Magia [Primo Turno] Garnet vs Zecor

Silen

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Mentre volgono alla conclusione gli ulltimi incontri della prima tornata, in uno degli spiazzi liberi vengono chiamati a confrontarsi Garnet, l'arpia albina, e Zecor il centauro.

@The Pony Killer
 

giobia86

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Tifoserie accanite per entrambi i contendenti, numeroso il pubblico di arpie ma molti cittadini di britannia accorrono a vedere l'incontro reduci dalla tifoseria per il buon jace aspettandosi un incontro altrettanto entusiasmante

"Osteria delle palanche
er pollo con le piume bianche
pollo fatto a spiedino
col ripieno di cavallino

Dammela a me biondina,
dammela a me mora!"


"Osteria della lampreda
la cacciatrice con la preda
con la coda dell'equino
ci si fa uno spolverino

Dammela a me biondina,
dammela a me mora!"

 

The Pony Killer

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Zecor, un raro esemplare di centauro zebra, era estremamente in ansia per l'incontro. Aveva appena visto Jace scontrarsi contro Kairos e quasi ringraziò di non essere finito contro il principe, ma ben presto si ricordò di chi fosse la sua avversaria.
L'odio che le arpie provavano per i centauri era cosa più che risaputa e di certo la cosa non faceva sentire Zecor al sicuro, ma quello era semplicemente un motivo in più per vincere e far assaggiare la polvere a Garnet. Vincere quella gara sarebbe stata una grande vittoria per Centaurestria, oltre che un ammacco per l'arpia e sotto sotto Zecor sperava davvero di poter umiliare la sua avversaria. Ma non avrebbe dato a vederlo, si trovavano su un territorio neutrale in un periodo di festa, quindi avrebbe tenuto tutti quei pensieri per se.

Si presentò sull'arena vestito in maniera molto semplice: anche lui una mantella, marroncina, mentre portava almeno un paio di anelli per dito, ognuno dotato di una sorta di capsula che sembrava quasi una gemma.
Zecor abbracciava il lato distruttivo e brutale del Caos, ma anche quello della crescita e della fertilità: specializzato nella magia della terra e nella manipolazione delle piante, tutto ciò che è natura Zecor prova a manipolarlo. Per questo motivo, se il pubblico si fosse aspettato un combattimento analogo a quello di Jace, ne sarebbe rimasto forse deluso.


Quando finalmente si ritrovò faccia a faccia con l'arpia, il centauro abbassò il cappuccio che gli copriva il capo e si mise in posizione di preghiera per pochi istanti, per poi guardare negli occhi l'avversaria "Oggi il fato ci ha fatti incontrare, possa il migliore trionfare."
Stranezza di Zecor è che comunica sempre in rime, sebbene siano spesso banali. Ma a lui non importa, a lui viene naturale e non riesce a parlare in nessun'altra maniera.

Appena il giudice avrebbe dato il via, Zecor avrebbe sfruttato il suo corpo equino per muoversi velocemente attorno all'arpia, cercando di schivare i colpi. Nel fare ciò, avrebbe fatto rilasciare ad almeno 6-7 anelli il contenuto delle capsule, ossia semi di piante caotiche e, qualora l'arpia si fosse trovata nel raggio d'azione delle piante, Zecor le avrebbe fatte sbocciare per intrappolare ed attaccare l'arpia.
Ma, se Garnet avesse provato a volare troppo in alto in modo da sfruttare il suo corpo per stare lontana dalla magia del centauro e per avere un bersaglio più facile, non avrebbe avuto vita facile. Le piante di Zecor potevano raggiungerla anche molto in alto.
Per infliggere però il grosso dei danni, Zecor avrebbe probabilmente provato ad utilizzare il terreno per lanciare una salva di cocci.. e magari, su qualche pezzo di roccia, si sarebbe trovato anche qualche seme, pronto a crescere attorno all'arpia.


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(scusa, non ho trovato l'artwork singola..)
 

