Report 13° turno

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IL PARTITO TI OSSERVA
Nel 2028 il mondo è chiara ripresa dopo i disastri della Seconda Guerra Civile Russa e la fine sostanziale della Rivoluzione Islamica.

L'economia globale è in timida ma costante ripresa e segna una media del 2,4% di crescita.

Per valori assoluti Cina, USA, Corea del sud, Regno Unito ed India sono le economia a maggiore crescita. Seguono Germania, SUM, Giappone, Singapore e Tuchia.

Queste economie in crescita trascinano tutti gli altri paese con una rinnovata domanda di beni e risorse d'importazione.

Proprio attorno alle risorse si scatenano lotte notevoli, in particolare in Africa.

Il continente nero, colpito da enormi cambiamenti ambientali che distruggono le economie locali, è da sempre una grande riserva di risorse. Chi se le aggiudicherà potrà vedere la propria economia crescere rispetto ai propri avversari internazionali.

La potenza imperialista per eccellenza nella mente di tre quarti del mondo, gli Stati Uniti d'America, si autoescludono da questo grande gioco grazie al loro fermo controllo del Medioriente. Si parla di una vera e propria "pax americana" basata sullo status quo ed il progressivo disarmo.

In questa regione, tristemente nota per le sue innumerevoli guerre, la situazione è paradossalmente tranquilla. La Rivoluzione Islamica ha fallito tutti i suoi obiettivi concreti: unione di tutti i paesi islamici in un grande califfato, cacciata dei soldati occidentali da tutte le terre islamiche, riappropriazione delle risorse petrolifere da usarsi per il benessere del popolo. Per alcuni analisti però la rivoluzione ha portato una nuova visione di se stessi in tutti i musulmani del mondo, sicuramente continuerà come movimento culturale e politico guidato dai governi che sono usciti "vincitori" da questa decennale sfida.

Nel mondo si contano ben quindici zone di conflitto di cui sei sono vere e proprie guerre aperte. Nonostante la ripresa economica il mondo è quanto mai un posto pericoloso e pieno di tensioni. La mancanza di una o più superpotenze egemoni e stabilizzatrici nel periodo successivo a quello della Guerra al Terrorismo, dimostra che numerose potenze regionali stanno lottando tra di loro per ridisegnare la mappa dei rapporti di forza. Per molti osservatori sembra sempre più uno scenario simile a quello degli anni '10 del XX secolo.


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IL PARTITO TI OSSERVA
Unione Euroastiatica:
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Economia
L'economia in crescita permette l'espansione della spesa federale, in particolare verso le assunzioni statali, l'edilizia pubblica e le pensioni. Il governo raccoglie e consolida un discreto consenso.

URSE
Dopo grandi sforzi diplomatici che hanno coperto l'arco degli ultimi anni nasce ufficialmente l'Unione delle Repubbliche Sovrane Eurasiatiche, colloquialmente Unione Eurasiatica.



- Votazione diretta del Presidente dell'Unione ogni 6 anni (con poteri uguali a quelli dell'attuale presidente russo)
- Il Presidente dell'Assemblea dell'unione viene proposto dal Presidente dell'Unione ad entrambe le camere del parlamento e deve essere confermato a maggioranza semplice. Se per tre volte viene rigettato un candidato il parlamento viene sciolto e indette nuove elezioni.
- Il presidente dell'assemblea nomina poi il governo (Ministro degli Esteri, Ministro della Difesa, Ministro dell'Economia, Ministro degli Interni, Ministro per la Sicurezza dell'unione, Ministro del Welfare)

- L'assemblea dell'unione avrà due camere così divise
Consiglio dell'Unione: Votazione diretta a suffragio universale per tutti i cittadini, non vi sono differenze di nazionalità (poteri uguali a quelli dell'attuale Duma di stato russa)
Consiglio delle Repubbliche: Votazione diretta a suffragio universale. Le repubbliche hanno riservati X posti, le repubbliche autonome Y, gli oblast Z e così via. (poteri simili all'attuale consiglio federale russo)

Il Potere Esecutivo è quindi nelle mani del Presidente dell'Unione (visto che riprende i poteri della presidenza russa).
Il Potere Giudiziario è indipendente.


Le tre Repubbliche aderenti (Russia Kazakistan e Bielorussia) manterranno un proprio governo federale, con poteri di legiferazione interna a patto che non vadano in contrasto con leggi dell'unione, che hanno la precedenza. Le elezioni nei singoli stati verranno gestite dai rispettivi stati seguendo tuttavia le direttive del governo centrale.
Le tre repubbliche avranno diritto di secessione dall'unione a seguito di tre votazioni con la maggioranza dei 2/3 nei rispettivi parlamenti nazionali distanziate una dall'altra di 6 mesi.


- Verrà creato un organo di sicurezza unico nell'unione (l'attuale GRU verrà quindi ingrandito e riformato da solo militare ad anche civile) che si occuperà dei servizi di sicurezza interni ed esteri, sia militari che civili. Il GRU informerà per conoscenza al Ministro della Sicurezza Nazionale e Primo Ministro e risponderà direttamente al Presidente dell'Unione. Il Direttore del GRU viene nominato all'elezione dal Presidente dell'Unione e il suo mandato decade con la fine della presidenza dell'unione.

- Le prime elezioni per l'elezione del Presidente e la formazione delle camere avverranno durante l'anno 2028 , fino a quel momento il governo Russo assumerà ad interim i ruoli di governo dell'Unione.

Transasiatica e Siberia
Il governo procede con il progetto della transasiatica gettando le fondamenta per il tratto che attraversa la Siberia. In particolare un decreto viene emanato che oltre a rafforzare le misure di sicurezza stanzia un importante fondo per i territori espropriati dai cantieri. Oltre al cantiere ferroviario partono anche i lavori per il potenziamento del porto di Vladivostock.

Kozlov riesce a convincere il Pechino ad entrare nel progetto Transasiatico e viene firmato un trattato di abbattimento delle tariffe doganali tra i due paesi andando a rafforzare i rapporti commerciali.

Attorno al progetto continuano ad accumularsi tensioni notevoli con il "Partito per i Diritti dei Popoli Siberiani" che accusa il governo di non voler nemmeno ascoltare proposte alternative a quelle dettate da Mosca. I lavori vengono ostacolati con ogni mezzo pacifico almeno venti volte durante tutto l'arco dell'anno la polizia è costretta ad intervenire per far ripartire i lavori.

Osservatori internazionali iniziano a porsi molti dubbi sulla fattibilità del progetto entro i cinque anni preagnosticati a causa proprio di questi continui disturbi. A nulla servono le dure misure intraprese, un piccolo nocciolo duro di veri e propri ambientalisti cui si aggiunge una vasta massa di popolazione cerca di mobilitare l'opinione pubblica contro questo progetto. E' chiaro comunque che la maggior parte della gente non è contraria al progetto in se per se ma manifesta contro lo scarso peso politico delle popolazioni siberiane.

Il governatore della Buriazia, Semiriag, presenta un suo programma per l'autonomia di una grande repubblica federale siberiana all'interna dell'URSE che a sua detta salverebbe il progetto ferroviario ed accontenterebbe la popolazione locale.

I lavori del ramo che collega la Russia europea all'India invece continua spedita, fonti della Difesa comunicano di aver sventato due potenti attacchi dinamitardi nel tratto passante per il Kazakhstan e si segnala l'uso di compagnie private di sicurezza per la difesa dei lavori.

Crisi artica
Per alcuni giorni il mondo conosce una forte tensione quando, all'annuncio di una esercitazione lungo le coste del Canada, il governo russo risponde con la mobilitazione delle armi nucleari strategiche e della flotta del nord.

La crisi e lo sfoggio di muscoli presto rientra ma l'opinione pubblica interna si divide sull'azione del governo e presto la questione diventa al centro della discussione politica andando ad oscurare la creazione dell'URSE.

Da una parte i membri più influenti del Partito Liberale Russo e dell'establishment in generale approvano il modus operandi del Presidente, mentre gran parte delle fasce più popolari, i sindacati e molte facce note dell'intrattenimento e della cultura non approvano il braccio di ferro con l'occidente.

Si respira una grande voglia di normalità, ma il principale partito d'opposizione "Nuova Russia" non è in grado in alcun modo di sfruttare la falla e rosicare elettorato.

Kaliningrad
All'exclave russa sul Baltico è accordata un'ampia autonomia che la porta ad essere soprannominata "la Hong Kong del nord". Di fatto diviene un paradiso fiscale che attira investimenti e denaro.

Caucaso
A questa voglia di normalità il presidente Kozlov risponde immediatamente con un trattato epocale che pone fine alla tensione tra Russia e Georgia a proposito della questione osseta ed abkaza.

Con il Trattato di Soci i rapporti tra i due paesi vengono normalizzati e la popolazione su entrambi i fronti può tirare un sospiro di sollievo.

Il Caucaso però non è ancora del tutto pacificato e venti di guerra sono all'orrizonte tra Armenia ed Azerbaigian e la firma del Trattato di Amicizia e Cooperazione con tra Baku e Mosca fa temere per un intervento russo nell'area.

L'omicidio Tarasov
Verso maggio la Russia viene sconvolta dalla notizia dell'assassinio di Vladimir Tarasov. Questi, un giovane politico estremamente promettente, guidava da tempo la fronda interna al PLD con posizioni pacifiste e democratiche.

Quattro ignoti su due motociclette di grossa cilindrata sparano all'impazzata con degli AK su di lui e sulla sua esigua scorta mentre si apprestava a salire sulla sua automobile diretto verso il Parlamento, sia il politico che la scorta sono massacrati. Dopo pochi minuti il suo appartamento è devastato dalle fiamme da qualche complice. La polizia brancola totalmente nel buio e gli assassini non riescono ad essere identificati.

Secondo la vedova, intervistata da una giornalista tedesca, era da tempo inquieto e si apprestava a denunciare pubblicamente alcuni "misfatti" riguardati il governo in carica. Sui canali mediatici russi non viene concesso spazio a queste accuse.

Kozlov comunque si mostra estremamente addolorato in pubblico ed organizza dei funerali di stato, non è presente alcun familiare della vittima.

Il programma spaziale russo
Timidamente riprende il programma spaziale russo dopo il triste annuncio della morte della Stazione Spaziale. Dal Kazakhstan viene posta nello spazio il sistema di posizionamento satellitare Glonass MK35. Le forze armate russe recuperano così molta della propria capacità di combattimento persa durante la guerra civile.

Il Fronte dei Puri
Il Fronte dei Puri, movimento islamista kazako intensifica i propri attacchi a caserme contro i simboli del potere all'annuncio della creazione dell'URSE.

