Diploannessione Regno di Gizeh - Durmstrang

MisterTango

Useless Member
Tardish si strinse nel tabarro, cercando di non pensare al vento gelido che gli stava sferzando il viso ormai da ore.
Sulle carte, quella terra portava il nome di Durmstrang. Cosa stava a significare? Probabilmente il senso del suo nome era andato perduto assieme alla lingua dalla quale era stato partorito. Lui vedeva soltanto neve, e poi un po’ di neve, con qualche accenno di neve qua e là.

Cosa poteva offrir loro quella terra? Probabilmente niente, o comunque molto poco.
Perché la stavano esplorando? Bella domanda.

A sud i lupi mutanti.
A ovest abomini aberranti.
A nord non morti e forse ritornanti.
Una serie di perigli in rima.
Magari un giorno ci avrebbe scritto una filastrocca.

In ogni caso, non stava a lui sindacare le motivazioni degli ordini, né tantomeno gli ordini.
Gli era stato ordinato di esplorare, e lui stava esplorando.
Magari avrebbe trovato nuovi acquirenti per i suoi vini rossi. Di certo, in quella terra ogni modo per scaldarsi doveva esser bene accetto.

Scaldarsi.
Scacciò dalla sua mente il pensiero del focolare acceso nel suo buco hobbit, con uno stufato di coniglio nel camino e due pagnotte calde nel forno.

Prima finiamo, prima torniamo, continuava a ripetersi.
Guidò dunque la sua scorta per i vecchi sentieri battuti che riuscivano a trovare, fermandosi presso i pochi specchi d’acqua non ghiacciati e sulle cime delle colline isolate, cercando tracce anomale sul terreno e nella neve, lingue di fumo all’orizzonte o sagome di strutture in lontananza. Qualsiasi cosa che potesse tradire la presenza di forme di vita intelligenti.

Tutto, pur di portare a termine la missione e tornare tra le sue calde e accoglienti colline.

@Silen

Esplorazione dì Durmstrang con Tardish
Sii clemente con me stavolta :asd:
 

Silen

Get a life
Apparentemente Durmstang aveva da offrire più che altro terra e sassi (gelidi) gli uni e gli altri spesso ancora parzialmente coperti di neve. Spazzata dai venti gelidi che arrivavano dal complesso montagnoso a settentrione e rimasta disabitata fino a tempi relativamente recenti, Durmstrang era risprofondata nell'oblio dopo l'Ultima Guerra e persino le vecchie carte non erano troppo precise riguardo punti di riferimento e persino i confini di durmstrang erano lasciati abbastanza sul vago, specie in direzione nord. Nel complesso la regione appariva selvaggia e inospitale il che non facilitava certamente il compito dell'inviato di Gizeh.
Nel complesso Tardish non aveva troppe scelte, o provare a cercare i resti del villaggio/città di Durmstrang, chiamato con assai poca fantasia allo stesso modo della regione o provare a vagare in qualche gelida vallata scelta più o meno a caso.
 

MisterTango

Useless Member
Dopo alcuni giorni di caute esplorazioni volte a verificare la presenza (o l’assenza) di eventuali infestazioni di non morti o di altre spiacevoli creature, Tardish e le guide del gruppo si accordarono per seguire l’unica evidente indicazione presente sulle carte: Durmstrang, la piccola cittadina che un tempo era stata la capitale della regione, della quale prendeva anche il nome.

Le alternative a quella scelta sembravano tutte abbastanza spiacevoli e probabilmente nient’altro che perdite di tempo, scorte e forse anche arti, a causa del gelo e della neve.

Il gruppo dunque, cominciò a puntare direttamente verso il cuore della regione, continuando comunque ad avanzare con estrema cautela, onde evitare di finire in qualche crepaccio nascosto dalla neve o di incorrere in incontri spiacevoli e assolutamente non voluti.

