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Grande Reich della Germania

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Reich millenario
Iniziano nel 1947 i lavori per la Welthauptstadt, la Capitale Mondiale, la totale ricostruzione monumentale di Berlino che viene posta così al di sopra delle altre città del pianeta.

Albert Speer, architetto ufficiale del regime, inizia la costruzione di un enorme edificio a cupola, il Volkshalle (Il salone del popolo), che quando verrà completata sarà il più grande spazio chiuso al mondo. La costruzione sarà alta più di 200 metri, con un diametro di 250 metri, sedici volte la cupola della Basilica di San Pietro. Alla sommità verrà posta un' aquila metallica che affonda gli artigli in un globo terracqueo.

Tale aquila viene già fusa utilizzando il metallo da diversi carri armati e pezzi d'artiglieria per ogni paese sottomesso dalle armate tedesche. La proposta di smontare la Torre Eiffel ed utilizzare il suo metallo viene scartata da Donitz e Speer per evitare di rovinare i rapporti con Petain ed il popolo francese che ormai ha accettato il dominio tedesco sul continente.

Operazione Luce degli Ariani
L'intero corpo di spedizione tedesco in Russia lascia le sue posizioni sui monti Urali e si reca a sud, verso la Persia, ultimissimo membro delle Nazioni Unite.

Un quarto di milione di soldati marcia attraverso l'Azerbaijian che, con la ribellione degli armeni, firma la sua adesione al Patto Tripartito. L'imponente armata raggiunge la Persia e ne travolge le difese al confine fino a conquistarne la capitale Teheran. Lo Shah abbandona la città in gran segreto e tenta di guidare la resistenza all'invasore.

In ogni caso la Persia si rivela da subito un osso duro, la regione di Tabriz, fronte della guerra contro i turchi e gli iracheni, si infiamma totalmente. Guerriglieri persiani, curdi ed armeni si ritrovano a combattere fianco a fianco contro iracheni, tedeschi e turchi. Le linee logistiche sono attaccate di continuo rendendo difficile rifornire le unità così lontane da Berlino, è una vera e propria impresa. Inoltre nel caucaso guerriglieri comunisti fedeli all'Unione Sovietica sabotano ponti, strade e ferrovie.

Alla fine dell'anno l'esercito tedesco deve ritirarsi da Teheran e controlla in Persia solo una piccola porzione di territorio, nella ritirata la maggior parte degli edifici più importanti della città sono rasi al suolo.

Partigiani
Movimenti partigiani sono insorti un po ovunque in Europa. In Polonia però l'esercito tedesco reagisce duramente arrivando ad utilizzare l'artiglieria pesante contro le cittadine che sono anche solo vagamente sospettate di contenere guerriglieri.

La situazione è terribile in Russia dove esistono ancora larghissime fascie di popolazione che vedono il regime di Vlassov come un governo straniero imposto dalla Germania. Diversi attentati dinamitardi colpiscono la capitale San Pietroburgo mentre nella campagne ovunque si aggirano guerriglieri armati che attaccano in piccoli gruppi i soldati tedeschi ed i russi nazionalisti. La repressione affidata alle SS ed ai cosacchi nazionalisti è durissima

Mjöllnir
Alla fine dell'anno diventa pubblico tra i governi di quasi tutto il mondo che la Germania, al pari degli Stati Uniti d'America possiedono la propria arma nucleare che viene chiama "Mjöllnir", come il martello di Thor.

A questo punto la guerra rischia di diventare una vera e propria apocalisse.
 

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Impero del Giappone

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Pace con i comunisti
Al fine di concentrare il massimo sforzo verso la guerra contro gli Stati Uniti d'America, il ministro degli esteri Togo firma una pace separata con l'Unione Sovietica e la Repubblica Popolare Cinese.

All'URSS sono restituite le regioni siberiane occupate dall'armata giapponese mentre alla PRC sono consegnati i territori cinesi occupati tranne la Manciuria che entrambi i governi riconoscono come stato legittimo.