Silen

Get a life
E' il turno di Garnet di farsi avanti: la figlia di Shiver è simile eppur dissimile a sua madre: là dove Shiver possiede ali di un candore accecante, anche Garnet possiede ali e pimaggio bianchissimi, ma il suo bianco è quello dell'assenza di colore più di un colore vero e proprio. Là dove Shiver procede a testa alta, altera e orgogliosa, Garnet procede a testa alta e in silenzio ma più riservata che altera. Là dove Shiver è una maestra della magia dell'aria e del fulmine, una magia da sempre molto popolare e tradizionale fra la razza alata, Garnet è una maestra della magia di guarigione, una cosa molto insolita per la sua specie. E ancora più insolito è il fatto che lei abbia saputo dominare il potere di guarire al punto di servirsene anche epr scopi più oscuri. Vedere il flusso vitale che scorre negli esseri viventi, sapere intervenire per rafforzarlo in modo da salvare una vita...o da interromperlo in modo da spezzarla: questa è Garnet. E non con una banale inversione del processo di guarigione, modo prevedibile e scontato...oh no, ciò in cui Garnet è maestra è distorcere il flusso vitale in modo da piegarlo al suo volere. E così, quando i viticci evocati da Zecore crescono con la velocità del caos intrecciandosi e cercando di imprigionarla, Garnet si limita a osservare uno dei viticci mentre le si attorciglia attorno ad un dito, con grande attenzione, per poi mormroare un incantesimo a bassa voce. Ed ecco! Il viticcio, e con esso tutti quelli evocati da Zecor, improvvisamente avvizzisce e si secca morendo con la stessa rapidità con cui stava crescendo poco prima...poichè Garnet ha interrotto , rapidamente e destramente, la fotosintesi della pianta volgendo contro di essa il suo metabolismo accelerato: e così la pianta muore, con la stessa velocità con cui è cresciuta.
"Mi spiace, quadrupede; dovrai fare qualcosa di più di questo per vincere...." il contrattacco dell'arpia non si fa attendere, e sfortunatamente per il centauro è di un tipo che la velocità delle sue gambe non possono sfuggire: vincolandosi alla sua forza vitale Garnet lancia un incantesimo proprio contro le gambe del centauro facendo sfrigolare lo scudo e facendo scorrere un formicolio spiacevole nelle giunture del mago di Centaurestria; essendo anch'egli un adepto delle arti magiche Zecor comprende al volo che senza lo scudo probabilmente ora sarebbe incapace di muvoersi, gli arti inferiori serrati in un groviglio di crampi dolorosi.

Il combattimento proseguì sulla stessa falsariga: ogni pianta evocata da Zecor avvizziva e moriva priva di poter toccare Garnet mentre questa lanciava uno dopo l'altro incantesimi che avrebbero paralizzato o bloccato il centauro se appena avessero superato lo scudo magico. Non che Zecor si illudesse che Garnet potesse fare soltanto questo....era evidente che l'albina sapeva uccidere con quella sua magia oscura; ma farlo in quel torneo non era evidentemente nelle sue intenzioni. Miglior risutlato Zecor ottenne con la salva di cocci: Garnet per quanto forte non manipolava la magia dell'aria con la facilità di Shiver e preferì evitare i colpi al posto di cercare di deviarli con la magia, ma inevitabilmente lo scudo venne centrato da qualche sasso vagante, subendo alcuni danni.
Sebbene la sua tattica di immobilizzare l'arpia fosse andata a pallino il centauro continuò a tenere botta per un pò, cercando di colpire Garnet con una selva di rocce volanti ogni volta che ne vedeva l'occasione finchè quest'ultima riuscì finalmente ad atterrarlo con un colpo critico che spezzò lo scudo e lasciò il mago di centaurestria accasciato per terra per alcuni istanti, totalmente impossibiltiato a muovere un muscolo, irrigidito come un legno secco, come se l'arpia avesse troncato in un colpo solo tutti i centri enrvoi del suo corpo. Fortunatamente l'effetto durò solo per alcuni istanti il tempo di sentire gli arbitri proclamare Garnet vincitrice della prima manche.

Ai due contendenti viene lasciato qualche minuto di tempo per riposare prima del prossimo scontro.

