Ospitalità a Gerusalemme.

The Shiran Reborn

Chosen one
Infine l'esercito arrivò alle mura di Gerusalemme.
Un messo si staccò dalla colonna ordinata di militari dal mantello porpureo per dirigersi verso l'entrata principale della grande città. Portava con se un messaggio indirizzato al Re di Gerusalemme Almarico. Le truppe scure in volto erano comandate da un Cavaliere dai lunghi capelli ricci rossastri, una lunga barba incolta ricopriva gran parte del viso allungato e gli occhi scuri, fieri, emanavano sicurezza e rispetto. La ricca armatura finimente ornata era avvolta quasi come a proteggerla da una veste con cappuccio e mantello anch'essa di color porpora recante i simboli della Famiglia reale Capetingia e del Regno di Francia. Vicino a lui un prete, ammagliato dalla visione della Città Santa, bisbigliava incomprensibili parole in latino. Alla sua destra alcuni scudieri sorreggevano in spalla una croce di medie dimensioni: grande poco più dello scudo di un soldato. Decorata in oro, con l'effige del Cristo. Posti ordinatamente in fila qualche migliaio di soldati, di miliziani, e un migliaio di arceri che chiudevano, arco in spalla, la colonna scortando i carri con i viveri e le tende.

Il messo entrò in città e chiese di poter consegnare una lettera al Re Almarico.

"Re Almarico chi Vi scrive è Roberto Capeto generale dell'esercito Crociato che venne posto in difesa di Tripoli anni orsono.
Con l'attacco a sorpresa da parte dei Selgiuchidi in Libano e la caduta di Tripoli ci siamo diretti in rotta verso Gerusalemme ove abbiamo alloggiato aspettando ordini e nuove da parte di messi Europei. Siamo stati accampati in un villaggio lungo il confine per quasi due anni, ed ora, ricevuti gli ordini, ci è stato detto di recarci verso Gerusalemme dove sicuramente ci sarebbe stata data degna ospitalità.
Siamo a conoscenza dei fatti di Gerusalemme e speriamo che il tutto si sia sistemato nel migliore dei modi.
Chiediamo alla regnanza di darci ospitalità: vitto e alloggio finchè non decideremo il da farsi.
Non nascondo che l'idea di tornare in Francia mi riempe di gioia ma per qualsiasi cosa, aiuto o necessità, le mie truppe sono a vostra completa disposizione.
"


Roberto Capeto
Generale dell' armata Francese in Terra Santa.
Ambasciatore della vera fede.
*Simbolo in cera dei Capetingi*
*Simbolo in cera del Regno di Francia*
 

Il bizantino

Ninja Skilled!
La notizia dell'arrivo dei francesi a Gerusalemme si propagò in tutta la corte. Isacco Comneno, sebastocrator e fratello dell'Imperatore Manuele, si diresse con piede sospinto verso la reggia di Amalrico portando con sè una missiva sottobraccio. La lettera recitava cosi':


Rex Amalricum,

Noi, Isacco Comneno, sebastocrator dell'Impero dei Romani, da voi stesso riconosciuto, proclamiamo aperta contrarietà a un arrivo non richiesto e soprattutto del quale noi ignoravamo ogni particolare. Il Basileus in persona, mio fratello e in Cristo Dio Imperatore dei Romani, è contrariato per questo fatto increscioso. Vi ricordiamo, Re Amalrico, che se sedete ora sul trono di Gerusalemme è merito della Nostra Maestà e dei 15'000 uomini che sono alloggiati qui a Gerusalemme. Purtuttavia, sebbene il nostro animo sia alquanto offeso, comprendiamo le vostre necessità ad appoggiarvi ai Latini. E quindi saremo bendisposti a concedervi di aprire le porte di Gerusalemme solo se il comandante delle truppe francesi riserverà a Noi, quali Mega Esarchi di Gerusalemme, e a mio fratello quale Basileus gli onori e i rispetti che si confanno per coloro che sono i Protettori di Gerusalemme cosi' come da voi nominati.

In Cristo Dio,


Isacco Comneno, sebastocrator tou Imperiou twn Romaion, pistos doulos tou Basileias.


 

Mourinho

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Fantacalciaro
Presto Aranu de Torroja, Commendatore Templare della Città di Gerusalemme, si diresse verso il nobile francese, lo abbracciò e aggiunse queste parole:

"Caro Roberto, la luce riflessa dalle vostre cotte si posa con dolcezza sopra le terre benedette del Signore.
E' per ogni buon cristiano una visione gioiosa quella dei fratelli sopravvissuti alla furia araba che si è abbattuta su Tripoli!

Dubitiamo fortemente che il Re possa lasciare fuori dalle mura di Gerusalemme l'esercito di Dio! Tuttavia, non sarebbe legale introdurvi in città senza il suo permesso.
Aspettiamo dunque la risposta del Re, che sicuramente saprà prendere la decisione più saggia senza dover farsi consigliare da parole scortesi e ingenerose."
 

The Shiran Reborn

Chosen one
I Francesi aspettarono una settimana fuori dalle mura, in un'accampamento provvisorio su una piccola altura nei pressi dell'entrata principale ma non tanto vicino da poter infastidire i traffici frenetici tra l'esterno e l'interno della grande città.
Non vi fu risposta da parte di Almarico che li aveva completamente ignorati.
Roberto allora contattò Aranu de Torroja per chiedergli chiarimenti e spiegazioni.
Dopo un lungo incontro nella tenda del Generale Capetingio sembrò esse tornata la calma nel volto severo del Nobile.
Preparò le truppe e marciò velocemente verso Acri dove sarebbe stato ospitato, finalmente.

Un' urgente missiva fu inviata a Luigi VII per per informarlo dell'accaduto.
 
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