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La Crociata contro i Non Morti

La crescente tensione che si stà diffondendo fra le nazioni di Ea influenza grandemente i movimenti delle truppe della coalizione. Le forze eldar infatti abbandonano il fronte del conflitto per dislocarsi in una posizione più centrale, forse per essere pronti ad ogni evenienza, lasciando agli alleati il compito di attaccare Sidr’Ost. Sula città convergono da un lato l’esercito principale di Ishitara, affiancato da contingenti ausiliari di Sylvania e dei Frostlings e dall’altro lato il grosso delle truppe dell’Unione di Carandor. Dopo un breve quanto infruttuoso assedio, Galadriel Anith comandante dellle truppe di Carandor ordina l’assalto generale. Adispetto della grande superiorità numerica degli alleati la battaglia è molto accanita: non solo Diksha si è lasciata dietro un nutrito contingente di guerrieri non morti, ma avendo avuto un anno per preparare la difesa della città la Caduta si è lasciata dietro una serie di brutte sorprese per l’esercito assediante. Non solo tutti coloro che non sono riusciti a scappare ai tempi dell’invasione infatti sono stati massacrati e resuscitati per ingrossare i difensori ma ogni guerriero dell’alleanza che viene ucciso si rialza immediatamente in forma di zombie affamato di carne umana, senza dubbio per via di una magia preparata per l’occasione. Gli zombie vengono eliminati in modo relativamente semplice, ma non prima che si crei una certa confusione e disorganizzazione nelle schiere degli attaccanti.

Quando infine le porte vengono espugnate e la città sembra sul punto di cadere, ecco che una serie di esplosioni squassano mura ed edifici della città provocando una serie di crolli e facendo molte centinaia di vittime…come scopriranno poi i maghi degli alleati alcuni cristalli di mana sono stati posizionati in punti strategici e fatti poi esplodere sovraccaricandoli di energia magica. E’ fin troppo evidente che il Covenant si aspettava di perdere anche Sidr’Ost e che il solo intento di Vashti e delle sue alleate era di infliggere più perdite possibile agli attaccanti; scopo purtroppo raggiunto.

Quando gli ultimi non morti vengono abbattuti, dopo quasi due settimane di intensi combattimenti, i roghi di oltre settemila soldati alleati appestano l’aria attorno alla città in rovina.
 

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Le Guerre Naniche

L’anno 3933 vede continuare la guerra intrapresa da praticamente metà delle potenze nordiche contro i regni dei nani fra alterne vicende, causate soprattutto da alcune mosse sorprendenti delle potenze attaccanti che nonostante la soverchiante superiorità numerica sembrano peccare molto inf atto di strategia. L’anno inizia con una serie di disastri per i nani sul fronte gnoll-rahonavidi: l’armata gnoll infatti distacca un contingente di circa 5000 guerrieri che si impadroniscono rapidamente della regione di Terra Cava per poi marciare sulla cittadina di Kepall che viene stretta d’assedio. Il grosso dell’armata gnoll invece si unisce all’esercito sauriano e muove sulla capitale del corvo, la città di Khuzgun nella speranza non tanto velata di distruggere quello che resta delle armate naniche. I nani comunque non si lasciano intrappolare fidando sulla solidità delle mura della loro capitale e si ritirano lasciando agli attaccanti la possibilità di iniziare l’assedio della città.

Dopo questo promettente inizio, le cose prendono una piega inaspettata. Dapprima le forze del Formicaio abbandonano l’assedio di Kai Karshur per spostarsi nella regione di Ardesia dove si uniscono a rinforzi provenienti della madrepatria; poi sono le truppe di Sylvania a spostarsi: un contingente muove a nord per assediare la città di Kai Karpyr mentre un paio di mesi dopo il grosso delle truppe ducali abbandona clamorosamente l’assedio della capitale nanica per rientrare in patria concedendo una insperata tregua agli esausti nani difensori.
La coalizione incassa poi un ulteriore scacco quando l’esercito nanico in ritirata da Khuzgun piomba improvvisamente sul piccolo contingente Formian che stava assediando Kittinkul cogliendolo di sorpresa e annientandolo fin quasi all’ultimo soldato. Si tratta indubbiamente di una vittoria di poco conto viste le ridotte dimensioni del contingente formian ma si tratta certamente di uno smacco umiliante per gli alleati.
 

