[Regno del Portogallo] Legittimazione Papale

[L.Arrotino]

Alfonso V, Re del Portogallo e dell'Algarve, invia Jao do Voa, Supremo Inquisitore del Portogallo, presso Roma.


Porta con se prove circa le azioni ereticali del Sovrano d'Aragona-Napoli, quali:
- Compartecipazione all'esito fallimentare della Crociata contro gli Ottomani;
- Accordi con gli infedeli del Marocco per ottenere la reggenza del Regno di Castiglia e Leon;
- Accordi con gli infedeli per il guadagno, mostrando l'avidità del Sovrano Aragonese come unico moto;
- Non partecipazione alle Opere Armate di Fede conosciute come crociate per "difesa dal Regno di Francia". Tali azioni però pianificavano l'occupazione del Regno di Navarra.


Richiediamo, pertanto, che il Sovrano d'Aragona sia disconosciuto, e che la Corona D'Aragona sia riconosciuta a Pietro di Coimbra, Duca di Coimbra e Braganza, e pretendente legittimo al Trono d'Aragona.

 

[L.Arrotino]

Ulteriori affermazioni vengono portate dal Sommo Inquisitore presso il palazzo Lateranense.

Secondo alcune fonti vicine agli ambienti ecclesiastici Aragonesi e Castigliani, affermano che la pretendente al trono di Castiglia e Leon, Isabella, si sia concessa al Re Ferdinando d'Aragona per permettere di avere un esercito cospicuo da utilizzare per detronizzare Re Enrico il Valoroso, conquistatore di Granada.

Inoltre, in molti sostengono che le prove che hanno portato i giusti esecutori della volontà papale circa la legittimità di Giovanni III, figlio di Enrico il Valoroso, siano state compromesse dalla nobiltà di Barcellona. Da Voa richiede al Santo Padre di ricevere mandato da Roma di istituire un processo di accertamento circa i fatti di Castiglia, ad opera del Capitolo Portoghese dell'Ordine Domenicano.

 

[Lord Attilio]

Il Papa riconosce quanto detto dal sovrano portoghese, anche perchè si era già informato personalmente della questione, e riconosce l'attuale sovrano di Aragona come eretico e anti-cristiano e lo scomunica dalla comunità dei credenti. Pertanto riconosce Pietro di Coimbra come re di Aragona.

 

[L.Arrotino]

Il Sommo Inquisitore di Portogallo riferisce al Sovrano di Portogallo la decisione papale.

Alfonso V, Re di Portogallo e dell'Algarve, Duca di Viseu, insignito della Rosa d'Oro della Cristianità, invia immediatamente la chiusura delle alleanze con il Regno d'Aragona-Napoli, insieme alla dichiarazione di guerra, invocando le alleanze con il Regno di Navarra ed il Regno di Casiglia e Leòn.

 

[riki37]

Date le innumerevoli sconcezze perpetrate dal sovrano aragonese e portate alla luce della visibilità internazionale dal nobile Alfonso V, la Castiglia deposita alla delegazione aragonese la dichiarazione di guerra