Report turno 1 anno 1 primo anno dalla prima olimpiade

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La pace che perdurava e che il popolo ellenico si augurava e stata interrotta.
Per terra e per mare si combatte, dalle steppe del nord ai mari del sud i conflitti si accendono, eroi viaggiano per le terre in cerca di gloria e l'ira degli dei inizia ad abbattersi su coloro che hanno la sfortuna di attirare la loro attenzione, gli dei stessi non disdegnano di unirsi al conflitto, schierandosi e gioendo del massacro di persona.
Piccoli domini vengono conquistati con la diplomazia, col favore degli dei o con le armi e le piccole potenze nascenti non restano immuni dagli orrori dei conflitti nascenti.
 

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Un matrimonio affollato e la lunga marcia nel nord

Dolce e bella la sposa nel giorno del suo matrimonio, giovane e forte lo sposo nel giorno del suo matrimonio, in terra di Tracia si celebra l'unione tra la bella Notzeia e il suo sposo che la rapì appena giunta in quelle terre.
A fianco allo sposo gli amici e i parenti festanti, a fianco alla sposa...anche se un po in ritardo...l'affidabile amico Andreios Liontari, Stratega di Osmopondia Boreios...e i 9000 uomini dell'esercito acheo.

2000 i traci che cercano di fermare la furia degli achei, altri 2000 giungono in loro soccorso quando l'esercito conquistate le loro terre marcia sui loro fratelli, 2000 amazzoni infine, colpevoli di aver adirato i centauri, tentano di fermare l'avanzata degli uomini dello Stratega Liontari che, una battaglia dopo l'altra, una conquista dopo l'altra, si fanno strada nelle lande del nord.

Vista l'opera, i centauri piegano le ginocchia ai loro nuovi signori e protettori e si uniscono mentre da est giunge la notizia che la terra di Xanthi è libera dagli orrori di Poseidone.

La potenza achea si mostra in tutto il suo splendore 2200 i caduti tra loro...ma la vittoria è assoluta.
 