Anche quando la sagoma dell’antica città comparve all’orizzonte, Tardish ordinò cautela, ponendo il campo a qualche ora di viaggio dalle mura cittadine. Fece accendere un fuoco abbastanza grande da poter essere visto dalla città, e diede l’ordine di continuare a esplorare i dintorni in piccoli gruppi, ma senza mai allontanarsi troppo dal campo o avvicinarsi troppo alla città.

Se ci fosse stato qualcosa di pericoloso all’interno della città sarebbe stato meglio attirarlo fuori, dove avevano maggiori possibilità di manovra (e soprattutto di fuga), piuttosto che affrontarlo all’interno, in un terreno chiuso e sconosciuto. Allo stesso modo, se le rovine fossero altresì state abitate da qualcosa di meno aggressivo, avrebbe avuto l’opportunità di studiarli e rassicurarsi sulle loro buone intenzioni, prima di un eventuale incontro.

In ogni caso, tutta quella cautela imponeva calma, e la calma tempo.
Ogni giorno che passava, Tardish sentiva sempre più freddo.
Ogni giorno che passava, gli mancava sempre di più la sua piccola e accogliente casa.
Ogni giorno che passava, quella terra gli sembrava sempre più inospitale.
Da un lato “inospitale” suonava meglio di “pericolosa” o “infestata”, ma tant’era che non vedeva l’ora di finire la missione e tornarsene a casa…
 

Silen

Get a life
Della cittadina non sembrava essere rimasto molto, ma non solo per effetto del logorio dovuto alla guerra e all'inesorabile trascorrere del tempo: di fatto le rovine di durmstrang erano state cannibalizzate come fonte di materiale da costruzione e da riciclo per cui negli annie ra stata rasa praticamente al suolo con l'eccezione di quelle macerie che proprio non era stato possibile recuperare in nessun modo. In compenso nelle vicinanze sorgeva un villaggio fortificato circondato da una palizzata. A quanto pareva qualche sopravvissuto si era insediato in quella regione dalla apaprenza così ostile.
 

MisterTango

Useless Member
-Cosa?-, strabuzzò gli occhi Tardish, quando gli esploratori gli riferirono di un villaggio ancora abitato poco lontano dalla città. -E a chi diavolo è venuta in mente l’idea di stabilirsi in questo posto maledetto? Vorrei proprio saperlo-.

Detto, fatto. In poche ore, il gruppo smantellò l’accampamento e si diresse verso il villaggio. Tardish continuò a dubitare della sua esistenza finché non lo vide, e anche allora continuò a cercare delle motivazioni che potessero spingere chicchessia a stabilirsi e rimanere in quella terra per più di qualche giorno.
Ma il modo per scoprirlo era soltanto uno.

Tenendo bene in vista, l’uno di fianco all’altro, lo stendardo reale e una bandiera bianca, a ribadire ancor di più le loro buone intenzioni, il gruppo si portò a poche centinaia di passi dal villaggio, curandosi di essere ben visibili dalle palizzate che lo proteggevano.

Tardish smontò da cavallo e, dopo aver passato le redini a un sergente, prese a osservare il piccolo insediamento, cercando di cogliere ogni minimo indizio che potesse rivelare qualcosa sulla gente che vi abitava.

E così rimase, per diversi minuti, in attesa che qualcosa si muovesse o che gli abitanti del villaggio decidessero di uscire a fare quattro chiacchiere.
 

Silen

Get a life
Dopo qualche istante dalla palizzata partì una freccia che colpì con grande precisione il berretto di Tardish, facendolo cadere nella neve a qualche passo di distanza, senza peraltro fare un solo graffio all'esploratore.

"Sono sempre i migliori quelli che se ne vanno...ma tu non sei fra quelli." disse una voce beffarda dagli spalti.
 

MisterTango

Useless Member
Quando la freccia gli strappò il cappello dalla testa riccioluta, Tardish non si mosse, immobilizzato dalla paura. Il suo sguardo si spostò lentamente dagli spalti della mura al suo berretto, conficcato nella neve dalla freccia.