@The Pony Killer

 

The Pony Killer

Spam Master
La delegazione di Centaurestria rimase shockata dalla potenza della magia di Garnet, una magia decisamente forte e potenzialmente letale. Zecor fu davvero sfortunato.
Per quanto concerne il mago zebra, si sentì umiliato e distrutto da quel singolo incontro, ed in lui continuava a crescere una rabbia verso la sua avversaria. Avrebbe voluto incantare il suo corpo per potenziarsi e distruggere con le sue stesse mani lo scudo dell'arpia, ma era decisamente una cosa fuori questione.. non tanto per eventuali incidenti diplomatici, ma perché si sarebbe difesa con estrema facilità.

Ancora con le gambe indolenzite, dunque, sfruttò tutto il tempo a sua disposizione per escogitare un piano.. vista la magia di Garnet, tanto valeva restare fermi. Già un suo vantaggio mandato in malora.
Sempre a causa della magia dell'arpia, buona parte del suo grimorio era inutilizzabile o quasi.. avrebbe dovuto usare solo la magia della terra.
O forse, forse no. Magari c'era un modo, magari le piante potevano tornargli utili come strumento di supporto.. e non solo le piante. Se aveva visto bene, la magia doveva colpire, quindi passare barriere per avere effetto.

Zecor tornò nell'arena, ormai il formicolio era passato ed era psicologicamente pronto a sentire altri formicolii. Vicino a lui si stavano avvicinando molti insetti però, attirati da un'arte magica del centauro.
Non disse nulla, si limitò a guardare con aria di sfida la sua avversaria, quindi rilasciò il contenuto di una decina di anelli attorno a sé.
Attese il via da parte del giudice e, subito, la sua magia entrò in funzione: si fece crescere innumerevoli piante per tutto il corpo e aumentò la potenza di quell'armatura naturale con gli insetti, che in enormi quantità ricoprivano il corpo del centauro (principalmente formiche e scarabei). Se la magia della maga era una magia che colpiva le forme di vita, avrebbe avuto una vita difficile con tutti quei flussi vitali a proteggere il centauro, e magari non aveva a disposizione un incantesimo di morte ad area.. e, se il suo arsenale prevedeva un simile incantesimo, non lo avrebbe potuto lanciare senza rischiare di uccidere l'avversario. Comunque sia, sperava di confondere l'arpia coprendosi con tutti quei flussi vitali, magari non avrebbe individuato quello di Zecor.
Ma la possibilità che l'arpia avesse troppi trucchi era comunque concreta, motivo per cui se l'armatura naturale avesse fallito Zecor avrebbe provato a difendersi alzando muri di terra, cosa che richiede più energie rispetto all'alzare muri di piante, ma almeno lo avrebbe difeso da quei temibili attacchi.

Per l'offensiva, invece, Zecor aveva un piano molto più feroce. Continuando con le salve di cocci, aveva fatto crescere delle piante sotto i suoi zoccoli e aveva fatto in modo che le loro radici si propagassero per tutta l'arena, sottoterra. Proteggendo la parte esterna di queste piante con i suoi zoccoli, quindi, avrebbe usato le radici come catalizzatori per estendere a tutta l'arena il raggio delle salve di cocci: avrebbe fatto partire svariate salve da più angoli dell'arena, in modo da rendere difficili le schivate all'arpia e in modo da farla distrarre: se fosse stata attenta si sarebbe accorta che i cocci non cadevano a terra, ma si agglomeravano in cielo, per formare massi più grossi ed appuntiti, pronti a fiondarsi sull'arpia, dall'alto.
 

