di sviluppo e urbanizzazione: Ainatur, la città prediletta dalla principessa Fianna, è oggetto di lavori di costruzione e abbellimento che la protano a diventare una vera e propria metropoli seconda soltanto alla più antica Almarillan. Nella regione di Motevuki, recentemente acquisita dalle Arpie in cambio della cessione del progetto per la costruzione dei grandi Galeoni, le navi in grado di superare indenne la traversata dell'oceano, sorge una nuova città battezzata col nome di Arannen. Trascurata durante la lunga occupazione dell'Impero meridionale, Motevuki è considerata una gemma grezza da parte del Principato che spera di trasformarla, col tempo, in uno dei granai della nazione.
Anche al di là del mare la città di Vittoria viene ampliata e la cinta muraria ricostruita e migliorata allo scopo di trasformare la capitale del vicereame in qualcosa di più di una piccola cittadina. La politica nei confronti degli altri stati di Aman rimane improntata a una pacifica collaborazione e commercio: nuove rotte vengono stabilite sia col Khaz Modan che coi cugini di Sarennor; in particolare coi nani vengono stabilite anche delle rotte per l'importazione di cavalli e la vendita di partite di legname. Anche nella madrepatria gli eldar dedicano la propria attenzione alla compravendita di risorse acquistando una partita di pietra dai sauriani mentre una rotta di importazione di legname viene concordata col Dcuato di Sylvania.
Il principe Carnil riesce anche a chiudere quello che per gli eldar è stato un lungo doloroso capitolo della propria storia: in accordo col Duca Konrad ilt rattato di vassallaggio viene solennemente sciolto e sostituito con una alleanza difensiva fra uguali: in tutte le città eldar l'annuncio della firma del nuovo trattato viene grandemente festeggiata: sebbene Minnonar abbia sempre goduto di una vasta libertà di azione il vassallaggioe ra comunque sentito come un onta.
Nè questa è la sola attività diplomatica in cui il principe è impegnato: lunghi colloqui vengono intrattenuti con il Matriarcato di Kalassia, il Trollheim e il Regno di Nagrond. Trattative improntate a migliorare le relazioni con questi stati, secondo la politica da sempre persegutia da Carnil.
Da notare come la bellezza e la prosperità del Principato stiano attirando un consistente numero di immigranti dal sud. Attirate forse dalle avventure di Fianna e Ariel nel lontano sud alcune Alate si spingono fino ad Ainatur dove manifestano grande meraviglia per la dimora di Ariel, la torre costruita, sia pure in proporzioni ridotte, sul modello delle grandi costruzioni di Kyrne Lamiya.
Anche quest'anno l'esercito viene ampliato con il reclutamento di oltre una decina di nuovi reggimenti e anche nella colonia di Vittoria vengono mossi i primi passi per la creazione di una milizia di difesa locale, anche se la colonia per ora continua a fidare sulle relazioni diplomatiche per la propria sicurezza. Infine si segnalano fortissimi investimenti nella ricerca, specialmente nel campo della magia.
 

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Reame Spriggan

A seguito degli eventi di Carandor le Spriggan ritirano a loro volta le loro forze all'interno dei propri confini. Le condizioni dell'albero della Vita in continuo peggioramento fanno poco sperare: le driadi in questi anni hannoa dottato mille espedienti per prolungare la resistenza dell'Albero ma gli effetti del maleficio sono ormai evidenti e l'Albero giace ormai ing ran parte spoglio, sorvegliato emstamente dalle Spriggan dell'ordine delle guardiane.
Il crollo dell'Unione per molte driadi significa anche che non ci saranno più tentativi di salvare l'Albero e sconfiggere i non morti: l'atmosfera alla corte di Eirenopolis è molto cupa. Presagendo tempi diri le driadi investono forti somme nella ricerca in tecnologia infrastrutturale nella speranza di raggiungere al più presto il livello encessario per amplaire e rafforzare le proprie città. Viene concesso ilt ransito ai emrcanti Rahonavidi recanti una partita di pietra al Principato di Minnonar e viene ricevuta anche la visita di una ambasciata dall'Impero meridionale che si offre di creare una rotta permanente per la importazione di una grossa quantità legname basata su Arkhosia: l'offerta viene a proposito visto che la Contea con la fine della guerra ha praticamente dimezzato la rotta esistente fra driadi e Contea e così viene raggiunto un accordo per una rotta di esportazione risorse. La promessa dell'Impero di acquistare ulteriori quantità di legno che dovessero essere disponibili convince anzi le Spriggan a costruire ben tre nuove segherie sul proprio territorio e ad ampliare i magazzini di Akraiphia e Sybaris.
Sis egnalano anche investimenti per la ricerca e lo sviluppo di ben due nuovi incantesimi.
 