Pu-Yi è costretto a rinunciare alla corona imperiale cinese e prende il semplice titolo di Re, il che lo mette in una posizione subordinata rispetto all'imperatore Showa.

URSS e Cina inoltre concedono l'apertura del proprio mercato al Giappone, paese privo di risorse che risente fortemente del periodo bellico.

Operazione Tempesta di Primavera
Mao, che si vede consegnare Taipei, Shangai, Hainan e le concessioni occidentali, può dichiarare che "la lotta per la liberazione del popolo cinese dagli arcaici fuedalismi ha subito una notevole accellerata grazie all'impero dell'Impero del Giappone che ha riconosciuto come giusta la nostra causa e si è dovuta piegare alla potenza del nostro morale d'acciaio", in sostanza un modo per far accettare ai comunisti cinesi la cobelligeranza con lo storico nemico giapponese.

Questa curiosa alleanza sfocia in un'offensiva totale coordinata. Le forze della Repubblica Nazionale Cinese sono letteralmente travolte durante l'anno dalla forza combinata delle armate cui si aggiungono soldati dal Siam, Birmania ed India.

Solo la capitale repubblicana di Nanchino e la regione di Fujian restano nelle mani di Chiang Kai Shek che inizia a pensare ad una capitolazione in cambio di una pace onorevole.

Operazione Futuro Radioso
Tutta l'area a nord della Guinea, occupata dai marines statunitensi, vede l'oceano riempirsi di battelli da guerra giapponesi. La lotta ai sottomarini statunitensi è il preludio di un grande sbarco della fanteria di marina giapponese che va a dare manforte ai propri guerriglieri rimasti bloccati sull'isola.

I marines statunitensi però hanno preparato una ritirata tattica che logora le forze armate giapponesi costringendole ad utilizzare più risorse di quelle che possiede. E' chiaro che la strategia americana è di totale logoramento poiché consapevole della superiorità dei propri mezzi industriali.

In Guinea restano solo le truppe australiane che preparano una durissima lotta contro i giapponesi ma presto sono costretti a cedere metà dell'isola alle armate imperiali.

Economia
L'economia giapponese viene asservita totalmente allo sforzo bellico. I sacrifici che i civili sono costretti a fare vengono accolti con il conseueto silenzio giapponese ma è chiaro che l'aria è pesante.

In ogni caso il blocco navale statunitense perde di potenza e l'apertura del mercato sovietico e cinese da un certo respiro alle importazioni, le risorse però vengono dirottate principalmente verso le forze armate impegnate nei durissimi scontri in Guinea.
 

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Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche

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Lo stallo sugli Urali
Sul fronte tra Russia nazionalista ed Unione Sovietica continuano per tutto l'anno gli scontri, la linea Stalin però resiste ancora.

Durante la battaglia attorno alla città di Vorkuta, ormai del tutto fantasma, perde la vita il generale Zukov.

Il ritiro di Stalin
Ormai indebolito politicamente ed in condizioni di salute piuttosto precarie si ritira a vita privata Stalin, protagonista della storia dell'URSS per decenni.

Nel suo discorso d'addio difende la sua politica economica ma chiede perdono al popolo sovietico per le sconfitte militari di cui si addossa la totale colpa.

Invita però il futuro governo a non abbandonare i territori occupati ed a non cercare accordi di pace separati di alcun tipo poiché "il socialismo, alla fine, trionferà su tutto il mondo". Chiede infine che gli succeda il generale Rokossovskij, abile militare che saprà ridare slancio allo sforzo per la difesa della rivoluzione d'ottobre.

Battaglia di Orenburg
Attorno alla città siberiana si sviluppa una battaglia tra i parà della Russia nazionalista rimasti indietro ed i soldati sovietici. I parà non vengono adeguatamente riforniti dalle forze dell'asse e sono così costretti ad arrendersi in massa.

Persia
Un importante accordo viene firmato con il governo di Teheran, allo Shah viene ceduta tutta l'Asia Centrale sovietica tranne il Kazakhstan. Ai russi di tali territori è offerto un rimpatrio a spese del governo persiano. E' la fine della tradizionale influenza di Mosca nell'area per il cui controllo per tanti anni ci si è scontrati con i britannici in quello che veniva chiamato "il Grande Gioco".

