- FatmikE -
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Oramai, nella nostra epoca del tutto&subito, pare quasi un anacronismo utilizzare una pellicola fotografica rispetto a una fotocamera digitale. E spesso, sempre più spesso, pensiamo che attraverso le meravigliose opportunità che ci vengono offerte dalla tecnologia, siano maggiori le possibilità artistiche derivate dall'uso di programmi di photoediting e di fotoritocco. E questo piccolo articolo vuol mostrare come questo sia erroneo.
Ovviamente per molti questo discorso risulterà piuttosto inutile, non notando grosse differenze fra lo scatto digitale e lo scatto analogico. Anzi, lo scatto digitale ha dalla sua parte una comodità estrema e, come dicevo prima, delle presunte potenzialità avanguardistiche.
Quella che si perde però, è la vera distanza fra artista e opera d'arte. La ricerca, l'impegno, la manualità e il gusto della scoperta. Tre strati di grani di bromuro d'argento sono una tavolozza su cui creare, sono un contatto diretto fra mente, scatto e risultato.
Quello che volevo presentarvi oggi è un fotografo di fama internazionale, benchè il suo nome non sia fra i più conosciuti.
Vi lascio qua una piccola scheda e delle foto. Foto scattate su pellicola con l'utilizzo di filtri e in parte manipolate in fase di sviluppo. Se non erro sono sviluppate in positivo e stampate in cibachrome. Comunque lascio giudicare a voi questi lavori.
Andrea Rontini nasce e vive ad Antella (Bagno a Ripoli) vicino a Firenze. Ha cominciato il suo percorso professionale intorno agli anni '80 nei gruppi fotografici della città conseguendo premi e riconoscimenti in concorsi nazionali ed internazionali. Le sue immagine sono risultate subito "particolari" rispetto a quello che fino ad allora si era visto sul paesaggio: le inquadrature, i tagli, i colori, allora come oggi, si fondono in un'unica rappresentazione soffice e soffusa. Nel tempo ha approfondito molto la ricerca del colore ma è rimasto inconfondibile il suo stile fotografico del quale è stato detto che "riesce a colorare il silenzio" (E. Gaiotto 1993). In seguito ha avuto altri riconoscimenti: nel 2000 è stato chiamato da Minolta a rappresentare la sua fotografia al Photo Show di Roma; nell'ottobre 2002, in Belgio, alla 20ma edizione della biennale FIAP, ha fatto parte della squadra italiana composta da dieci fotografi, vincitrice della coppa del mondo per stampe a colori sul paesaggio. Pubblica su riviste fotografiche e periodici d'informazione italiani ed esteri. Come editore e solo con le sue immagini, pubblica calendari, cartoline, segnalibri e due libri: Toscana Poetica (1999) e La Fotografia del Chianti(2003) presentati in ottobre 2003 alla Fiera Internazionale del Libro di Francoforte. All'estero le sue opere sono state esposte negli Stati Uniti (1998 Sonoma in California) e in Francia (2001); tutt'ora è in corso una mostra presso la New Arts Gallery in Litchfield (CT, USA). In Italia sono esposte in permanenza nella propria Galleria di Castellina in Chianti (SI): vi si possono ammirare delle belle fotografie stampate con metodo Cibachrome in tiratura limitata. Tutto il lavoro e i progetti realizzati nascono da una profonda passione per la fotografia con la speranza di promuoverla, anche in Italia, alla forma d'arte che meriterebbe.
Fonte: www.andrearontini.it
Ovviamente per molti questo discorso risulterà piuttosto inutile, non notando grosse differenze fra lo scatto digitale e lo scatto analogico. Anzi, lo scatto digitale ha dalla sua parte una comodità estrema e, come dicevo prima, delle presunte potenzialità avanguardistiche.
Quella che si perde però, è la vera distanza fra artista e opera d'arte. La ricerca, l'impegno, la manualità e il gusto della scoperta. Tre strati di grani di bromuro d'argento sono una tavolozza su cui creare, sono un contatto diretto fra mente, scatto e risultato.
Quello che volevo presentarvi oggi è un fotografo di fama internazionale, benchè il suo nome non sia fra i più conosciuti.
Vi lascio qua una piccola scheda e delle foto. Foto scattate su pellicola con l'utilizzo di filtri e in parte manipolate in fase di sviluppo. Se non erro sono sviluppate in positivo e stampate in cibachrome. Comunque lascio giudicare a voi questi lavori.
Andrea Rontini nasce e vive ad Antella (Bagno a Ripoli) vicino a Firenze. Ha cominciato il suo percorso professionale intorno agli anni '80 nei gruppi fotografici della città conseguendo premi e riconoscimenti in concorsi nazionali ed internazionali. Le sue immagine sono risultate subito "particolari" rispetto a quello che fino ad allora si era visto sul paesaggio: le inquadrature, i tagli, i colori, allora come oggi, si fondono in un'unica rappresentazione soffice e soffusa. Nel tempo ha approfondito molto la ricerca del colore ma è rimasto inconfondibile il suo stile fotografico del quale è stato detto che "riesce a colorare il silenzio" (E. Gaiotto 1993). In seguito ha avuto altri riconoscimenti: nel 2000 è stato chiamato da Minolta a rappresentare la sua fotografia al Photo Show di Roma; nell'ottobre 2002, in Belgio, alla 20ma edizione della biennale FIAP, ha fatto parte della squadra italiana composta da dieci fotografi, vincitrice della coppa del mondo per stampe a colori sul paesaggio. Pubblica su riviste fotografiche e periodici d'informazione italiani ed esteri. Come editore e solo con le sue immagini, pubblica calendari, cartoline, segnalibri e due libri: Toscana Poetica (1999) e La Fotografia del Chianti(2003) presentati in ottobre 2003 alla Fiera Internazionale del Libro di Francoforte. All'estero le sue opere sono state esposte negli Stati Uniti (1998 Sonoma in California) e in Francia (2001); tutt'ora è in corso una mostra presso la New Arts Gallery in Litchfield (CT, USA). In Italia sono esposte in permanenza nella propria Galleria di Castellina in Chianti (SI): vi si possono ammirare delle belle fotografie stampate con metodo Cibachrome in tiratura limitata. Tutto il lavoro e i progetti realizzati nascono da una profonda passione per la fotografia con la speranza di promuoverla, anche in Italia, alla forma d'arte che meriterebbe.
Fonte: www.andrearontini.it