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L’attacco alle spalle

L’autunno vede un netto peggioramento dei rapporti diplomatici fra l’Unione di Carandor e il Reame Spriggan. In una serie di allocuzioni di ostilità crescente la Regine Eterna ricorda ai propri sudditi tutte le malefatte vere o presunte perpetrate dall’Unione di Carandor dalla segregazione degli umani come razza inferiore alla secessione di Sarmatia, dalla dittatura del generale Dam all’assassinio di Malros Shadowbane per arrivare fino al pronunciamento militare che ha portato al potere il presente direttorio ed al ritrovo, in circostanze molto sospette, di un rappresentante halfling ai giochi di Sylvania ad una asta di schiavi in una città di Carandor.
Nel complesso l’Unione viene sempre più presentata come uno stato corrotto, dispotico, che manda a morire i suoi figli per pura brama di dominio al posto di difendere come dovrebbe l’Albero della Vita dalla minaccia di Vashti e si fa appello ad umani ed elfi perché abbandonino il corrotto Direttorio per abbracciare la vera via che conduce al trionfo della luce contro le oscure forze del Caos.

In pochi si stupiscono quindi quando sul finire dell’anno le Spriggan dichiarano ufficialmente guerra all’Unione inviando il proprio esercito al completo ad assediare la città di Sinnar’Ost nella regione denominata Pianura Rossa approfittando della lontananza dell’esercito dell’Unione. L’intervento delle driadi peraltro mette in forte imbarazzo il governo Eldar che, alleato di entrambi i contendenti, è ora costretto a rinnegare l’alleanza con le driadi e dichiarare loro guerra o vedere andare in frantumi il patto che lega gli Eldar a Carandor e che tanti frutti ha dato negli ultimi anni nel conflitto comune contro le schiere dei non morti.
 

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La strage dei mercantili

In una calda giornata di inizio agosto, una grossa flotta coi colori della marina del Regno di Ishitara compare al largo della regione denominata come Mare delle Tempeste, inviando segnali in direzione dei mercantili di minnonar transitanti in quelle regioni di mare. Da anni Ishitara è uno stato amico del Regno degli Eldar per cui i mercantili rispondono amichevolmente alle segnalazioni…grande è lo stupore dei mercanti Eldar quando i mercantili vengono abbordati e saccheggiati uno dopo l’altro, in alcuni casi persino dati alle fiamme. Peggio ancora, non avendo Minnonar una flotta da guerra in grado di prendere il mare per reagire alla minaccia, le navi ostili possono imperversare impunemente per tutta la regione come anche nella vicina regione del Mare stretto, saccheggiando e affondando tanti mercantili eldar da scoraggiare i mercanti locali da armarne di nuovi e tranciando all’atto rpatico numerose rotte commerciali.
Ad Almarillan si levano alte le proteste dei mercanti le cui spaventose perdite vengono sottolineate veementemente alla burocrazia reale e dozzine di petizioni vengono inviate alla regine perché prenda misure immediate richiedendo inoltre ad Ishitara un risarcimento per le azioni piratesche intraprese.
 