I sovietici inviano comunque un importante corpo di spedizione aereo che partecipa ai combattimenti contro turchi, tedeschi ed iracheni.

Pace con il Giappone
Si giunge ad un trattato di pace tra Mosca e Tokyo che restituisce le regioni della Siberia orientale e riconosce come legittima Cina la Repubblica Popolare di Mao. In cambio il Giappone vede l'apertura del mercato russo e cinese evitando così il tracollo economico cui gli eventi bellici stavano per portarlo.
 

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Regno Unito

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Ripresa economica
Il generale Montgomery annuncia alla nazione che la Royal Navy ha contrastato con successo il blocco che gli uboot impongono al Regno e quindi la ripresa dei commerci internazionali.

In particolare si riallacciano i rapporti commerciali con la Francia continentale (sotto il governo Petain), la Svezia e la Cina.

Scandali interni
Oswald Mosley, capo della Lega Nazionale (il locale partito fascista), vede la sua reputazione macchiata dopo che iniziano a girare un gran numero di voci su una sua presunta omosessualità.

Il prestigio della Lega Nazionale non diminuisce ma anzi la Lega compatta le sue correnti interne contro quelle che definisce ad un raduno di camicie nere britanniche: "montature della massoneria ebraica".

Problemi persiana
La 5° Armata Persiana si scioglie come neve al sole, centinaia di soldati persiani ed indiani disertano al momento dell'invasione tedesca del paese. Una missione d'evacuazione del personale britannico viene allestita in fretta e furia dai servizi segreti che riescono a trasportare tutti gli ufficiali in Oman.

Il fondo Cooper
Il ministro dell'economi Cooper continua ad occuparsi della ripresa economica del paese dopo gli anni di guerra.

Gli investimenti sono incentrati nell'industrializzazione e nelle infrastrutture e danno i loro frutti sul piano interno. Meno nelle colonie dove la crisi del Sudan rende la situazione difficile da gestire.

Crisi del Sudan
Il governo di Khartoum, sotto protettorato britannico, annuncia il proprio ritiro dagli accordi con Londra e dichiara la propria sovranità. Interviene la polizia coloniale ma non riesce a mantenere il controllo del territorio, solo le regioni cristiane restano al di sotto della corona britannica. Ormai il prestigio del Regno Unito come impero è completamente minato.
 

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Stati Uniti d'America

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La battaglia di Algeri
Continua la grande offensiva africana che travolge totalmente il protettorato spagnolo del Marocco.

In pochi mesi le poche unità dell'esercito di Madrid sono costrette a ritirarsi verso l'Algeria attendendo invano i tanto sperati rinforzi italiani.

Maometto V, Re del Marocco, si consegna con tutta la guardia personale all'8° Armata britannica. Come prigioniero viene inviato negli Stati Uniti.

L'armata statunitense è costretta a fermarsi alle porte di Algeri. La città algerina viene strenamente difesa dalle forze della Francia di Vichy ed è impossibile aggirarla per mancanza di adeguate strade logistiche. A fine anno almeno la metà dei suoi edifici è letteralmente polverizzata, inutili i tentativi di De Gaulle di convincere i soldati dell'Asse ad abbandonare le armi poiché sono estremamente indottrinati. Si scoprirà interrogando i prigionieri che molti sono appartenenti alla divisione SS "Carlomagno". Loro obiettivo è ritardare il più possibile l'avanzata alleata fino allo sbarco di forze tedesche in Africa.

Operazione Valanga
Un'imponente armata statunitense sbarca sull'isola del Madagascar. La piccola guarnigione giapponese viene messa fuori combattimento in poche ore di battaglia mentre il governo malgascio subito dichiara la propria fedeltà alla causa alleata e ratifica il patto delle Nazioni Unite.

Fronte africano
Dalla nuova base di Antananarivo gli statunitensi sbarcano in Sudafrica trovando le coste del paese completamente sguarnite. La regione di Durban viene conquistata velocemente.