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Impero Rahonavide

Mentre le truppe di Carandor e della Contea si ritirano, le truppe dell'esercito principale dei sauriani entrano nelle regioni ottenute colt rattato di pace per assicurarsi che siano completamente prive di non morti e procedere al lancio della magia di Purificazione per in modo da rendere quelle terre di nuovo abitabili. E proprio quando l'obiettivo sembra raggiunto i non morti si riversano fuori da Antarion come un fiume infetto e velenoso, in numero sopraffacente: oltre 50,000 cadaveri ambulanti assalgono l'esercito comandato da Rukshana. Realizzando di avere poche speranze contro una simile massa di armati, per di più comandati dai due Caduti Amon Koth e Ishan'Gul, la generalessa sauriana si ritira prima di essere travolta dalla marea nemica. La lentezza dei morti rianimati è di aiuto ma comunque l'esercito rahonavide deve combattere duramente prima di riuscire a scrollarsi di dosso le avanguardie del Consiglio del Giudizio e trovare rifugio dietro le mura di Nothronyve. Ricacciata indietro Rukshana i non morti rioccupano le due regioni, che già i sauriani avevano rinominato Khalarya e Zamstana e riprendono anche Amonkhosia.
Il contrattacco del Consiglio del Giudizio non impedisce ai rahonavidi di continuare a sviluppare la propria nazione e in particolare di potenziare le proprie attività mercantili. Una partita di pietra viene venduta a Minnonar mentre con Sylvania viene sottoscritto un accordo per una rotta permanente di importazione di legname. Per lo stesso fine vengono operati lavori di ampliamento di ben tre porti fluviali.
I legami con il vicino Trollheim, da anni fedele alleato dei Rahonavidi, vengono rafforzati con l'invio dit ecnici e finanziamenti per lo sviluppo di nuovi incantesimi ma nemmeno al ricerca interna viene trascurata e anzi vengono investiti cospicui fondi. Numerosi reggimenti vengono reclutati per potenziare l'esercito e infine, secondo gli accordi presi a suo tempo con Nagrond, tre unità di schiavi nanici vengono radunati nella regione di Gandhara da dove presto partiranno in direzione sud per unrisi ai loro corraziali.
 

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Trollheim

Da sempre i troll godono di cattiva fama e fra le molte maldicenze su aspetto, colore, odore e igiene personale, uno dei detti che più spesso ricorrono è il fatto che i troll sarebbero alquanto stupidi. Eppure un tesoriere che si trovasse a esaminare i libri contabili troll troverebbe del tutto smentita questa maldicenza: re Talanjoo anzi mostra una abilità davvero diabolica nell'ottenere fondi e tecnici dagli stati vicini per alimentare la claudicante macchina scientifica del Trollheim. Ben 4 nazioni inviano denaro e tre missioni tecniche raggiungono Tanabrulla-sul-fiume e i trollf anno buon uso di questo afflusso di denaro e conoscenza, permettendosi persino di mandare a loro volta una missione tecnica a Nagrond....anche se i nani si trovano molto in difficoltà a tradurre la aprlata troll più che ad apprendere le nozioni che questi portano.
Prosegue la fortificazione delle province settentrionali con ampliamento e rafforzamento della cinta muraria di Drak'Thun e la costruzione di una nuova cittadella nella regione di Dentella a nome Pahl'trukk. Anche la città di Tradeswamp ottiene molte attenzioni con la costruzione di una torre di magia e di un porto fluviale ma i lavori che hanno il maggiore risalto nello stato sono quelli che interessano Tanabrulla-sul-fiume. Molta è la strada percorsa da questo insediamento un tempo poco più di un mucchio di tuguri mal costruiti e ora una città a pieno titolo anche per i canoni esigenti delle nazioni più civilizzate dotata di un porto fluviale che è forse il maggiore fra quelli sorti in questi anni sulle rive del Grande Fiume.
Le cure del re troll non trascurano il compito di radunare nuove ricchezze da impiegare per il bene dello stato e quest'anno vede la creazione di ben sei nuove rotte commerciali mentre i troll si aprono sempre maggiormente alla politica internazionale accogliendo una missione diplomatica eldar e facendo una epica gara di bevute con emissari di Nagrond. Senza precedenti l'entità di denaro investita nella ricerca scientifica in questo luminoso 3959 della storia del Trollheim ma non si possono dimenticare i numerosi reggimenti militari che anche quest'anno vanno a rafforzare le armate troll.
 