Mosca invia, sotto richiesta di Astana, il 76° Corpo Aeromobile per ristabilire la piena sovranità sul territorio kazako.

Dopo pochi giorni dal loro arrivò i parà sono accolti con una battaglia presso Kazybek, città che si rivela essere totalmente in mano agli insorti.

La battaglia dura un mese intero ed alla fine il 60% degli edifici è ridotto in macerie. Preoccupante la presenza di numerosi ceceni, afghani e pakistani tra i prigionieri.


URSE:
76° VDV, supporto forze speciali russe e polizia kazaka.

Perdite: 21 morti, 97 feriti

Fronte dei Puri:
Stimati 1.500 insorti.

Perdite: 931 morti, 421 feriti, 136 prigionieri.

Civili:
145 morti, 721 feriti.

La battaglia e le sue proporzioni rivelano un salto di qualità del terrorismo islamista in Asia Centrale e per questo si rivela fondamentale la collaborazione con il governo del Pakistan con il quale si firma un trattato contro il terrorismo.
 

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IL PARTITO TI OSSERVA
Stati Uniti del Mediterraneo:
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L'attacco di Beirut [Mappa]
A tre anni dal catastrofico attacco all'ambasciata del Qatar presso Beirut che provocò oltre 400 vittime, un nuovo attacco terroristico colpisce la capitale libanese. Un'autobomba riesce ad entrare nel parcheggio del Centro per la Cultura del Mediterraneo. Un istituto di studi superiori controllato dall'università di Marsiglia e costruito con finanziamenti dalla penisola araba.

L'autobomba esplode in una palla di fuoco devastando le decine di automobili presenti. La facciata dell'edificio è fortemente danneggiata dall'onda d'urto. Pochi secondi dopo la prima esplosione cinque colpi di mortaio colpiscono il tetto dell'edificio. Il tubo lanciatore verrà ritrovato poco dopo in un terreno non molto distante.

Nell'attacco perdono la vita 25 dipendenti pubblici degli SUM. La rivendicazione avviene da parte di una fantomatica "Brigata Islamica di Liberazione" che afferma di aver colpito un edificio dei servizi segreti degli stranieri che hanno occupato la terra libanese.

Il medioriente
Mentre Beirut è nel caos, si prepara il meeting di Van. Fortemente voluto da Duran Lerrieu, attira l'attenzione dei media mediterranei per diversi giorni. La discussione del "memorandum Gerti" per la creazione di un Kurdistan indipendente è alla fine accolto da Iraq e Turchia con la Persia disponibile a riconoscere ai curdi una discreta autonomia.

E' un grande successo per la diplomazia europea, che riesce ad incassare un risultato da tempo atteso che, assieme alla denuclearizzazione del Medioriente portata avanti dagli USA pone le basi per una relativa pace regionale duratura.

Nell'area si segnala inoltre un'esercitazione navale congiunta con la marina turca nel Mar Nero.

Collaborazioni asiatiche
Con il governo di Nuova Delhi è firmato un accordo di cooperazione economico che aumenta di molto i rapporti commerciali bilaterali. Esperti in molti campi tecnici sono inviati nel sub-continente nel quadro di una collaborazione sempre più stretta tra i due paesi.

Dalla Corea del sud invece giungono importanti investimenti diretti verso la Spagna e la Sicilia per il rilancio dell'economia locale.

In controtendenza Fiat-Citroen che lascia in forze il mercato cinese chiudendo molti stabilimenti che verranno riaperti in patria. La ricaduta positiva sull'occupazione europea è alta, ma quella negativa sui cinesi è grande.

Rapporti con la RCA
A margine degli accordi per il fiume Ubangi viene firmata un'alleanza militare, economica e sociale tra SUM e RCA. Grazie a questa intesa l'economia centroafricana, dopo anni di recessione, torna a crescere.

La politica delle grandi infrastrutture porta il ministero dell'economia a creare Infmed, una holding a partecipazione sia statale che privata che va a riunire le più grandi società di costruttori dell'Unione.

America Latina
Sotto pressione dei governi spagnoli continua l'attivismo federale verso l'America latina. Oltre alla partecipazione alla missione in Argentina si assiste all'incontro di Belmopan. Qui si vedono gli interessi economici spagnoli tornare preponderati nella regione grazie all'ACT, che penetra nei floridi mercati turistici della zona.

Tirolo
Il referendum sul Tirolo viene svolto dopo alcuni anni di attesa. L'83% dei tirolesi decide per l'unione con l'Austria. Il tentativo di alcune frange italiane di estrema destra di "marciare su Bolzano" è immediatamente interrotto dall'intervento della polizia.

Vaticano e religione
I rapporti con il Vaticano cambiano base di discussione con gli accordi di Villa Farnese. Viene firmato un nuovo concordato tra SUM e Santa Sede.

E' un'inversione di rotta rispetto ai privilegi finanziari che c'erano tra Italia e Vaticano, ma molti analisti avevano previsto una situazione decisamente più sfavorevole alla Santa Sede.

A livello federale si crea una tassa facoltativa per il finanziamento delle religioni riconosciute in tutta l'Unione.

Crisi polinesiana e lo scetticismo francese
I cittadini della Polinesia continuano per il terzo anno di seguito una dura agitazione per la secessione dalla Francia ed il riconoscimento dell'indipendenza da Parigi e Marsiglia. La popolazione francese continua ad essere vittima di numerosi attacchi ed un'intera famiglia è massacrata nella loro villetta. Ormai gli europei lasciano a centinaia l'isola.

Attorno alla questione polinesiana nasce un certo scetticismo francese per il progetto mediterraneo. Parigi aveva accettato la grande cessione di sovranità solo a fronte della grande crisi della seconda metà degli anni '10. Di fronte ad una ripresa generalizzata ed a questioni simboliche come quella polinesiana i sondaggi danno il consenso per l'Unione ai livelli più bassi da sempre. Solo il 41% dei francesi è a favore degli SUM.

Lo sforzo culturale
Al fine di creare una identità nazionale "mediterranea" e non solo europea il governo finanzia diversi lavori letterarli con un grande fondo culturale.
 

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Repubblica di Cina:
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Le legge marziale
La paura di una nuova spinta secessionista nell'ovest del paese spinge le forze armate cinesi a dichiarare la legge marziale in tutto il Turkestan e spostare un gran numero di truppe. Sono imposte dure misure per mantenere l'ordine pubblico attraverso leggi d'emergenza.

Il lungo confine è fortemente militarizzato al fine di evitare qualsiasi infiltrazione da parte di terroristi e rompere eventuali linee logistiche.

Lungo la strada l'armata cinese incontra un gran numero di manifestanti pacifici che tenta la via della non violenza. Non è comunicato il numero degli arrestati ma alcuni testimoni parlano sulle rete mediatiche internazionali di almeno qualche migliaio. Le leggi d'emergenza permettono di arrestare sospetti terroristi senza alcun capo d'imputazione e di trattenerli per almeno 72 ore.

In alcuni casi vengono trovate in casa degli arrestati alcuni armi o comunque materiale sospetto. Ad esempio copie in lingua locale del famoso "Allahu Akbar", giornale digitale pan-islamico che ha avuto grande diffusione in molte parti del mondo. Il possesso di questo giornale diviene prova di supporto al secessionismo.

La morte del Dalai Lama
A 92 anni muore a Lasha, il Dalai Lama. Rientrato nel paese dopo la caduta della RPC. Il Panchen Lama si mette subito in movimento alla ricerca della reincarnazione del Bhudda.

Gli occhi di tutto il mondo sono rivolti verso il Tibet, il rischio che il governo tenti di sovrapporsi alle autorità spirituali tibetane (così come fa ancora con quelle cristiane) è altissimo così come il rischio di un nuovo tentativo di avventura indipendentista.

Azioni anti pirateria
Al fianco della marina sudafricana viene inviata la 5° flotta con la portaerei "Liu Huaqing" in missione anti-pirateria.

Economia
In campo economico si segnala l'avvio del cantiere per l'ingrandimento del porto di Shangai e l'abbassamento dei dazi per l'importazione di carbone e rame. Il provvedimento favorisce oltre alla crescita economica anche i rapporti con l'Australia, primo fornitore di queste risorse alla Cina.

Importanti investimenti vengono fatti sia nella ricerca con una collaborazione con il NAC sia verso le infrastrutture per connettere il paese alla Russia.

L'urbanizzazione
L'eccessiva urbanizzazione con l'enorme spostamento delle masse rurali richiede una risposta pronta ed immediata. Il governo agisce reintroducendo l'obbligo di residenza, sussidi per l'agricoltura e l'acquisto da parte del governo dei prodotti vegetali.

La legge ha effetti piuttosto scarsi. I sussidi non convincono per nulla e la minaccia sembra poco seria. Il movimento "Studenti per il Cambiamento" mobilita migliaia di persone paralizzando Pechino, Hong Kong e Shangai per più di venti giorni causando una crisi nella rifornitura di carburante e merci. Le richieste sono il ritorno immediato alle elezioni democratiche, le dimissioni di Zheng-He e la riforma costituzionale secondo principi di libertà assoluta.

Numerosi sono gli scontri con tra polizia e manifestanti, gli studenti denunciano l'uso di agenti provocatori che distruggono proprietà private, negozi e banche per far perdere il consenso al loro movimento. I blocchi scemano lentamente ma non la polemica che accompagna il governo per tutto l'anno.

Il disgelo con Londra
I manifestanti ad Hong Kong sono velocemente "rimossi" dalla polizia con metodi piuttosto sbrigativi. La metropoli viene preparata per l'incontro che porterà alla firma di un importante trattato con il Regno Unito che migliora di molto i rapporti tra i due paesi. Il parlamento cinese accetta questo accordo ed in particolare il cambio fisso yuan-sterlina unicamente a patto che valga per il territorio di Hong Kong che torna a godere di una certa autonomia.

Il disgelo con Islamabad
Con il governo Pakistano si giunge ad un accordo che scongela le relazioni. Vengono pagati 10 miliardi come danni da guerra ed i prigionieri scambiati.

Cooperazioni
Con gli Stati Uniti viene firmato un trattato per la realizzazione di una serie di HUB che pongano le due sponde del Pacifico in comunicazione
 

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IL PARTITO TI OSSERVA
Regno Unito:
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Petrolio
L'anno si apre con una fuga di notizie dal ministero dell'economia. Documenti classificati che stimano la vita residua dei giacimenti del Mar del Nord a soli cinque anni diventano noti al pubblico. Le voci provocano un crollo in borso della BOC con una pessima ricaduta sul PIL. In quest'ottica si comprende il grande interesse del governo per la situazione nell'Africa orientale.