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La Guerra dei Caduti

Nel lontano nord, molto distante dal teatro degli ultimi sconvolgimenti, prosegue anche il conflitto fra le due alelanze di Caduti. Trascurando per il momento l’esercito di Ceyandev, che continua la sua avanzata annettendosi un paio delle regioni che erano sotto il controllo di Selvana, le tre alleate del covenant riuniscono le loro forze con l’intenzione di dare battaglia al secondo dei due più pericolosi membri del Consiglio del Giudizio, ovvero il Caduto Shohn Maht noto anche come il Signore dei Morti.
Le armate del Covenant incontrano le forze di Shohn Maht nella regione detta Costa Desolata, ma qui il signore dei Morti sfodera la propria arma segreta: di fronte alle truppe del Caduto comprare un enorme creatura alata, nientemeno che il cadavere di un Antico Drago, rianimato ed utilizzato come punta di diamante dell’esercito dei Caduto.
Di fronte ad una simile, terribile arma di distruzione la volontà di combattere di Vashti e delle sue alleate vacilla; dopo una intera giornata in cui i due schieramenti di non morti si fronteggiano immobili, le truppe del covenant risolvono infine di ritirarsi in direzione di Evernight preferendo una volta ancora guadagnare tempo per aumentare le proprie forze e forse trovare una contromisura alla potenza del nemico.
Dal canto suo Shohn Maht esita ad attaccare con le sue sole forze la roccaforte di Vashti preferendo piegare verso nord per occupare la regione di Ghiaccionero. Non si può fare a meno di notare comunque che al momento il Consiglio del Giudizio stà avendo decisamente la meglio.
 

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Regno di Minnonar

L'anno 3933 è caratterizzato da una crescente tensione tra gli eldar e il blocco di stati in guerra contro i regni nanici. Il motivo principale della discordia sembra essere causato dal fatto che la guerra ha psoto fattivamente fine al fiorente commercio di ferro che dai regni nanici fluiva verso Minnonar; un tentativo di mediazione per ottenere la fine del conflitto non solo non ottiene alcun risultato ma fa salire ulteriormente, col suo fallimento, la tensione con il ducato di Sylvania e il Formicaio in particolare. In cerca di una nuova fonte di ferro, Minnonar finisce per sottoscrivere un trattato con il Dominio fornendo ai Frostlings il denaro per costruire una serie di miniere a condizione di avere accesso al ferro da essere prodotto ad un prezzo fisso concordato. Sul fronte commerciale si segnala anche un ulteriroe aumento delle importazioni di cristalli dagli stati amici e un accordo commerciale con Ishitara per l'importazione di legname, probabilmente in vista di ulteriori imprese navali.
Di fronte al rischio dello scoppio di un nuovo conflitto, Minnonar decide prudentemente di astenersi dal proseguire la campagna contro Vashti ritirando le proprie forze neit erritori delr egno ed operando una serie massiccia di reclutamenti. Dopo anni di trascuratezza e disinteresse, il regno mostra anche una nuova attenzione per il settore della marina: vengono oeprati massicci investimenti nel settore e costruite un paio di squadre di navi da guerra. Anche un nuovo ammiraglio viene addestrato in previsione di un comando navale; sfortunatamente queste misure possono ben poco contro la potente flotta che sotto la bandiera di Ishitara flagella le rotte commerciali eldar in questo stesso anno stroncando di fatto l'intero commercio oltremare di Minnonar con gravi danni per le entrate reali.
Infine grandi lavori di ampliamento vengono intrapresi nelle città di Val Nira ed Almarillan che vengono abbellite ed allargate in modo da poter ospitare un numero maggiore di abitanti diminuendo allo stesso tempo il rischio di epidemie.
 

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Unione di Carandor

Dopo quasi dieci anni e innumerevoli conflitti finalmente le truppe di Carandor rientrano da trionfatrici nella città di Sidr'Ost dopo la durissima battaglia combattuta fianco a fianco con le forze di Ishitara. La presa della città, pur rattristata dalle gravi perdite, porta a raggiungere il glorioso obiettivo di raggiungere nuovamente l'estensione originale dell'Unione; un arduo compito aspetta ora il Direttorio, quello di ripopolare le regioni devastate e portarle allo stesso livello di sviluppo del resto dello stato. L'opera viene iniziata in questo stesso anno col rimpatrio dei profughi fuggiti dalla regione di Yarkusk al tempo dell'invasione di Vashti.
Fuori dal campo militare il Direttorio intreccia nuovi rapporti commerciali con Ishitara e Minnonar; un corposo programma di costruzioni viene intrapreso con l'edificazione di un granaio e di ben due nuove torri di magia. Nemmeno il campo della ricerca del sapere viene trascurato ed anzi vengono effettuati notevoli investimenti in svariati campi di ricerca tech.
 

