Evento [Rebellion gears] Let's talk business

Mikhail Mengsk

MSPAINT OVERTYRANT
Finché non abbiamo un'idea della popolazione media di uno stato e delle varie spese fisse (ovvero una scheda-tipo in mano) è molto difficile da dire.

Così a braccio direi di sì, più che altro perché la popolazione "teorica" mi sembra molto bassa (3 senza una città) e quindi anche le relative tasse.
 

leafshield

One of many
Onestamente un pochino tanto basso, considera che avendo la stessa somma di lv città, uno stato su Rebellion Gears ha bisogno di Sociale 10 per guadagnare dal rendimento delle città come uno stato sul Fanatasy con Sociale 0.

Aggiungendoci il fatto che molti edifici ora sono più costosi (città lv 1 è più economica questo è vero) e tutti i lv di città richiedono 2 PA per la costruzione, penso si possano usare tranquillamente i valori del Fantasy. Non mi sembra poi un metodo di guadagno exploitabile visto che è molto costoso alzare il lv città in maniera espansiva su tutto lo stato.

Però è anche vero che le calibrature numeriche di fino le possiamo fare prima di partire quando il resto del sistema sarà stabile, ma anche con il buff il guadagno città non sarebbe comunque troppo potente, penso io
 

Enichaos

Spam Master
Ammetto che mi ero un po’ preoccupato del fatto che avevo più livelli di città, ma le vostre osservazioni hanno perfettamente senso... mi metto a lavoro a sistemare appena possibile
 

Mikhail Mengsk

MSPAINT OVERTYRANT
Secondo me ti conviene avere una scheda-tipo di quello che secondo te sarà uno stato con media estensione, medie tech, medio esercito, medie risorse e media popolazione. Avendo un riferimento di base lo puoi modificare facilmente in corso d'opera e vedere cosa funziona e cosa no.
 

leafshield

One of many
Enichaos, ma i coscritti pagano le tasse oltre a consumare la metà del loro mantenimento?

Il dimezzamento vale solo per la parte in monete o anche per quello in risorse?
 

Enichaos

Spam Master
Allora, fuori dalla mobilitazione, i coscritti pagano le tasse e costano metà del mantenimento di ogni cosa, monete e risorse.
Quando vengono attivati con la mobilitazione, vanno a tassazione -0.5 e passano a mantenimento pieno in monete e risorse.
Quando viene terminata la mobilitazione, tornano a casa loro e ricominciano a funzionare normalmente.
 

Mikhail Mengsk

MSPAINT OVERTYRANT
Proposta: rinominare i Rumors in "Prestigio".

Altra proposta: cannoni e simili non dovrebbero risultare nello schieramento "classico" degli eserciti ma in una posizione alternativa di "supporto".

Domanda: se l'industrializzazione prende piede, vedremo apparire risorse come Carbone e Petrolio?
 

Enichaos

Spam Master
Proposta: rinominare i Rumors in "Prestigio".
Preferirei di no, più che altro perché voglio che resti chiaro che è un valore strettamente NEGATIVO... ed avere prestigio solo negativo non ha molto senso...

Altra proposta: cannoni e simili non dovrebbero risultare nello schieramento "classico" degli eserciti ma in una posizione alternativa di "supporto".
No, saranno gestiti come ogni altra truppa, se sono unità da tiro possono prendere gratuitamente il tratto Arretrare che li toglie dalla prima linea quando si arriva a contatto; per contro alcune specifiche manovre di artiglieria (vedi "Salva di trabucchi") saranno espedienti (potrebbero essere limitati dai settori in campo come "Pioggia infuocata")

Domanda: se l'industrializzazione prende piede, vedremo apparire risorse come Carbone e Petrolio?
No, saranno accorpate nella "pietra" che odi tanto... potrei cambiargli nome in "minerali" in effetti, ma ci sarebbe da ricorreggere ogni singola pagina...
...Che dite, mi metto a cambiare "pietra" in "minerali" ovunque?

NOTA DI FONDO: ho di nuovo aggiornato tutti i file modificati, con tanto di changelog.
 

Abyssius

Spam Master
No, saranno accorpate nella "pietra" che odi tanto... potrei cambiargli nome in "minerali" in effetti, ma ci sarebbe da ricorreggere ogni singola pagina...
...Che dite, mi metto a cambiare "pietra" in "minerali" ovunque?
They are fucking minerals.
Okay, possiamo anche chiamarli "Pietrisco" per quanto mi concerne. Che sia marmo o guscio d'uovo mi interessa poco.
 