Monitor_Dundee

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Kairos assistette allo scontro, dapprima intrattenuto, poi assieme preoccupato e curioso.
Amestris gli aveva detto che l'Arpia albina era la figlia di Shiver, come lei lo sapesse e il Principe no restava testamento delle misteriose vie del pettegolezzo.
Il Principe quindi si aspettava una magia simile a quella della sua vecchia conoscenza, potente e di matrice elementale.
Non poteva essere più in errore di così.
Inizialmente l'avvizzirsi delle liane sembrò a Kairos un fallimento del Centauro, ma i suoi successivi spasimi di dolore non lasciavano dubbi.
"Ma che è successo? Sta male? E come mai Garnet non contrattacca?"
"Garnet ha appena contrattaccato. Vedo che l'uovo non è rotolato lontano dal nido prima di schiudersi. Certo, non è nemmeno rimasto vicino"
La disciplina magica dell'Arpia albina era sottile e insidiosa, così diversa nella sua raffinatezza dall'irruenza barbara del Popolo Alato, eppure così affine ad esso per crudele efficienza.
A Kairos venne in mente la Magia del Sangue, conosciuta tra i Sauriani come variante della Magia dell'Acqua, ma non erano in molti ad averne maestria, solo alcuni sciamani tribali delle steppe, terrificanti aspetti di bestialità predatoria, e pochi eccentrici accademici.
Ma questa non era solo magia del Sangue, era controllo della forza vitale stessa.
Essendo la medicina, l'anatomia e l'allevamento appannaggio delle donne e la Magia, considerata più affine alla letteratura e all'astronomia, un'occupazione più che altro maschile, era inaudito che nell'Impero qualcuno avesse unito le due cose, se non a livello rudimentale.
Quando poi il Mago di Centaurestria si circondò di un'armatura di viticci e insetti formicolanti nella mente del Sauriano si formarono due certezze.
Doveva incontrare la delegazione dei Centauri e quella delle Arpie al più presto (la seconda in particolare, che avrebbe detto Shiver se non l'avesse almeno salutata?).
Inoltre, sapere che si sarebbe potuto trovare contro solo uno dei due lo rassicurava alquanto.
 

Silen

Get a life
Di fronte alla mossa del centauro, del tutto inaspettata, Garnet annuì e sorrise.
"Mi hai preso alla lettera a quanto sembra...Molto bravo, quadrupede. Molto, molto bravo." per qualche minuto Garnet parve in difficoltà; effettivamente la presenza di centinaia di flussi vitali impediva di focalizzarsi sul corpo del centauro mentre da parte sua era costretta a volare incessantemente per evitare gli attacchi dei ciottoli anche se si rivelò presto vana la speranza che l'arpia, abituata per natura a una visione tridimensionale del campo di battaglia, non si accorgesse del tentativo di Zecor di accumulare grossi ammassi di rocce non visti.
Infine Garnet giunse ad una decisione rispetto al tipo di contrattacco da usare e le sue labbra pronunciarono rapidamente un nuovo incantesimo, focalizzato nuovamente verso Zecor...o meglio, non propriamente Zecor ma la armatura di piante e insetti che questi stava creando e che improvvisamente sembrò crescere in maniera smodata: le piante presero a crescere e ad avvilupparsi attorno al centauro a una velocità che l'occhio seguiva a stento avvolgendolo da capo a piedi e fattivamente impedendogli persino di respirare mentre il peso stesso di quell'armatura vivente cresceva a dismisura. Dopo qualche istante i maghi presenti, e lo stesso Zecor, compresero la mossa di Garnet...al posto di indebolire e spezzare il flusso vitale di piante e insetti, Garnet lo aveva stimolato e rafforzato facendo perdere al centauro, che si aspettava tutt'al più la mossa opposta, il controllo della mole e delle dimensioni dell'armatura vivente. Quando Zecor cercò di bloccare la crescita delle piante scoprì con orrore che era troppo tardi: Garnet stava stimolando la crescita dei vegetali con più energia di quanto il centauro fosse in grado di controllare e alla fine il povero Zecor finì con il perdere i sensi soffocato da svariati quintali di rampicanti e insetti.
Soltanto allora, Garnet cessò di inviare mana verso le piante che, private di entrambe le fonti di amgia che ne avevano stimolato lo sviluppo avvizzirono rapidamente consentendo agli arbitri di liberare il centauro semisoffocato.

Garnet si aggiudica manche e incontro.
(Sorry poniuccio...nonostante il modificatore positivo che ti ho dato come premio per l'ottima idea i dadi hanno scelto ancora Garnet. Comunque devof arti i complimenti, e appena Zecor rinviene glieli farà anche la mia albina: bellissimo incontro)
 
Ultima modifica:

Silen

Get a life
Proprio mentre gli arbitri proclamavano la vincitrice, Kairos si sentì chiamare da una voce che conosceva ormai molto bene anche se non la sentiva da parecchio tempo.
"Ah, Kairos, stavo giusto chiedendomi quando avremmo avuto occasione di incontrarci di nuovo! Come direste voi senz'ali, sono quasi lusingata dal fatto che tu sia venuto ad assistere all'incontro di Garnet. Forse progetti di affrontarci entrambe in combattimento? Se è così credo che si potrebbe organizzare qualcosa, la mia verafiglia è molto curiosa di scoprire perchè io apprezzi tanto la tua abilità di mago."
La voce era ovviamente quella di Shiver e si, il sauriano era nel giusto quando pensava che gli anni erano scivolati sull'arpia senza intaccare la sua potenza, la furia della sua magia...e nemmeno, a quanto pareva, il suo spirito caustico.
L'immagine che gli aveva evocato nella mente del resto, ovvero quella di un principe sauriano trasformato dagli incantesimi di Garnet in innocuo pupazzo semiparalizzato, bersaglio ideale per le magie elementali a base di fulmini di Shiver era oltremodo spiacevole.
@Monitor_Dundee
 

The Pony Killer

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(Mannaggia, ma tanto sono abituato ai dadi che mi fanno cilecca, da sempre XD
Grazie btw per i complimenti all'idea.. l'armatura di piante m'è venuta mentre cercavo di addormentarmi ieri notte rofl)

Appena Jace si accorse di cosa stesse succedendo a Zecor corse verso l'entrata dell'Arena, seguito da Basilius e Stefy, per seguire il mago nell'infermeria. Ci volle un po' affinché si riprendesse, ma con qualche ausilio magico ci mise meno del previsto e potette rialzarsi, seppur ancora stordito.
"Cosa è accaduto? L'arpia ho abbattuto?" Furono le prime parole uscite dalla bocca del mago, ma poi il mal di testa gli ricordò che ad aver perso era stato lui, in maniera non proprio piacevole. Si sentì adirato ed umiliato, ma la stanchezza fece prevalere la frustrazione "Ora mi è tornato tutto in mente, la sua magia non è solo avvizzente. Sa anche far crescere, prosperare, la mia magia contro me ha fatto rivoltare." Disse facendo mente locale, in tono stizzito. (GDR off: Alla fin fine, Zecor non poteva sapere che Garnet è pure in grado di far prosperare la vita asd)
Jace si rivolse all'amico per consolarlo "Hey, te la sei comunque cavata alla grande! Il pubblico ha amato la tua performance. Anche più della mia, se devo essere sincero. Siamo solo stati sfortunati, ci sono capitati i nemici perfetti a neutralizzare le nostre specialità. Ma anche questo è il caos, amico"
Zecor esibì un sorrisino stanco al suo collega, ma non proferì parola. Nell'aria c'era un odore familiare che lo stava mettendo a disagio.


(Ciò non sta avvenendo subito dopo l'incontro, ma dopo qualche ora. Stefy e Basilius, una volta accertatisi della condizione stabile di Zecor, son tornati a farsi i fatti loro)
 

Monitor_Dundee

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"Shiver! Quale onore! E' sempre un piacere vederti, e vedere in azione la tua magia. Devo ammettere, però, che l'arte di Garnet mi incuriosisce ancora di più, la Magia della Vita è molto poco praticata tra i Sauriani. Per quanto riguarda l'affrontarvi, non siamo forse a un torneo? Mi auguro come in passato che la gara ci metta l'uno contro l'altro. Non rammento più chi abbia vinto più scontri tra noi, ma possiamo sempre chiamarla una rivincita. Oltre che una lezione di magia per gli Spennati"
Il tono di Kairos era gioviale, da tempo ormai era abituato alla presenza e alle maniere delle Arpie, e lo divertiva alquanto avere scoperto che Shiver aveva una figlia della quale non aveva mai fatto menzione.
Almeno questo pareggiava il suo matrimonio, celebrato all'oscuro di Shiver...
"E per quanto riguarda l'affrontarvi allo stesso tempo... Il parere di chi mi incontra per la prima volta a questo torneo è distorto da voci che mi vogliono un Sultano dei Demoni come l'antico governatore di questa città, ma tu conosci il limite delle mie capacità. Credo proprio che sarebbe una sfida a senso unico, e non a mio favore"
- e a quel punto convincere Tamano a non intervenire in mia protezione e privare Silene di due incantatrici sarebbe molto difficile -
 

