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La Guerra dei Giganti

All'inizio di questo funesto anno 3934 l'esercito principale dell'Impero dell'Arpia, ignaro di quanto stà avvenendo a Kyrne Lamiya, varca il confine del territorio degli eldar in quella che appare fin da subito una campagna da lungo tempo progettata. Fila dopo fila le armate al comando dell generalessa Falka invadono e soggiogano con facilità la regione di Entar per poi puntare direttamente su Dor Lomin dove si trova di fronte l'esercito reale Eldar comandato dal generale Elendil e con alla sua testa il Celestiale Loras.
Mentre le due armate si fronteggiano, l'aria sfrigola letteralmente per la ptoenza degli incantesimi di battaglia: al comando del Celestiale, gli alberi si animanoe fromato un possente reggimento si scagliano contro le forze imperiali ma non possono niente contro il ciclopico Arconita: il colosso di ferro e acciaio si apre un varco fra le schiere deit reant e punta direttamente contro il Celestiale...solo per essere sorpreso da una esplosione di energia che los caraventa all'indietro apparentemente stordito mentre l'essere di energia sguaina la propria lama e si scaglia all'attacco.
Oltre 3500 arcieri elfici anneriscono il cielo di frecce mentre lanciano salva dopo salva contro le armate nemiche ma ben poche di queste frecce giungono a segno...i venti sembrano infatti combattere insieme alle arpie deviando o smorzando i micidiali dardi elfici ben pochi dei quali giugnono a segno mentre al contrario le frecce lanciate dalle arpie volano diritte verso il bersaglio colpendo bene e lontano. Un diverso dramma si stà svolgendo al centro dello schieramento dove il nucleo dell'esercito degli Eldar, i possenti Eletti, subisce la carica di oltre 5000 cavalieri corazzati, la crema dell'esercito di schiavarazza. Splendidi soldati, gli Eletti controbattono colpo su colpo mettendo seriamente in difficoltà la cavalleria nemica che esaurito l'impeto della prima carica si trova in condizioni di svantaggio...finchè il suono di un corno richiama i cavalleggeri verso il centro dello schieramento mentre gli Eletti si trovano a dover affrontare una nuova, terribile minaccia: tremila arpie armate dalla testa ai piedi di mithril, l'ennesima arma segreta sfoderata da Falka. Superbamente armate, abituate a combattere fin dall'infanzia le feroci combattenti impegnano a fondo gli Eletti per poi improvvisamente sganciarsi e ritirarsi in volo mentre la cavalleria parte in un'altra carica. Mentre le arpie tentano inutilmente di sfondare il centro delle forze degli Eldar e Celestiale ed Arconita infuriano l'uno contro l'altro, le forze elfiche tentano di sfondare sull'altro lato, la dove sono concentrati i valorosi mercenari della Tempesta Invernale. Veloci ed impavidi, i cavalieri elfici affrontano senza timore le frecce delle arpie costringendole a prendere il volo e ritirarsi e puntando direttamente contro i 1500 lancieri che stanno dietro di esse. Schiavarazza o no, gli umani affrontano valorosamente la carica riuscendo a bloccare le forze della compagnia mercenaria che non riesce a sfondare per quanto intensamente insista.
Lo scontro fra i due possenti eserciti è molto equilibrato e la carneficina è grande: da un lato le armate delle arpie sono più numerose e leggermente meglio armate e abilmente comandate, ma dall'altra parte le forze elfiche sono composte essenzialmente da truppe di elite che non vacillano e non si ritirano e la carneficina è grande da entrambe le parti.
Ora però è il turno degli eldar di mettere in campo la loro arma segreta: dietro invocazione della Regina Elenwen, i morti del mausoleo del Dor Lomin vengono risvegliati in forma di spettri e come un esercito orribile e compatto si scagliano in soccorso dei loro fratelli, con effetti devastanti.: ora è il centro delle arpie ad essere sulla difensiva mentre con grandi urla di gioia la Tempesta Invernale torna all'assalto vedendo l'ala dello scheiramento nemico ondeggiare pericolosamente sotto l'assalto degli Spettri; e le grida di battaglia degli eldar diventano un canto quando sul lato opposto un terribile colpo del Celestiale trafigge l'Arconita al petto in un grande fregore di esplosioni e di luci mentre i cristalli di mana che animano l'essere msotruoso esplodono l'uno contro l'altro e il ttiano d'acciaio crolla a terra, ridotto ad un inutile ammasso dif erro mentre il Celestiale leva la spada verso il cielo
Aiya Túrë!
Aiya Túrë!
Aiya Túrë!