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Reame Spriggan

Per buona parte dell’anno la vita nel reame delle driadi sembra scorrere tranquilla come sempre. Dopo le veementi proteste dello scorso anno, le tasse vengono riportate al livello usuale e viene effettuato un tentativo di mediazione fra il blocco occidentale (minnonar, Ishitara, ecc.) e il blocco orientale (Sylvania, Rahonavidi,ecc) nelle loro discordie suld estino degli stati nanici. In politica interna dal canto loro le driadi concedono piena cittadinanza ai cittadini nani catturati nelle scorrerie di un paio di anni prima allocando anche dei fondi per perper metterero di costruirsi una nuova vita nel regno, cosa che i nani bene o male fanno anche se con un certo malcontento di fondo.
Alla fine dell’anno il colpo di scena: dopo una serie di invettive verso il governo del Direttorio, la Regina Eterna dichiara guerra all’Unione di Carandor inviando l’esercito delle driadi nella Pianura Rossa ad assediare la città di Sinnar’Ost. Potrebbe essere la scintilla di una nuova guerra globale.
 

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Il Formicaio

La situazione tesa nel nord influisce pesantemente sulla politica del Formicaio le cui azioni tradiscono chiaramente il timore dei Formian di essere soggetti nuovamente ad un attacco su più fronti come in quel lontano giorno in cui lo stato venne assalito senza preavviso da due direzioni. E così le truppe Formian si astengono dall’affondare l’offensiva contro i nani (che si prendono una piccola rivincita distruggendo il contingente che assediava Kittinkul) e riportano il grosso delle loro forze in patria rafforzandole con nuove reclute e con l’arruolamento della compagnia mercenaria dei Distruttori Corazzati. I Formian abbandonano anche la regione di Karac Lotir che viene lasciata alle forze di Sylvania. Vengono anche strette maggiormente le relazioni con i propri vicini, in particolare con l’Impero dell’Arpia e con la Contea degli hobbit. Per entrambi gli accordi sono molto simili e comprendono la creazione di alcune nuove rotte pure e la concessione del diritto di passaggio per le proprie forze armate. Infine si segnalano corposi investimenti nel campo della ricerca, in particolare per quanto riguarda magia ed incantesimi.
 

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La Contea

Annata tranquilla per gli halfling che si concentrano soprattutto sulle (poche) questioni in sospeso che turbano la loro idilliaca vita, oasi di pace e tranquillità in un oceano di guerre e conflitti. Per prima cosa viene ritirato il contingente che avrebbe dovuto appoggiare Sylvania nei suoi conflitti coi non morti ma che è stato poco o punto utilizzato dal Duca. Successivamente vengono inviate alcune missioni diplomatiche presso il Khanato di Zungaria, che ottiene l’invio di tecnici in tech commerciale e l’Impero dell’Arpia col quale gli halfling preferiscono se possibile mantenere relazioni amichevoli. Viene fatto anche un tentativo presso il Clan del Corvo ma gli emissari halfling, tuttora bollati come traditori, vengono rimandati in patria a mani vuote. I mezzuomini si mantengono operosi anche in patria dove viene eretta una nuova torre di magia nella città di Verdifronde mentre la cittadina di Pietranova è oggetto di intensi lavori di ampliamento.
 

