Silen
Get a life
La Crociata contro i Non Morti
La crescente tensione che si stà diffondendo fra le nazioni di Ea influenza grandemente i movimenti delle truppe della coalizione. Le forze eldar infatti abbandonano il fronte del conflitto per dislocarsi in una posizione più centrale, forse per essere pronti ad ogni evenienza, lasciando agli alleati il compito di attaccare Sidr’Ost. Sula città convergono da un lato l’esercito principale di Ishitara, affiancato da contingenti ausiliari di Sylvania e dei Frostlings e dall’altro lato il grosso delle truppe dell’Unione di Carandor. Dopo un breve quanto infruttuoso assedio, Galadriel Anith comandante dellle truppe di Carandor ordina l’assalto generale. Adispetto della grande superiorità numerica degli alleati la battaglia è molto accanita: non solo Diksha si è lasciata dietro un nutrito contingente di guerrieri non morti, ma avendo avuto un anno per preparare la difesa della città la Caduta si è lasciata dietro una serie di brutte sorprese per l’esercito assediante. Non solo tutti coloro che non sono riusciti a scappare ai tempi dell’invasione infatti sono stati massacrati e resuscitati per ingrossare i difensori ma ogni guerriero dell’alleanza che viene ucciso si rialza immediatamente in forma di zombie affamato di carne umana, senza dubbio per via di una magia preparata per l’occasione. Gli zombie vengono eliminati in modo relativamente semplice, ma non prima che si crei una certa confusione e disorganizzazione nelle schiere degli attaccanti.
Quando infine le porte vengono espugnate e la città sembra sul punto di cadere, ecco che una serie di esplosioni squassano mura ed edifici della città provocando una serie di crolli e facendo molte centinaia di vittime…come scopriranno poi i maghi degli alleati alcuni cristalli di mana sono stati posizionati in punti strategici e fatti poi esplodere sovraccaricandoli di energia magica. E’ fin troppo evidente che il Covenant si aspettava di perdere anche Sidr’Ost e che il solo intento di Vashti e delle sue alleate era di infliggere più perdite possibile agli attaccanti; scopo purtroppo raggiunto.
Quando gli ultimi non morti vengono abbattuti, dopo quasi due settimane di intensi combattimenti, i roghi di oltre settemila soldati alleati appestano l’aria attorno alla città in rovina.
La crescente tensione che si stà diffondendo fra le nazioni di Ea influenza grandemente i movimenti delle truppe della coalizione. Le forze eldar infatti abbandonano il fronte del conflitto per dislocarsi in una posizione più centrale, forse per essere pronti ad ogni evenienza, lasciando agli alleati il compito di attaccare Sidr’Ost. Sula città convergono da un lato l’esercito principale di Ishitara, affiancato da contingenti ausiliari di Sylvania e dei Frostlings e dall’altro lato il grosso delle truppe dell’Unione di Carandor. Dopo un breve quanto infruttuoso assedio, Galadriel Anith comandante dellle truppe di Carandor ordina l’assalto generale. Adispetto della grande superiorità numerica degli alleati la battaglia è molto accanita: non solo Diksha si è lasciata dietro un nutrito contingente di guerrieri non morti, ma avendo avuto un anno per preparare la difesa della città la Caduta si è lasciata dietro una serie di brutte sorprese per l’esercito assediante. Non solo tutti coloro che non sono riusciti a scappare ai tempi dell’invasione infatti sono stati massacrati e resuscitati per ingrossare i difensori ma ogni guerriero dell’alleanza che viene ucciso si rialza immediatamente in forma di zombie affamato di carne umana, senza dubbio per via di una magia preparata per l’occasione. Gli zombie vengono eliminati in modo relativamente semplice, ma non prima che si crei una certa confusione e disorganizzazione nelle schiere degli attaccanti.
Quando infine le porte vengono espugnate e la città sembra sul punto di cadere, ecco che una serie di esplosioni squassano mura ed edifici della città provocando una serie di crolli e facendo molte centinaia di vittime…come scopriranno poi i maghi degli alleati alcuni cristalli di mana sono stati posizionati in punti strategici e fatti poi esplodere sovraccaricandoli di energia magica. E’ fin troppo evidente che il Covenant si aspettava di perdere anche Sidr’Ost e che il solo intento di Vashti e delle sue alleate era di infliggere più perdite possibile agli attaccanti; scopo purtroppo raggiunto.
Quando gli ultimi non morti vengono abbattuti, dopo quasi due settimane di intensi combattimenti, i roghi di oltre settemila soldati alleati appestano l’aria attorno alla città in rovina.