Politica finanziaria
Lo scacchiere inaugura una vera e propria "rivoluzione fiscale" da tempo attesa dalla base elettorale di sinistra:

  • Gli alti redditi vengono fortemente tassati mentre si abbassano le tasse su quelli bassi.
  • Le attività produttive vedono la pressione diminuire di molto.
  • Le grandi corporazioni vedono anchesse aumentare la pressione fiscale.


Si sparge la voce a proposito di un prelievo coatto di denaro dai conti pubblici che porta in alcuni casi al rapido ritiro di denaro. In meno di mezza giornata la voce si rivela infondata ed il rischio di una crisi di liquidità rientra velocemente.

Produttività
Tutto sommato queste scelte in campo finanziario vengono accettare grazie ad un grande rilancio della produttività, in particolare grazie alle collaborazioni internazionali con Cina, UE e NAC.

Gli scambi commerciali, in particolare con la Cina, conosco un andamento molto positivo grazie a diversi accordi che facilitano i trasporti navali.

Op. Peace Forever ed EAB
Incassato un buon risultato in politica fiscale, il governo cerca di mettere in sicurezza i suoi asset in Africa. In particolare la "via del petrolio" che passa per il Sud Sudan ed il Kenya.

L'area subisce da un anno una forte pressione ambientale che, unita al gran numero di armi in circolazione a causa del degrado del quadro di sicurezza dalla Rivoluzione Islamica in poi, ha creato una situazione esplosiva.

La prima mossa del governo è la creazione dell'East African Board. Un vero e proprio piano per il salvataggio dei paesi dell'Africa dell'Est in cui Londra ha enormi interessi economici e politici. Tanzania, Sud Sudan, Kenya, Etiopia ed in minore misura la Somalia accettano di rinunciare ad alcuni gradi di sovranità in campo di banche centrali, liberalizzazione delle economie con ingresso delle aziende britanniche. In cambio da Londra arrivano svariati miliardi di sterline a fondo perduto ed importantissimi aiuti in campo alimentare ed agricolo.

EAP act:
L'East African Board viene costituito ad Addis Abeba.

Sezione Somalia:
a) 5 mld di $ del Commonwealth Box andranno al Kenya e verranno utilizzati dal Kenya per la sola gestione dei campi profughi Kenyoti.
b) 5 mld di $ ulteriori verranno girati dal Commonwealth Box a Kenya e RSA per finanziare Mogadiscio.

Sezione Sudan:
c) lo UK, tramite la Bank of England, garantisce un prestito al Sud Sudan di 5mld di $ per la durata di 30 anni all'1% d'interesse per la sola gestione dei profughi dal Ciad. Qualora il Sud Sudan risulti insolvente lo UK si accollerà il prestito.

d) lo Uk tramite la Bank of England, garantisce un prestito al Sud Sudan di 20mld di $, per la durata di 20 anni all'1% d'interesse per il puro sostegno politico ed economico. Qualora il Sud Sudan risulti insolvente lo Uk si accollerà il prestito.

Sezione Etiopia:
e) Lo Uk tramite la Bank of England, garantisce un prestito all'Etiopia di 20mld di $, per la durata di 20 anni, all'1% d'interesse per il puro sostegno politico ed economico. Qualora l'Etiopia risulti insolvente lo Uk si accollerà il prestito.

Sezione Tanzania:
f) Lo Uk tramite la Bank of England, garantisce un prestito alla Tanzania di 20mld di $, per la durata di 20 anni, all'1% d'interesse per il puro sostegno politico ed economico. Qualora la Tanzania risulti insolvente lo Uk si accollerà il prestito.

Sezione crescita e sviluppo:
g) il 10% di tutte le banche centrali dei paesi africani aderenti all'EAP passeranno alla Banca Centrale d'Inghilterra che provvederà al reinserimento della liquidità necessaria ed avrà seggio nei CdA in qualità di consulente.
h) una commissione mista UK-EAB istituirà un "ComCentre" a Zanzibar, da cui verranno monitorati tutti gli investimenti dei piani di salvataggio onde evitare che i piani di salvataggio vadano dispersi.
i) Le economie dei paesi aderenti verranno liberalizzate tramite una "intervention act" da parte dei governi dell'EAB che permetterà l'ingresso esclusivo di tutti i gruppi multinazionali britannici nelle economie dei paesi EAB e permetterà di investire e finanziare le multinazionali locali da parte delle multicorporate britanniche. Le visite degli ispettori del "ComCentre" verranno programmate segretamente di concerto con tutti i paesi dell'EAB, onde evitare atteggiamenti monopolistici. Il 5% dei fatturati delle multicorporate ha l'obbligo di reinvestimento sul territorio.
l) il 70% dei terreni demaniali delle nazioni aderenti non a coltura, verranno venduti ad una public company partecipata al 50% dallo scacchiere e per il restante 50% dai paesi aderenti dell'EAB. Il suo nome sarà "Harrison's" e sarà una società agroalimentare la quale utilizzerà agricoltura OGM per sospingere una "nuova rivoluzione verde" nell'east africa. Lo UK investe nel progetto di costruzione della multicorporate 15 mld di $ di partenza.
m) FEED energy usufruirà di un PF di 2,5mld di $ di energia solare che attiverà accordi preferenziali coi governi africani per la vendita dell'energia in surplus. 1,5 mld di $ sono l'una tantum del Governo Britannico ai paesi EAB per risistemare la rete elettrica e ammodernarla di modo da allacciarsi alla macro struttura etiope.
n) Viene promosso un fondo comune da 10mld di $, grazie ad un prestito della Bank of England per la lotta alla fame, alla sete, alla desertificazione e alle calamità, per il cui pagamento il Regno Unito si fa garante nei confronti dell'intero EAB.

Mentre si cerca una soluzione politica ci si attiva anche per creare un quadro di sicurezza nell'area. Dall'India giunge in Tanzania, in aiuto del locale governo, una brigata di fanteria. Una seconda viene rischierata in Gibuti.

Le unità vengono trasportate con voli commerciali, un missile antiaereo colpisce uno dei Boing 747 quando stava per atterrare nei pressi dell'aeroporto internazionale di Dar es Saalam. 319 soldati britannici muoiono carbonizzati in una palla di fuoco che si abbatte sulla città mietendo un altro centinaio di vittime tra i civili.

In un solo giorno l'Esercito britannico perde un numero quasi pari a quelli persi in più di dieci anni di guerra in Afghanistan. Il segretario alla difesa Jones si dimette il giorno dopo.

L'attacco viene rivendicato da una fantomatica "Armata Islamica Internazionale", un'etichetta nuova dietro la quale potrebbe nascondersi un altro gruppo. Nel comunicato si preannunciano nuovi attacchi se il governo del Regno Unito non ritirerà l'appoggio ai corrotti governi di Somalia e Kenya che stanno portando avanti una "crociata contro l'Islam".

La minaccia convince il governo a calcare la mano e molti reparti della RAF sono inviati verso la base di Gibuti.

Op. Kingdom of Justice
Dal Gibuti una brigata paracadutista penetra, con il consenso di Mogadiscio, lungo il confine tra l'Ogaden e l'ex Somaliland.

Scopo della missione è disarmare le milizie, proteggere i villaggi inermi e rafforzare la sovranità somala sul territorio.

Il nord della Somalia è un territorio relativamente pacificato e la missione ha un iniziale buon successo. Inoltre l'area è un'ex colonia di Londra ed il sentimento pro-inglese è forte. Non si segnalano quindi incidenti di alcuna sorta.

Op. Sneaking Love
Lungo il confine tra Kenya e Somalia vengono inviati i SAS per monitorare la situazione nei campi profughi. I rapporti che ne emergono sono di vere e proprie "metropoli di lamiera" dove la criminalità e le armi girano senza tanti problemi. Il governo del Kenya teme un effetto "Settembre Nero" e l'operazione britannica non può agire in modo efficace per mancanza di mezzi adeguati.

Op. Smiling Garden
La 1° Brigata di Fanteria, dopo aver subito il terribile colpo, si mobilita velocemente. Gli ordini da Londra sono di andare a distribuire alimenti alla popolazione e disarmare le milizie. La situazione sul campo però cambia velocemente quando gran parte del paese cade sotto i colpi della ribellione.

Ben quattro di cinque brigate del governo tanzanese si uniscono alle forze ribelli o semplicemente vedono interi reggimenti svanire nel nulla. Solo lo schieramento della brigata britannica permette al legittimo governo di non crollare.

Il governo viene trasferito a Dar es Salam sotto la protezione britannica ed i ribelli non si azzardano ad effettuare un attacco verso la costa.

Egitto
Da segnalare un importante e controverso programma d'aiuti verso l'Egitto che prevede tra le altre cose lavori al canale di Suez ed alla diga di Assuan.

Il mondo del calcio
Il calcio britannico subisce un brutto colpo quando Scotland Yard arresta centinaia di tifosi legati ad alcune frange di ultras del Manchester. Si scopre infatti che in questo ambiente, da tempo sotto osservazione delle forze dell'ordine, erano proliferate vere e proprie cellule terroristiche di estrema destra. Il legame e la sovrapposizione con il movimento dei "Veri Britannici" è forte. Nei covi vengono trovate decine di armi da guerra e materiale propagandistico razzista, anti-socialista e nazionalista.

La comunità russa
La comunità russa nel Regno Unito festeggia una inaspettata vittoria a Wimbledon di Irina Dasaev, russa naturalizzata britannica. La vittoria è un momento storico per l'integrazione degli esuli dalla guerra civile. Si nota però un drastico calo nelle dimensioni della comunità a causa dei ritorni in patria.
 

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Stati Uniti d'America:
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Sud America
Gli Stati Uniti partecipano massicciamente alla missione ONU in Argentina subendo circa 300 perdite tra morti e feriti.

Si segnala invece la fine dell'embargo da e per il Brasile con una importante apertura verso questo paese.

La crisi messicana
Continua lo sforzo al fianco del governo messicano per tentare di risolvere la crisi al confine meridionale e riportare tutto il paese sotto la sovranità di Città del Messico.

Dopo la caduta del governo Pedron a causa di questo supporto il nuovo governo di unità nazionale tenta da prima di risolvere autonomamente la questione. Quando i fallimenti sul campo dimostrano l'impossibilità di agire in questo modo viene richiesto l'intervento dell'alleato statunitense.

Il Congresso autorizza così gli aiuti militari, politici ed economici. Non sono forniti dettagli ma è dato per certa la presenza di personale statunitense nel paese. Si da notizia di una battaglia durata tre giorni tra le strade della temibile Ciudad Juarez. Il suono della battaglia è udibile oltre il confine ed il cielo si riempie di voli d'elicotteri ed aerei.

