Parte mancante libro. (ossia "di PNL, Comportamentismo e altre storie")

Hannibal

il terrorista del tuo cuore ;)
Fantacalciaro
Non serve una tecnica per imparare a comunicare efficacemente, quel che non mi piace e non mi convince della PNL è l'idea che con uno o più strumenti presi dall'esterno si possa modificare la propria "essenza" per ottenere uno scopo. attraverso una tecnica e l'uso di strumenti, il risultato sarà sempre esteriore e non profondo, se non si abbina alla tecnica una vera riflessione e una vera introspezione.
insomma, se non ci si conosce e non ci si pone in questione come persona, se non ci si interroga su se stessi e sugli altri, non si ottiene nulla di duraturo e di "veritiero". la psicoterapia, l'autoanalisi, l'auto-osservazione ecc. ecc., nonché la fruizione artistica e l'esperienza del mondo (per esempio i viaggi) sono senz'altro una via più importante per migliorare la propria vita e il proprio approccio agli altri rispetto alla lettura di un libro-vademecum e all'applicazione di tecniche.

Concordo tantissimo, l'idea del piazzista che impara qualche pistolotto a memoria paga poco perchè richiede una coerenza d'azione disumana.
Cambiare le proprie credenze passa necessariamente dall'esperienza, ed è questa la chiave più importante per cambiare se stessi.

"testimonianza del fatto che si può sedurre qualcuno rimanendo completamente tranquilli e distesi."


beh

certo che si :|

Intendevo il poterlo fare senza applicare tecniche verbali, non e para verbali.
Essere distesi è fondamentale in generale.
 

Hannibal

il terrorista del tuo cuore ;)
Fantacalciaro
le tecniche si applicano al lavoro

per ste cose io sono per la spontaneità più totale

Immagino che con spontaneità intendi che un individuo dovrebbe essere se stesso.
Che significa essere se stessi?
...uno spontaneamente imbranato, spontaneamente cafone, spontaneamente timido (e di spontaneo c'è poco dato che è la vita svolta a farci essere quello che si è) che fa? si condanna ad una vita di rammarico, facce disgustate e derisione?
Un individuo vuole una determinata cosa dalla vita, quale può essere carriera o vita sentimentale, deve rinunciarci perchè si confà poco alle sue caratteristiche?

Per esempio, facciamo che io voglia essere ricco (che poi è più una realtà che un esempio ed è per rendere il concetto) e le mie caratteristiche, i miei valori, fanno si che voglia al contempo starmene stravaccato sul divano a guardare film di serie B tedeschi, le soluzioni sono due:
- Faccio valere il mio "me stesso" e, così come continuo ad agognare una realtà alla quale rinuncio già in partenza ad ottenere, continuo a rimanere nella mia zona comfort e ad accettare il nido caldo ed umido nel quale mi sento protetto;
- Agisco.
Se voglio fare soldi, gioco forza, dovrò molto probabilmente andare a lavorare.
Quindi ci sarà da "allenare" l'attitudine al dovere e quindi a migliorarsi.

Così come nella vita sentimentale.
Solo in film americani ho visto la tipa più bella della scuola mollare il capitano della squadra di football ed innamorarsi dal tizio imbranato iscritto al corso di algebra.
Purtroppo la vita è diversa.

Darwin è illuminante in materia:
"Non è la più forte delle specie che sopravvive, né la più intelligente, ma quella più reattiva ai cambiamenti."
 
se il tè stesso che sei è un debole, è bene che diventi forte

se sei uno che ama stravaccarsi sul divano e non fare una sega da mattina a sera e ti forzi ciecamente a divenire bieco stakanovista, magari diventi ricco, ma sicuramente non sarai felice

cambiare è possibile e, talvolta, auspicabile

snaturarsi, un pò meno. snaturarsi leggendo un libro di istruzioni, ancor meno



non mi tirare fuori i clichè da film adolescenziale usa ti prego

la vita è diversa. per fortuna.
 

Hannibal

il terrorista del tuo cuore ;)
Fantacalciaro
se il tè stesso che sei è un debole, è bene che diventi forte

se sei uno che ama stravaccarsi sul divano e non fare una sega da mattina a sera e ti forzi ciecamente a divenire bieco stakanovista, magari diventi ricco, ma sicuramente non sarai felice

cambiare è possibile e, talvolta, auspicabile

snaturarsi, un pò meno. snaturarsi leggendo un libro di istruzioni, ancor meno

non mi tirare fuori i clichè da film adolescenziale usa ti prego

la vita è diversa. per fortuna.

Ora ci siamo :asd:
Anche io credo che snaturarsi sia improbabile perchè richiederebbe il "cancellare" dalla propria vita le esperienze che ci hanno portato ad essere quelli che si è (e quelle negative sono certamente le più formative).
Credo si possano aggiungere elementi alla propria personalità e vita, sostituirli la vedo improbabile e mi lascio comunque lo spiraglio aperto perchè prendere le dovute distanze mi rasserena (qui avrei necessità di una faccina che caga per comunicarti il mio grado di serenità, perciò adopererò questa che segue anche se comunica frivoli intenti) :fag:.

Prima di chiarire il perchè i clichè da film adolescenziale usa sia qualcosa su cui riflettere, mi ha incuriosito quel "[...] ti forzi ciecamente a divenire bieco stakanovista, magari diventi ricco, ma sicuramente non sarai felice":
Cosa sono e cosa rappresentano per te felicità ed infelicità?
 

camarillo

Chosen one
Fantacalciaro
Secondo me è l' l'incertezza degli esiti e non come raggiungerli il vero problema di cui si discute.
Sto libri ti vendono l' idea di prevedere gli esiti tra interazioni tra umani. Non è un caso che siano diffusi nel mondo angloamericano e protestante, sono pur sempre quelli del progetto mk ultra
 
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