Ma, rapidamente come si è levato, il canto degli Eldar si trasforma in un gemito...un'ombra fa la sua comparsa sul campo di battaglia e le tenebre avvolgono gli eldar: Shooting Star, l'Antico Drago, si scaglia su Loras calando su di lui viogliaccamente alle spalle: Il Celestiale tenta di levare la spada ma viene investito da un getto di fiamma; resiste levando il brando per colpire, ma al secondo assalto crolla a terra investito in pieno dagli artigli del drago. Feroci e bramose le zanne della belva si chiudono sul collo del Celestiale frantumando colloe ossa...e Loras si accascia trasformandosi poco dopo in cenere, ucciso per la seconda volta.
Alle sue spalle un'armata dragonide forte di 15,000 guerrieri, per lo più lancieri e fanteria pesante si lanciano sugli eldar che già assaporavano la vittoria, ridando coraggio alle ormai esauste schiere al comando di Falka che pochi attimi prima erano sul punto di cedere: lo scontro si riaccende più feroce che mai ma sebbene gli Eletti facciano pagare il fio della loro impudenza a molti dragonidi, il danno ormai è fatto: Shooting Star imperversa incenerendo i treant superstiti col suo fiato infuocato e facendo strage di arcieri,cavalleria corazzata e arpie rivestite di mithril si gettano più che mai contro il centro degli Eldar e sul fianco la cavalleria della Tempesta Invernale viene quasi annientata dai lancieri dragonidi mentre persino gli Eletti cominciano a perdersi di animo; infine elendil ordina la ritirata per cercare di salvare il suoe sercito e riesce a disimpegnarsi con abilità, grazie soprattutto agli spettri che sis acrificano una seconda volta per i loro fratelli con la loro forza e òa determinazione che luccica nei loro occhi e che sembra intimorire persino il terribile drago rosso; alla fine della battaglia, avendo difeso un'ultima volta la loro patria gli spettri scompaiono dissolvendosi in una candida nebbia.

L'armata del sud ha ottenuto la vittoria, ma è una vittoria ben amara. dei 25,000 guerrieri iniziali, soltanto 16,000 sono sopravvissuti e il terreno è costellato dei cadaveri di arpie e schiavarazza, resi finalmente uguali di fronte alla morte indifferente; e l'Arconita è ridotto ad un rottame di ferro; si dice che persino la sanguinaria Falka rimanga disgustata di fronte ad un simile massacro.
Non stanno meglio gli Eldar...i valorosi guerrieri della Tempesta Invernale sono caduti fin quasi all'ultimo uomo ed il loro comandante Falastiel è stato fatto prigioniero dai dragonidi...a tutti gli effetti la Tempesta Invernale non esiste più. Insieme a loro giacciono oltre tremila eldar, umili arcieri come orgogliosi Eletti, e l'esercito efico è ridotto di quasi seimila effettivi: solamente i dragonidi hanno subito perdite limtiate e possono gioire di questa vittoria.

Una volta di più Dor Lomin è inondata di sangue e alcuni cominciano a bisbigliare che quella regione, così spessot eatro di cruenti massacri, deve essere maledetta, dannata agli occhi degli dei e degli uomini.