Diviene di dominio pubblico la notizia dello smantellamento di una cellula terroristica messicana che si apprestava a colpire il paese. Per evitare un odio anti-messicano si formano alcune organizzazioni messicane "patriottiche" che appoggiano in ogni modo la lotta del paese per risolvere questa crisi. Le azioni del presidente Smith sono appoggiate anche dal Partito Bolivariano, grande bacino elettorale dei "latinos". Dal PBAU giungono però alcune voci critiche che chiedono un intervento economico reale e massiccio e non solo "il suono delle armi e delle esplosioni".


USA
Forze speciali, supporto di UCAV.

Perdite: 9 morti, 16 feriti.

Messico
2 reggimenti fanteria, supporto polizia.

Perdite: 35 morti, 95 feriti.

Narcos
Stimati: 1.000 miliziani.

Perdite: 95 morti, 50 feriti, 134 arresti.

Stretto di Davis
Al largo delle coste del Canada, presso lo stretto di Davis, si svolge un'addestramento militare congiunto con Canada e Norvegia con alcuni osservatori da Islanda, Svezia, Finlandia e Danimarca.

Attorno a questa esercitazione si accumulano molte tensioni con la Russia ma alla fine viene svolta in tranquillità e senza alcun incidente facendo scemare velocemente l'attenzione sulla questione del Mar del Nord.

Il Pacifico

Nel Pacifico si rafforza la posizione statunitense con l'ingresso definitivo della Thailandia nel South Pacific Defence Treaty.

Nelle Filippine invece il contingente statunitense viene coinvolto in una battaglia presso Tanay, alla periferia di Manila.

USA
1 reggimento marines, supporto F35.

Perdite: 1 morti, 4 feriti.

Filippine
1 reggimento meccanizzato, supporto artiglieria.

Perdite: 2 morti, 9 feriti.

Australia
Forze speciali

Perdite: 4 feriti.

Maoisti
Stimati 750 guerriglieri, supporto mortai.

Perdite: 163 morti, 219 feriti, 68 prigionieri.


Liberia-gate e Russia

Raynard Green, capo della CIA, viene coinvolto in due gravi scandali.

Il primo si ha quando sui principali giornali d'America compiono dei dossier su una presunta rete illegale di vendita di armi ai servizi segreti della Liberia.

Il secondo segue di poche settimane il "Liberia-gate" quando diciotto cittadini russi e due statunitensi presunti "agenti della CIA" vengono arrestati in Russia con l'accusa di spionaggio.

Inizialmente il governo cerca di proteggere il suo uomo ma, ormai messo all'angolo, Green decide di proteggere l'esecutivo e si dimette tra mille polemiche.


Medioriente

Mentre ai confini della nazione la situazione si fa tesa ed in Africa scoppia lo scandalo è in Medioriente il massimo successo delle iniziative di pace del presidente Smith. Questo campo è sempre stato il pantano di ogni amministrazione statunitense, l'impossibilità di mettere allo stesso tavolo di pace israeliani ed arabi e la minaccia del terrorismo e delle armi nucleari ha sempre reso frammentato e di difficile gestione l'area.

La Rivoluzione Islamica del 2014 aveva creato governi fortemente anti-americani e fatto precipitare l'area in una crisi economica, politica e militare di vaste proporzioni fino all'invasione egiziana di Arabia, Sudan e Libia.

Da questa guerra è nata una nuova classe politica islamica, fortemente religiosa, con ancora il progetto del Califfato in mente ma meno intransigente verso l'occidente. Che non è visto come un nemico ma come un avversario da temere e rispettare. La nuova carica morale acquisita dal nuovo re saudita e la cessione dal punto di vista dell'assolutismo politico crea inoltre un terreno fertile per dei piani di pace per la regione.

Smith riesce a portare allo stesso tavolo Israele, Qatar, Bahrain, Oman, Emirati Arabi Uniti, Arabia, Persia, Iraq, Siria, Libano (appartenente SUM), Giordania, Kuwait, Tunisia, Egitto, Libia, Algeria, Marocco, Yemen, Afghanistan, Eritrea, Djibouti, Turchia, Somalia e Mauretania per la creazione di un'area "libera da armi nucleari" in tutto il Grande Medioriente.

I paesi dichiarano i propri arsenali e li consegnano agli USA che provvederà a smantellarli. I dati sulle testate vengono resi pubblici:

Israele: 500
Persia: 92
Arabia: 85
Siria: 45
Algeria: 25
Libia: 5
Bahrain: 3
Qatar: 1

Un totale di 756 testate tattiche vengono così consegnate pronte per essere smantellate.

Senza più un ombrello nucleare per la propria difesa Israele e Stati Uniti creano un'alleanza militare cui gli arabi rispondono con un'iniziativa analoga.

Mentre si firma questo trattato regionale si rafforza la collaborazione con lo Shah di Persia, in particolare verso il settore sanitario del paese cui sono stanziati ingenti aiuti finanziari.

Cina

Smith firma a Pechino un accordo economico di proporzioni epocali con la Cina che semplifica la burocrazia doganale e crea un memorandum comune per la costruzione di una vera e propria autostrada del mare nel Pacifico.

L'accordo è duramente criticato dal Partito Repubblicano che teme per il settore manifatturiero statunitense che ha duramente subito la crisi petrolifera successiva alla Rivoluzione Islamica. I repubblicani però sono ormai una minoranza concentrata in poche aree, Smith ha un grande consenso e la popolazione gli da fiducia con le elezioni di Medio Termine in cui il Partito Democratico guadagna il 2%. Le volte che si è avuto un rafforzamento del presidente in carica alle mid-term si contano sulle dita di una mano. Per gli analisti è il trionfale annuncio dell'accordo nucleare ad aver pesato sull'elettorato nonché la paura per la crisi messicana.

Economia

I dati positivi sulla crescita sono confermati anche quest'anno e la spesa federale si espande di conseguenza. Si punta molto sulla crescita e sulle infrastrutture con l'ammodernamento di molti canali fluviali, in particolare lungo il Mississipi che molto ha fatto durante la storia economica statunitense.

Forze armate

Le forze armate vengono dotate di un nuovo reggimento d'elicotteri d'attacco e si segnala il varo di una nuova classe di incrociatori pesanti. Nessun particolare ne caratteristica viene comunicato.
 

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Repubblica Socialista Federativa Brasiliana::
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Riforma costituzionale
Il presidnete Dourado, di fronte al mutato scenario internazionale ed al grande credito politico acquisito dal suo paese dopo anni di totale isolamento, convince l'Alto Comitato Politico del PCB a procedere con una riforma dello stato. Questa riforma porta numerose ONG a classificare il Brasile da "regime dispotico" a "regime autoritario".

La convinzione è che in un quadro di democrazia che non imbarazzi gli alleati occidenali il PCB possa rimanere grande protagonista della scena politica.

Fondamentale l'amnistia che viene concessa a tutti gli oppositori politici non accusati di terrorismo. Si assiste così ad un ritorno di almeno 15.000 rifugiati politici da varie parti del mondo, Portogallo in testa.

Politica di sicurezza
Il governo pone molta enfasi sulla sicurezza interna specialmente in vista del massiccio interveno in Argentina.

Nonostante questo impegno durante l'anno si hanno quattro attacchi da parte dei terroristi di estrema destra del Movimento di Resistenza Nazionale. In questi attacchi con mitragliatrici e bombe a mano vengono assaltate piccole stazioni di polizia in zone periferiche dell'Amazzonia dove vengono rubate armi e munizioni. Negli attacchi perdono la vita 19 agenti. Un quinto attacco si tramuta in un fallimento totale per i terroristi, cinque di questi sono arrestati. Si sparge la notizia che due sono cittadini portoghesi, mentre un altro è cittadino dell'UDRA.

Di fronte a questo pericolo interno il ministro della difesa Alves si occupa di potenziare i reparti di forze speciali con due nuovi reggimenti ed uno squadrone di trasporti aerei per migliorarne la proiezione della forza.

Appoggio all'ELA
L'Esercito Libero Argentino ed il Consiglio Nazionale di Liberazione ricevono enorme appoggio da Brasilia. Logistica, armamento, canali d'informazione e propaganda sono messi a totale disposizione del movimento anti-fascista.

E' chiaro che quale che sarà il futuro assetto dell'Argentina sarà sicuramente molto favorevole al Brasile.

Programma spaziale
Di fronte al ritorno d'interesse globale per i programmi spaziali il Brasile non si lascia sfuggire l'opportunità ed investe diversi miliardi nell'EAB. Che si da subito da fare con un intenso programma di ricerca volto a recuperare il gap con le principali potenze del settore.

Economia
Nel settore economico il ministro Pereira, molto vicino a Dourado, si occupa principalmente del settore dei trasporti interni, delle infrastrutture navali e dell'industria siderurgica.

Nel quadro della democratizzazione della società brasiliana si lascia un po di respiro ai più ricchi con due misure: una modesta liberalizzazione delle principali aziende di stato e serie compensazioni che raggiungerà in quattro anni la cifra di 40 miliardi per gli espropri effettuati durante il periodo 2014-2018.

Il settore bancario vede infine un'unificazione delle numerose società locali nel grande "Banco do Brasil".
 

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Stato del Giappone:
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Accordo di Mumbai
Un importante accordo di cooperazione viene firmato tra Nuova Delhi e Tokyo. I nipponici iniziano a costruiree una base militare nel paese in cambio di una collaborazione nel sistema di ricerca e di istruzione. Inoltre i giapponesi si impegnano a costruire delle centrali solari in India.

Accordo di Singapore
Uno storico accordo viene raggiunto con la città-stato di Singapore. Il ministro degli esteri Imagawa si reca nel paese per firmare un patto di libero scambio, qualsiasi dazio e tassa sugli scambi commerciali vengono azzerati. Si può parlare di una vera e proprio alleanza commerciale tra i due paesi intenzionati a non cedere di un passo nei loro primati.

Trasporti
Nomura, ministro dell'economia, si impegna in un programma di vaste liberalizzazioni del settore dei trasporti. Le società pubbliche operanti in questo ambiente vengono vendute a privati che sono incentivati ad investire grazie ad un abbassamento delle tasse ad hoc.

Infine sono stanziati 5 miliardi di incentivi per il settore dei trasporti navali. In questo quadro i porti di Tokyo e Nigata sono ampliati per supportare una nuova strategia commerciale basata sull'export. A Tokyo si segnala l'avvio del cantiere per la costruzione di un nuovo aeroporto.

Programma spaziale
Il programma spaziale nipponico riprende la sua corsa con un ambizioso obiettivo: una base permanente sulla Luna. Il settore viene rimesso in moto con la costruzione di due costellazioni di satelliti GPS.