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Ducato di Sylvania

Mentre l’esercito principale viene lasciato davanti a Kai Karzok ad assediare la città (da cui più tardi si ritirerà in circostanze poco chiare) il contingente al comando del duca Konrad attraversa le reginoi settentrionali del Ugno di Ferro in direzione della regione di Karven Douri dove si ferma per assediare la città di Kai Karpyr. Da notare che durante il percorso le truppe sylvaniane battono le campagne allo scopo di catturare più prigionieri possibile per ordine diretto del duca, probabilmente con qualche scopo recondito e poco piacevole per i poveri nani. Molto lontano dal teatro della guerra contro i nani la guarnigione della cittadina di Konradstafen partecipa insieme alle truppe di Ishitara alla riconquista della città di Sidr’Ost dalle oscure forze dei non morti.
Sylvania si mostra molto attiva anche sui campi non strettamente militari. La regione di Karac Lotir viene acquisita dal Formicaio e subito vengono intrapresi lavori per riparare i danni alle forge di mithril; al contempo viene sottoscritto un trattato commerciale con l’Impero dell’Arpia per la vendita dell’intera produzione all’impero meridionale. Sempre sul piano commerciale vengono create alcune rotte pure con il reame delle driadi utilizzando gli esistenti trattati sui monopoli in vigore fra i due paesi; i redditi così ottenuti serviranno nei progetti del duca per restituire ai sauriani l’ingente prestito ottenuto l’anno precedente. Infine si segnalano grossi investimenti nella ricerca tecnologica e il reclutamento di alcuni nuovi reggimenti .
 

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Impero Rahonavide

Si è già detto dell'operazione militare congiunta con gli gnoll che porta i sauriani sotto le mura della capitale del Clan del Corvo. Non si tratta della sola attività intrapresa dalla regina Athoxa; mentre fervono i preparativi per l'evocazione proposta dall'emissario troll Jar-Jar Binks(e soprattutto i preparativi per le misure di sicurezza relate ai rischi di una operazione che in pratica equivale all'apertura di uno strappo nel tessuto della realtà, dal quale non si sa bene cosa possa uscire) la politica interna attrae gran parte delle attenzioni dell'Impero. Le tasse vengono abbassate mantenendo in questo la promessa fatta due anni fa ai cittadini e, come del resto anche a Sylvania, i territori dell'Impero vengono battuti alla ricerca di eretici, cultisti ed adoratori di Tiamat e dei demoni del Caos. Dopo alcuni processi sommari gran parte dei prigionieri vengono giustiziati pubblicamente ma a differenza di quanto accade a Sylvania non solo sono noti alcuni casi di assoluzione dei sospetti, ma l'indagine in sè appare sinceramente devota a individuare i servitori della Dea del Caos laddove nel Ducato tutto appare come una gigantesca farsa volta ad identificare i (pochi) capi dell'opposizione al duca per poi giustiziarli senza troppi complimenti.
Si segnalano anche numerose riforme del credo di Sarvan: per la prima volta dopo secoli vengono effettuate alcune revisioni al Libro Sacro del quale viene inoltre redatta una storica prima edizione in Comune. Inoltre vengono proclamate alcune nuove festività ed istituito un periodo giubilare: è evidente l'intento di rendere il culto di Sarvan più universale e più bene accetto alle razze non-sauriane. D'altra parte il culto di Sarvan assume un grado misterico prima sconosciuto alla fede dello Spezzato e che sembra ristretto alle alte cariche sacerdotali ed alla famiglia reale.
Il saldo dell'ingente prestito da parte di Sylvania permette fra le altre cose di avere a disposizione i fondi per la costruzione di una nuova Torre di Magia mentre viene addestrato un nuovo sicario per sostituire Xerxes, fatto prigioniero alcuni anni fa dai Drow e che viene ritrovato morto nei loro sotterranei nel corso dello stesso anno.
 

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Trollheim

Si attenuano gli scontri di confine con le pattuglie drow e la frontiera torna relativamente tranquilla. Approfittando di questo i troll costruiscono delle rozze ma efficaci opere di irrigazione nella regione di Pratofresco recentemente conquistata. Come da accordi con la regina Athoxa i troll si preparano a contribuire a quella che i loro sciamano definiscono, con molto ottimismo "The calling per a bon alliad versus Undead".
Un messaggero da parte del Grande Boss alla corte Rahonavide fa presente anche che, se richiesto dalla regina, è pronto un contingente di 4-5mila guerrieri che in osservanza dei propri obblighi di stato vassallo potrà eventualmente partecipare al conflitto contro i regni nanici.
 