La Battaglia del Mare delle Tempeste

Mentre nel Dor Lomin infuria la guerra, una squadra navale eldar forte di 20 navi da guerra si unisce ad un distaccamento della grande flotta di Ishitara, comprendente a sua volta 20 navi da guerra e 10 galee, per poi recarsi nel Mare delle Tempeste con l'intento di indagare sugli attacchi ai emrcantili avvenuti lo scorso anno da una flotta misteriosa stranamente somigliante a quella del regno di Re Shiran.
Giunto nel Mare delle Tempeste la flotta alleata si imbatte però nel groosso della flotta dell'impero meridionale pari a 100 navi di cui 30 navi da guerra e 70 galee. Lo scontro inevitabile e il suo esito, vista la drammatica sproporzione delle forze in campo, segnato fin dall'inizio nonostante il valore dei marinai di Ishitara e l'accanita resitenza degli eldar. Quando la battaglia ha termine e finalmente le superstite navi alleate riescono a ritirarsi ben 18 navi da guerra eldar e 12 navi da guerra di Ishitara risultano affondate oltre a tutte le galee. L'ammiraglia del comandante Gawain Talarim è affondata dopo essere andata in fiamme a causa delle frecce infuocate del nemico e il comandante è affondato con essa, nella migliore tradizione marinaresca.
 
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L'Ascesa del Drago

Molti anni dopo la distruzione del Dominio, un esercito dragonide fa nuovamente la sua comparsa ad Arkhosia l'antica capitale dei dragonidi, evacuata dai sudditi della Regina dell'Alveare in obbedienza agli accordi presi col terribile Shooting Star. Per la seconda volta il principe Artorias Sol'karee viene solennemente proclamato Konahrik se Dovahkiin ma questa volta sotto la sovranità dell'Antico Drago. La notizia dell'entrata in guerra contro gli eldar al fianco del lontano impero meridionale viene accolta con sinistro compiacimento da coloro che vivono nei resti del vecchio Dominio che vedono finalmente la possibilità di riscattare il proprio passato e forse riconquistare l'antica grandezza; nè il drago esita a gettare in questa impresa le proprie risorse: centinaia di monete e decine di cristalli vengono elargiti da Shooting Star ai propri servitori e numerosi reggimenti vengono approntati per la guerra, mentre tutte le forze disponibili marciano insieme al drago per combattere con gli odiati Eldar. enon è esagerato affermare che il loro arrivo nel pieno della battaglia abbia deciso le sorti dello scontro.
Ma quello che forse è il più grave sfregio all'orgoglio dei nemici è vedere, insieme alle insegne del Dominio, garrire al vento bandiere col simbolo della Spirale del Caos, lo stendardo di Tiamat. Aborrito per migliaia di anni ed utilizzato soltanto dai Caduti, il simbolo della Dea del Caso fa ora la sua prima comparizione in un esercito di viventi per la prima volta dopo migliaia di anni ed è abbastanza ovvio vedere dietro questa sinistra iniziativa la mano dell'Antico Drago.
 