In questo quadro si segnala una collaborazione con il governo libico che invia proprio uomini per un programma di formazione in Giappone.

Demografia
L'enorme problema demografico del paese viene affrontato dal governo con una legge per la tutela della famiglia. Questa non riesce a modificare seriamente le cose, ma si registra un minuscolo tasso di crescita. In valori assoluti si registra però un drastico calo a causa di un massiccio ritorno di sud coreani nel loro paese.

I tre giorni di Fukoka
Fukoka, conosciuta come la "città non giapponese" a causa del gran numero di stranieri presenti, diviene protagonista delle cronache nazionali ed internazionali per alcuni giorni di maggio. Membri del Partito Nazionalsocialista dei Lavoratori Giapponesi, partito escluso da qualche anno dal parlamento, iniziano a pattugliare le strade armate di randelli ed abbigliati con tute e caschi neri. La direzione del partito afferma che è una misura per richiamare l'attenzione dell'opinione pubblica sul problema dell'integrazione (ovviamente impossibile per il partito). La scintilla è la notizia che appare sui quotidiani locali a proposito del villipedio delle fotografie dell'Imperatore in una scuola ad altissimo tasso di stranieri.

Per gli standard del mondo occidentali questi tre giorni di "disordini" si svolgono in maniera del tutto tranquilla, la presenza dei militanti neri è prettamente simbolica e non ci sono violenze di alcun genere. E' però un fatto decisamente insolito per il paese.
 

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Repubblica Federale d'India:
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Piano infrastrutturale
Amroliwallah, ministro dell'economia, presenta il suo piano quinquiennale basato sulle grandi infrastrutture. In questo piano assume importanza fondamentale l'ammodernamento della struttura ferroviaria, un complesso di dighe sul Gange e l'ampliamento del porto di Calcutta.

Il settore ferroviario vede l'ingresso massiccio di investitori vietnamiti supportato dal governo di Hanoi (che si dice essere stato uno dei principali supporter della fazione comunista indiana).

Tensione bengalese
La costruzione delle dighe sul Gange preoccupa fortemente il Bangladesh che invia una rumorosa rimostranza a Nuova Delhi. Viene minacciato il ritiro dell'ambasciata in caso non si giunga ad un tavolo di trattative per la definizione di un comune accordo sullo sfruttamento delle acque del grande fiume.

La tensione raggiunge il suo culmine quando gli uomini del controspionaggio indiano arrestano due uomini intenti a fotografare i siti scelti per la costruzione. In carcere questi confessano di lavorare per il "vice-segretario" dell'ambasciata bengalese, chiaramente il capo stazione dei servizi segreti.

Di fronte a quello che viene definito "il tentativo di far saltare ogni trattativa" il governo del Bangladesh introduce un piccolo dazio sull'importazione del riso facendo crollare le esportazioni indiane verso il paese che è il terzo partner commerciale.

British technical university
Un accordo con il Regno Unito prevede la costruzione di un'università britannica a vocazione tecnica nel sud del paese. L'accordo spacca in due il governo ed il parlamento. L'Alleanza Popolare ed il Partito Comunista sono fortemente contrari ad accordi con il Regno Unito che considerano il primo nemico della Rivoluzione indiana. Il presidente Shantinath è costretto a scendere in campo ed a richiamare all'ordine ed al buon senso il Parlamento. Alla fine l'accordo viene ratificato ma è chiara la dimostrazione che esistono ancora tensioni all'interno del paese.

Nuove alleanze
Se da un lato c'è tensione con Regno Unito e Bangladesh, dall'altro lato nuove alleanze e cooperazioni nascono. In particolare con il Giappone si pongono le basi per una lega che unisca i due paesi. Con il Nepal, anchesso paese comunista, si forma una solida alleanza ed una comune gestione delle risorse idriche.

Una pace a lungo attesa
E' con il Pakistan che si ha la reale svolta nelle relazioni diplomatiche indiane. Viene firmato un trattato di pace che pone fine a qualsiasi incomprensione nata dall'indipendenza ad oggi. Il Kashmir viene riconosciuto come pakistano e si pone fine a qualsiasi rivendicazione su tale territorio mentre i due paesi si impegnano alla tutela delle minoranze e soprattutto aderiscono al "Trattato di non Proliferazione Nucleare".

Pacificazione
L'allerta è massima in tutto il paese a causa del grande numero di milizie armate che continua a girare indisturbato nelle aree più remote. Il capo della missione ONU in India afferma però di fronte al Consiglio di Sicurezza che durante tutto l'anno non si sono svolti incidenti di alcun tipo e che il governo si sta seriamente impegnando al disarmo delle milizie. E' un risultato inatteso e ben accolto.

Isolamento
Nonostante le buone notizie, qualche investimento internazionale attratto e le voci positive sulla stabilità politica e militare le agenzie di rating sono ancora dubbiose sulla tenuta economica del paese. Gli investitori privati sono così poco propensi ad investire nel paese.
 

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Repubblica di Corea:
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Bolla immobiliare
L'enorme crescita senza controllo porta i prezzi degli immobili a livelli stratosferici. Il rischio che una bolla immobiliare esploda è altissimo. Queste voci portano una diminuzione negli investimenti stranieri verso il paese.

In questo settore si inserisce la KLW, nuova azienda governativa per la costruzione delle grandi opere.

Potenza marittima
Nonostante le voci sulla bolla immobiliare continua l'attivismo economico e commerciale all'estero. Dopo aver messo le mani sui cantieri di Vladivostok e Bandar Abbas le multinazionali coreane iniziano l'ampliamento del porto di Cape Town. I lavori ovviamente hanno una buona ricaduta sull'economia nazionale.

Programma spaziale
Il programma spaziale coreano ha finalmente una svolta pratica. Una costellazione di satelliti GPS per la navigazione aerea, marittima ma anche per usi militari e civili viene messa in cantiere.

Da questo investimento nasce la Korean Aerospace Company, azienda privata che investe nel settore.

Jeju
L'isola di Jeju vede ultimare il suo grande aeroporto collegandola finalmente in modo veloce e poco costoso con la madrepatria. Il governo propone un totale restyling dell'isola con la fondazione di una nuova, modernissima città. Numerosi paesi presentano le proprie offerte ma il governo tentenna ancora nella scelta cercando il più ampio spazio di manovra.

Penetrazione commerciale
Grazie all'impegno del governo le due principali multinazionali del paese riescono a penetrare commercialmente in Russia, Persia, Sudafrica e SUM. In modo autonomo la Daewoo invese inoltre negli USA, Singapore ed in Canada.

La crescita degli scambi commerciali è grande, in particolare grazie alla pacificazione del Medioriente con la fine sostanziale dell'era più aggressiva della Rivoluzione Islamica.

L'affare Busan, parte 2
La città di Busan, nel sud del paese, si era già resa protagonista di una storia di spie che era culminata con l'arresto di dieci agenti della Corea del Nord.

Un pacco bomba viene individuato e disinnescato nella metropolitana della città. La polizia affermerà che non era pronto ad esplodere ma che potenzialmente poteva fare una vera e propria catastrofe.
 

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Repubblica Islamica di Libia:
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Elezioni
Dopo 59 anni si svolgono le prime elezioni libere nel paese. Vengono definite trasparenti dalla maggior parte degli osservatori presenti.

Vince con un piccolo scarto il Partito Liberale Islamico. Primo ministro diventa Bouteq, ex ambasciatore in Qatar. Il general Jibril abbandona la sua carica di Capo di Stato e di Generale e va in pensione ricoperto di molti onori e con un enorme consenso.

Trasparenza e famiglia Hadi
Una dura regolamentazione della trasparenza nei bilanci pubblici viene approvata ed entra in vigore.

In questo quadro Nagib Hadi e le sue nove sorelle, tutti figli dell'ex dittatore, vengono posti agli arresti con numerose accuse di corruzione ed appropriazione indebita.

Nagib era stato nominato ministro della ricostruzione durante la transizione e stava gestendo importanti affari nel settore delle infrastrutture. I PM lo accusano in particolare di aver sottratto denaro pubblico portandolo in alcuni paradisi fiscali.

Assieme agli Hadi viene arrestato il capo di stato maggiore, colonello Daud Zaki. Questi è accusato di "cospirazione contro lo stato".

Politica fiscale
Vista la grande disponibilità economica dettata dalla vendita delle quote della NOC, il nuovo governo continua una politica fiscale fortemente espansiva.

Enormi investimenti vengono effettuati in tutti i settori statali con grandi benefici per la popolazione. Una gran quantità di immigrati irregolari giunge nel paese, principalmente dagli Stati Confederati d'Africa approfittando della situazione.

Il Fondo Monetario Internazionale concede la sua 3° tranche al governo che vede il suo rating salire ai massimi livelli.

Terrorismo
La presenza di una rete di salafiti libici chiamata "La Gioventù" (al-Shaabab) viene resa pubblica quando vengono eseguiti numerosi arresti. Si mormora di una collaborazione tra l'ex capo di stato maggiore Zaki ed alcuni terroristi al fine di creare disordini e rendere ingestibile il paese al nuovo governo democratico.

Nel sud del paese alcuni imam radicali vengono arrestati per alcuni discorsi che inneggiano alla lotta armata. L'arresto provoca una rivolta nella cittadina di Sabha con centinaia di persone che scendono in piazza per richiedere il rilascio immediato di questi uomini religiosi. La polizia interviene in forze disperdendo i manifestanti.

G.M.R.
Il Great Manmade River viene potenziato con un enorme investimento. Il GMR è un progetto di canalizzazione delle acque che percorronno sottoterra il deserto libico per convogliarle verso le aree cittadine ed agricole.

Istruzione e ricerca
Un importante interesse viene posto verso l'istruzione e la parte di popolazione più specializzata. La creazione di centri di ricerca all'avanguardia, gli enormi investimenti nella ricerca e numerose nuove opportunità di lavoro per i cittadini più istruiti portano almeno 50.000 libici della diaspora degli ultimi anni a ritornare nel paese.

In questo quadro è da segnalare una storica collaborazione

Istituto Nazionale Cinematografico
Nasce l'Istituto Nazionale Cinematografico, subito soprannominato "Libywood". L'Istituto è volto alla creazione di film per il mondo arabo, ma non solo, che raccontino gli ultimi dieci anni dalla Rivoluzione Islamica alla Grande Guerra d'Arabia fino per passare alla ricostruzione ed alle speranze per il futuro.

La prima pellicola che narra dell'amore tra un jihadista libico che torna dal Sudan ed una ragazza arabo-cristiana ha un immediato successo commerciale. Numerose le proteste in tutto il mondo arabo contro i cinema che tentano di proiettarlo.
 

