[Portogallo] Discorso alla Nazione di S.M. Il Re

Balto

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Il Re Luis I tiene il seguente discorso alla Nazione dal balcone del Palazzo Reale a Lisbona, il discorso viene stampato su tutti i giornali nazionali e fatto circolare in tutto il territorio portoghese, sono stampati anche numerosissimi volantini, distribuiti al popolo. Tantissimi "banditori" ripetono il discorso ai contadini ed alla popolazione analfabeta.

"Miei carissimi compagni, compatrioti, CITTADINI PORTOGHESI!
Quest'oggi, il Nostro Stato, la Nostra Nazione, la Nostra Patria, Noi stessi abbiamo subito un GRANDE TORTO!
Quest'oggi, l'ambasciatore americano, ci ha intimato di abbandonare il Brasile, di abbandonare i nostri cittadini, i nostri fratelli e sorelle, il nostro popolo che là riesiede e di non farvi MAI PIU' ritorno!
Ebbene, Io dico che questo è inaccettabile: gli americani vorrebbero costringerci ad abbandonare le nostre case ed i nostri cari, che abbiamo liberato dal giogo di un tiranno autodefinitosi "Imperatore" col sangue e l'acciaio dei Nostri coraggiosi soldati!
I nostri fratelli e sorelle in Brasile hanno accolto i Nostri bravi soldati a braccia aperte, li hanno accolti come liberatori, guardate come si è disgregato il finto Regno del finto Imperatore, nonappena Noi siamo tornati a Rio de Janeiro ed abbiamo scacciato da lì il suo esercito, numerosissimi uomini si sono ribellati al giogo del tiranno!
Un tiranno, fratelli, nulla più che un ribelle ed un impostore che vorrebbe definirsi Re, un uomo che solo poco tempo fa ha deciso di abolire la bieca pratica della schiavitù, senza dubbio costretto dai Nostri fratelli, non per sua scelta!

Abbiamo liberato i nostri compatrioti con sangue e fatica, ed ora dovremmo abbandonarli?

NO!!!

Noi non vogliamo la guerra col popolo americano, il popolo americano non ha alcuna colpa in questo, sono i suoi governanti, mal consigliati, o in malafede che vogliono strapparci il diritto di esistere, sì avete capito bene, di ESISTERE, perchè il Brasile e Rio de Janeiro non sono colonie, fratelli miei, non sono conquiste d'oltremare colme di ricchezze, Rio è una terra povera, come la terra portoghese, una terra povera, abitata però da gente TENACE, abitata da PORTOGHESI!

Non abbandoneremo i nostri famigliari, le nostre case, i nostri fratelli, il nostro popolo! Li difenderemo fino a che non ci sarà possibile, fino a quando avremo fiato, finchè avremo anche una sola pallottola rimasta Noi respingeremo gli assalitori, respingeremo i nemici che dal mare vorrebbero costringerci ad abbandonare ciò per cui abbiamo lottato e combattuto affianco ai Nostri alleati!

Cittadini portoghesi, compatrioti, fratelli, FIGLI DI LISBONA! Io vi esorto a resistere! Dobbiamo resistere all'invasore! Dobbiamo mostrargli di cosa siamo fatti noi portoghesi, dobbiamo mostrargli che, anche se la Nostra terra è povera, e piccola, Noi portoghesi valiamo 10 di loro!
E allora presto il popolo americano si accorgerà dell'errore che i loro miopi governanti hanno fatto, e saranno loro stessi ad imporgli di abbandonare questa guerra, dichiarata senza alcun ragionevole motivo da parte loro, così come i Nostri stessi fratelli sono insorti rinnegando l'autorità del tiranno di Rio!
Dobbiamo solo avere fede in Nostro Signore, e il tempo ci darà ragione! Dobbiamo resistere fratelli miei! Ogni uomo, donna, bambino deve fare la sua parte, bisogna ostacolare l'invasore che ci colpirà con ogni mezzo a Nostra disposizione, chi è in grado di imbracciare armi lo faccia, e si prepari a difendere la Patria, i fratelli, i famigliari da un nuovo nemico, che vorrebbe con pretesti e parole prive di alcuna verità, negarci il diritto di esistere e di abbracciare i Nostri cari stabilitisi oltremare!

Esorto tutti a fare la loro parte, ed esorto i Nostri alleati, inglesi, argentini, TUTTI gli amici del Portogallo di stare fieramente al Nostro fianco e difendere così la Libertà, la Giustizia, la Verità!

RESISTERE! RESISTERE! RESISTERE!
 
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