GDR Piccolo amico alle porte

Wally87

Spam Master
Era una delle tardive serate di Primavera nel Trolheim, di quelle che il tramonto comincia ad arrivare un pelo più tardi ogni giorno. Ma le ore diurne non erano ancora al loro apice
Dato che il confine nord sembrava stabile, il Re si era concesso di lasciare il fronte per alcuni giorni per rientrare alla capitale. Non poteva rimanere tutto il tempo fossilizzato ad osservare i movimenti dei cadaveri deambulati oltre il confine della propria nazione.
Un Re ha molti doveri, molti più doveri che piaceri, in effetti chi disse Pesante è il capo che regge la corona aveva perfettamente ragione. Da quando aveva conquistato - nella più epica battle-royal del Trollheim - la sua posizione, non c'erano stati che pochi anni di tranquillità vera e propria.


L'occasione odierna era discutere coi suoi fidi sottoposti, i propri generali, esploratori ecc ecc affari di stato.
Come le prossime mosse nella guerra contro l'ultima roccaforte dei nani decaduti. Le trattative coi residenti di Grimhold. La spinosa questione della geopolitica dell'enclave e le sue implicazioni. Qualcuno che tira fuori l'india di indire un torneo di poetica Troll dopo più di quarantanni che non ne veniva disputato uno. Altre sciocchezze trollesche del caso .
In lontananza delle voci consulte. Sembrano quelle delle guardie e sembrano agitate. Un po' più del solito. Il che esclude sul nascere la possibilità di una scazzottata per una coscia di cavallo.
Un gesto del Re e uno dei suoi fidi lascerebbe la stanza per capire l'origine di questo trambusto.
Rumore di stoviglie e l'umore del Re sembra peggiorare visibilmente “che diamine succede?” tuonerebbe.
Dopo qualche secondo farebbe capolino dall'uscio della porta un sottoposto che direbbe Kapu avemu n''ospite nun invitato a spassu pu' caasteddu” abbassando il capo mestamente “'nu goblin esti arrivatu e nui credimmu che fosse 'nambasciatori, ma inveci nun era mandatu da Salazar.”.
A quel punto il Re tuonerebbe “trovatelu, nu Goblin dentru un casteddu i Troll non può passare inosservato. TROVATELO; ORAAAAAAAAAAHHHHH!” ruggendo la propria ira.
 