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Argentina:
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Dopo tre mesi dalla votazione del Consiglio di Sicurezza dell'ONU e cinque dall'inizio dello sciopero generale in Argentina, scatta l'operazione "Yellow Sun": l'invasione totale del paese che porterà alla caduta del regime in meno di 40 giorni di guerra.

SETTORE EST
Gli F35 danesi ed F18 canadesi bombardano la SS2 che collega la capitale alla costa orientale mentre gli F35 giapponesi forniscono copertura aerea su Buenos Aires ed alle prime luci dell'alba una forza da sbarco mediterranea, supportata dalla propria forza aeronavale, sbarca a Bahia Blanca ed ingaggia una furiosa battaglia con la 1° Brigata Corazzata.

Mentre i corazzati avanzano per andare a colpire i marò europei vengono duramente colpiti dalle bombe a guida laser lanciate dagli F35. Quando avviene il contatto i soldati dell'ONU, questi hanno già stabilito posizioni difensive fuori dalla città che è ormai sotto il loro saldo controllo. La battaglia va avanti per due ore fino a quando gli argentini sono costretti a ritirarsi. Per gli italiani questa è una delle battaglie più dure dai tempi dell'offensiva di Belgorod.

Mappa

SUM:
rgt San Marco, rgt Carlotto.
Portaerei Cavour, portaerei Garibaldi.

Perdite: 19 morti, 29 feriti.

Argentina
3 reggimenti corazzati: 1° brigata corazzata

Perdite: 211 morti, 471 feriti, 1.561 prigionieri

Mentre si combatte a Bahia un commando britannico prende alle 7 del mattino la città di Mar de Plata e l'omonima centrale nucleare, considerato elemento strategico di porre immediatamente sotto il controllo della Coalizione. La guarnigione militare si arrende senza sparare un singolo colpo.

La maggior parte della costa orientale cade sotto il controllo della coalizione quando la brigata Folgore e la fanteria di marina del Sudafricano compiono un'incursione aeronavale nelle principali città dal Golfo si dan Mattia al Golfo san Giorgio. I soldati sono accolti come liberatori e non incontrano alcuna resistenza.

SETTORE OVEST

Alle ore 8:32 inizia l'invasione di terra vera e propria. Le armate statunitensi e cilene si muovono lungo gli stretti passi andini. Lungo la valle e sulle vette che circondano la cittadina di Carrenleufu ( si innesca una battaglia tra i marines stanitensi e soldati cileni contro la fanteria da montagna argentina che oppone una durissima resistenza.

Più a nord la 2° MEU si scontra con la 6° brigata di montagna presso la cittadina di Curacautin. La battaglia è estremamente veloce e vede gli statunitensi accerchiare gli argentini e costringerli alla resa dopo poche ore di battaglia. Durante la battaglia un V-22 dei marines viene distrutto in volo da un fortunato lancio di un missile terra-aria.

USA:
Mappa

25° rgt Marines con elicotteri.

Perdite: 25 morti, 7 feriti.

Argentina
2 reggimenti di fanteria: 6° brigata da montagna

Perdite: 39 morti, 55 feriti, 4.639 prigionieri

Per la conquista della superstrada 150 si scontrano la 2° divisione cilena ed elementi della 10° brigata meccanizzata argentina. Quest'ultima viene per lo più inchiodata dalla massiccia offensiva aerea statunitense che lancia una pioggia di fuoco sui mezzi argentini.

Le forze di Buenos Aires hanno però in serbo alcune valanghe artificiali contro i soldati cileni che vengono travolti e rallentati in più occasioni.

Mentre i cileni avanzano la 101° aviotrasportata prende un'area compresa tra San José de Jachal e Mendoza mettendo nel sacco la 10° brigata che si ritrova schiacciata da tre lati mentre viene colpita dall'alto.

Presso Las Flores si sviluppa la battaglia decisiva del settore con l'annientamento totale della brigata argentina.

USA:
Mappa

101° aviotrasportata con elicotteri.
162° stormo da caccia.
USS Gerald Ford, USS Eisenhower.

Perdite: 54 morti, 95 feriti.

Cile:
2° divisione

Perdite: 142 morti, 531 feriti.

Argentina
10° brigata meccanizzata

Perdite: 395 morti, 775 feriti, 4.207 prigionieri

La maggiore delle battaglie del settore ovest si ha nei pressi della città di Salta. Qui i combattimenti vanno avanti per un'intera settimana e gli argentini dimostrano una tenacia di ferro nel resistere all'attacco combinato.

Da ovest piomba sulla città l'11° brigata corazzata statunitense, da sud la 1° divisione cilena e da nord l'agguerritissima Brigata Sol de Mayo dei partigiani dell'EDA. Nella città di Salta è documentato l'uso dei civili come scudi umani e tra questi a centinaia perdono la vita.

USA:
Mappa

11° brigata corazzata.

Perdite: 39 morti, 120 feriti.

Cile:
1° divisione.
1° corpo aereo

Perdite: 61 morti, 155 feriti.

Argentina
12° brigata meccanizzata

Perdite: 395 morti, 775 feriti, 4.207 prigionieri

SETTORE NORD

Le operazioni nel settore nord si aprono con il lancio della Brigata Forze Speciali del Venezuela su Santa Fe. Qui si scontrano con la Guardia della Rivoluzione, i soldati più fedeli al regime. Solo il massiccio intervento delle forze aeree brasiliane riesce a far vincere la battaglia, i venezuelani però subiscono fortisssime perdite.

Venezuela:
Brigata Forze Speciali

Perdite: 119 morti, 225 feriti.

Brasile:
III Fae

Argentina
Guardia della Rivoluzione

Perdite: 525 morti, 110 feriti, 19 prigionieri

Mentre i Venezuelani bloccano la strada tra il nord e la capitale al fine di non far giungere ulteriori rinforzi gli eserciti di Bolivia, Colombia ed Uruguay occupano la provincia del Chaco con estrema rapidità grazie al supporto dell'aviazione di Georgia, Benelux e Portogallo.

Ad ogni contatto tra le forze della coalizione ed i soldati argentini questi si arrendono senza combattere.

Buenos Aires è ormai circondata ed il regime agli sgoccioli. L'ultima battaglia è vicinissima.

SETTORE BUENOS AIRES

E' in questo settore che si concentra il maggior numero di sforzi dell'Esercito Democratico Argentino: per tutto il periodo di guerra compiono attacchi mordi e fuggi che colpiscono le truppe che tentano di muoversi in rinforzo verso la linea del fronte. In particolare la 14° Brigata Urbana combatte nella città con compiendo un gran numero di attentati ed incursioni contro obiettivi militari.

Quando ormai gran parte del paese è in mano alla coalizione l'offensiva su Buenos Aires comincia. Dal vicino confine con l'Uruguay si muove una grande armata multinazionale composta da Brasile, Canada, Australia, Regno Unito e Germania mentre dal mare sbarcano le forze speciali neo zelandesi e brasiliani.

La battaglia non è particolarmente dura, sicuramente molto meno di quanto atteso. Il regime è ormai agli sgoccioli ed incapace di resistere all'offensiva che, una volta sfondato in periferia trova il centro urbano in mano all'EDA.

Allo scattare del 40° giorno di guerra viene dato l'annuncio: nella cittadina di Santa Rosa, nella Pampas il generale Blanco assieme a suo figlio sono stati catturati e fucilati dai partigiani dell'EDA. La guerra è ormai finita così come il regime, anche se la maggior parte dei gerarchi è scomparsa nel nulla.

Mappa

Brasile:
1° e 2° Brigata di Cavalleria

Perdite: 35 morti, 123 feriti.

Canada:
2 brigate meccanizzate

Perdite: 9 morti, 11 feriti.

Australia
1 brigata corazzata

Perdite: 4 morti, 3 feriti

Regno Unito
3 brigate corazzate e meccanizzate

Perdite: 19 morti, 45 feriti

Germania
1 brigata corazzata

Perdite: 3 feriti

Nuova Zelanda

Forze speciali

Perdite: 1 morti, 6 feriti

Argentina

3 brigate corazzate, supporto guardie rivoluzione

Perdite: 132 morti, 113 feriti

La sovranità nel paese passa così ad una commissione del Consiglio di Sicurezza che dovrà occuparsi di portare il paese a libere elezioni Intanto la polizia militare presidia il territorio per costruire un quadro di sicurezza.

Si segnalano numerose vendette private tra membri del Comitato di Liberazione Nazionale e collaboratori dell'ex-regime.




Totale perdite (morti e feriti):


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Coalizione:
cile.bmp
Cile: 889
venezuela.bmp
Venezuela: 379
usa.bmp
USA: 341
brasile.bmp
Brasile: 158
eng.bmp
Regno Unito: 64
sue.bmp
SUM: 48
canada.bmp
Canada: 20
uruguay.bmp
Uruguay: 13
australia.bmp
Australia: 7
nuova_zelanda_felce.bmp
Nuova Zelanda: 7
germania.bmp
Germania: 3
georgia.bmp
Georgia: 1

Totale: 1.930

argentina.bmp
Regime
Totale: 3.961

argentina_fascista.bmp
Esercito libero
Totale: 1.097

CIVILI
Perdite: 9.346
Sfollati: 1.531.790


 

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Repubblica Araba d'Egitto:
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Economia
Ormai libero di agire senza doversi preoccupare delle minacce jihadiste ai propri confini e la pressione del terrorismo interno, il governo egiziano può finalmente dedicare ogni sua energia all'economia. Il tasso di crescita è pari al 16% divenendo una delle economie di maggior successo nell'area.

In particolare i settori trainanti sono quelli del turismo - che vede un massiccio intervento di investitori qatarioti - e del gas.

Nel settore degli idrocarburi è da segnalare la firma del punto 3 del Trattato di Tripoli che istituisce una moneta "finanziaria" utilizzata unicamente per la vendita di idrocarburi sul mercato internazionale.

Svolta internazionale
Importante svolta nei rapporti internazionali si ha con il ritorno dell'influenza britannica su quella cinese. Pechino era data per "vincente" sul suolo egiziano ormai da un paio d'anni grazie in particolare allo sforzo diplomatico per portare alla pace il Cairo e Khartoum.

L'accordo firmato porta grandi capitali britannici nel paese ma pone alcune limitazioni alla sovranità egiziana. L'opinione pubblica si spacca, da una parte chi vede una ricaduta positiva sulla vita di tutto il popolo egiziano, dall'altra chi teme un'eccessiva influenza britannica. Di certo il prossimo anno, quando si svolgeranno le libere elezioni sarà materia di duro confronto.

Denuclearizzazione
Seppure il paese non possiede alcuna testata atomica, il governo partecipa attivamente al progetto di de-nuclearizzazione del Medioriente.

