[Regno Unito] - Spainard's Shame

[Monitor_Dundee]

Il Regno Unito manifesta la propria costernazione per l'atto perpetrato dalla Corona di Spagna alla Rocca di Gibilterra, episodio di violenza gratuita e non provocata, duro colpo alla prosperità e alla sicurezza dei cittadini Britannici.

Giorgio III si dichiara disposto a considerare l'atto un'azione compiuta nell'ambito dei conflitti coloniali, senza considerarla una dichiarazione di guerra, se il governo Iberico si impegnerà a restituire la Rocca alle forze Inglesi nel volgere di due anni.

Inoltre, il Re invita le Corone ed i Governi dell'intera Europa a dissociarsi dalla barbarie Borbonica, e a deprecarne le azioni, degne di pirati e terroristi più che di un esercito organizzato e di uno stato civile.

 

[Basileus]

l'attacco è stato senza dubbio un avvenimento terribile. Solidarietà all'iniziativa britannica giungono da Vienna con la speranza che la situazione vada rasserenandosi

 

[salvor_hardin]

La nobiltà inglese chiede un intervento più duro contro i nemici della corona.

 

[Space Monkey]

L'ambasciatore svedese a Madrid comunica la costernazione del governo di Stoccolma di fronte all'azione spagnola. Afferma che Re Gustavo III auspica una soluzione pacifica alla controversia. Si rende disponibile, in caso le parti lo vogliano, ad ospitare su suolo svedese un incontro tra rappresentanti dei due governi in conflitto.

 

[Monitor_Dundee]

Un seduta infuocata quella che segue l'intervento del Re su Gibilterra, alimentata dai giornali che titolano a piena pagina "La Rocca Rubata", "Spainardi strangolano il Mediterraneo" e "Colonne di Her-nando".

L'intervento del pingue ma carismatico Duca di Shropshire, che invoca folgori dal cielo e piombo dal mare per la Spagna, agita i banchi dei Tories che rumoreggiano di approvazione.

Le malelingue insinueranno nei giorni seguenti che Lord Walpot, Minstro dell'Economia ed esponente di spicco dei Whig, abbia salacemente fatto notare ai suoi vicini che ad invocare la guerra sono sempre i più sicuri di tenere il posteriore proprio e degli eredi lontano dal fronte.

E' il Primo Ministro William Pitt a ristabilire l'ordine, tirando il guinzaglio alla fazione Tory, di cu è uno dei membri più riconosciuti.
"Sua Maestà intende, e credo che su questo il Parlamento tutto sia concorde, scongiurare l'eventualità di un conflitto Europeo.
Concordo con voi, o Pari, sul fatto che sia d'uopo un'azione dimostrativa rivolta agli Spagnoli, onde mostrar loro che Britannia sempre vigila e mai dorme! Ma cedere alla provocazione, combattere sul suolo d'Iberia o sui flutti del Mediterraneo, questo è uno sproposito, non solo politico, ma umano.
E a voi personalmente dico, Shropshire, contenete i vostri ardori patriottici. I Cannoni di sua Maestà non tacciono, ma se vorrete godervi il concerto, dovrete salpare per il Nuovo Mondo."

E' infine Giorgio III a prendere la parola
" Dite bene, Primo Ministro. Non ci abbandoneremo alla barbarie, ma non mancheremo di far capire alla Corona di Spagna che il Regno Unito è pronto a far rispettare le proprie decisioni"

 

[salvor_hardin]

"Non sono solo i miei ardori patriottici a parlare, ma anche le mie tasche. Si affacciamo su un'epoca in cui i capitali conteranno molto di più. L'ascesa o la caduta di una Nazione sarà determinata dalla forza dei commerci. Gibilterra era un importantissimo scalo commerciale da e per il Nuovo Mondo essendo la porta d'ingresso del Mediterraneo.
Se voi ritenete che si debba agire in altro modo, non dovrete mettere in dubbio la nostra lealtà sui campi di battaglia, perchè eravamo, siamo e saremo fedeli alla Corona. Ma non aspettatevi che in quest'Aula ce ne staremo zitti mentre voi giocate a conquistare lande desolate e lasciate in mano agli Spagnoli la nostra amata rocca. Pregate perchè abbiate visto giusto! Se i risultati da voi sperati non arriveranno in un quinquennio, si dovrà necessariamente riconsiderare la vostra posizione"