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La Guerra dei Caduti

Mentre il Mondo Conosciuto, a nord come a sud, è sconvolto da terribili avvenimenti, nelle Wasteland prosegue, dimenticata da tutti, la guerra fra le alleanze di Caduti. Dopo i trionfi dell'anno precedente le armate del Consiglio del Giudizio sembrano ormai prossime alla cittoria finale contro il Covenant. L'armata di Cetandev si trattiene a nord per completare la conquista delle rimanenti regioni controllate dalle alleate di Vashti mentre gli eserciti uniti di Shohn Maht e Ishan'Gul insieme col mostruoso drago non morto si apprestano a dare l'assalto ad Evernight.
La grande necropoli di Lady Vashti è difesa oltre alle forze di quest'ultima dagli interi eserciti di Diksha e Selvana ben coscienti che perdere la roccaforte di Vashti significa perdere ogni residua speranza di resistere. Come sempre nelle battaglie fra schieramenti di non morti lo scontro è all'ultimo sangue(per così dire) impietoso e mortale; nessuno dei soldati dell'uno o dell'altro schieramento sono ormai in grado di provare paura o esitazione: combattono, stancamente ma implacabilmente, fino alla completa distruzione senza esitazioni o dubbi o rimorso.
Per alcune ore lo scontro va avanti in maniera equilibrata: il Covenant ha preparato bene le sue difese in vista di questo giorno e Vashti si incarica personalmente di tenere a bada il drago non morto con le proprie magie mentre sotto le mura infuria lo scontro fra gli opposti schieramenti; in un paio di occasioni torri d'assedio di Shohn Mahti riescono a riversare contingenti di non morti sugli spalti ma ogni volta vengono respinte e la battaglia prosegue.
Quando ormai il sole è quasi tramontato, un intervento inaspettato spezza lo stallo fra le due armate: un piccolo(relativamente agli altri) ma bene organizzato contingente di non morti fa la sua comparsa alle spalle delle forze di Ishan'Gul, impegnate contro l'esercito di Selvana prendendo le truppe del Caduto fra due fuochi. Prima che Shohn Maht si avveda di quanto stà succedendo le forze di Ishan'Gul, prese nella tenaglia, vengono letteralmente fatte a pezzi e lo stesso paladino decaduto deve fuggire incalzato dal suo avversario: un umanoide interamente coperto da armatura e la mano sinsitra mancante...nientemeno che Melchior, redivivo ed evidentemente alleato del Covenant!
Preso in trappola, battuto ma tutt'altro che annientato Shohn Maht è costretto a ritirarsi mentre gli eserciti alleati ne approfittano per incalzare Ishan'Gul ed assediare Adunakhur costringendo il paladio decaduto alla resa, non essendo questi capace di difendere la città con quel poco che rimane delle sue forze: un trionfo inaspettato ma non decisivo in attesa che l'enorme armata di Ceyandev ritorni da nord per chiudere i conti una volta per tutte.
 

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Dominio dei Frostlings

E' con una certa stizza che Re Draksmarg vede scoppiare una nuova guerra che inevitabilmente finisce con l'attirare tutta l'attenzione degli stati confinanti distogliendola dalla riconquista dei territori del nord dai Caduti. Non appena a Bianco Cristallo giungono notizie di battaglie titaniche e di flotte in fiamme, che fanno comprendere al re e ai suoi ministri la portata del conflitto che si stà scatenando, i Frostlings si affrettano a proclamare la propria neutralità dicendo a chiare lettere di non avere nessuna intenzione di lasciarsi coinvolgere in una nuova disastrosa guerra del nord.
Nella loro frenesia di mettersi al sicuro da qualsiasi nemico un emissario, scelto fra alcuni coraggiosi volontari, viene persino inviato ad Evernight per negoziare la cessazione delle ostilità con Lady Vashti e le sue alleate; normalmente una simile ambasceria sarebbe con ogni probabilità finita male ma Vashti ha altre gatte da pelare e la Caduta acconsente a una nuova tregua con il Dominio arrivando persino a restituire la provincia di Skane in cambio di una non ben precisata contropartita sulla quale però gli esseri del gelo stendono un velo di assoluta segretezza.
 

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Regno di Ishitara

L'anno inizia sotto buoni auspici per Ishitara che riscuote un notevole successo nelle proprie attività commerciali riuscendo non solo a chiarire la situazione incresciosa generatasi lo scorso anno con gli Eldar a causa degli assalti operati ai mercantili elfici da ignoti impostori ma anche ad espandere ulteriormente i propri commerci stabilendo nuove lucruose rotte commerciali con l'Unione di Carandor. Ishitara mostra anche un rinnovato interesse per la propria flotta e investe una grande quantità di denaro nella costruzione di un gran numero di galee da guerra. Re Shiran si occupa inoltre di alleggerire la pressione demografica nelle regioni più popolose del regno iniando numerosi coloni nelle zone più periferiche e si registra con soddisfazione la fine della pestilenza nella città di Bastiglia di Ishitara.
Purtroppo con l'avanzare delle stagioni la situazione peggiora notevolmente: quando le arpie invadono il territorio di Minnonar il contingente del grifone si trova coinvolto nel conflitto al fianco dei propri alleati subendo gravi perdite; non solo ma la squadra navale inviata insieme ad una flotta di Minnonar ad investigare nel Mare delle Tempeste di trova di fronte la flotta dell'impero meridionale e viene quasi annientata nella battaglia successiva.
 

