Report turno 2 anno 2 secondo anno dalla prima olimpiade

giobia86

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La guerra si espande.
Piccoli domini vengono rapidamente invasi mentre si accendono nuovi scontri tra le piccole potenze in ascesa, le guerre che si combattono sono rapide e brutali e il numero di vittime è in costante crescita.
 

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Guerre messeniche

Al comando dello stratega Nausithous l'esercito del Despotato di Magheìa, forte di 9000 uomini, esce dalla capitale, dopo aver compiuto un largo giro dei suoi domini penetra da sud in Messenia.
Li ad attenderlo Lo stratega Hardin di τό τέλος τοῦ ἄστρος con i nuovi rinforzi appena arruolati che portano il totale del suo esercito a 4800 uomini.
Sulle pianure della Messenia si combatte in una fresca mattinata di primavera.
I due schieramenti sono radicalmente diversi, ordinato e con un solido piano l'esercito Acheo affronta un esercito Ionico non solo inferiore numericamente ma anche apparentemente disorganizzato, lo stratega Hardin infatti pare non abbia dato alcuna direttiva strategica per lo scontro e lo schieramento iniziale delle truppe risulta anomalo.
Lo scontro si apre con una furiosa pioggia di frecce su tutta la linea, l'assalto Acheo è tanto brutale che i pochi opliti leggeri Ionici sull'ala destra vengono istantaneamente spazzati via, gli arcieri Ionici quindi avanzano portandosi dalla terza linea alla prima e, sul fianco destro, iniziano a rispondere al fuoco metre sotto una pioggia mortale l'esercito Ionico avanza, è qui, che gli arcieri di Magheìa si ritirano lasciando campo libero all'assalto della fanteria Achea.
Sul fianco destro dell'esercito Ionico l'ala sinistra Achea, forte di 1500 opliti pesanti calpesta i 350 arcieri Ionici rimasti, sulla destra Achea 1500 opliti pesanti penetrano con facilità la già provata linea di opliti leggeri Ionici e puntano rapidamente sugli arcieri nelle retrovie.
Solo al centro gli opliti Pesanti di τό τέλος τοῦ ἄστρος sembrano offrire una qualche resistenza, sebene superati in numero di 2 a uno resistono stoicamente, finchè, accerchiati dalle ali Achee, infine, circondati e inpossibilitati anche solo a muoversi, i soldati di τό τέλος τοῦ ἄστρος sono annientati, i pochi fuggitivi che riescono a salvarsi si disperdono.
Nascosto sotto una pila di cadaveri lo stratega Hardin riesce a sopravvivere e, calata la notte, a fuggire per tornare a Trantor.
Nausithous guida quindi l'esercito di Magheìa alla conquista della regione e poi verso nord dove conquisterà Elea dopo un breve assalto e la regione di Terminus.
 

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Guerra civile Atlantidea

La potente flotta Arcadiana al comando del navarca Lisimaco e forte di 120 vascelli di cui 40 sono le temibili pentaremi Atlantidee salpa da Neocron e raggiunge dopo un breve viaggio il tratto di mare chiamato Zacinthia, della flotta di Caonia non vi è traccia e un piccolo ma potente contingente di 2000 Hetairoi di Erato, l'elite dell'esercito di Arcadia viene sbarcato al comando dello stratega Epaminonda, mentre la flotta torna indietro a proteggere la capitale il piccolo esercito penetra quindi senza sforzo nella regione di Pleia fino alla città di Eleutione dove, i due eroi Corilo e Atalanta, inviati in avanscoperta, vengono in contatto con la scarna difesa della città, dopo un breve quanto concitato scontro con la milizia cittadina che viene in buona parte dispersa nel tentativo di fermare Atalanta che con un martello stà demolendo le porte della città o catturare Corilo che scambiato erroneamente per un principe Fenicio viene scortato fino alle sale dei dignitari locali, l'esercito di Arcadia giunge finalmente alla città e con poche ma accurate salve di frecce elimina i pochi difensori rimasti al loro posto e conquisa definitivamente il centro.
Il centro di una città e di una regione desolati.
Ed è qui che la strategia di Caonia si palesa, svuotata la regione dove gli strateghi avevano intuito sarebbe sbarcato l'esercito Arcadiano, l'armata di Caonia è stata trattenuta nella capitale in cui, rafforzata da ingenti quantità di reclute arruolate anche grazie al grande afflusso di profughi, sia l'esercito che la flotta di Caonia diventano ora una forza temibile.
Intrappolati nel sud dell'isola con un esercito nemico ora decisamente vasto a nord, e una flotta nemica ora pronta a isolarli definitivamente via mare, i soldati di Arcadia ora sanno che nell'anno che arriverà dovranno combattere non per la conquista ma per la propria vita mentre Caonia mostra che anche un piccolo dominio può ancora affilare le armi e resistere, la guerra che presto raggiungerà il suo culmine si dimostrerà una lotta all'ultimo sangue in cui nessuno dei due contendenti sembra avere ne la voglia ne la possibilità di trattenere i colpi.
 