I suoi pensieri corsero veloce: era molto più facile colpire la sua testa che il suo capello. Senza dubbio, l’arciere doveva essere molto abile, oppure molto sfortunato. In ogni caso, il fatto che alla prima freccia non ne seguì immediatamente una seconda andò a perorare la prima ipotesi.

Dunque, fece un bel sospiro, tranquillizzò la su scorta con un cenno e si calò nella parte.

-Dannazione, era nuovo!-, disse, recuperando il cappello dalla neve, sbattendolo un po’ e rimettendolo sulla testa come se non fosse accaduto nulla. -Immagino sia dovuto alla mia scortesia. Il mio nome è Tardish, di Vallelunga, e mi trovo nella vostra candida terra per conto di Re Cleobert di Gizeh, il mio signore. Non ho intenzione di arrecarvi danno il alcun modo. Anzi, devo dire che, nonostante il pessimo inizio, sono molto felice di incontrare qualcuno in questa zona-, aggiunse, indicando la bandiera bianca alle sue spalle.

Se il gesto non fosse stato sufficiente, tirò fuori un fazzoletto bianco dal taschino e cominciò a sventolarlo a mezz’aria.

-Con chi ho l’onore di conversare?-
 

Silen

Get a life
Dalla palizzata partì una seconda freccia, che andò a centrare nuovamente il cappello di Tardish, spedendolo nuovamente nella neve ma anche questa volta senza scalfire neanche un pelo al suo proprietario, nè colpire il fazzoletto che questi sventolava.

"ERA nuovo" disse la stessa voce di poco prima "e anche se tu sei felice di incontrare qualcuno, quel qualcuno potrebbe non ricambiare il piacere. Di stracci bianchi ne abbiamo visti tanti, in genere usati da ladri e predoni che ci credevano stupidi. Quindi in sintesi, ti converrà essere maledettamente convincente se non vuoi diventare un puntaspilli."
 

MisterTango

Useless Member
Quando per la seconda volta una freccia gli sfiorò la testa, strappandogli ancora il berretto, Tardish serrò gli occhi e deglutì.

Poi, ripresosi in fretta, recuperò con nonchalance l’indumento, che però stavolta ebbe cura di infilarsi in tasca.

-Immagino abbiate avuto a che fare con gli stessi mascalzoni che danno noie anche a noi. È alquanto spiacevole, quando capita, condivido-, annuì il mezzuomo. -Immagino che mostrare la missiva del mio Re firmata con il suo sigillo, o raccontare di come abbiamo tirato fuori dai guai una comunità di elfi a diverse leghe da qui sia deleterio, a questo punto-

L’hobbit si guardò attorno per un momento, pensieroso, poi puntò un dito verso le mura.

-Vi faccio una domanda, però. Avete resistito per molto tempo alle minacce esterne, e suppongo che ci riuscirete ancora a lungo, con delle mura e una mira del genere. Ma a che prezzo? Probabilmente un giorno vi ritroverete ad aver bisogno di qualcosa che la vostra piccola comunità non potrà produrre autonomamente, o magari vi trovate già in questo stato di necessità. O ancora, magari, un giorno arriverà alle vostre porte un nemico troppo potente per essere rintuzzato da qualche freccia, per quanto ben scoccata. Non credete sia opportuno ascoltarmi, dal momento che sono qui per offrirvi protezione e sviluppo?-
 

Silen

Get a life
"Elfi...che vuoi che me ne importi a me degli elfi, straniero? Mica soltanto gli elfi sanno tirare bene con l'arco, sai? Scommetti che riesco a colpire il tuo berretto anche nella tasca dove lo hai nascosto?" disse la voce un tantino piccata.
"E visto che vuoi parlare di prezzo, quale sarebbe il presso invece di starti ad ascoltare? Diventare sudditi pagatori di tasse? Pfui..."
 