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PER LA GLORIA DI ARES

Il sommo Minosse celebra le sue nozze, splendida la sposa e grandioso lo sposo.
Grande è la flotta che salpa lanciando colombe bianche il giorno del loro matrimonio per conquistare le terre dei lotofagi.
Il viaggio è tranquillo e il mare e calmo e favorevole, giunti infine alle terre al di la del mare dove i dolci fiori bianchi crescono tra le spighe di grano dorato i marinai già pregustano il meritato riposo mentre i soldati la conquista.
Quand'ecco che ad est si scorgono ombre scure sul mare, e più l'ombra si avvicina più cresce l'inquietudine dei marinai di Creta.
Infine, in tutta la sua potenza si palesa la minaccia, la flotta Illirica proveniente da Timurania, preveedendo le mosse di Creta, si lancia in un attacco a sorpresa e si avvicina già in formazione da battaglia.
La flotta cretese fa appena in tempo a schierarsi a protezione dei fragili trasporti che gli illiri gli sono addosso, ed è grande l'orrore quando, sul ponte dell'ammiraglia illirica, l'alto sacerdote del tiranno sacrificando 3 coppie di animali, 2 buoi, 2 capre e 2 serpenti, invoca il suo dio, il potente Ares, perchè venga in loro aiuto...la risposta...complice forse il sacrificio della bestia di Demetra...non si fa attendere.
Una sfera di fuoco si abbatte sull'altare e lo stesso ares giunge tra i suoi fedeli per combattere al loro fianco nell'imminente battaglia.
Lo scontro è impari, sebbene i marinai di Creta siano più abili le loro 20 pentacontere e le loro 20 triremi affrontano 40 pentacontere e 40 triremi della flotta illirica cariche di soldati e guidate dal dio della guerra.
Ed è lo stesso Ares a iniziare la battaglia, guidando la sua nave al centro e arrembando e catturando da solo non meno di 10 vascelli prima di ritirarsi a riposare di nuovo sull'Olimpo.
Il morale della flotta cretese è basso ed infuria lo scontro, l'abilità dei marinai però si fa sentire e prima di ritirarsi la flotta cretese riesce ad affondare 10 pentacontere e 5 triremi perdendone però altrettante.
La flotta cretese torna quindi a vele spiegate alla sua isola, tallonata dalla flotta illirica, li, si sacrifica proteggendo lo sbarco del proprio esercito poichè le navi illiriche cariche di soldati non lasciano sono un chiaro presagio dell'imminente invasione.
Ed è li...sulle spiagge di Psiloritis, che si consuma la prima tragedia, forte di 4500 uomini l'esercito cretese affronta i 4000 dell'armata illirica.
Una figura però avanza nello spazio tra i due eserciti, è Rankor stesso, tiranno di Timurania, che lancia la sua sfida, ma non vi sono eroi a raccoglierla.
Rankor quindi si lancia all'assalto alla testa delle sue truppe, da solo come un tifone si abbatte sulle linee cretesi falcidiando non meno di 500 arceri prima di lasciare libero il passaggio, li al centro, i 500 Megolith 2, detti anche Grecozord, si fanno strada tra i demoralizzati arcieri per poi impattare sulla fanteria pesante mentre sull'ala sinistra, gli opliti leggeri dello schieramento cretese vengono prima martellati dai giavellotti dei peltasti scudati e poi accerchiati dalla fanteria pesante.
Gli Opliti cretesi infine tentano come possono di frenare l'avanzata illirica permettendo ai sopravvissuti di ritirarsi a Knossos, la nuova e bella capitale, ma ahimè...ancora priva di mura.
Li l'attacco viene lanciato, di nuovo Rankor rinnova la sua sfida, di nuovo non vi è risposta, la città viene quindi assaltata, ed è Rankor stesso ad aprire nuovamente l'assalto lanciandosi tra le case e massacrando i difensori e aprendo la strada ai suoi uomini.
Catturata infine la città Rankor il tiranno proclama infine 3 giorni di saccheggio libero della città e delle campagne e la conquista delle stesse.
Knossos è presa e saccheggiata, la regione di Psiloris è presa e saccheggiata, e sebbene 100 Grecozord giacciano in frantumi e 300 peltasti come 300 guerrieri pesanti abbiano perso la vita, la flotta e l'esercito di Creta sono annientati e la loro stessa madrepatria è ora esposta e vulnerabile come una giovane vergine tra i pirati.

Lontano, in altre città gli eroi elleni stanno festeggiando la gloria, gli onori e i premi conquistati quando giunge loro la notizia di ciò che avviene in terra cretese...grandi sono i festeggiamenti vero...ma non possono fare a meno di chiedersi...in cuor loro...se forse non hanno ucciso il porco sbagliato.
 

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Sfida tra le montagne

Lo stratega Theocritos detto il Tebano a seguito della sfida lanciata dai Dori a Re Andros si inoltra con l'esercito tra le montagne, dopo alcuni giorni di cammino vengono avvistate le prime pattuglie nemiche camminare noncuranti sui crinali, come se aspettassero qualcosa.
Giunto infine su un piccolo altipiano l'esercito corinzio si trova schierato di fronte il piccolo ma agguerrito esercito dorico di 2000 uomini pronto a sbarrargli il passo.
Dopo aver eseguito i riti propiziatori i due eserciti sono pronti allo scontro, muro di opliti contro muro di opliti, ma i 4500 uomini dell'esercito corinzio sono ben guidati e fanno buona mostra di se tanto che lo stratega dorico si fa avanti e propone una sfida, 500 uomini per parte, una falange ciascuno, Theocritos accetta e i due piccoli schieramenti si fronteggiano.
Lo scontro tra le due falangi è assordante e la mischia che ne segue non ha nulla da invidiare a un massacro, i dori si battono bene e infliggono molte perdite agli ioni di Corinto ma presto il loro schieramento inizia a cedere, forse è il morale più alto, frutto della consapevolezza di essere comunque in vantaggio numerico a far tenere duro alla falange corinzia, o forse gli dei, o forse il fato.
Fattostà che infine è Corinto a trionfare, e sebbene lasci sul campo 200 valorosi opliti l'esercito nemico lascia le armi e i soldati tornano alle loro case, la regione è conquistata e Theocritos da questo momento in poi oltre che con il nome di Tebano è chiamato anche Entimos...onorevole...e come accade a tutti gli uomini d'onore i soldati che comandano sono orgogliosi di seguirli.
 