Missione in Somalia
Nel quadro della missione della Lega Araba in Somalia il governo egiziano invia due reggimenti.
 

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Unione Democratica delle Repubbliche Africane:
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Riforma sanitaria
Il ministro della salute Abel Wang, si impegna in una importante riforma del sistema sanitario ponendo l'Artinox sotto il suo diretto controllo.

In questo modo acquisisce gli strumenti per reagire alle principali sfide sanitarie della regione.

Riforma fiscale
Il ministro dell'economia Ogba Desta si occupa di una riforma fiscale che lascia finalmente respirare la piccola classe media ormai in procinto di emigrare verso l'Europa. La quasi totale defiscalizzazione del settore secondario vede attirare numerosi investitori dall'Occidente interessati a sfruttare i bassi salari e l'alta specializzazione degli operai della nuova Africa socialista.

Urbanizzazione
Continua la sfida all'urbanizzazione selvaggia. Il centro di Abuja viene completamente smantellato e rifatto da zero. Molti palazzi governativi vengono spostati fuori dall'area urbana in una nuova città chiamata "New Abuja".

Lutto di stato
Alla veneranda età di 95 anni muore Mathieu Kerekou, a lungo presidente del Benin socialista e principale autore dell'unione tra Benin e Nigeria. Tutta l'Unione osserva due giorni di lutto.

Kivu
Nella repubblica del Kivu le forze armate nigeriane iniziano la costruzione di una grande base militare denominata "camp Kerekou".

Oltre alla base si segnalano aiuti finanziari al giovane paese per la creazione di una forza armata nazionale e per il suo mantenimento nonché la creazione di una società mineraria.

Nel paese si segnala infine la creazione di numerosi campi profughi per accogliere le numerose persone in fuga da Tanzania e Ruanda.

Distensione con il Niger
I governi di UDRA e Niger si recano in Arabia dove il Califfo media una pace tra le due parti.

In particolare il Niger si dissocia da qualsiasi insurrezione nel territorio dell'Unione ed in cambio riceve una buona quantità di investimenti che migliorano la sua economia.

Per molti analisti il Niger, rimasuglio della lega salafita nata con la Rivoluzione Islamica (Arabia, Sudan, Libia, Yemen), è ormai isolata e si comporta come uno "stato canaglia". Solo l'uso della forza può garantirgli una leva politica rispetto ai paesi dell'area.

Raggiunta la pace è facile per le forze armate unioniste colpire la rete isurrezionale con circa 360 arresti tra i salafiti della Nigeria del nord. In ogni caso non si può ancora parlare di pacificazione totale, sono molte le voci contrarie al regime socialista.

Crisi del Burundi
Come da accordi internazionali reggimenti di parà dell'Unione si muovono al confine tra Tanzania e Burundi. I soldati burundesi non si ritirano da tutta l'area cedendo solo piccole parti della buffer zone. In un paio d'occasioni i soldati dell'UDRA vengono attaccati da uomini armati di fucili automatici, in questi episodi nessuno rimane colpito ma non si riesce ad individuare chi è che fa fuoco.

Capo Verde
L'isola, denominata ormai "Hong Kong d'Africa" conosce un grande sviluppo per via del suo essere porto franco dell'UDRA. Dal governo federale riceve grandi finanziamenti, in particolare per il turismo che continua a crescere a buoni livelli.

Unione Doganale dei Paesi dell' Africa del Sud
Il governo dell'UDRA è uno dei principali protagonisti della conferenza che vede la trasformazione dell'UDPAS. Un ulteriore successo per la diplomazia di Abuja che conferma il suo ruolo come potenza regionale.

Internazionale neo-Socialista
Un altro punto a favore della diplomazia dell'UDRA è l'appello per l'Internazionale neo-Socialista che dovrà coordinare i partiti neo-socialisti del mondo.
 

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Stato dell'Eritrea:
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Le spie etiopi
Trentacinque presunte "spie etiopi" vengono arrestate. Il Partito Democratico Eritreo, in esilio a Roma, in un comunicato afferma che queste ed altre azioni del governo servono solo per coprire una repressione stalinista.

Collaborazione libica
Grazie ad una collaborazione con Tripoli nasce "al-Kimiaa Eritrea", distaccamento dell'azienda farmaceutica libica. L'impatto nel paese è notevole, l'accesso a molti medicinali di base smette di essere un lusso.

Aiuti militari
Con Pechino si stringono invece rapporti di natura militare ed economica. La base militare cinese nel Mar Rosso è finalmente completata mentre le forze armate cinesi consegnano due squadriglie aeree a quelle eritree.

Mosca invia tecnici grazie ai quali un Boing 767 dell'Eritrean Airlines viene convertito in un moderno AWACS.

Meeting di Asmara
Il meeting di Asmara, programmato con i diplomatici britannici, salta a causa di alcuni problemi logistici e viene rimandato a data da destinarsi.

Economia
Il governo tenta di promuovere un'espansione keneysiana della spesa governativa. Fin'ora il debito era stato coperto ad interesse 0 dalla Banca Centrale d'Asia, arrivati però al 365% del debito in relazione al PIL iniziano i problemi. Con il 50% delle spese totali assorbite dalle forze armate, un debito così alto ed una dittatura notoriamente corrotta il rating crolla vertiginosamente dalla tripla A a B. Diventa impossibile per il paese andare a finanziarsi sui mercati pena interessi mostruosi. Saltano così importanti progetti di desalinizzazione, energetici in Sudan, un fondo di microcredito ed un grande acquedotto.

Il governo diventa così totalmente dipendente dai fondi che in futuro i vari governi vorranno accordargli con una grande limitazione della sua sovranità. L'economia comunque, di poco, riesce ancora a crescere. Ma forse è solo una forza d'inerzia degli anni passati.

All'interno del FPDG in molti chiedono al governo di accordarsi con Pechino per una riduzione del debito.
 

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Federazione delle Repubbliche Balcaniche:
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Intesa di Skopje
Dopo l'incontro di Skopje tra i diplomatici dell'FRB e della Bulgaria viene indetto un referendum in Macedonia per l'unione con la Bulgaria. Storicamente la macedonia è sempre stata un crocevia di interessi serbi, greci e bulgari. Per un intero anno le varie forze politiche si dividono per portare gli elettori da una o dall'altra parte.

Le possibilità di scelta ed i relativi risultati sono i seguenti: 7%
A] Unione tramite confluimento nella Repubblica di Bulgaria
B] Federazione, unitamente alla Repubblica di Bulgaria, nello Stato Federato di Bulgaria e Macedonia: 53%
C] Federazione, unitamente alla Repubblica di Bulgaria ed alla Repubblica Federata Balcanica di Serbia, nello stato Plurinazionale di Serbia, Macedonia e Bulgaria: 25%
D] Conferma dell'attuale forma istituzionale nazionale: 15%


Bulgaria e Macedonia si federano come un'unica repubblica che entra a far parte dell'FRB.

In questo modo il progetto balcanico esce finalmente dagli angusti e pericolosi spazi dell'ex Jugoslavia e riesce a creare una nuova dimensione geopolitica di ponte tra oriente ed occidente.

Il ponte
La visione politica del ministro dell'economia, il noto europeista Minic, è chiaramente mettere in contatto le aree culturali "slave-ortodosse" con quelle dell'europa occidentale. In questo quadro si indebita per un 28% del PIL ma da avvio ad un grande progetto infrastrutturale volto a connettere con ferrovie da alto carico il porto di Varna a quello di Podgorica saltando il Bosforo ed il Mediterraneo orientale.

I mondiali
Grazie alla grande attenzione mostrata alla sicurezza dello stato possono svolgersi in assoluta tranquillità i mondiali del 2028, i primi dopo il grande scandolo della corruzione negli ambienti FIFA successivi ai mondiali del Qatar.

E' una buona vetrina per un paese rinato dalle sue ceneri, il ritorno economico non è grande quanto si sperava ma c'è un boom nelle presenze turistiche dall'Europa occidentale.

Rapporti con l'Europa
Il Regno Unito continua a mostrare un certo interesse diplomatico per il paese. Nasce così l'ABAirways, società mista pubblico-privato per la gestione delle linee aeree da e per i Balcani.

Anche Berlino sigla un'intesa con l'FRB, qui nasce una sinergia economica e politica che modifica di molto i precedenti rapporti a volte tesi.

Sul versante dell'Unione Europea invece ancora nulla di fatto, l'ingresso dell'FRB è rimandanto al prossimo anno a causa del continuo veto di Cipro e Grecia.

Lotta finanziaria
Il tentativo del ministro Minic di stabilire assieme a Milevic, governatore della banca centrale, un nuovo contratto per i mutuo a tasso agevolato incontra una dura resistenza perfino nella maggioranza. Un misto di interessi privati, corruzione, collusioni e timore per una eccessiva facilitazione all'accesso al credito porta al varo di una legge martoriata che prevedere tassi d'interesse leggermente agevolati per i mutui emessi dalla Banca Centrale.

Ha migliore successo un decreto per la rivitalizzazione dell'imprenditoria con la Banca Centrale che emette finanziamenti per progetti innovativi o per investimenti nelle infrastrutture o comunque di interesse generale. Il decreto sulla carta è ottimo ma la sua gestione fa acqua da tutte le parti. Si viene così alla creazione di un organo di controllo dello sviluppo economico affinché avvenga in modo armonioso.

Successo o no di tali decreti l'economia continua a crescere in modo costante dopo anni di relativa stagnazione.

Per evitare che la crescita risulti in una bolla speculativa sull'edilizia si giunge ad un decreto da tempo atteso che limita e crea maggiori regole per la creazione di nuovi edifici. Il risultato è che la crescita economica verrà leggermente rallentata ma migliorerà la qualità della vita nei grandi agglomerati urbani.
 

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Repubblica del Sudafrica:
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UDPAS
Si svolge una importante conferenza dell'Unione dei Paesi dell'Africa del Sud nel quale, oltre ai progetti economici approvati, appare evidente il ruolo guida dell'UDRA e del Sudafrica nel continente.

Collaborazioni
Continuano le importanti collaborazioni economiche con gli stati della regione e non solo. Nelle Sychelles si investe nel turismo. Nelle Comore si investe nei settori del caffé e nel rimboschimento del territorio. Nelle Mauritius invece si finanzia un ambizioso progetto per il trasporto della fibra ottica e nel settore tessile. In Madagascar, infine, le società minerarie ricevono concessioni in cambio di investimenti per il rimboschimento dell'isola che rischia ormai la totale desertificazione. E' evidente in questo quadro l'interesse strategico verso il consolidamento dell'impero navale sudafricano.