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Unione di Carandor

Nonostante le forze delle driadi siano accampate sotto le mura di Sinnar'Ost, il Direttorio affronta la situazione con consumata prudenza. Confidando sulle capacità difensive della città, l'Unione si concentra sul compito di compensare le eprdite subite nella battaglia per la riconquista di Sidr'Ost. Quest'ultima è anche oggetto di lavori di riparazione e ricostruzione che agevolano il rientro dei profughi nella desolata provincia. In realtà, questo apparente disinteresse nasconde l'intento preciso di inviare di soppiatto un contingente in soccorso della città cercando di prendere di sorpresa le Spriggan, ma l'accurata pianificazione e tutti i sotterfugi messi in atto risultano essere inutili poichè le driadi, abbastanza a sorpresa, dopo aver saccheggiato i sobborghi della città si ritirano nei propri territori ben prima dell'arrivo del contingente di soccorso.
Nuovi rapporti commerciali vengono intrattenuti con il Regno di Ishitara ma le attività economiche più rilevanti sono rappresentate da una serie di massicci investimenti nella ricerca tecnologica, investimenti che portano al completamento di alcuni importanti progetti. Somme minori vengono dedicate alla costruzione di una nuova torre di magia e all'addestramento di un nuovo Sicario; si segnala anche il reclutamento di un nuovor eggimento per le'sercito.
Infine, ultima in ordine cronologico ma non in ordine di improtanza, il Direttorio approva la definitiva abolizione della schiavitù con la sola eccezione della schiavitù a seguito di gravi reati contro la vita o la proprietà. La legge, che elimina una delle più gravi motivi di discriminazione fra elfi ed umani viene accolta con grande soddisfazione dagli umani e assicura la pace sociale allo stato anche se scontenta la fazione superiorista elfica.
 

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Reame Spriggan

L'elefante ha partorito un topolino: questo è il pensiero che attraversa la mente di tutti gli osservatori che dopo aver assistito lo scorso anno alle veementi accuse delle Spriggan all'Unione per non parlare del proditorio attacco a sorpresa, assistono ora ad una condotta d'assedio assai fiacca da parte delle driadi che si limitano a un breve assedio, caratterizzato da alcune "esazioni" di "contributi" nelle campagne, per poi operare una ritirata altrettanto rapida dell'avanzata dellos corso anno, azione che a detta di molti sorprende la stessa Unione che già aveva messo in atto piani elaborati per soccorrere la città assediata.
A parte questa bizzarra condotta di guerra le driadi si limitano ad operare alcuni investimenti nel settore della ricerca e al potenziamento di una torre di magia. Ai nani "salvati" negli scorsi anni tramite veri e propri raid all'interno degli stati nanici viene concess la piena libertà a condizione che si stabiliscano a vivere nei territori Spriggan condizione che finisce per essere accettata dai nani anche perchè ogni possibilità di ritorno nelle proprie case sembra ormai escluso.
 

