Arminio
Ninja Skilled!
Lord Olivar Acton, Lord Protettore di Koenigswald e Peinrith, era seduto su un semplice scranno, affiancato al maestoso Trono del castello di Avalon.
La giornata era stata piena di incontri, individui giunti per comunicare eventi o per supplicare il Lord Protettore.
Dodici Yeomen, armati di lance, sorvegliavano la sala, affiancati da alcuni notabili, provenienti da famiglie di poco conto dell'Avalonshire, appena promossi.
Un uomo, dal nome di Lord Richard Gladstone, era di fronte al Lord Protettore con delle pergamene in mano.
"Le famiglie Ashgrow, le Fontaine, Duckleberry e Valorant hanno giurato fedeltà al Protettorato. I Blacktulip stanno prendendo tempo. I Corrent e i McTaff hanno perso tutti i loro possedimenti, nazionalizzati come da ordini..." disse Lord Gladstone, senza distogliere lo sguardo dai fogli.
"Minaccia i Blacktulip, ricorda loro che uno dei loro rampolli è membro di una minoranza del Parlamento. Le terre dei Corrent andranno agli Ashgrow, dividete invece quelle dei McTaff tra i Le Fontaine e i possedimenti del Monastero di Kifton." disse lentamente Lord Acton, con lo sguardo fisso nel vuoto.
"Dite all'Ottavo Yeomen e al Primo Dragoni di occupare immediatamente le colline lungo Vallechiara, occupino le miniere di rame del posto, voglio che le forge riprendano immediatamente il loro lavoro, non abbiamo tempo da perdere".
"Lord Acton" disse Gladstone, piegando leggermente la testa con un cenno. "L'Impero?"
Olivar Acton si alzò lentamente, sentendo dolore alla sua leggermente malandata gamba, ferita anni orsono.
"Per ora, tergiversiamo. Legalmente non c'è niente che possano fare. Il nostro regime non ha infranto nessun trattato che era in corso tra il Ducato e l'Impero, e noi non siamo altro che il successore legittimo di qualunque rappresentante era ad Avalon. Se l'Impero si muoverà noi ci difenderemo. Ma per ora, continuiamo a pagare i dazi e a mostrarci disponibili."
"Abbiamo fin troppe cose da fare ora per pensare alla testa di qualche funzionario imperiale."
La giornata era stata piena di incontri, individui giunti per comunicare eventi o per supplicare il Lord Protettore.
Dodici Yeomen, armati di lance, sorvegliavano la sala, affiancati da alcuni notabili, provenienti da famiglie di poco conto dell'Avalonshire, appena promossi.
Un uomo, dal nome di Lord Richard Gladstone, era di fronte al Lord Protettore con delle pergamene in mano.
"Le famiglie Ashgrow, le Fontaine, Duckleberry e Valorant hanno giurato fedeltà al Protettorato. I Blacktulip stanno prendendo tempo. I Corrent e i McTaff hanno perso tutti i loro possedimenti, nazionalizzati come da ordini..." disse Lord Gladstone, senza distogliere lo sguardo dai fogli.
"Minaccia i Blacktulip, ricorda loro che uno dei loro rampolli è membro di una minoranza del Parlamento. Le terre dei Corrent andranno agli Ashgrow, dividete invece quelle dei McTaff tra i Le Fontaine e i possedimenti del Monastero di Kifton." disse lentamente Lord Acton, con lo sguardo fisso nel vuoto.
"Dite all'Ottavo Yeomen e al Primo Dragoni di occupare immediatamente le colline lungo Vallechiara, occupino le miniere di rame del posto, voglio che le forge riprendano immediatamente il loro lavoro, non abbiamo tempo da perdere".
"Lord Acton" disse Gladstone, piegando leggermente la testa con un cenno. "L'Impero?"
Olivar Acton si alzò lentamente, sentendo dolore alla sua leggermente malandata gamba, ferita anni orsono.
"Per ora, tergiversiamo. Legalmente non c'è niente che possano fare. Il nostro regime non ha infranto nessun trattato che era in corso tra il Ducato e l'Impero, e noi non siamo altro che il successore legittimo di qualunque rappresentante era ad Avalon. Se l'Impero si muoverà noi ci difenderemo. Ma per ora, continuiamo a pagare i dazi e a mostrarci disponibili."
"Abbiamo fin troppe cose da fare ora per pensare alla testa di qualche funzionario imperiale."