Wally87

Spam Master
Per diverso tempo si è sentito solo il rumore dei passi delle guardie su e giù per il palazzo reale. Ma dello strano visitatore nessuna traccia. Nel mentre la riunione ha ripreso il suo corso a porte chiuse.
E una volta finita, consiglieri e generali vari si alzerebbero dal tavolo, ognuno diretto verso la propria abitazione.
Proprio in quel momento dall'ombra affianco alla porta emergerebbe la figura di un piccolo Goblin che si inginocchierebbe subito. Increduli i presenti strabuzzerebbero gli occhi. I goblin di certo non superavano la grandezza di un pugno di troll.
Eppure in quell'angolo di chiaroscuro non si era minimamente percepito fino a quando avesse fatto un passo aventi per rivelarsi finita la riunione.
La porta era stata chiusa da quando era entrata la guardia ad avvisare dell'arrivo del piccolo pelleverde. Quindi doveva essere in quell'occasione che si infiltrato nella stanza ed era stato quieto fino a quel momento.
"chiedo il permesso di poter parlare liberamente, mio signore" rivolgendosi chiaramente al Re.
Mentre alcuni dei generatli sguainerebbero la spada per eliminare l'intruso, il, Re farebbe loro cenno di tenere saldi i nervi almeno per qualche altro secondo.
"Poi parlà, chi sei? chi sei vunuto a fari nel mio regno e nel mio castello?" risponderebbe quindi Talanjoo.
L'altro prostrato e con ancora il volto al pavimento di pietra risponderebbe mestamente "grande Re, il mio nome è Tlong Stynx, ero uno dei residenti di Khas Karatun quando Salz ha ceduto a voi la città e le terre limitrofe. Quindi questo farebbe di me uno dei sudditi. Ho intrapreso da solo un lungo viaggio per venire al vostro cospetto, molti sono stati i momenti in cui ho creduto che l'impresa sarebbe stata oltre alle mie possibilità, eppure eccomi qui dinanzi a voi" prenderebbe quindi un piccola pausa per cercare lentamente di alzare il capo e cercare di decifrare l'espressione sul volto del Troll. Che era curioso del fare affabile del piccola creatura. "prima che mi dimentichi vi chiedo perdono per aver causato un po' di scompiglio tra le vostre guardie. Ma prima di potermi presentare a modo avevo bisogno di saggiare le difese del vostro castello" direbbe ora con tono leggermente malevolo e malizioso, più affine alla condizione normale dei goblin tradizionali.
"E dimmi hai trovato il castello... di tuo gradimento" interrogherebbe l'ospite Talanjoo. "un po' meglio di quanto mi aspettassi, ma è bastato presentarmi alla porta principale per poter accedere. Dopo aver negato di essere un emissario di Salz, mi è bastato sgaiattolare dietro un vaso per far perdere le mie tracce. E le serrature, come dire, sono un po' troppo grandi. Mi è bastato la punta di un coltello per muovere i meccanismi. Col vostro permesso potrei stilare un lista di soluzioni per rendere il vostro castello più sicuro anche a fronte di situazioni meno dirette. Sempre che la cosa possa compiacervi mio Re" continuando la propria orchestrata.
"immaginu che tu possa anche avere ragioni, ma dimmi sei venuto fino a ca' per saggiare il castello? nun credo, a cosa miri Tlong" chiederebbe schietto il monarca.
"vostra magnificenza se posso, sarebbe per me un piacere potervi servire coi miei talenti. Come avrete notato sono piccolo e difficile da notare già di mio. In più.." si alzerebbe, farebbe un passo indietro e nell'ombra in cui era stato ospitato verebbe nuovamente inghiottito. E di nuovo la perplessità degli astanti. Dopo qualche secondo con un passo avanti il goblin paleserebbe la propria presenza "come potete notare per me è facile celarmi alla vista nell'ombra" Avvicinandosi di qualche passo al tavolo degli astanti, alcuni di loro potrebbero scorgere delle rune tatuate su una parte del braccio e sembrano proseguire verso le spalle.
"hai dettu che sei in viaggio da un anno, chi mi assucira che non sei stato tu ad attaccare il Kapo banda degli Orchi" domanderebbe molto fuori dai denti il sovrano.
A quelle parole Tlong risponderebbe mestamente estraendo il proprio pugnale dalla fodera "se fossi stato io, vi posso assicurare che non si sarebbero accorti così presto della mia presenza. Non avrei scelto un approccio diretto e da quanto ho sentito durante il mio pellegrinare. Non avrei certo mirato all'armatura, quando alla gola. Per voi non fa molta differenza, è più difficile estirpare la vostra grande forza vitale. Ma per il resto delle razze una volta recisa la gola la morte è pressoché certa. Inoltre avrei scelto il favore delle tenebre, quando posso sfruttare al massimo le mie peculiarità. E se mi consentite, mi pare difficile che un qualunque sicario con un minimo di addestramento avrebbe agito in un modo così... dozzinale. E' mia opinione che fallire fosse l'intento dell'atto e allontanare da Salz un possibile alleato nella prossima guerra verrà combattuta. Troppo banale che gli schiavi si siano liberati con armi, armature e cavalli. Qualcuno ha orchestrato il tutto, da diverso tempo azzarderei. Poi la modalità scelta fa capire che è qualcuno che reputa Goblin e gli altri pelleverde come tonti idioti con cui si possa giocare con leggerezza" direbbe con fare arguto.
"Perchè nun hai messu le tue capità al servizio di Salazar I?" chiederebbe quindi Talanjoo e a quelle parole seguirebbe la risposta di Tlong "perché la maggior parte dei miei simili crede che io sia maledetto per questi" Indicando quello strano tatuaggio di un colore che sembra quasi un dorato.
"Che sarebbero de grazia?" curioso il troll. "beh, credo che sia dovuto a questo strano marchio la capacità nell'oscurità. Un tempo lavoravo nella torre di magia, facevo piccole manutenzioni, ma a seguito ad un incidente mentre stavano cercando di creare più cristalli di mana.. beh sono diventato così. E da allora nessuno ha mai voluto farsi vedere in mia compagnia. Ho pensato che nel Trollheim avrei potuto ricostruirmi una vita"
Il re prendendosi un momento di riflessione esordirebbe "lasciamece pensari pi qualche giorno, nel mentre sarai meu ospite, ma basta giochetti cu le ombre, intesi?" e con cenno della mano uno dei troll andrebbe a chiamare i due maschi più indicati per tenere compagnia allo strano frugoletto.

@Silen un bel ritratto del ragazzone
 
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