Silen
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La Guerra dei Quattro Mesi
Nei lunghi mesi invernali, mentre pioggia e neve impongono una pausa forzata alle manovre militari, si assiste ad una frenetica attività diplomatica da parte delle potenze coinvolte nel conflitto contro i due imperi. Naga e Centauri infatti si rendono conto pienamente del fatto che la caduta del Formicaio, assalito da due direzioni e circondato da nazioni ostili, è solo questione di tempo e che l'Impero meridionale non è più impreparato ad una guerra su larga scala come lo era dieci anni fa. Ma nonostante ogni sforzo, i diplomatici dei paesi del sud incontrano soltanto schiene voltate ed orecchie sorde rientrando infine in patria con la deprimente notizia che l'inizio della bella stagione vedrà i loro paesi affrotnare da soli la macchina militare delle Arpie.
Le conseguenze dello scoramento che segue nei paesi del sud sono però sorprendenti e catastrofiche: la Confederazione per prima cede le armi arrendendosi senza condizioni all'Impero meridionale e accettando senza obiezioni un trattato secondo il quale l'Unione dell'Antico Fuoco viene annessa all'Impero insieme alla provincia di Aztlan. L'uscita dalla guerra in maniera unilaterale causa sconcerto e disperazione fra i centauri, specie quando questi vengono a sapere che la Confederazione ha rinunciato a qualunque azione volta a proteggere i suoi alleati di Centaurestria, per i quali le arpie hanno preteso lo status di paese tributario come compenso dei danni subiti ad opera della nazione centaurea.
Di fronte ad un simile sfacelo, Gid Lucione decide di recarsi di persona a Kyrne Lamiya per salvare il salvabile e forse con l'intenzione di immolarsi per il proprio popolo e di guadagnare tempo; il suo coraggio tuttavia suscita una buona impressione sulla Prima che decide di risparmiargli la vita. Al centauro rimane così il compito di governare coloro che sono rimasti nelle terre di Centaurestria: non molti in verità giacchè il grosso della popolazione dei centauri decide di fuggire verso sud per rifarsi una vita lontano dai conflitti che lacerano le nazioni del mondo conosciuto ma soprattutto lontano dalle Arpie e dal loro Impero...in questa atmosfera di catastrofe e disfacimento le regioni di Piana Ventosa e Humanhurb secedono da Centaurestria e riprendono il loro status di regioni indipendenti. I membri della corte reale a loro volta partono in volontario esilio, alcunis eguendo l'esodo dei centauri verso sud, altri recandosi presso le corti di altre nazioni come la Banda di Kor'voth, Minnonar, il regno della Tempesta.
Col proprio esercito sconfitto e senza nessuna speranza ora che i suoi alleati sono caduti anche il Formicaio è costretto alla resa. Come per Naga e Centauri, anche per il Fromicaio le condizioni sono molto dure: Britannia si allarga grandemente a spese del dominio formian mentre alle driadi del Dor Lomin è concesso di staccarsi dal destino del Formicaio e decidere se restare indipendenti o riunirsi alle Spriggan. Le ricerche sulla Spaccatura vengono distrutte e insieme ad esse anche altre ricerche che la razza insettoide non vuole far cadere nelle mani dei vincitori. Infine a quel che resta della nazione formian viene imposta la neutralità perpetua con l'obbligo di troncare ogni trattato in essere e di non stipularne di futuri. In cambio di questo alla regina Formian viene concesso di continuare a regnare sul suo popolo...almeno fino a quando qualcuno non deciderà di annettersi quanto resta della sua nazione mutilata e indebolita.
La guerra contro i due imperi è scoppiata improvvisamente ed altrettanto improvvisamente si è conclusa durando all'atto pratico non più di una stagione tanto che i saggi finiscono col descriverla parlando della Guerra dei Quattro Mesi, iniziata dai suoi promotori con le più grandi speranze e terminata nel modo più inglorioso.