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Le campagne del Peloponneso

Ricche di messi le campagne della penisola hanno un brusco risveglio quando le forze dell'armata trantorana sbarcano sulle loro coste, senza proferire parola o dare alcun avviso l'esercito trantorano si lancia all'assalto e dopo una breve battaglia, pur lasciando sul campo più di 700 caduti, si aggiudica la vittoria.
Hardin, generale dell'armata invia quindi un dispaccio a casa, le forze trantorane hanno trionfato Ton Telon Ton Astros...domina.
 

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Afragolius

Tutto sommato un buon anno per la grigia gente della grigia Afra, coloro che si sono avventurati all'esterno hanno vissuto strane e piacevoli avventure e nonostante uno di loro ora ne parli animatamente chiuso in una stanza con pareti foderate di cuscini e con una tunica molto stretta avvolta a tutto il corpo si sente un certo qual entusiasmo.
L'armata afrana si avventura quindi per un tour del regno e si rinforza con qualche nuova recluta mentre molto viene investito nelle nuove regioni appena annesse, e per supportare la crescita molte risorse vengono cedute al mercato libero portando molto denaro nelle casse per l'anno successivo.
Qualcosa però turba la società afrana, un nuovo sacerdote appena incontrato per strada dal grande Guendalo viene portato a corte e lo stesso Guendalo porta un po di allegria suonando il suo nuovo magnifico zufolo, qualche strana macchinazione di corte però fa in modo di non riconoscere al vecchio Tiro il suo ruolo di sacerdote e viene relegato ai seggi degli oratori...questo soddisfa molto la nobiltà Afrana...che però rimane sconcertata da una strana notizia...il denaro destinato allo sviluppo di nuove tecnologie è sparito dalle casse, vengono consultati gli auspici e il risultato è palese, Hermes si sente insultato dal fatto che il suo sacerdote non sia stato riconosciuto pertanto il popolo di Afra non potrà più commerciare fintanto che a Tiro non verrà riconosciuto il suo status ed egli stesso non offra 2 offerte al dio come prova.
 

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Arcadia

Nonostante la brutta figura patita dal Tiranno nello scontro dialettico con Minosse il dominio arcadiano si amplia annettendo 2 nuove isole, una grazie all'arte oratoria, l'altra grazie ad azioni folli e un po sconsiderate.
Nel complesso è quindi un buon anno, vengono fondate due nuove città e vengono investite somme nelle tecnologie e vengono istituite le prime rotte commerciali da e verso il dominio, inoltre, un nuovo eroe si aggiunge alla schiera arcadiana.
Prevedendo poi...forse consigliato da sua madre la divina Urania...le pieghe degli eventi...viene ordinato un nuovo ampliamento della già potente flotta ed il reclutamento dei primi reparti dell'esercito.
 

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Caonia

Un anno tranquillo per gli operosi atlantidei di Caonia, viene ampliata la capitale e vengono investite somme nel miglioramento del recupero di nuove risorse, molte risorse vengono infine cedute al mercato libero e la piccola nazione insulare si apre a pacifici commerci con l'entroterra grazie ai suoi dirimpettai di Euriphaessa, migliorano inoltre le relazioni con Magheìa.
Tutto sembra procedere bene quando ad un tratto giungono strane voci dall'isola di Ogigia, si parla di un grosso serpente che vive tra le caverne dell'isola e che ora infesta le nuove cave appena costruite rendendo impossibile recuperare nuova pietra, vengono consultati gli oracoli ed il responso è che la dea Hera, protettrice della famiglia, indispettita forse dal fatto che una nazione che già soffre di scarsa natalità venda tutto il suo surplus di viveri lasciando le famiglie nell'impossibilità di crescere, si è adirata ed ha scatenato una nuova orribile bestia, un serpente gigantesco, a tormentare Caonia.

