Balto
Ninja Skilled!
Il cavaliere, battuto, si rialza in piedi senza eccessiva fatica, ammaccato e sconfitto, ma non nello spirito.
Si avvicina al cavallo e lo accarezza sul collo.
Nonostante tutto, si è comportato egregiamente, mai ha vacillato di fronte al bestione ongari, al massimo, qualche sbuffo e segno di nervosismo.
Gli attendenti di Sylvania
non paiono mai perdersi di spirito ed anzi, anche quando il campione viene abbattuto, continuano a confabulare e ridacchiare allegramente tra loro...
Quando la Regina termina il discorso, il cavaliere si inchina in segno di ringraziamento.
Solo quando l'ogre pronuncia l'insulto, proferisce parola per la prima volta: "Non è uso che la Guardia Nera proferisca verbo o mostri il volto al nemico... d'altronde... io non sono, ancora, una Guardia Nera del Duca.
Vostra Maestà, Vi ringrazio delle splendide parole spese in favore del mio Signore, non mancherò di riferirle.
Mantenere il volto coperto era una mera scelta personale, ed una cortesia verso i miei avversari, e verso Sua Maestà, come capirete..."
La voce è bassa e profonda, ma pur distorta dall'elmo chiuso, è chiaro il timbro femminile.
Gli attendenti di Sylvania scoppiano a ridere, tirandosi pacche sulle spalle ed inneggiando il nome del campione del Duca.
La donna, con gesti lenti e calcolati, si sfila l'elmo.
I lineamenti sono squadrati ed aspri, la capigliatura cortissima, giacché, come comanda il detto di Sylvania: "I capelli lunghi son, sì, vezzo gradevole all'occhio, ma anche nido di pidocchi e facile presa per l'avversario" (cit).
L'aspetto è assai mascolino.
"Io sono Emmanuelle von Drachenhof. Serragente della Cavalleria del Duca, mera candidata alla Nera Guardia... Sylvania è in guerra, non abbiamo avuto il lusso, di poter inviare campioni veramente degni di questo nome: ogni uomo sufficientemente abile alle armi, è impegnato nella difesa del Regno e del Nord.
Chiedo umilmente perdono a Vostra Maestà, a nome del Duca mio Signore, per non aver potuto onorare questo torneo come si conviene... Ci auguriamo di potervi ripartecipare in tempi migliori per Sylvania.
Confidiamo tuttavia, di aver onorato Ishitara al meglio delle nostre possibilità data la situazione: Sylvania è una terra povera, ricca solo dell'acciaio e del coraggio della Sua gente... Spiacente Ko'Morno, dovrai sopportare di esserti quasi fatto mettere sotto da una donna... seppur di Sylvania"
Rivolge un ultimo inchino al pubblico ed alla tribuna d'onore, per poi rimontare a cavallo ed allontanarsi dall'arena, lasciando gli attendenti a smontare il velario.
Si avvicina al cavallo e lo accarezza sul collo.
Nonostante tutto, si è comportato egregiamente, mai ha vacillato di fronte al bestione ongari, al massimo, qualche sbuffo e segno di nervosismo.
Gli attendenti di Sylvania
a differenza di quello che dice Mik...
Quando la Regina termina il discorso, il cavaliere si inchina in segno di ringraziamento.
Solo quando l'ogre pronuncia l'insulto, proferisce parola per la prima volta: "Non è uso che la Guardia Nera proferisca verbo o mostri il volto al nemico... d'altronde... io non sono, ancora, una Guardia Nera del Duca.
Vostra Maestà, Vi ringrazio delle splendide parole spese in favore del mio Signore, non mancherò di riferirle.
Mantenere il volto coperto era una mera scelta personale, ed una cortesia verso i miei avversari, e verso Sua Maestà, come capirete..."
La voce è bassa e profonda, ma pur distorta dall'elmo chiuso, è chiaro il timbro femminile.
Gli attendenti di Sylvania scoppiano a ridere, tirandosi pacche sulle spalle ed inneggiando il nome del campione del Duca.
La donna, con gesti lenti e calcolati, si sfila l'elmo.
I lineamenti sono squadrati ed aspri, la capigliatura cortissima, giacché, come comanda il detto di Sylvania: "I capelli lunghi son, sì, vezzo gradevole all'occhio, ma anche nido di pidocchi e facile presa per l'avversario" (cit).
L'aspetto è assai mascolino.
"Io sono Emmanuelle von Drachenhof. Serragente della Cavalleria del Duca, mera candidata alla Nera Guardia... Sylvania è in guerra, non abbiamo avuto il lusso, di poter inviare campioni veramente degni di questo nome: ogni uomo sufficientemente abile alle armi, è impegnato nella difesa del Regno e del Nord.
Chiedo umilmente perdono a Vostra Maestà, a nome del Duca mio Signore, per non aver potuto onorare questo torneo come si conviene... Ci auguriamo di potervi ripartecipare in tempi migliori per Sylvania.
Confidiamo tuttavia, di aver onorato Ishitara al meglio delle nostre possibilità data la situazione: Sylvania è una terra povera, ricca solo dell'acciaio e del coraggio della Sua gente... Spiacente Ko'Morno, dovrai sopportare di esserti quasi fatto mettere sotto da una donna... seppur di Sylvania"
Rivolge un ultimo inchino al pubblico ed alla tribuna d'onore, per poi rimontare a cavallo ed allontanarsi dall'arena, lasciando gli attendenti a smontare il velario.