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Regno di Minnonar

L'attacco improvviso delle froze dell'Impero meridionale non coglie di sorpresa gli eldar che, forse messi sull'avviso dalla tesa situazione internazionale, avevano impiegato buona parte dell'anno a preparare le proprie difese, nè valgono ad abbassare il morale del Regno i rovesci subiti dei primi scontri: la battaglia di Dor Lomin ha tutta l'aria die ssere una vittoria di Pirro per il nemico e la sconfitta della squadra navale nel mare delle tempeste è tutto sommato di portata limitata e le eprdite subite sono praticamente immediatamente compensate dal varo di diverse squadre navali nuove di zecca dai cantieri reali e si segnala anche l'addestramento di qualche nuovor eggimento che verà utile per compensare le eprdite della recente battaglia.
Nondimento questo primo anno di guerra registra la perdita delle regioni di Entar e Dor Lomin mentre l'unico successo registrato è l'aver sventato un tentativo dragonide di porre sotto assedio Rhaak H'Astor da parte di un distaccamento nemico che viene però nettamente sconfitto da un contingente al comando del generale Galandrin Elentaurion con la perdita di appena duecento soldati contro quasi un migliaio di caduti dragonidi.

Risultati nettamente migliori sir egistrano sul piano diplomatico/commerciale con la creazione di alcune nuove rotte con i vicini di Ishitara e con i Frostlings con i quali viene anche raggiunto un accordo per l'improtazione di ferro. Da notare anche che la regina Elenwen decide di romepre il trattato di alleanza con il Reame Spriggan, senza dubbio per via della recente dichiarazione di guerra delle driadi all'Unione di Carandor. Anche quest'anno si segnalano forti investimenti nella ricerca tecnologica e la creazione di alcune rotte commerciali con lo stato nanico.
 
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Fratellanza di Wotan
(Ex stati Fortezza Pugno di Ferro e Clan del Corvo)

Il nuovo anno vede finalmente ilt ermine della disastrosa guerra che aveva visto coinvolti gli stati nanici contro una eterogenea coalizione di paesi nemici; le condizioni di pace però sono durissime e comprendono la perdita di oltre metà dei territori originali dei due stati oltre ad alcune condizioni umilianti come il cambio delle divise delle'sercito preteso dal pazzoide Konrad di Sylvania.
Considerato lo stato di prostrazione dei due paesi e il fatto che durante la guerra il sovrano del Clan del Corvo è morto senza eredi, i due stati nanici decidono di unirsi sotto la la sovranità della dinastia regnante del Pugno di ferro dando vita ad una nuova entità politica battezzata "Fratellanza di Wotan" in onore della divinità patrona dei nani. Gli inizi del nuovo stato sono per forza di cose difficili; tuttavia i nani sembrano ptoer contare sulla salda amicizia degli eldar che offrono alla Fratellanza la possibilità dic reare nuove rotte e un sussidio per ptoer cominciare a riparare i danni dovuti alla lunga guerra.
 

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Il Formicaio

Sul piano dei rapporti internazionali si registrano due eventi della massima importanza per la nazione dei Formian; il primo è certamente la conclusione vittoriosa della guerra contro i nani che porta alla riconquista delle regioni di Catena Iperborea e Terralegno, regioni perdute durante le prime guerre naniche e alla cui perdita la Regina dell'Alveare non si era mai rassegnata. Il secondo grande evento riguarda la cessione, avvenuta dopo lunghe trattative e molti tentennamenti, della regione di Arkhosia a Shooting Star in cambio di una fornitura di grano e di un trattato di amicizia. Da notare comunque che i Formian hanno preferito evacuare i propri coloni dalla regione prima di cederla ai dragonidi, i quali dal canto loro non sembrano per nulla infastiditi dalla cosa tanto sono ansiosi di ricolonizzare la loro vecchia capitale.
Consolidata la propria posizione internazionale e conclusa la guerra, la Regina riporta le tasse al livello normale venendo così incontro alle istanze di gran parte del popolo formian per il quale le tasse di guerra risultavano assai gravose. Si segnalano anche la creazione di alcune nuove rotte commerciali con la vicina Contea e il reclutamento di alcuni nuovi reggimenti.
Infine la Regina dell'alveare decide l'investimento di una discreta somma per la ricerca di alcuni progetti particolarmente cari alla nazione Formian registrando alcuni importanti progressi.
 