Mikhail Mengsk

MSPAINT OVERTYRANT
Vorrei allontanarmi un attimo dai dettagli per fare domande più filosofiche:

- Le battaglie, in generale, sono decisive o no? Una delle cose che più mi irritavano del Fantasy era il fatto che quasi nessuna battaglia è decisiva: poche perdite, lo sconfitto si ritirava e semplicemente arruolava altri reggimenti. Le guerre sono tutte di logoramento e/o vengono risolte con l'equivalente dell'atomica e/o con una gangbang di 4-5 giocatori/npc contro 1.

- C'è modo di guadagnare "terreno" senza guerra, almeno in un primo momento? E' possibile usare la diplomazia per tenere i rapporti verso X abbastanza alti da non consentirgli di attaccarti nemmeno se vuole, causare ribellioni e separatisti da poi "annettere" per via diplomatica o meno?

- E' possibile migliorare il proprio paese in modo che l'espansione territoriale sia del tutto superflua? Pensando all'ottimo sistema di Victoria 2, è possibile influenzare culturalmente, economicamente e politicamente un altro paese al punto da renderlo in pratica un vassallo? Non parlo di regioni bianche o NPC monoprovincia eh.
 

Mikhail Mengsk

MSPAINT OVERTYRANT
Addendum: un'altro problema sarebbero le "guerre totali", ovvero ogni guerra è una lotta per la sopravvivenza, il che renderebbe irritanti le battaglie decisive. Possibile soluzione: legare il Casus Belli all'obiettivo della guerra, ovvero se hai già "soddisfatto" il casus belli, continuare a combattere inizia a causarti grossi problemi interni e finanche un golpe della nobiltà (o chi per lei). Incoraggiare conflitti magari violenti e numerosi ma limitati ovvierebbe al problema di base.
 

Silen

Get a life
Naturalmente i gusti sono gusti, ma se posso dare un parere sull'altro estremo della medaglia, io invece ho sempre trovato maledettamente irritante la battaglia che decide tutto in un singolo lancio di dadi e non lascia la minima possibilità allo sconfitto di riprendersi.

Non so se qualcuno di voi ricorda i vecchi leader di Rauf ma a me capitò per ben due volte nei suoi leader di subire sconfitte tanto catastrofiche da costringermi di fatto a mollare il gioco in un caso, con tanto di ragequit entrato ormai nella memoria storica del forum, e nel secondo a giocare come vassallo per non ricordo più quanti turni.

Ora, posso capire benissimo che le guerre di logoramento possono piacere o non piacere, come tutte le cose, ma anche l'estremo opposto può essere almeno altrettanto esasperante. Che si controlli una superpotenza come la Cina e la si veda sfaldarsi in mano nel giro di un singolo turno, o se si governa i Tirseni e passi una vita e mezza a mettere insieme un esercito enorme per poi vederlo distrutto fino all'ultimo uomo da un fottutissimo NPC rimanendo con un grand total di 0(zero) soldati, è avvilente vedere gli sforzi di turni e turni di gioco e mesi interi di tempo reale perduti senza possibilità di appello, ed è veramente facile dare fuori di matto specie quando la controparte vittoriosa, forte del suo vantaggio abissale, ti fa richieste di pace che manco l'Albania.
 

Enichaos

Spam Master
- Le battaglie, in generale, sono decisive o no? Una delle cose che più mi irritavano del Fantasy era il fatto che quasi nessuna battaglia è decisiva: poche perdite, lo sconfitto si ritirava e semplicemente arruolava altri reggimenti. Le guerre sono tutte di logoramento e/o vengono risolte con l'equivalente dell'atomica e/o con una gangbang di 4-5 giocatori/npc contro 1.
Naturalmente i gusti sono gusti, ma se posso dare un parere sull'altro estremo della medaglia, io invece ho sempre trovato maledettamente irritante la battaglia che decide tutto in un singolo lancio di dadi e non lascia la minima possibilità allo sconfitto di riprendersi.

Non so se qualcuno di voi ricorda i vecchi leader di Rauf ma a me capitò per ben due volte nei suoi leader di subire sconfitte tanto catastrofiche da costringermi di fatto a mollare il gioco in un caso, con tanto di ragequit entrato ormai nella memoria storica del forum, e nel secondo a giocare come vassallo per non ricordo più quanti turni.