Un'altra armata americane si muove invece da nord verso il Congo per contrastare l'avanzata sudafricana diretta contro i territori della Francia Libera. Nel Katanga occupato si sviluppa una durissima battaglia che finisce in uno stallo. Le forze del generale Oosthaven mantengono il controllo del sud del Congo belga ma comunque saranno presto costrette ad indietreggiare ed abbandonare le posizioni conquistate.

Con la maggior parte delle forze Sudafricane impegnate in Congo questa potrebbe essere la fine dell'avventura imperiale di Pretoria.

L'ombra di mille soli
I servizi segreti di tre quarti del mondo vengono informati di una nuova potentissima arma sviluppata dagli Stati Uniti d'America, un'arma capace di polverizzare un'intera città con un colpo solo. Ben pochi credono possibile tale informazione, qualcuno però sa che questo programma esiste davvero ed ormai è realtà. Ma non è l'unico di questo tipo al mondo.

Armate africane
Vengono stanziati diversi milioni di dollari per l'armamento di divisioni coloniali dei territori liberati. Una discussione viene aperta all'interno dell'esecutivo statunitense e degli Alleati su chi deve essere gestire tale denaro e tali armate, per non rischiare una rottura con la Francia Libera il programma di armamento delle unità africane viene assegnata ad una comando militare unificato delle Nazioni Unite.

Petrolio texano
Enormi investimenti sono effettuati nel sud del paese dove il territorio viene trivellato alla ricerca di petrolio.

Elezioni presidenziali
Visto il tempo di guerra la campagna elettorale non è sentita. Un cambio di governo in tale momento non è nemmeno pensabile, i Repubblicani presentano un candidato minore riservando i migliori membri per le future elezioni. Con tali premesse Truman viene rieletto senza alcun problema.
 

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Repubblica di Finlandia

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Il piano Inkoo
Inkoo, ministro dell'economia, continua il suo grande programma di crescita economica. La cooperazione con la Russia nazionalista è fondamentale e si giunge ad un accordo che vede il potenziamento della tratta ferroviaria Helsinki - San Pietroburgo.

Le due capitali vengono così messe in comunicazione garantendo un certo movimento di uomini e merci. I lavoratori finlandesi sono infatti molto richiesti nella nuova Russia anti-comunista per via del loro basso costo e della grande preparazione in numerosi campi tecnici.

Militarizzazione
Infrastrutture militari sono costruire a Murmansk per garantire una maggiore sicurezza al paese scandinavo. In tale quadro il governo investe nel settore dei cacciabombardieri e mette in produzione diversi aeromobili.
 

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Regno di Georgia

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L'anticomunismo

Dopo anni sotto il dominio dell'Unione Sovietica e del comunismo, il Re Bagratoni impone un'agenda propagandistica basata sull'anticomunismo e la valorizzazione del patrimonio nazionale e del senso comune di appartenenza ad una grande famiglia ortodossa.

Importanti vertici sono tenuti tra i membri di governo di Russia, Ucraina, Grecia e Serbia. Da questi incontri nasce un fondo internazionale che dovrà riparare i crimini del comunismo, in particolare quelli effettuati con la distruzione di chiese ed istituti religiosi.

In questo clima di fervente estremismo religioso il patriarca della Chiesa di Georgia viene nominato ministro dell'interno.

Inoltre il Re pone un ulteriore intervento nella politica nazionale del paese fondando il "Partito delle Cinque Croci" con un evidente richiamo al simbolo nazionale georgiano.

I rapporti con la Grecia

La Grecia, culla del mondo ortodosso, è ormai fortemente indebolita a causa della punizione impostagli dopo essersi schierata con il Regno Unito durante le prime fasi della guerra. Con il proprio territorio ormai martoriato da bulgari e turchi si ritrova in una posizione di estrema debolezza.

Il tentativo del governo georgiano di avvicinarsi al paese sfocia un qualcosa di inaspettato. L'Assemblea Nazionale Greca, parlamento a totale guida fascista, offre alla casa Bagration la corona di "Basileus ton Basileon".