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Branco di Kor'voth

Turno interlocutorio per lo stato gnoll. I buoni risultati, seppure non risolutivi, nella guerra contro il Clan del Corvo incoraggia le tribù a proseguire la migrazione verso le regioni del sud, più ricche e più al riparo dalla minaccia del non morti. La creazione di alcune rotte commerciali dalle città conquistate inoltre aiuta le esauste casse gnoll nel compito di continuare a tenere in piedi un esercito efficiente.
 

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Contea di Sovremeneji

Abbandonata al suo destino dagli stati confinanti, impegnati in conflitti più redditizi, la Contea viene travolta dalle invasioni dei Caduti. Dopo sette mesi di assedio la città di Novigorod viene presa d'assalto e rasa letteralmente al suolo; l'intera famiglia reale perisce nella sanguinosa caduta della capitale. Pochi mesi dopo è la volta di Kislev, le cui difese cadono sotto i colpi della magia nera di Sahrban e che subisce lo stesso destino riservato a Novigorod. Sul finire dell'anno le armate dei non morti, notevolmente aumentate di numero, prendono nuovamente la strada del nord senza avventurarsi in attacchi contro i più organizzati e decisamente più temibili stati dei Sauriani e degli elfi scuri, lasciandosi dietro pochi sparuti superstiti e una lunga scia di distruzione ma nessuno stato: la Contea di Sovremeneji ha virtualmente cessato di esistere.
 

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Repubblica di Ambir

E' un anno molto attivo per i diplomatici dragonidi che fanno la spola fra Konstgard e le sedi dei paesi vicini; menzioniamo in particolare le missioni che fanno visita con cadenza quasi annuale a Kyrne Lamiya e a Ogrimmar ma anche delle missioni dedicate agli stati minori dei piccoli principati confinanti ai quali viene propagandata spudoratamente l'amicizia di Ambir e l'aiuto che potrebbe dare sia in termini di civiltà sia in termini di protezione dall'imperialismo degli stati confinanti siano essi i predoni del deserto, i nani di Nagrond o che altro.
Sul fronte interno si segnala la costruzione di una nuova città fra le montagne di Patrax battezzata col nome di Sakaigrad, più una grande fortezza che una città a dire il vero. Inoltre vengono costruiti alcuni granai ed effettuato qualche piccolo investimento nella ricerca, quello che le ristrette finanze dei dragonidi possono permettersi.
 

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Matriarcato di Kalassia

Il nuovo anno trascorre relativamente tranquillo sulle frontiere dello stato degli elfi scuri. Varie voci circolano a proposito di Kalassia, la città collegata all’Underdark da cui provengono i drow, di come si estenda sia sopra che sotto la superficie di Ea, delle sue terribili prigioni, di ricchezze e magie arcane che si nasconderebbero in un immenso tempio edificato in onore di Llorath. Gli occhi della statua sarebbero nientemeno che due delle favolose Lacrime di Solonielle ma nessuno è mai tornato dall’oscura città per confermare o smentire queste voci.
 

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Khanato di Zungaria

Grazie all’aiuto di esperti halfling vengono fatti grossi progressi nel campo della tech commerciale il che apre nuove prospettive di interscanbi coi regni vicini. Vengono inoltre intrapresi lavori di costruzione di una nuova città (chiamata Tul-Sadum ) in una posizione strategica del confine meridionale a ridosso dei confini con Nuova Orda e Clan del corvo.
 

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Nuova Orda

Il Kapoguerra e i suoi sciamani ottengono un grande trionfo diplomatico ottenendo che i confratelli del Clan del Lupo, recentemente separatisi dalla Waaagh Goblin, accettando di sottoscrivere una alleanza offensiva e difensiva. La speranza degli orchi èovviamente quella di integrare, col tempo, il clan del lupo nella Nuova Orda e questo è certamente un passo mosso in questa direzione.
 

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Regno di Nagrond

Il regno nanico del sud sembra tenersi soprattutto sulle sue. Circolano comunque voci sulla costruzione di alcune nuove mineire e la costituzione di una numerosa e letale fanteria pesante nella tradizione nanica.
 
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