MisterTango

Useless Member
-Sono gli inconvenienti di far parte di una comunità che va oltre le mura della propria cittadina-, ribattè prontamente Tardish, allargando le braccia con un sorriso. -Di contro, quelle tasse potrebbero essere utilizzate per la vostra sicurezza e per la vostra confortevolezza. Ad esempio, potrei strappare al Re la promessa di utilizzare i primi cinque anni di tasse per rendere questo posto una città vera, con mura, strade e case di pietra. Non mi sembra un affare così pessimo alla fine, mi sbaglio?-
 

Silen

Get a life
"Non c'è che dire, proposta entusiasmante la tua. Che ne dici di un applauso?"
*clap*, *clap*, *clap*
"Non risulti molto convincente, straniero. Se poco poco vuoi essere ascoltato da noi ti consiglio di alzare la tua offerta. Ad esempio potresti costruire una città E un acquedotto"
 

MisterTango

Useless Member
Tardish annuì senza indugio, incrociando le braccia. -Dubito possa essere un gran problema. D’altronde, come futuri membri della nostra comunità, la felicità della vostra gente e la salubrità della zona sarà un vantaggio per tutti noi-, disse.

Poi, fece due passi verso le mura, appoggiandosi le mani sui fianchi. -Tuttavia, prima di definire il nostro accordo, vorrei poter avere l’onore di vedere quantomeno il volto di colui con il quale sto interloquendo. Sono solito fissare la mia controparte negli occhi, prima di concludere un affare. E magari dalla stessa altitudine, per quanto la mia stazza possa consentirlo-.
 

Silen

Get a life
"Se vabbè....la vostra soddisfazione è il nostro miglior premio(cit.)" disse la voce sbuffando "staremo a vedere se le tue azioni saranno alla pari delle tue promesse. Per il momento ti dò il beneficio del dubbio. Bene, se proprio ci tieni a vedere la faccia di chi ti prenderà a calci nel posteriore se le cose non dovessero andare bene chi sono io per negartelo?"
Dopo qualche minuto le porte del villaggio si aprirono e ne uscì un nutrito gruppetto di frostlings, in testa al quale si trovava un individuo tarchiato della razza degli abitatori delle nevi che impugnava in modo inequivocabilmente vistoso ( e forse un pò strafottente) un arco.
 

MisterTango

Useless Member
Tardish annuì, osservando dal basso verso l’alto il frostling, che doveva sovrastarlo di almeno tre piedi.

-Una città, un acquedotto molto altro in futuro, sperando che l’acqua con questo freddo non congeli, rendendo tutta l’infrastruttura inutile. Credo sia fattibile. E capisco anche perché non ti fidi, ma ti propongo una soluzione: perché non vieni con me? La tua abilità con l’arco sarà sicuramente di grande aiuto per il regno. Se accetti di entrare a far parte della corte reale, senza pretese di ingaggio, avrai modo di conoscere Re Cleobert e verificare che tutto vada come promesso. Se accetti questa condizione, la tua gente potrà finalmente vivere in una casa appropriata entro la fine dell’anno, protetta dall’esercito reale e rifornita dai nostri mercanti di ogni bene necessario. Per il bene del tuo popolo, sei d’accordo?-

senza pretese di ingaggio ovvero non gli pago il corrispettivo in monete
 

Silen

Get a life
In che senso sovrastarlo di tre piedi? Un Frostling è grande più o meno come un goblin XD
 

Silen

Get a life
Hai fatto bene me ne stavo dimenticando.
Comunque risposta veloce: tutto bene ma se vuoi reclutare il frostling arciere devi pagarlo la quota corrispondente per ilr eclutamento di un pg comune. Niente sconti XD
 

Silen

Get a life
Mmmmh no, i reclutamenti di pg relati alle esplorazioni vanno fatti contestualmente. Now or never.
 
Alto