La proposta potrebbe far esplodere una crisi tra l'Italia fascista, che ormai possiede il dominio totale sul Mediterraneo e la Turchia, paese ampiamente appoggiato dal governo di Roma a causa della sua politica di ricerca dell'amicizia dei popoli islamici per mantenere il proprio dominio in Nord Africa ed in Medio Oriente.

L'esercito reale

Ad oggi la difesa della Georgia era affidata unicamente alla Legione SS georgiana del generale Kvinitadze. Sotto impulso del Re viene formato un'armata reale che giura fedeltà al monarca e non ad Hitler ed alla sua ideologia nazista.

La resistenza sovietica

Nonostante gli sforzi fatti nel paese vi è ancora qualcuno fedele all'URSS. Questa situazione diventa evidente quando esplode una bomba artigianale contro il ministero dell'interno, l'attacco viene effettuato di notte e non vi sono morti ma viene rivendicato tramite volantini (immediatamente confiscati dalla polizia) dal "Fronte di Resistenza".
 

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Federazione del Brasile

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Libere elezioni

Dopo gli anni della dittatura finalmente la popolazione viene richiamata a libere elezioni. Il governo laburista è in sostanza riconfermato con buona metà dei voti a favore di De Santos, grande importanza conquistano i comunisti ed i democratici fortemente a favore dell'ingresso del Brasile all'interno delle Nazioni Unite e per le posizioni anti-Argentine.

Mutua difesa sudamericana

De Santos, che occupa anche la poltrona degli esteri, riesce a portare Bolivia e Perù dalla parte del Brasile nella lotta contro l'imperialismo argentino. Il tutto viene sancito con la firma del trattato di La Paz che prevede cooperazione economica e mutua difesa militare.

Liberazione del Paraguay

Un ultimatum viene lanciato per l'evacuazione del Paraguay da parte delle unità militare argentine che l'avevano invaso lo scorso anno. L'ultimatum puntalmente scade senza che i soldati argentini muovino un passo, si apre così un nuovo fronte bellico.

Due armate brasiliane si muovono verso Asuncion, inizialmente non incontrano alcune resistenza se non folle in festa che salutano i soldati brasiliani, presto però infuria la battaglia. Le unità argentine sono in leggera inferiorità numerica ma hanno dalla loro soldati ormai veterani della campagna delle Falkland.

L'offensiva dura tre mesi durante i quali gli argentini si rivelano degli ossi duri e resistono anche ai corazzati ed ai mezzi meccanizzati brasiliani. Le perdite sono di migliaia di uomini per fronte ma alla fine la campagna si risolve in un nulla di fatto. Gli argentini però hanno subito notevoli perdite di materiali, inoltre senza l'aiuto aspettato dall'Asse - complice non solo il rifiuto tedesco ed italiano ma anche un blocco navale imposto a Buenos Aires - non potrà essere rifornito di armi e munizioni. Difficilmente la resistenza potrà andare a lungo.
 

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Francia Libera

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Campagna africana
La campagna d'Africa va avanti in modo spedito grazie all'aiuto degli Stati Uniti d'America.

Nel nord viene liberato il Marocco e posto quello spagnolo sotto influenza dell'amministrazione coloniale francese mentre buona parte dell'Algeria è strappata dalle mani delle forze di Petain.

Al sud l'avanzata a fianco degli statunitensi in Congo porta a strappare al Portogallo fascista, ufficialmente neutrale, la ricca regione di Cabinda ed alla Spagna viene tolta la Guinea. L'impero coloniale francese in Africa potrebbe rafforzarsi con il controllo di queste regioni economicamente strategiche.

La battaglia di Algeri
Grande sgomento si diffonde tra i membri della Francia Libera quando scoprono che la strenua difesa della città di Algeri non è effettuata dai nemici tedeschi o italiani ma da francesi come loro. Arriva nella città una divisione di SS Francesi: la Charlemagne. Ormai tra le forze di De Gaulle e quelle di Petain è una vera e propria guerra civile.
 