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La Contea

Gli halfling mantengono la loro politica pacifica occupandosi soprattutto di questiuoni commerciali. Con il formicaio vengono stabiliti alcune rotte commerciali ed effettuate alcune limitate compravendite di risorse mentre viene massimizzato lo sfruttamento del monopolio della città britannica di Taraska. Si segnala anche la creazione di una rotta commerciale con la lontana Goslar nel territorio dell'Impero meridionale e di un'altra nel territorio goblin.
Numerose missioni diplomatiche fanno la spola fra Solesplendente e Urcan-Balit nelt erritorio dei Minotauri con i quali è stata ormai forgiato un solido rapporto di amicizia: tecnici della Contea aiutano il khanato nello sviluppo delle proprie tech e non è escluso che a breve verranno create delle vere e proprie rotte che attraversino le steppe per portare nuovi esotici prodotti sui rinomati mercati dei mezzuomini.
Il Conte Caradoc non perde di vista l'importanza della ricerca che anche quest'anno usufruisce di corpose sovvenzioni mentre viene effettuato anche qualche limitato reclutamento. Infine viene proseguita la politica di effettuare distribuzioni gratuite di vino allo scopo di mantenere alto il morale degli hafling i quali possono vantare ilf atto di essere una delle popolazioni col più alto morale (e tasso di ubriachezza) di tutta Ea.
 

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Ducato di Sylvania

E' un anno interlocutorio per Sylvania che in mezzo a tanti conflitti sembra soprattutto voler tutelare la propria neutralità; il duca Konrad infatti non solo tiene Sylvania fuori dal conflitto fra eldar e arpie ma con un gesto a sorpresa proclama ufficialmente la sospensione dei trattati che lo legavano all'Unione di Carandor e al Reame Spriggan, per tutta la durata del conflitto in atto. Alcuni delegati peraltro si recano a Silvermoon per non meglio precisati scambi di informazioni col Direttorio.
Si conclude vittoriosamente il conflitto con l'alleanza nanica: Sylvania ne esce notevolmente ampliata e in possesso delle rinomate forge di Mithril; sono molti a ritenere che lo stato nordico sia ormai avviato a diventare una delle grandi potenze del mondo conosciuto, per ricchezza, potenza delle'sercito e pura e semplice estensione dei suoi territori.
Per ilr esto si segnalano soltanto attività minori fra le quali spicca lo spostamento di alcuni coloni dalla lontana Konradstafen ai nuovi domini di Karac Lotir.
 

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Impero Rahonavide

Concluso il breve, ma forse decisivo, intervento nelle guerre naniche, i Rahonavidi tornano a concentrarsi sullo sviluppo dei propri territori. Oltre ai soliti spostamenti di coloni, il cui scopo sembra essere oscuro per tutti gli osservatori, eccetto naturalmente i sauroidi, viene dato un forte impulso alle opere di irrigazione: per tutto il corso del Grande Fiume, la principale risorsa dei Rahonavidi e non soltanto per modo di dire. Le rive del grande corso d'acqua infatti sono ormai costellate di fattorie, allevamenti, canali e quant'altro per tutta la lunghezza del tratto controllato dall'impero sauroide.
Una nuova torre di magia viene eretta nella regione di Gandhara mentre alla corte imperiale fa scalpore una ardita rappresentazione, per metà teatro e metà balletto, nota col bizzarro nome di "La mossa del Sexy Raptor".
Molto maggior stupore e preoccupazione desta invece quello che promette di essere un avvenimento epocale per tutta Ea: i sauroidi infatti, in un atto temerario (ancora più temerario contando che la proposta iniziale è venuta da un troll) e senza precedenti a memoria d'uomo, aprono un portale con la dimensione alternativa conosciuta semplicemente come "Altrove" permettendo ad uno dei suoi abitanti, comunemente conosciuti come Demoni nel folklore di Ea, di entrare nel nostro mondo.
 