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Le guerre doriche

Come promesso in sede diplomatica il piccolo ma aggressivo esercito Dorico marcia sui territori di Euryphaessa, le armate degli Eury intanto hanno ricevuto l'ordine di avanzare ed è sul confine che i due eserciti si incontrano.
Bellona, l'inarrestabile prescelta di Atena si pone al comando delle truppe degli Eury.
I due eserciti ben ordinati si scontrano, 2000 uomini per i Dori, 4500 per gli Eury, su tutta la linea gli Ioni iniziano con un fitto lancio di frecce che infligge però pochi danni, addirittura, sul fianco destro dell'esercito Ionico, i Dori avanzano lentamente e, quando le frecce vengono scoccate, un'ordine impartito con perfetto tempismo lancia alla carica gli opliti leggeri facendogli superare le frecce prima che queste cadano, su tutta la linea quindi gli arcieri si ritirano lasciando spazio alle falangi, lo scontro è brutale e vi è un grave attrito finchè, con una spinta decisa, gli opliti pesanti al centro dell'esercito di Euryphaessa, riescono a sfondare la linea Dorica, all'esercito dei Dori viene quindi ordinata la ritirata, mentre l'esercito Ionico arresta la sua carica permettendo ai nemici di tornare alle proprie case in buon ordine onorandone il valore in battaglia, la nomea di Euryphaessa e del suo ethos sul campo di battaglia risultano quindi rafforzati dal loro comportameno onorevole.
 

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La vendetta di Poseidonia

Poseidonia porta il suo sguardo a nord, l'arcipelago di Athos viene attaccato in vari modi e su più fronti, un piccolo esercito sbarca sull'isola di Athos e le forze del tiranno Efialte,, colpevole secondo Poseidonia della morte di un loro diplomatico, nonostante infliggano gravi perdite agli arcieri schierati sul lato sinistro vengono rapidamente debellate dopo un'azione a dir poco eroica degli opliti pesanti al centro, nel frattempo giungono notizie dalle altre isole, sebbene Aristofane non sia riuscito nella sua missione diplomatica, Teseo, sbarcato nell'isola di Chios, ha affrontato e ucciso un temibile mostro, un rettile sputafuoco di grandi dimensioni, e si è appropriato del suo grande tesoro.
 

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Pace a Creta

Dopo un lungo dialogo diplomatico Creta accetta infine di divenire un regno vassallo di Timurania e pagare un regolare tributo, la regione di Psiloritis e la capitale Knossos vengono quindi restituite a Minosse e Rankor parte verso nuove favolose avventure.
 

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Afragolius

Un anno di piccole conquiste per il Dominio Afrano, viene annessa una nuova regione, costruita una nuova città, Tiro torna ad essere un sacerdote e viene reclutato un nuovo eroe, a causa di alcuni errori di contabilità ci sono un po di scompensi che peseranno sull'anno futuro ma in generale è decisamente un buon anno.
Notabile l'ampliamento del già potente esercito Afrano con il reclutamento di due nuovi reggimenti di falangiti corazzati, non vi è dubbio sul fatto che l'esercito di Afra sia ora il più potente e vasto del mondo ellenico.
 

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Arcadia

Sembra un anno positivo, viene stretta una solida alleanza con le vicine Cicladi e nuovi territori vengono annessi, si osserva inoltre la creazione di nuove strutture, anche l'esercito e la flotta vengono ampliati, sul finire dell'anno però una terribile maledizione colpisce le donne Arcadiane rendendole sterili e solo dopo molte offerte l'offeso Dioniso si placa ma la maledizione non è senza strascichi, la popolazione di Arcadia non è cresciuta, inoltre dal fronte appena aperto con Caonia sembra che le cose non siano buone, l'esercito, penetrato inizialmente con facilità si è trovato in una terra desolata mentre le forze di Caonia iniziano a chiudere un'astuta e mortale trappola, e con la tregua olimpica in avvicinamento, le speranze di una rapida vittoria paiono ora distanti.
 