Ora, posso capire benissimo che le guerre di logoramento possono piacere o non piacere, come tutte le cose, ma anche l'estremo opposto può essere almeno altrettanto esasperante. Che si controlli una superpotenza come la Cina e la si veda sfaldarsi in mano nel giro di un singolo turno, o se si governa i Tirseni e passi una vita e mezza a mettere insieme un esercito enorme per poi vederlo distrutto fino all'ultimo uomo da un fottutissimo NPC rimanendo con un grand total di 0(zero) soldati, è avvilente vedere gli sforzi di turni e turni di gioco e mesi interi di tempo reale perduti senza possibilità di appello, ed è veramente facile dare fuori di matto specie quando la controparte vittoriosa, forte del suo vantaggio abissale, ti fa richieste di pace che manco l'Albania.
E' la funzione primaria meccanica della "tenda medica": potresti sbaragliare un esercito in maniera devastante, ridurlo ai minimi termini in un modo che renda impossibile proseguire gli scontri... ma molti dei soldati sono rimasti feriti, non potranno combattere in tempi brevi ed avranno bisogno di cure prolungate; tuttavia, il perdente non dovrà "ricominciare da capo"... ma dire che può reagire con un esercito in quelle condizioni è decisamente irreale.
Diciamo che fa da paracadute, rendendo anche una sconfitta totale non un azzeramento delle truppe; anche perché i coscritti sono anche cittadini, quindi la bastonata non sarà solo militare con ingenti perdite tra di loro...

- C'è modo di guadagnare "terreno" senza guerra, almeno in un primo momento?
E' possibile usare la diplomazia per tenere i rapporti verso X abbastanza alti da non consentirgli di attaccarti nemmeno se vuole, causare ribellioni e separatisti da poi "annettere" per via diplomatica o meno?
Ovviamente, c'è tutta la parte di conquista diplomatica delle regioni bianche in PROVINCIE E RISORSE. Se invece parliamo di territori "colorati", allora è più una serie di manovre di spionaggio, ma l'essenza cambia poco: è praticamente l'esempio che porti nella seconda parte della domanda.
Tuttavia, se uno decide di attaccarti NONOSTANTE i rapporti alti, ovviamente ci saranno ripercussioni interne e forse anche esterne. Comunque un blocco "meccanico" degli attacchi non esiste e non esisterà; al più, se non ha ragioni "IN-GAME" per attaccare, ci saranno Dicerie e ripercussioni come normale.

- E' possibile migliorare il proprio paese in modo che l'espansione territoriale sia del tutto superflua? Pensando all'ottimo sistema di Victoria 2, è possibile influenzare culturalmente, economicamente e politicamente un altro paese al punto da renderlo in pratica un vassallo? Non parlo di regioni bianche o NPC monoprovincia eh.
[/QUOTE]
Sì e no: per quanto prevedo l'emersione di nuovi edifici con l'avanzamento tecnologico e tutto, ci saranno comunque limiti invalicabili senza nuovi territori. Quanto al vassallaggio... quello è un trattato diplomatico tra giocatori, come volete impostarlo sta totalmente a voi, come da regole in DIPLOMAZIA. Ovviamente sono applicabili anche a regioni bianche o PNG, ma sono pensate principalmente tra giocatori

Addendum: un'altro problema sarebbero le "guerre totali", ovvero ogni guerra è una lotta per la sopravvivenza, il che renderebbe irritanti le battaglie decisive. Possibile soluzione: legare il Casus Belli all'obiettivo della guerra, ovvero se hai già "soddisfatto" il casus belli, continuare a combattere inizia a causarti grossi problemi interni e finanche un golpe della nobiltà (o chi per lei). Incoraggiare conflitti magari violenti e numerosi ma limitati ovvierebbe al problema di base.
La cosa di "La guerra è accettabile per la gente solo finché sussiste il casus belli" mi pare un concetto interessante, direi che lo applicherò ma devo trovare un modo organico di metterlo nelle regole... probabilmente nella parte di diplomazia...
 