Silen

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"Ti sottovaluti, Kairos. Sei...come dicono gli umani?...in gamba? Si, sei in gamba per essere un senz'ali" l'arpia inclinò il capo e si mise a ridacchiare a sua volta "Ma in realtà non correresti alcun rischio sai? Non credo di volermela vedere con la tua...ah, consorte. Mi inquieta il potere che percepisco in lei." l'arpia scrollò vigorosamente le ali facendo volare in giro un paio di piume candide, come a voler accantonare l'intera questione. Lo sguardo della maga andò oltre il sauriano e si posò sulla sua figlia albina e sospirò.
"A volte una madre non si rende conto di quanto siano speciali le sue figlie; continua a vederle come se fossero appena uscite dall'uovo, creaturine deboli ed indifese e a pensare di doverle difendere dai pericoli di un mondo ostile. Poi ad un certo punto qualcosa ti costringe ad aprire gli occhi e ti rendi conto che la tua piccola implume ha cresciuto gli artigli e che questi sono lunghi ed affilati, Kairos. Lunghi ed affilati almeno quanto i tuoi."
Per un attimo la voce dell'arpia si colorò di un misto di orgoglio e di malinconia, come se nelle sue parole ci fosse qualche sottointeso non detto.
 

Monitor_Dundee

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"Eh già, crescono in fretta. Io stesso ricordo come se fosse ieri il giorno che Amestris è uscita dall'uovo, e ora è qui come mia superiore"
Kairos indicò con un cenno della testa la principessa Sauriana, ancora seduta al palco d'onore, attorniata da cortigiani.
"Ma anche se crescono grandi e forti, hanno ancora molto da imparare dalla vecchia guardia... o sbaglio?"
Il Principe Stregone era ormai abituato alla goffa retorica suprematista dell'Arpia, e sapeva bene che Senzali era il più lusinghiero degli aggettivi riservati dalle Alate alle altre razze di Ea.
Un dubbio però si agitava nella mente del Principe, monopolizzando buona parte dei suoi pensieri.
Se Shiver aveva una figlia... chi era il padre?
Purtroppo, le possibilità di fare quella domanda e conservarsi in salute erano spaventosamente basse.
"Garnet deve essere molto giovane, ad ogni modo, non ricordo di averla vista durante la vostra visita a Rahonyve, e al Congresso hai inviato una tua apprendista..."
 

Silen

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Shiver stava ancora guardando la figlia nell'arena ma annuì "Quando ho raggiunto Silene nel Territorio di Caccia, Garnet aveva dodici anni, secondo il vostro computo. La mia specie cresce più velocemente della maggior parte delle razze di voi Senzali, e lei era già in grado di volare e cacciare, una giovane pienamente sviluppata e adulta ma anche debole e inesperta. Nerissa invece era soltanto una implume ancora non svezzata, incapace di lasciare il nido. Il viaggio non fu facile, Kairos, fu duro raggiungere la nostra nuova patria con le mie piccole...ma non potevo sopportare l'idea che anche loro avrebbero potuto morire da qualche parte nelle Terre Desolate" Shiver scosse il capo , gli occhi socchiusi, evidentemente perduta nei propri ricordi. La sua voce aveva assunto un tono angosciato che però sfumò rapidamente nella rabbia, come accadeva così spesso alla razza alata "Le mie due figlie maggiori, le mie magnifiche figlie...morte, le loro vite sprecate inutilmente nelle piane sterili delle Terre Desolate per colpa di un minuscolo errore di valutazione durante una caccia, l'esitazione di un attimo...come può l'esitazione di un attimo costare non una ma due vite? E se tanto era bastato a porre fine alle loro vite, loro che erano state tanto forti e splendide, cosa avrebbe potuto accadere alla mia figlia più giovane, la mia povera figlia albina? Per non parlare di Nerissa che ancora non era in grado nemmeno di camminare. No, non potevo sopportarlo. Per questo quando ho avuto notizia del successo della mia sorella-vera decisi che avrei portato qui le mie due figlie superstiti, a ogni costo." Shiver scosse il capo nuovamente questa volta con aria di derisione verso sè stessa "Garnet è cresciuta, è diventata forte, lo vedi anche tu. Eppure per tanti anni sono stata ingiusta con lei, reputandola debole...mi sono lasciata accecare dal dolore per le mie figlie perdute e ho trascurato la mia Garnet, tanto diversa da loro, nonostante lei facesse di tutto per avere la mia approvazione. Il suo stesso nome...a lei non importa cosa pensino i Senzali del suo nome o della loro incapacità a pronunciarlo correttamente che ha sempre infastidito me. So che non le importa. Ma lei ugualmente ha adottato i miei modi, scegliendo un nome per i Senzali così come ho fatto io, e lo ha fatto soltanto per farmi piacere."
Shiver sospirò ancora e si riscosse poi esibì un sorriso imbarazzato "Mi spiace, sospetto di avere parlato anche troppo in risposta a una domanda che forse hai posto soltanto per cortesia, come viene fatto a volte nelle vostre culture. Ma per me le mie verefiglie sono tutto. Tutto. " l'arpia inclinò la testa da un lato "E tu, Kairos? Hai avuto delle figlie con la tua sposa dall'Altrove? O c'è qualche piccolo sauro che ti somiglia da qualche parte in giro per il tuo paese?"
 