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Caonia

Dopo un inizio anno difficile un eroe salva Ogigia dalla temibile Idra, ma le disgrazie sembrano non finire per la piccola oligarchia, notizie di un'imminente invasione Arcadiana spingono gli oligarchi a mettere in atto un piano tanto disperato quanto letale, il luogo di sbarco viene evacuato e ogni risorsa viene destinata alla guerra per creare una potente flotta e un potente esercito per ricacciare il nemico in mare.
Purtroppo per Caonia parte del denaro che sarebbe stato accantonato per l'anno successivo è stato rubato, prima di accorrere nelle stanze blindate e trovarle svuotate pare che le guardie abbiano sentito uno Yodel.
Presto diventano chiare due cose, l'esercito Arcadiano isolato non potrà resistere e tutto verrà deciso da un singolo scontro sul mare.
 

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Cicladi

La tradizione pacifica delle Cicladi prosegue ininterrotta, vengono aperte nuove rotte commerciali, acquisita una regione, costruita una città e ampliata la capitale, viene inoltre varato un patto di alleanza con la vicina Arcadia
 

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Corinto

Un buon anno per re Andros di Corinto, i confini del regno vengono ampliati e vengono migliorate le relazioni con i popoli vicini, i legami con i vicini ioni vengono rinsaldati tramite accordi commerciali mentre una sportiva competizione migliora le relazioni con gli achei a nord, vengono ampliate la capitale e l'agorà e molte risorse engono esportate mentre l'esercito viene a poco a poco sempre più rafforzato.
 

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Creta

Creta diventa a tutti gli effetti uno stato vassallo di Timurania a cui pagherà un tributo annuale, in cambio riceve la protezione di Timurania e gli viene restituita la capitale Knossos e i territori circostanti, viene reclutato nuovamente un piccolo esercito e vengono costruiti diversi edifici, e con l'apertura di nuove rotte commerciali l'isola di Minosse si avvia verso la ripresa dopo la terribile guerra.
 

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Despotato di Magheìa

Il despotato dimostra la sua aggressività passando all'offensiva, dopo un'ampia manovra le truppe Achee si scontrano con l'esercito Trantorano ottenendo una brutale vittoria e proseguono la loro marcia fino a conquistare la Messenia e la regione di Terminus assaltando la città di Elea.
Nella regione di Eskos viene fondata la città di Periapton e l'esercito del despotato viene ampliato con nuove unità di opliti.
Infine degna di nota la costruzione di un tempio.
 
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Euryphaessa

Gli eury respingono immediatamente l'attacco dorico proveniente da Dorilea e conquistano la regione mentre 2 nuove regioni vengono unite al dominio, viene ampliata la capitale e la piazza del mercato e questo porte un nuovo impulso ai commerci, inoltre viene migliorata notevolmente limmagine del dominio con il resto dell'Ellade, Gli eury hanno ora perso la loro cattiva reputazione e si stanno già avviando a un riconoscimento più ampio
 

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τό τέλος τοῦ ἄστρος

La guerra con Magheìa sembra arrivare inaspettata trovando l'esercito disorganizzato, la cosa costa al dominio ben 2 regioni.
Sembra che il consiglio dell'oligarchia non concordi su molte cose, vengono dati ordini privi di obbiettivi e emanati editti incomprensibili, alla fine vengono reclutate delle truppe in emergenza e un nuovo Kryptes.
 

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Osmopondia Boreios

Rallenta l'espansione di Osmopondia con l'annessione di un solo nuovo territorio, gli oligarchi preferiscono concentrarsi quest'anno sul rimettere in piedi la macchina bellica Achea e sull'intrattenere relazioni commerciali e diplomatiche con altre fazioni, vengono quindi migliorati i rapporti con i domini Ionici vicini e migliora ulteriormente la già ottima nomea di questa grande nazione
Con la costruzione di una nuova città e di diverse infrastrutture inoltre Osmopondia inizia a consolidare il suo dominio
 

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Poseidonia

Il regno festeggia con una grande celebrazione la nascita di Nauplio, figlio di re Teseo e della regina Arianna, per l'occasione avvengono grandi celebrazioni e vengono abbassate le tasse.
Il regno Ionico gioisce inoltre per l'annessione di due nuovi territori e per l'occasione viene eretto un nuovo tempio oltre a varie infrastrutture e vengono ampliate e avviate varie rotte commerciali.
 

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Timurania

Un grande anno per Timurania, viene vassallato il regno di creta che ora ne diviene uno stato tributario, una nuova regione viene annessa e vengono reclutati un nuovo eroe e un nuovo stratega, viene fortificata la città di Bosnica, costruite nuove infrastrutture e, ovviamente, arruolate nuove truppe portando definitivamente Timurania tra le nazioni militarmente più potenti del mondo ellenico sia per terra che per mare.
 
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