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Regno della Tempesta

Il questo burrascoso 3959 il Regno della Tempesta assurge ad assoluto protagonista in quello che verrà ricordato come il "Complotto di Carandor" o lo "Scandalo delle Lacrime" a seconda della enfasi che si pone su questa o quella parte dell'intera, intricata questione. Fra i numerosi documenti più o meno segreti che re Dedric rende pubblici e che provano che l'Unione ha complottato contro il Regno della Tempesta e forse addirittura inf avore dei Caduti e le scomuniche e le taglie lanciate contro i profanatori della Lacrime nessuno sembra fare caso come il Regno si stia arrogando il diritto alla proprietà, o quanto meno la custodia, di tutte le Lacrime esistenti: persino il Matriarcato di Kalassia, minacciato dalla promessa di una sontuosa ricompensa per qualsiasi danno ad esso inferto preferisce consegnare la Lacrima in suo possesso per evitare conseguenze peggiori. Anche la Lacrima consegnata da Kalassia peraltro è nera come la pece, segno evidente della maledizione della dea Llorathh.
Alla resa dell'Unione re Dedric non chiede compensi territoriali a Carandor ma pretende e ottiene che i cinque membri del Direttorio gli vengano consegnati al fine di sottoporli a processo.
Mentre da un lato Dedric esercita una notevole influenza sulle vicende diplomatiche del nord, dall'altro prosegue la tradizionale politica commerciale stipulando un accordo per l'importazione di una grossa quantità di ferro dal Regno delle Felidi e creando alcune nuove rotte con Minnonar, Frostling e Nifelheim. Falliscono invece per tutta una serie di difficoltà di ordine pratico i colloqui con il Regno di Nagrond per un accordo commerciale di alto respiro.
Il Regno della Tempesta è uno dei pochi stati che può vantarsi di poter costruire città da un capo all'altro del mondo: in effetti per ordine di Decric viene fatto esattamente questo con la costruzione di una nuova città a nome Approdo nella colonia di Costa d'Oro mentre una seconda sorge nel territorio di Korvajuund in quelli che un tempo erano i Domini del Drago. Nel frattempo una flottiglia reale prosegue l'esplorazione delle coste di Aman alla ricerca di altre nazioni organizzate con cui prendere contatto. Infine si segnalano forti investimenti nella ricerca miltiare.
 

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Ducato di Sylvania

Come sempre il Duca Konrad è assoluto protagonista delle vicende interne ed esterne del suo stato. L'assalto improvviso contro l'Unione di Carandor ha fruttato le province di Durmstrang e Tarkarloth oltre a una rotta di ferro e all'imposizione di un nuovo Direttorio più malleabile. Di ottimo umore, Konrad decide di accontentare finalmente Carnil di Minnonar concedendogli los cioglimento del vassallaggio, sostituito da un trattato di alleanza difensiva. Trattato che viene festeggiato con la creazione di una rotta commerciale di esportazione di legname in cambio di sonanti monete d'oro, oro che viene investito fra le altre cose nella fondazione di una nuova città nella regione di Ardesia. Il nome della città scelta dal Duca è, con la solita modestia, "Tana di Konrad". Inoltre vengono costruite per ordine del Duca due miniere e una segheria e reclutati parecchi nuovi reggimenti per potenziare l'esercito. Esercito che però rimane inerte quando i non morti fuoriescono nuovamente da Antarion debordando nel territorio Rahonavide ma senza sfiorare il territorio Sylvaniano, almeno per ora.
 

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Banda di Kor'voth

Lo stato gnoll/nanico prosegue la sue esistenza pacifica, lasciato apparentemente indenne dalle ripetute crisi che sconvolgono la geografia politica del Mondo Conosciuto. Ancora governata dall'anziano Condottiero, uno dei regnanti più longevi di Ea coi suoi 45 anni di governo, la Banda ha raggiunto un bizzarro sincretismo fra i costumi tribali degli uomini-iena e l'elaborata civiltà nanica. A tutti gli effetti le città della Banda, sia quelle nuove che quelle più antiche, hanno assai poco degli gnoll eppure al tempo stesso il governo tribale e confederato ha assai poco di nanico. Come altri stati simili è probabile che anche la Banda attraverserà un periodo di crisi alla morte del suo anziano e ormai malandato fondatore. Nel frattempo gli gnoll si impegnano ad amplaire le proprie città costruendo nuovi quartieri ad Aluth Naladar e Nugreddin e investendo quanto rimane delle proprie finanze in ulteriori ricerche nel campo delle infrastrutture. Si segnala anche il reclutamento di alcuni nuovi reggimenti militari per rafforzare l'esercito.
 