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Trollheim

Le energie dei troll sono per quest'anno concentrate nell'assistenza all'apertura del portale con la dimensione demoniaca dell'Altrove. Fra tutte le razze di Ea i soli troll sembrano mostrare un sincero entusiasmo per l'impresa e da più parti si mormora che le leggende troll sui cosiddetti demoni e la sorprendente conoscenza del rituale di apertura del portale devono pure arrivare da qualche parte. Quello che in molti si chiedono nervosamente è se i troll consocano veramente tutte le conseguenze dell'avere aperto Ea all'influenza di creature di un altra dimensione e si siano presi la briga di informare i loro signori sauroidi.
 

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Sacro Impero di Britannia

Il terribile conflitto scoppiato fra arpie ed eldar turba manifestatamente i sonni dell'imperatore Clovis che, come anche altri stati vicini alla spaventosa deflagrazione guerresca, proclama la propria neutralità nei confronti dei belligeranti pur senza rinnegare il permesso di transito concesso tempo fa all'impero meridionale e la cuie ventuale revoca rischierebbe di avere serie conseguenze. Peraltro Britannia indulge in massicce opere di rafforzamento sia delle'sercito che della flotta reclutando nuovi reggimenti e varando alcune nuove squadre navali. Si segnalano anche alcuni investimenti nella ricerca, sempre in campi direttamente collegati allo sforzo bellico.
 

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Branco di Kor'voth

Con la stipula della pace il branco si impadronsice di una buona metà delle province del vecchio Clan del Corvo e si accinge a trasferirvi la maggior parte della propria popolazione secondo i piani fatti anni addietro. In particolare nella regione di Azalnubizzar viene eretta una nuova città a cui viene dato il significativo nome di Nuovo Inizio. Nell'intento di mostrare un pò di considerazione anche per i neo-sudditi nanici la popolazione di Kepall, arresasi secondo it ermini della pace, viene risparmiata e la città dotata anzi di un granaio; in ogni caso il morale dei nani soggetti al Branco è e rimane molto basso. Sis egnalano corposi investimenti nella ricerca, fatti con l'intento di ridurre il gap che separa gli gnoll dalle altre nazioni civilizzate di Ea mentre gli eserciti impegnati nella guerra vengono riportati a ranghi completi.
 

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Matriarcato di Kalassia

Per ils econdo anno consecutivo gli elfi oscuri sembrano rimanere relativamente tranquilli. Come sempre è piuttosto difficile capire cosa accada all'interno dei confini dei drow ma a giudicare da quanto riescono a distinguere le vedette confinarie le citt-fortezza costruite nelle regioni periferiche sono state oggetto di lavori di ampliamento, ed è possibile che sia stato fatto lo stesso nella città di Kalassia, o quanto meno nella parte che si trova in superficie.
 

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Khanato di Zungaria

Proseguono gli sviluppi nella ricerca, sempre con la continuativa assistenza della Contea con la quale i rapporti sono ormai ottimi; i minotauri effettuano inoltre alcuni reclutamenti volti ad aumentare la consistenza del proprio esercito preoccupati forse dal fatto innegabile di avere ai propri confini numerosi stati piuttosto bellicosi.
 

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Grande Waaagh Goblin

Isolati diplomaticamente e lacerati dalle continue lotte fra capi-fazione rivali i goblin rimangono paralizzati e concludono ben poco con l'eccezione di un paio di contratti commerciali contrattati però da leader locali più che da un vero e proprio governo centrale. Peraltro la situazione ai confini continua a rimanere tranquilla, forse proprio perchè questa debolezza goblin in fondo fa comodo a tutti i loro vicini.
 

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Nuova Orda

Sistemate le vertenze con i goblin , gli orchi sembrano più interessati ad effettuare sondaggi ai propri confini orientali e meridionali che ad imbarcarsi nei conflitti che insanguinano la parte cocidentale del mondo conosciuto. Peraltro una puntana esplorativa di un ridotto contingente orchesco viene, a sorpresa, malamente respinto dai nativi e cominciano a circolare voci sulla nascita di un nuovo stato, forse per reazione alle incursioni orchesche, forse stimolatodall'esempio dei vicini di Nagrond.
 
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