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Unione del Sudafrica

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La sconfitta sul campo
Dopo un anno di folgorante avanzata in Congo, interviene l'esercito statunitense che blocca il movimento sudafricano.

Intanto a sud il Madagascar viene conquistato ed il suo governo fantoccio, controllato dai Giapponesi, passa dalla parte delle Nazioni Unite. Sfruttando questa base viene effettuato uno sbarco sulle coste nazionali.

Con i soldati americani a pochi kilometri da Pretoria l'avventura imperiale degli africani bianchi potrebbe terminare qui.

Il nuovo ordine africano
I successi sudafricani hanno completamente dissolto l'idea di superpotere del colonialismo. Poco prima della sconfitta in Congo viene creato un "Libero Governo del Congo" che promette elezioni appena liberato l'intero territorio nazionale. In Rhodesia e Sudafrica intanto si sviluppano movimenti intellettuali per la liberazione dei neri.

L'avventura sudafricana potrebbe anche essere finita, ma sicuramente ha scosso nelle fondamenta l'idea di colonialismo europeo che difficilmente potrà essere riapplicato in futuro.
 

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Repubblica di Turchia

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Fine della neutralità
Il presidente turco Inonu decreta la fine della neutralità della Turchia.

In cambio dell'entrata di Ankara nell'Asse Tripartito riceve dall'Italia Cipro, Dodecaneso, Creta e Rodi.

La politica coloniale
Nei nuovi territori inizia subito una durissima politica di colonizzazione, l'elemento etnico greco viene allontanato con la forza decretando una massiccia fuga di profughi diretti verso la Grecia.

Offensiva orientale e rivolta curda.
Con l'entrata della Persia nel campo degli Alleati parte una grande offensiva orientale al fianco delle truppe di Baghdad.

Gli scontri tra Persia e l'asse turco-iracheno sono durissimi ma inconcludenti, il confine montano tre le tre nazioni si sposta solo di pochi chilometri durante l'intero anno.

La situazione si sblocca quando il governo del Kurdistan dichiara guerra ad Ankara al fine di liberare i curdi turchi.
 

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Repubblica del Kurdistan

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La liberazione dei Curdi
Il governo di Mosul dichiara guerra alla Turchia al fine di liberare i Curdi turchi che prendono le armi ed insorgono come partigiani.

Le forze armate curde sono di scarso numero ma estremamente esperte del loro territorio montano, continue offensive di piccoli gruppi disturbano le linee logistiche di iracheni e turchi facendo andare in stallo l'offensiva contro la Persia

Proprio dalla Persia i Curdi ricevono ingenti rifornimenti e la promessa di riunificazione con i Curdi persiani alla fine della guerra.
 

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Repubblica d'Armenia

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Insurrezione armena
L'offensiva tedesca contro l'Unione Sovietica aveva visto gli armeni opporsi apertamente al nuovo ordine orientale imposto da Berlino che così punì il paese ponendolo sotto occupazione Azera.

L'insurrezione dei Curdi ispira così gli Armeni che, temendo di poter vedere un revival del genocidio effettuato dai turchi imbracciano le armi contro i nuovi dominatori azeri.

Yerevan diventa teatro di guerra ed in due mesi azeri e turchi sono costretti a fare dietrofront.
 

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Impero Italiano

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Crisi Francia-Italia

Si apre una durissima crisi diplomatica quando Petain accusa Mussolini di inattività "ostile" alla "corte"di Berlino. Donitz tenta di placare gli animi ma in effetti è inqualificabile lo schieramento italiano a difesa delle proprie colonie mentre le armate marocchine, algerine, francesi e spagnole vengono travolte dal rullo compressore statunitense.

TIGR

Il TIGR (dalle lettere iniziali di Trst/Trieste, Istra/Istria, Gorica/Gorizia e Rijeka/Fiume), organizzazione terroristica slava effettua uno spettacolare attentanto contro la stazione centrale di Milano. La risposta delle forze di sicurezza italiane è blanda dimostrando una certa debolezza strutturale. I muri di Trieste viene invasa durante la notte di scritte pro-Jugoslavia che vengono velocemente cancellati.

