Silen
Get a life
L'estate del 300 ac vede una grandiosa cermonia tenersi nella capitale del nuovo regno dell'Asia. Il palazzo reale venne infatti allietato dalle nozze di Laodice, figlia del Basileus Seleukos, con un esponente del fiore della nobiltà persiana, Artabano figlio di Vakaukas.
Il tono della cerimonia e le stesse parole di augurio di Seleukos agli sposi
Possiate voi trovare la felicità l'uno nell'altra così come l'abbiamo trovata io e la mia sposa
si riferiscono chiaramente alle famose nozze di susa, in cui lo stesso Basileus sposò la sua moglie persiana, Apama figlia di Spitamene e madre di Laodice ma anche alle nozze del grande Alessandro con Rossane figlia di Ossiarte e lasciarono chiaramente intendere l'intenzione di Seleukos di riprendere la politica di conciliazione dello stesso Alessandro nonchè la volontà di essere, per usare le sue stesse parole, Basileus dei Macedoni e dei Persiani.
Al matrimonio della figlia del Basileus ne seguirono altri, certamente ispirati di Seleukos, fra cui i più degni di nota sono certamente quelli fra il fedelissimo generale Patrokles e Mandana figlia di Vakaukas, fra Masisto figlio del nobile Arsames e la greca Irene e fra il macedone Megastene e la greca Berenice.
Nei giorni e nei mesi seguenti l'eco del matrimonio reale e di quelli fra alti esponenti della nobiltà Persiana, Greca e Macedone si diffuse rapidamente per l'eterogeneo Regno d'asia e fu seguito da una serie di analoghi sponsali, anche se di minore importanza, fra esponenti della piccola nobiltà e dei funzionari governativi tanto che presto in tutto il regno si cominciò a parlare di "Nozze di Seleucia".
Il tono della cerimonia e le stesse parole di augurio di Seleukos agli sposi
Possiate voi trovare la felicità l'uno nell'altra così come l'abbiamo trovata io e la mia sposa
si riferiscono chiaramente alle famose nozze di susa, in cui lo stesso Basileus sposò la sua moglie persiana, Apama figlia di Spitamene e madre di Laodice ma anche alle nozze del grande Alessandro con Rossane figlia di Ossiarte e lasciarono chiaramente intendere l'intenzione di Seleukos di riprendere la politica di conciliazione dello stesso Alessandro nonchè la volontà di essere, per usare le sue stesse parole, Basileus dei Macedoni e dei Persiani.
Al matrimonio della figlia del Basileus ne seguirono altri, certamente ispirati di Seleukos, fra cui i più degni di nota sono certamente quelli fra il fedelissimo generale Patrokles e Mandana figlia di Vakaukas, fra Masisto figlio del nobile Arsames e la greca Irene e fra il macedone Megastene e la greca Berenice.
Nei giorni e nei mesi seguenti l'eco del matrimonio reale e di quelli fra alti esponenti della nobiltà Persiana, Greca e Macedone si diffuse rapidamente per l'eterogeneo Regno d'asia e fu seguito da una serie di analoghi sponsali, anche se di minore importanza, fra esponenti della piccola nobiltà e dei funzionari governativi tanto che presto in tutto il regno si cominciò a parlare di "Nozze di Seleucia".