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Cicladi

Un buon anno per il piccolo dominio insulare, vengono migliorati rapporti con diverse nazioni e avviati commerci, viene fondata una nuova città e viene costruita una segheria, vengono investite alcune risorse nella ricerca tecnologica e viene inserito nella corte un nuovo oratore ed infine viene ampliato il territorio con l'annessione di una nuova isola.
Unica nota dolente, la caduta di Knossos vanifica parte dei nascenti commerci delle Cicladi che avevano iniziato a stringere i rapporti con la madrepatria a Creta
 

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Corinto

Falliscono le trattative con Arcadia per un patto di non belligeranza anche perchè nessuna delle due nazioni ha oratori che possano discuterle, questo però è un anno intenso per Corinto che perde il proprio navarca contro i pirati illiri ma vede tornare il proprio eroe coperto di gloria, le trattative per assimilare i dori a nord sfociano in una guerra aperta che viene però vinta dall'esercito corinzio con grandi onori in una disfida, l'esercito viene inoltre ampliato con l'aggiunta di nuove truppe di opliti.
Per il resto Corinto sfrutta al meglio la sua posizione centrale per polarizzare i commerci dei vicini e vengono investite grosse somme e risorse nelle strutture estrattive.
 

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Creta

Dopo lo spostamento della capitale a Knossos l'anno si apre all'insegna della crescita edilizia, in tutto il regon vengono costruite strutture e viene fondata una nuova città, li stesso Minosse si impegna ad espandere il regno contraendo un matrimonio e annettendo una nuova isola umiliando il sovrano di Arcadia, dalla nuova capitale infine partono mercanti e parte la flotta e l'esercito verso nuove conquiste, tutto pare roseo per il futuro di Creta quando ad un tratto la flotta ricompare all'orizzonte strettamente tallonata dalla ben più numerosa flotta di Timurania, le truppe sbarcano mentre ciò che resta della flotta cretese si sacrifica per rallentare gli illiri che, sbarcati con un esercito forte di unità d'elite e guidato dallo stesso tiranno Rankor, il prescelto di Ares, costringono l'esercito cretese alla ritirata prima ed a una disperata difesa della capitale poi.
In un feroce e non provocato attacco Rankor conquista infine la capitale cretese e razzia la regione.
Creta...senza più esercito ne flotta...pare ora alla mercè del terribile invasore.
 

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Despotato di Magheìa

Il malvagio regime di Magheìa gioca bene le sue carte e vengono migliorate le relazioni con molte nazioni vicine, viene reclutato un nuovo eroe mentre del precedente partito per Timurania poco è noto, si dice che gli auguri che lo cercano nelle loro visioni svengano urlando di orrori senza fine o restino paralizzati ed in trance cantando di bellezze proibite.
Magheìa inoltre si apre ai commerci, recluta un nuovo kryptes e viene stretto un patto di non aggressione con Rankor di Timurania e viene ampliata la capitale e l'agorà e vengono riallocati gli schiavi nella raccolta della pietra.
Forse le ombre di Ecate favoriscono Magheìa, forse Amathea agisce dai reami lontani in cui si trova, forse la presenza di molti Kryptes agisce, ma viene scoperta una rete di spie da poco infiltrata nella nazione, sebbene chi ne è a capo riesca a fuggire le monete trovate nelle mani dei traditori portano il punzone di Trantor, la capitale di Ton Telos Ton Astros, mentre giunge notizia che l'esercito trantorano è sbarcato nel Peloponneso ed ha sottomesso le tribù tra la capitale ed Olimpia, portandosi quindi a pochi giorni di marcia da Magheìa stessa, la cosa non sarebbe una minaccia per il potente esercito del despotato se non fosse che in questo momento, a causa della morte dello stratega Inachus, è affidato ad uno stratega nuovo e fresco di accademia.
 