Mikhail Mengsk

MSPAINT OVERTYRANT
E' la funzione primaria meccanica della "tenda medica": potresti sbaragliare un esercito in maniera devastante, ridurlo ai minimi termini in un modo che renda impossibile proseguire gli scontri... ma molti dei soldati sono rimasti feriti, non potranno combattere in tempi brevi ed avranno bisogno di cure prolungate; tuttavia, il perdente non dovrà "ricominciare da capo"... ma dire che può reagire con un esercito in quelle condizioni è decisamente irreale.
Diciamo che fa da paracadute, rendendo anche una sconfitta totale non un azzeramento delle truppe; anche perché i coscritti sono anche cittadini, quindi la bastonata non sarà solo militare con ingenti perdite tra di loro...
Sì, ma per avere senso deve esserci effettivamente la possibilità di subire una sconfitta schiacciante se le condizioni sono giuste. Una battaglia che impegna tutte le forze armate di due nazioni è difficilissimo che non risulti decisiva. Anche senza contare perdite permanenti, un esercito può disertare/fuggire/venire catturato e poi rilasciato dopo la resa. Cosa che manca clamorosamente in altri sistemi. Dove sono i prigionieri? Riaverli indietro è un bel punto a favore dell'intavolare trattative di pace.

La cosa di "La guerra è accettabile per la gente solo finché sussiste il casus belli" mi pare un concetto interessante, direi che lo applicherò ma devo trovare un modo organico di metterlo nelle regole... probabilmente nella parte di diplomazia...

Qeusto è per evitare che, come dice GIUSTAMENTE Silen, un giocatore venga sostaqnzialmente eliminato per aver perso una sola battaglia. Secondo me, specialmente in ambientazioni dove le guerre non sono per forza genocide, è più bello vedere tante guerre che si risolvono in fretta e con cambiamenti limitati piuttosto che turni di farming intervallati da megaguerre totali che durano 5 turni, coinvolgono mega-alleanze e distruggono intere nazioni.

Se per citare gli esempi di prima io convinco il Conte di X a ribellarsi a Re Y e ne garantisco l'indipendenza, il Casus Belli di Re Y non sarà "occupa e radi al suolo il paese di Mengsk", ma riconquistare X ed esigere riparazioni di guerra/una provincia contesa.

Se salta un trattato, il Casus Belli potrebbe ammettere una guerra che si concluda con la firma di un trattato più favorevole del precedente e riparazioni in denaro/risorse. E così via.

Si introduce anche il concetto del "ne vale la pena?". Mobilitare le armate è una spesa, ma se tutte le guerre sono guerre totali, conviene SEMPRE mobilitare il massimo possibile ed avere l'esercito più grande possibile, perché se perdi sei letteralmente morto. Se sei ricco puoi anche dire "eh, sai che c'è? mi arrendo, subisco perdita di Prestigio e soldi, ma preferisco così piuttosto che tentare di reclutare gli anziani e magari perdere comunque".


Tuttavia, se uno decide di attaccarti NONOSTANTE i rapporti alti, ovviamente ci saranno ripercussioni interne e forse anche esterne. Comunque un blocco "meccanico" degli attacchi non esiste e non esisterà; al più, se non ha ragioni "IN-GAME" per attaccare, ci saranno Dicerie e ripercussioni come normale.
Purché siano molto serie in caso di ottime relazioni e non possano essere bypassati da un'eccessiva facilità nel fabbricare CAsus Belli "seri", altrimenti è un non-limite. Premierebbe la scaltrezza diplomatica e disincentiverebbe i tradimenti alla cazzo di cane. Si creerebbe una sorta di "guerra diplomatica" dove i giocatori manovrano per mettersi in una posizione di vantaggio in vista di una possibile guerra, piuttosto che semplicemente puntare tutto sull'avere l'esercito più grosso e fregarsene delel conseguenze.


Sì e no: per quanto prevedo l'emersione di nuovi edifici con l'avanzamento tecnologico e tutto, ci saranno comunque limiti invalicabili senza nuovi territori. Quanto al vassallaggio... quello è un trattato diplomatico tra giocatori, come volete impostarlo sta totalmente a voi, come da regole in DIPLOMAZIA. Ovviamente sono applicabili anche a regioni bianche o PNG, ma sono pensate principalmente tra giocatori
Beh sarebbe carino poter creare vassalli e protettorati senza per forza ridurre il tutto all'azione militare. Ottenere per via diplomatica/spionistica il controllo di risorse in certe province, indebolire un piccolo regno al punto da ridurlo al vassallaggio senza doverlo invadere, roba così. Modi per espandersi senza per forza dover investire in eserciti.
 
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