Funerali imperiali

Il 4 maggio muore l'imperatore Vittorio Emanuele III che viene inumato, in seguito ad un funerale di stato cui partecipano quattro milioni di cittadini, nel Pantheon. Gli succede come regnante il poplarissimo Umberto II.

Il nuovo imperatore pare rischiare una rottura con il fascismo quando chiede alle forze armate ed ai carabinieri di rinnovare il giuramento alla casa reale Savoia. Mussolini guarda l'azione con sospetto ma è costretto a lasciar fare.
 

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Repubblica Nazionale Russa

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L'offensiva degli Urali

Una nuova offensiva sugli Urali, questa volta senza l'appoggio della Germania, termina velocemente in un nulla di fatto. La situazione sembra destinata a restare così fino a quando Vlassov, generalissimo della Russia bianca, dichiara a Radio Pietroburgo che i Donitz ha promesso che interverrà presto con una nuova arma segreta contro "la feccia comunista".

Guerriglia

Tutto il territorio nazionale è molto lontano dall'essere pacificato. Vlassov è ancora visto come un governante imposto da una potenza militare straniera non capace di rispondere agli interessi dei russi. Inoltre territorialmente la Russia è martoriata avendo perso molti ex-territori sovietici.

La guerriglia comunista riesce quindi a trovare terreno fertile per la sua "guerra di popolo nei territori occupati", ferrovie, caserme, fabbriche e magazzini vengono ripetutamente attaccati e sabotati da uomini armati o anche da semplici cittadini. La repressione è durissima e spesso effettuata da uomini delle SS che, seppure russi, sono visti come degli stranieri.
 

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Stato dell'Indonesia

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L'invasione

L'isola di Sumatra viene invasa da un'armata statunitense supportata da commandos Neederlesi che ben conoscono il territorio.

La resistenza popolare è grande, il governo di Sukarno è visto come legittimo nonostante le limitazioni di sovranità imposte dai Giapponesi che comunque sono considerati come un popolo amico rispetto agli europei colonialisti.

Effettivamente quindi le Nazioni Unite controllano solo pochi territori rispetto all'enorme isola sumatrana.
 

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Regno d'Afghanistan

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Pressioni indiane

E' risaputo che Zahir, shah dell'Afghanistan, riceve pesanti pressioni da parte del governo indiano affinché firmi il Patto Tripartito.

Dall'Afghanistan giungono però voci di neutralismo, anzi da Kabul giungono addirittura proposte di mediazione tra Persia ed Asse.
 

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Repubblica Federale Indipendente d'India

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Indipendenza culturale

Subhas Chandra Bose, dopo aver letteralmente ordinato una pulizia etnica anti-britannica, elimina l'inglese come lingua ufficiale del paese. Inoltre si dedica ad un programma di indianizzazione totale dei toponomi e dell'hindi che ha subito negli anni del colonialismo numerose influenze dall'inglese.
 

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Commonwealth d'Australia e Nuova Zelanda

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L'appello al Re

Il generale Millan, alla guida del governo golpista, fa effettuare un referendum su tutto il territorio nazionale per chiedere a Re Giorgio di impegnarsi nella guerra contro le potenze dell'Asse. Il 97% degli australiani vota a favore dell'appello.
 

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Commonwealth del Canada

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La caduta di King

William King, governatore del Canada per conto di Re Giorgio, perde la fiducia del parlamento a causa della debolezza dimostrata contro il movimento "Europeista" di chiare posizioni pro-naziste.

Lebun, indipendentista del Quebec, viene arrestato per aver ricevuto fondi illegali dalla Francia di Vichy mentre il capo del movimento Europeista, Smith, sparisce dalla scena. Non è chiara la sua fine.

Impegno rinnovato

Il ministro della guerra Robert diventa governatore ed annuncia un totale sforzo al fianco degli Alleati.

Robert rilancia inoltre l'appello del popolo australiano a Re Giorgio in particolare "di fronte allo sgretolamento dell'Impero e dai crimini dei fantocci del Giappone contro i nostri concittadini in Asia e non solo."
 
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