Pirateria
Nell'area del Corno d'Africa la marina sudafricana si impegna in una collaborazione con quella cinese per combattere la pirateria.

Durante queste operazioni si sviluppa un incendio a bordo della "SAS Isaac Dyobha" che viene costretta a ritornare in patria. Una decina i marinai feriti.

Crisi del Burundi
Una brigata sudafricana viene elitrasportata in Burundi dove riceve una piccola area come buffer zone. Durante il trasporto, in due diverse occasioni, gli elicotteri vengono attaccati da un pesante fuoco di cannonincini antiaerei che parte dal fitto della giungla. Gli elicotteri d'attacco reagiscono annientando la minaccia. Nessun elicottero da trasporto viene colpito.

Analogalmente a quanto accaduto ai soldati dell'UDRA i militari del Burundi non si ritirano completamente dall'area da loro controllata.

Marina
L'enorme progetto di potenziamento della marina sudafricana continua con la messa in acqua della prima portaerei sudafricana, ormai da più di quattro anni in costruzione. Questa manca ancora degli aerei imbarcati, ma è ormai questione di tempo prima che Pretoria possa proiettare la sua forza lungo tutta la costa del continente. Meno clamore fa la notizia del varo di due ulteriori vascelli per il trasporto delle truppe.

La "Lega Africana per l'Ambiente" continua a bloccare i mezzi inviati per costruire il porto di Durban continuando una protesta che va avanti ormai da un anno e che sembra totalmente ignorata dal governo. La AAL continua a schierarsi contro la politica militarista di Kruger e chiede maggiore tutela per l'ambiente.
 

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Stati Confederati d'Africa::
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Il fiume Ubangi
Marsiglia si fa carico di un problema che da tempo stava creando tensioni nel Sahel. Il lago Chad, ad un passo dalla scomparsa, necessita di un nuovo affluente da tempo individuato nel fiume Ubangi. Impossibile però per i governi di Repubblica Centrafricana e Stati Confederati d'Africa trovare fondi e raggiungere un accordo.

Sotto l'ala protettiva degli Stati Uniti del Mediterraneo viene creata la Ubangi Manmade River che sfrutta finanziamenti e capacità da diversi paesi africani, europei ed asiatici. Il programma porterà alla deviazione del fiume Ubangi in quello Chari, la creazione di una diga con annessa centrale idroelettrica, un canale navigabile tra Chad e RCA e porti fluviali.

Il progetto è notevole e la guerra civile in Chad preoccupa molto, ma i lavori iniziano presto ed in tre anni dovrebbero portare nuova linfa vitale al lago Chad.

Emoraggia militare
Il colonello Jaasem, uno dei più fedeli uomini di Bashour passa inaspettatamente dalla parte del presidente Taafed che va a controllare così la parte settentrionale del Darfur.

Con Jaasem passa dalla parte dei ribelli buona parte delle forze corazzate chadiane. Le guardie repubblicane invece restano fedeli a Bashour che è così costretta a rinunciare a muoversi verso sud.

Stallo militare
Nonostante il governo possa contare su una piccola flotta d'aerei da guerra il fronte è in sostanza fermo. Ne le truppe governative ne i ribelli sono in grado di compiere una vera e propria offensiva.

I profughi che si riversano verso il Sudan del Sud sono circa 400.000, 200.000 verso la Libia.

Comitato per la democrazia
Il Comitato per la Democrazia, che agisce da governo della Repubblica del Chad, viene duramente colpito da una serie di attentati a Tunisi. Il governo ribelle è così fortemente indebolito.

Stato di emergenza
Il generale Bashour dichiara lo stato di emergenza con il quale dissolve il Parlamento iniziando a governare per decreto. Tutti i servizi segreti convergono nel DDS, organo fedelissimo al regime. Dopo il tradimento di Jaasem, non si muove nulla nel paese senza che il presidente lo sappia.

Mercenari
Il governo Taafed, l'ex presidente deposto da Bashour e ritornato ora dal suo esilio a New York, denuncia l'uso sistematico da parte di Bashour di mercenari ucraini.

Infatti viene stipulato un contratto tra Njadema e la "Zhaporiz international". Sia il ministero degli esteri di Kiev nega con forza la partecipazioni ad azioni di guerra di cittadini ucraini. "Gli agenti di sicurezza della Zhaporiz international sono attualmente impiegati nella sicurezza dei pozzi artesiani, fondamentali per la sopravvivenza del popolo degli Stati Confederati" afferma il colonello Darbi dello stato maggiore.

Economia
Le regioni del nord sono relativamente improduttive e quindi il "cuore" economico del paese è ancora nella mani di Bashour che decide di intervenire pesantemente.

Prima di tutto azzera ogni tassa sul settore agricolo andando a supportare la piccola agricoltura locale. In futuro, con la deviazione del fiume Ubangi, il progetto potrebbe avere buoni risultati. Tutta la repubblica del Darfur inoltre è dichiarata "zona franca" nella speranza di attirare investimenti. Il pessimo quadro di sicurezza però non porta ad alcun risultato se non ad una perdita fiscale.

Verso il settore petrolifero il governo svuota completamente le sue casse. La produzione viene aumentata ma la caduta del suo prezzo danneggia gli introiti.

Quindici miliardi vengono spesi in un progetto estremamente controverso. Sono bloccati gli investimenti nelle risorse idriche di molte zone agricole improduttive e territori tradizionalmente abitati da pastori nomadi. Addirittura corre la voce non verificata di uomini del DDS che chiudono con coperchi di cemento molti pozzi nel deserto.

Una grande massa si rivolge verso Ndjamena che però non si fa trovare impreparata. Il governo infatti avvia frettolosamente un grande piano abitativo con la costruzione di numerosi palazzetti pre-fabricati. Il progetto è chiaro, accentrare tutta la popolazione in un'unica area al fine di controllarla meglio.

Settore petrolifero
L'esperimento sociale, noteranno gli analisti simile a quello attuato in Vietnam durante la guerra, ha un relativo successo poiché effettivamente buona parte della popolazione si sposta nella capitale. Ma qui la situazione lavorativa è difficile, solo l'espansione della spesa pubblica può sostenere questa popolazione. Ma il debito pubblico raggiunge in un anno il 200%, i bond emessi dal governo vengono acquistati ad interessi altissimi e ben pochi scommettono sulla tenuta dell'economia senza un aiuto economico dall'estero.
 

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Repubblica di Turchia e Kurdistan:
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Kurdistan
Successivamente all'incontro tra il ministro degli esteri Teke e gli interlocutori curdi si svolge il fondamentale incontro sulle rive del Lago Van tra i rappresentanti di Turchia, Iraq, Persia e Kurdistan con gli Stati Uniti del Mediterraneo che fanno da moderatori.

Viene approvato il "memorandum Gerti" che prevede un'immediata e larghissima autonomia per le provincie abitate dai curdi ed una loro eventuale futura indipendenza entro tre anni.


Gerti propone la seguente road map (divisa per anni):

1) Autonomia dei tre Kurdistan in regioni speciali nei tre paesi ed elezioni regionali
2) Trattato tra Persia, Iraq, Turchia e i governatori locali per un'area di libero scambio
3) Referendum nelle regioni autonome con scelta tra mantenimento dell'autonomia o indipendenza. In caso di indipendenza elezioni per una costituente.
4) Graduale cessione degli asset strategici (petrolio) dai 3 governi al Kurdistan per un 10% annuo a partire da un 50%. Inizio di una graduale cessione di sovranità che porterà alla piena indipendenza in tre anni.

Tutte le elezioni saranno controllate dall'Unione del Mediterraneo ed altre ONG. Vanno minacciate sanzioni in sede ONU per chi blocca questo processo di pace in quanto minaccia alla stabilità globale.


Kurdistan
Il piano sembra avere un buon successo mediatico. Il che, aggiunto alla de-nuclearizzazione dell'area Mediorientale, porta gli investitori internazionali a scommettere sull'economia turca che cresce a dismisura durante tutto l'anno.

L'economia turca supera così la "soglia psicologica" del triliardo.

Economia libanese
Continuano gli investimenti in Libano, paese degli SUM ma verso il quale Ankara ha grandi interessi.

In particolare il governo crea una joint-venture con l'azienda Danonesa per la creazione di cantieri navali a Beirut.

Mar Nero
La marina turca esegue un'esercitazione aeronavale nel Mar Nero della durata di tre giorni. L'esercitazione simula un attacco terroristico al porto di Trebisonda ed a navi petroliere nel Mar Nero. Inoltre la marina turca opera anche verso la base militare SUM in Crimea. Infine ci si addestra al recupero di naufragi tramite elicotteri e corvette.
 

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Somalia:
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Nuovo presidente
Il presidente somalo Abdikarim muore d'infarto in Villa Somalia, sede del governo. Le teorie del complotto sono molte, in particolare perché da pochi giorni il vice presidente era stato coinvolto in un grave incidente stradale. In ogni caso, tra mille polemiche il parlamento indica come nuovo presidente Maxamed Dhiaisow, famoso per essere vicino al governo di Pretoria.

Questi, segretario del "Fronte Unito per la Salvezza della Somalia", tenta immediatamente di unificare le varie tribù in lotta tra loro promettendo molto incentivi economici. Analisti affermano che Dhiaisow spende "soldi che non ha" nonostante gli aiuti che arrivano in particolare da Libia, Qatar, Regno Unito e Sudafrica.

Stabilizzazione del paese
Tra una polemica e l'altra iniziano a giungere nel paese i soldati della Lega Araba ed i rifornimenti alimentari.

I soldati arabi iniziano a schierarsi nel paese creando avamposti da cui controllare il territorio e stabilizzarlo. Numerosi sono gli scontri a fuoco con i miliziani islamisti, ma sono per lo più episodi isolati.

Belet Uen (MAPPA)
Si ha un durissimo scontro a Belet Uen, città al confine con l'Ogaden.

L'esercito giordano stabilisce qui un suo centro comando per un battaglione di fanteria. Vengono sottovalutate le voci sullo spostamento di numerosi elementi insorti verso la città lungo tutta la settimana precedente alla battaglia ed i risultati sono per questo disastrosi. Una compagnia, uscita per una missione di pattugliamento e distribuzione di generi alimentari, viene accerchiata e quasi distrutta. L'intervento di una seconda compagnia rompe l'accerchiamento e permette lo sganciamento dei soldati superstiti. Oltre ai morti ed ai feriti si contano quindici prigionieri in mano dei miliziani.

Giordania:
1 battaglione di fanteria

Perdite: 37 morti, 51 feriti, 15 prigionieri

Insorti:
Stimati 230 miliziani
Perdite: 51 morti, 60 feriti, 22 prigionieri
 
Stato
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