Monitor_Dundee

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Kairos ascoltò con genuino interesse la storia dell'Arpia, mentre l'arena, colta nel momento tra la fin di un incontro e l'inizio del successivo, era quasi vuota.
Altra peculiare caratteristica di Shiver, o forse delle Arpie tutte, quella di alternare risposte monosillabiche ai flussi di coscienza. Segno delle scarse doti di comunicazione o forse, almeno in questo caso, di fiducia. Amicizia, persino. E quella era la stessa per tutte le creature di Ea, dalle più civili alle più barbare.
Alla domanda di Shiver Kairos scoccò un'occhiata a Tamano, chiedendosi se quelal dell'Arpia fosse una facezia o frutto di oceaniche lacune nel campo dell'anatomia.
"Temo di non poter capire fino in fondo il vostro sentimento, non avendo, che io sappia, eredi. Ultimo a schiudere nella mia covata, e unico maschio, il mio sarebbe stato in ogni caso un ramo morto dell'albero genealogico. Athoxa è ascesa al trono giovane e non contestata, e non mi è mai stata imposta un'unione dinastica. D'altra parte, la mai carriera accademica non mi ha mai lasciato posto per pensare da me stesso al matrimonio. E i figli avuti fuori dal matrimonio da una Sauriana non vivono alcuno stigma se la madre li cresce da sola, o trova marito in seguito, mentre convivere e riconoscere l'amante è fonte di scandalo. Quindi, avessi anche avuto quelli che le Prede chiamano bastardi reali, potrei non esserne mai stato informato"
Se Kairos aveva ottenuto una lezione sulla società delle Arpie per risposta, tanto valeva rispondere allo stesso modo.
 

Silen

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Il sogghigno di Shiver lasciava intendere che in realtà la sua domanda era stata fra il serio e il faceto ma la risposta di Kairos sembrò spiazzare la maga. Shiver inclinò la testa da un lato e scrutò attentamente il sauriano per qualche istante prima di parlare nuovamente.
"E' molto triste quello che hai appena detto, Kairos." disse in tono che al sauriano sembrò sinceramente dispiaciuto "Fra le Sorelle non potere avere figli è considerato uno dei destini peggiori, se non il peggiore in assoluto." l'arpia rimase in silenzio ancora un momento poi si mise a cantare piano, in tono vibrante e appassionato:

Dalle cime più alte, al deserto compatto
Conquistare le terre! Fu questo il mio atto.
Ma se verefiglie mai più io non avrò
Allora ciò che ho fatto, l'ho fatto a che pro?

"Tu però sembri sopportare bene questo fardello. Ma già, siamo diversi." Shiver sospirò "Io ad esempio non ho mai compreso come i vostri sovrani possano essere scelti per diritto di nascita. Cosa succederebbe se il nuovo sovrano fosse un incapace o uno sciocco? O se questi morisse all'improvviso lasciando come successore un implume debole e indifeso? Fra le Sorelle soltanto chi ha provato le sue capacità può conquistare abbastanza seguito da diventare una Prima."
 

