[Regno dell'Asia] Il Grande Censimento

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Nell'anno 299 ac per ordine di Seleukos, Basileus del Regno dell'Asia, viene iniziato un censimento di tutte le popolazioni viventi all'interno dei confini del regno.
Lo scopo della mastodontica operazione, mai tentata durante il regno achemenide nè nel caos successivo alla morte del grande alessandro è duplice. Un censimento permetterebbe infatti una più equa politica fiscale e al contempo aumenterebbe la presenza dello stato nelle regioni più remote del composito regno asiatico.
Masisto figlio di Arsames viene incaricato della messa in opera di questo ambizioso progetto con esplicite istruzioni di inserire nelle medesime liste cittadini macedoni, greci e persiani a parità di requisiti di censo e stato civile secondo le tre ripartizioni stabilite (uomo libero, cittadino o schiavo).

 

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Dopo cinque anni di peregrinazioni per le province del Regno dell'Asia, Masisto ritorna alla corte di Seleucia sul tigri seguito da numerosissimi scribi recanti i preziosi dato del primo censimento mai effettuato della popolazione del Regno d'Asia.
Il Basileus Seleukos dopo aver presentato al nobile persiano le proprie lodi per l'eccellente lavoro effettuato dà ordine che venga promulgata la prima legge fondiaria basata sul Grande Censimento, allo scopo di ottenere al tempo stesso un'equa distribuzione degli oneri fiscali e un aumento delle entrate del regno.