La fine delle guerre messeniche
La Messenia è ormai pacificata sotto il dominio incontrastato di Magheìa che per prima aveva aperto le ostilità, ma questo non ferma la guerra, gli Eury lanciano un'invasione su vasta scala conquistando le terre Trantorane dall'altra parte dello stretto di Corinto, l'invasione riesce senza sforzo, l'esercito e la flotta di Trantor non avendo ricevuto ordini si ritirano a difesa della capitale e lasciano campo libero alla conquista.
Ed è li, nello stretto, che avviene la battaglia quando a sorpresa la flotta di Timurania si scalgia contro la flotta ionica, lo scontro è duro da entrambe le parti e solo grazie al vantaggio numerico Timurania riesce a prevalere subendo però la perdita di numerosi vascelli, ma Rnkor non perde tempo, con le spalle coperte dai nuovi alleati si sente fiducioso e sbarca una forza considerevole mentre l'esercito trantorano si rifugia dietro le mura pronto ad offrire una disperata ma risoluta resistenza.
I due eserciti si fronteggiano quindi dall'alto delle mura uno e pronto a dare l'assalto l'altro, ma è il sacerdote Enver di Timurania a farsi avanti per primo, invocando Ares e aprendo la gola ad alcune vacche le sue grida vengono udite, con uno schianto terribile Ares si presenta nuovamente sul campo di battaglia a fianco dei suoi protetti pregustandosi il massacro.
Ad un grido dei soldati trantorani le porte si aprono e Demerzel, prescelto di apollo, si fa avanti, lanciando la sfida.
Dinanzi a lui Rankor, prescelto di Ares, Tiranno di Timurania ed Ares stesso sono pronti ad affrontarlo, ma è su Rankor che cade la scelta, o forse, trovandosi più vicino è solo il primo a muoversi, frecce vengono scagliate da Demerzel, giavellotti vengono scagliati da Rankor, ma l'agilità dello ionico e lo scudo dell'illirico rendono vani questi attacchi, quindi i due eroi si scagliano l'uno contro l'altro con affondi e fendenti, lo scontro prosegue per molti minuti e sembra che non ci sia uno che prevalga quando improvvisamente Rankor, la spada bloccata dallo scudo di Demerzel, lascia la presa sulla lama ed afferra una fiasca di vino che porta alla cintura e la frantuma sul volto dell'avversario. Demerzel cade a terra, in ginocchio, accecato dai cocci e dal sangue e senza alcuna pietà il tiranno illirico gli apre la gola col manico rotto della bottiglia e lo decapita alzando la sua testa in segno di vittoria e lasciando il corpo decapitato cadere nella polvere.
L'urlo di vittoria di Rankor è il segnale d'attacco ai suoi contro l'ormai demoralizzato nemico.
"SANGUE PER IL DIO DEL SANGUE...TESCHI PER LA GLORIA DI ARES!"
Come un sol'uomo, le schiere illiriche si lanciano all'assalto gudate dal loro dio e ispirate dalle gesta del loro signore e padrone, ma non è una battaglia, nulla possono le forze trantorane contro la furia del dio della guerra e dei suoi fanatici seguaci e nel fuggi fuggi generale la città e la regione di Trantor vengono conquistate e saccheggiate, mentre il Tiranno degli Illiri festeggia una nuova vittoria.
Ton-Telos-Ton-Astros...non esiste più.