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"Se mai ti stancassi della magia o della guerra potresti intraprendere la carriera del canto, Shiver"
Il tono di Kairos era scherzoso, ma la voce e il canto dei Sauriani non erano troppo diversi da quelli delle Alate


"La nostra società, che chiamiamo raffinate ed evoluta, sa essere spietata come lo era lo Stato di Natura... E i tuoi crucci sono legittimi, Shiver. Le trame scaturite dal diritto ereditario hanno portato la rovina e la gloria per innumerevoli dinastie. Ma troveresti qualcosa di familiare nelle nostre tradizioni millenarie, tra i cavalieri della steppa è ancora in auge la legge del più forte, ed anche nella famiglia reale non è il primo a schiudersi di una covata ad essere l'erede, ma il più forte. Ovviamente tra le femmine, solo chi genera la vita può avere potere di vita e morte. Ma immagino che questo per te sia più facile da capire che per uno Spennato. Non penso di aver mai sentito nemmeno nominare uno dei maschi della vostra specie..."

- Ammesso che ce ne siano -
 

Silen

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L'arpia sembrò divertita da quell'ultima considerazione del sauriano
"Non ne senti parlare perchè non ci sono, Kairos." Shiver esibì un ampio sorriso che mise in mostra tutta la sua bianchissima e minacciosa dentatura "Le Sorelle usano un sistema...ah, differente rispetto a quello dei Senzali. Superiore, secondo alcune di noi, perchè non così legato al capriccio del caso." Shiver sembrò volere aggiungere qualcosa ma poi scosse il capo "In genere non ne parliamo con chi non apopartiene alla nostra specie."
Shiver tacque per qualche istante poi sembrò cambiare oggwtto di riflessione "La legge del più forte è valida, ma fino ad un certo punto. Prendi noi che eravamo le figlie di shalassa: Falka è sempre stata la più forte fra di noi, ma è Silene quella che è divenuta la Prima, nonostante fosse l'ultima nata."
 

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Ecco, meglio parlare di politica.
Eppure, Kairos era finalmente... soddisfatto di aver trovato un aspetto delle Arpie totalmente, completamente alieno e altro, non razionalizzabile nel considerarle barbare o primitive.
"Ah sì, me lo avete spiegato prima d'ora. Silene è stata la sola tra voi a pensare ad un diverso modo di vivere per la vostra razza. Non sono in molti ad aver seguito un idealista e poter dire di aver avuto successo."
 

Silen

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"Idealista? No. Naktannikart-krrrrr. Non conosco la parola nella lingua dei Senzali. Visionaria? Sognatrice?" Shiver sorrise nuovamente, mentre il suo sguardo si faceva nuovamente lontano per un attimo "Si, è così che la ricordo. Una giovane dagli occhi pieni di sogni. Nata da un Settimo Uovo. Quando ci disse cosa intendeva fare, ci rifiutammo di seguirla, nella speranza di dissuaderla. Quando decise di partire comunque credetti che non l'avrei più rivista." il sorriso della maga prese una piega amara "Come vedi la mia vita è piena di errori, Kairos. Ho abbandonato la mia sorella-vera; non ho salvato le mie figlie più anziane dal pericolo e ho fatto torto alle mie figlie più giovani."
Shiver fece una smorfia "Che Sheika mi spiumi, sono davvero di cattivo umore oggi per parlare in questo tono, mentre tu hai ben altre preoccupazioni. Anche a sud è arrivata notizia che i Caduti si sono messi in marcia e che la tua nazione è una di quelle che sono state assalite...Il Territorio di Caccia è troppo lontano per potere inviare truppe in vostro aiuto attraverso metà del mondo conosciuto, ma desidero cheiderti comunque se c'è qualcosa che le Sorelle possono fare per aiutarvi in questa Caccia. Come forse saprai Silene è ospite del sovrano di Britannia: sarò felice di organizzare un incontro fra di voi, se lo desideri."
 

Monitor_Dundee

Spam Master
"Sarebbe un onore e un piacere conferire personalmente con la Prima della Caccia, Shiver, in particolare nella presente situazione. Le notizie che ti hanno riferito sono corrette, i Caduti marciano sul Nord di Ea in numeri senza precedenti."
 
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