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Euryphaessa

Un buon anno per le devote di Atena, il dominio viene ampliato con l'annessione di due nuovi territori e viene costruita una nuova città, vengono inoltre aperte nuove risorse e ci si apre ai commerci, vengono inoltre abbassate nuovamente le tasse facendo perdere la nomea di "in via di incattivimento" che l'oligarchia stava prendendo.
Tutto sembra procedere bene, vero...il comandante in capo dell'esercito è ferita ma d'altra parte la grande eroina degli eury ha guadagnato più onore di tutti e Euryphaessa ha ora migliorato le relazioni con molti stati.
Un'amara sorpresa però attende Bellona una volta tornata a casa, Vania...signora delle amazzoni...con il suo atteggiamento a dir poco criminale nei confronti del sesso maschile è ora assisa nel consiglio e sua parigrado, appena la notizia si diffonde le speranze della popolazione vengono meno...Euryphaessa è ora una nazione Kratocratica.
 

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Ton Telos Ton Astros

Il dominio Trantorano muove le sue prime mosse sullo scacchiere sbarcando nel peloponneso ed annettendo una nuova regione, vengono inoltre fondate due città e migliorate le coltivazioni grazie all'irrigazione.
Vengono inoltre investite somme in varie tecnologie e vengono arruolati nuovi reparti nell'esercito.
Unica nota la rete di spie che cercava di infiltrare viene scoperta, il capo dei Kryptes si salva ma ora la situazione è pericolosamente esplosiva.
 

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Osmopondia Boreios

Lo stratega Liontari è felice e parte con tutto l'esercito in una scampagnata per le terre del nord, in totale 5 regioni vengono annesse, tra azioni degli eroi, diplomazia e movimento dell'esercito, più che raddoppiando in estensione il dominio Acheo dell'entroterra, viene fondata quindi una nuova città che viene immediatamente fortificata, viene costruito un nuovo tempio e viene reclutato un nuovo eroe e, poichè è stata messa fine alla minaccia degli Arpazoofidi il dominio si guadagna una buona fama presso le genti dell'ellade.
 

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Poseidonia

Teseo si sposa, e la sua sposa porta in dote la sua isola, riconoscendo i natali divini della giovane Arianna essa viene elevata al rango di eroina, il popolo è in giubilo poi quando giunge la notizia che la bella Arianna è in dolce attesa e, sebbene quest'anno dovrà restare a casa per il parto, gli auguri prevedono grandi cose per il nascituro.
Il dominio intanto oltre ad essersi ampliato costruisce varie strutture tra cui la più degna di nota è una nuova città e vengono avviati commerci mentre nuove risorse vengono destinate alla ricerca.
Sentendo forse il vento che tira, o percependo la voce del mare che parla di navi da guerra in movimento, viene inoltre rafforzata la flotta.
 

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Timurania

Che dire, Rankor il tiranno non sa governare...ma sa fare la guerra...e la sa fare bene...con una mossa accuratamente pianificata e a sorpresa sbaraglia in una mossa sola la flotta e l'esercito cretese e ne cattura la capitale, lo stesso dio Ares, invocato per la prima e forse più decisiva battaglia sul mare interviene a fianco del suo prediletto, ed infine, tra le urla di vittoria dell'esercito illirico, la regione di Psiloritis viene razziata, portando un po di bottino delle disperate casse statali di Timurania.
Ma non è solo guerra, la bestia che infestava Cipriana viene sconfitta e viene tenuto un grande banchetto in onore di Ares, vengono migliorati i rapporti con molte nazioni vicine e avviati i primi commerci, inoltre viene stretto un patto di non aggressione tra Timurania e Magheìa, vengono liberati gli schiavi...e...per non tradire la vocazione battagliera della nazione, vengono arruolate nuove truppe. :wat:
Intanto sull'Olimpo gli dei discutono animatamente tra loro, certo Rankor ha lanciato un assalto ingiustificato e ha razziato una regione, ma d'altra parte ha liberato gli schiavi...gli dei sono confusi, è buono? cattivo? un po e un po? alla fine viene decretato che buono proprio no...ma in fondo neanche cattivo decreta Zeus il sommo olimpio, per ora l'ethos di Timurania resta neutrale...mentre Ares si sbellica dalle risate.
 
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