Nei lunghi mesi invernali, mentre pioggia e neve impongono una pausa forzata alle manovre militari, si assiste ad una frenetica attività diplomatica da parte delle potenze coinvolte nel conflitto contro i due imperi. Naga e Centauri infatti si rendono conto pienamente del fatto che la caduta del Formicaio, assalito da due direzioni e circondato da nazioni ostili, è solo questione di tempo e che l'Impero meridionale non è più impreparato ad una guerra su larga scala come lo era dieci anni fa. Ma nonostante ogni sforzo, i diplomatici dei paesi del sud incontrano soltanto schiene voltate ed orecchie sorde rientrando infine in patria con la deprimente notizia che l'inizio della bella stagione vedrà i loro paesi affrotnare da soli la macchina militare delle Arpie.
Le conseguenze dello scoramento che segue nei paesi del sud sono però sorprendenti e catastrofiche: la Confederazione per prima cede le armi arrendendosi senza condizioni all'Impero meridionale e accettando senza obiezioni un trattato secondo il quale l'Unione dell'Antico Fuoco viene annessa all'Impero insieme alla provincia di Aztlan. L'uscita dalla guerra in maniera unilaterale causa sconcerto e disperazione fra i centauri, specie quando questi vengono a sapere che la Confederazione ha rinunciato a qualunque azione volta a proteggere i suoi alleati di Centaurestria, per i quali le arpie hanno preteso lo status di paese tributario come compenso dei danni subiti ad opera della nazione centaurea.
Di fronte ad un simile sfacelo, Gid Lucione decide di recarsi di persona a Kyrne Lamiya per salvare il salvabile e forse con l'intenzione di immolarsi per il proprio popolo e di guadagnare tempo; il suo coraggio tuttavia suscita una buona impressione sulla Prima che decide di risparmiargli la vita. Al centauro rimane così il compito di governare coloro che sono rimasti nelle terre di Centaurestria: non molti in verità giacchè il grosso della popolazione dei centauri decide di fuggire verso sud per rifarsi una vita lontano dai conflitti che lacerano le nazioni del mondo conosciuto ma soprattutto lontano dalle Arpie e dal loro Impero...in questa atmosfera di catastrofe e disfacimento le regioni di Piana Ventosa e Humanhurb secedono da Centaurestria e riprendono il loro status di regioni indipendenti. I membri della corte reale a loro volta partono in volontario esilio, alcunis eguendo l'esodo dei centauri verso sud, altri recandosi presso le corti di altre nazioni come la Banda di Kor'voth, Minnonar, il regno della Tempesta.
Col proprio esercito sconfitto e senza nessuna speranza ora che i suoi alleati sono caduti anche il Formicaio è costretto alla resa. Come per Naga e Centauri, anche per il Fromicaio le condizioni sono molto dure: Britannia si allarga grandemente a spese del dominio formian mentre alle driadi del Dor Lomin è concesso di staccarsi dal destino del Formicaio e decidere se restare indipendenti o riunirsi alle Spriggan. Le ricerche sulla Spaccatura vengono distrutte e insieme ad esse anche altre ricerche che la razza insettoide non vuole far cadere nelle mani dei vincitori. Infine a quel che resta della nazione formian viene imposta la neutralità perpetua con l'obbligo di troncare ogni trattato in essere e di non stipularne di futuri. In cambio di questo alla regina Formian viene concesso di continuare a regnare sul suo popolo...almeno fino a quando qualcuno non deciderà di annettersi quanto resta della sua nazione mutilata e indebolita.
La guerra contro i due imperi è scoppiata improvvisamente ed altrettanto improvvisamente si è conclusa durando all'atto pratico non più di una stagione tanto che i saggi finiscono col descriverla parlando della Guerra dei Quattro Mesi, iniziata dai suoi promotori con le più grandi speranze e terminata nel modo più inglorioso.