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Matriarcato di Kalassia

Coinvolta nelle traversie dell'Unione di Carandor e accusata apertamente della chiesa di Solonielle nel Regno della Tempesta di aver contribuito al furto delle Lacrime scre, Kalassia è costretta a cedere la Lacrima in proprio possesso per evitare di essere additata a bersaglio dalle sontuose taglie offerte dal Regno della Tempesta e ritirate soltanto dietro consegna della gemma. Una mossa forse inevitabile ma che viene vissuta come uno smacco gravissimo dagli elfi scuri e in particolare dalle sacerdotesse di Llorathh che si oppongono decisamente alla scelta della Matriarca. Disordini si verificano in tutte le maggiori città drow ma vengono sedati senza troppe difficoltà dalle milizie locali ma il morale rimane piuttosto basso e cosa forse peggiore, le sacerdotesse della dea-ragno si oppongono ora apertamente alla sovrana che ha mancato secondo loro ai suoi doveri verso Llorathh. Le sacerdotesse affermano che Llorathh è infuriata con tutta la popolazione di Kalassia e che l'unico modo di placare la sua ira è restituire le Lacrime che sono state sottratte alla sua statua. E che se questa Matriarca non è in grado di farlo, forse è il caso di cambiare Matriarca.
Non solo di disordini ed invettive sacerdotali è fatto l'anno di Kalassia: numerose sono le opere edilizie ordinate dalla Matriarca, fra queste in particolare l'ampliamento e la costruzione di una nuova cinta muraria delle città di Belaerne Deepearth spiccano, ma anche l'ampliamento della caserma, ora un edificio grande quanto un palazzo con cortili di addestramento, armerie e un quartiere per le reclute e l'ampliamento del proto fluviale rendono Belaern una città notevole per certi versi anche più della setssa Kalassia. Coloni, prevalentemente duergar, vengono inviati a popolare le regioni recentemente acquisite di Pulveeli e Chutlass ma l'acquisto migliore Naled lo porta a segno quest'anno ottenendo l'amicizia di un capo goblin della regione denominata, con scarsa fantasia, Greenpeak. Dietro compenso di una notevole somma di denaro questo goblin, un fanfarone di nome Zaggo, riesce a corromepre e subornare buona parte dei suoi corraziali inducendoli ad accettare la "protezione" degli elfi scuri. Una acquisizione insolitamente pacifica che però sembra suscitare alcune apprensioni nel Caduto Lazarus. Da anni tranquillo nel suo territorio dopo la tregue stipulata da Afya Sreen ora Lazarus da nuovamente segni di irrequietezza.
Non mancano infine compiti più "di routine", se vogliamo, ma indispensabili alla conduzione di uno stato prospero. Fra questi, ilr eclutamento di alcuni nuovir eggimenti, l'investimento di una somma discreta nella ricerca tecnologica e soprattutto due incontri diplomatici che potrebbero avere grandi conseguenze per il futuro della nazione degli elfi scuri. Il 3959 vede ifnatti il primo, storico incontro con uan ambasciata eldar un evento che nel mondo conosciuto non si verificava da tempo immemore nonchè una nuova missione dall'Impero meridionale ancora una volta rappresentato dalla Arpia Saska apparentemente interessata a stringere rapporti più stretti con i drow.

 

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Unione di Scandia

E' un annata sostanzialmente tranquilla per Scandia che pare poco coinvolta dai burrascosi accadimenti ad ovest. La città di Wilhelmsburg e il suo porto vengono ampliati e abbelliti e la città fornita di una nuova cinta muraria: i residenti si lamentano del fragore provocato dalle molteplici squadre di muratori, carpentieri e tagliapietre che affollano praticamente tutti i quartieri della città. Una regione viene annessa diplomaticamente grazie alla consegna di un forte donativo e l'assicurazione che per 5 anni le tasse verranno ridotte di un terzo. L'Unione mostra grande interesse per la pesca, non solo una squadra batte regolarmente le regioni marine prossime a Scandia ma altre due vengono varate durante il 3959. Sul fronte diplomatico vengono create due nuove rotte commerciali con la Repubblica di Tlastlan mentre il trattato di alleanza con il Nifelheim viene trasformato in un patto offensivo e difensivo.
Si segnalano anche l'arruolamento di diversi nuovi reggimenti e discreti investimenti nel campo della ricerca commerciale.
 
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