Questa frase mi ha fatto pensare, perchè l'ho sempre pensato anche io, ma ho scoperto con gli anni che è difficile capire cosa ci piace e comunque poi si raggiunge un livello per cui "ciò che ci piace" non basta più.
Alle superiori volevo fare il programmatore software e, mentre ero ancora all'università, mi capitò l'opportunità e la colsi. Fui assunto nella società dove lavoro ancora adesso. Sono partito come sviluppatore junior a 22 anni e piano piano, spaccandomi il culo, sono salito nei ranghi aziendali. A 25 anni gestivo un gruppo di sviluppo di 3 persone (piccolino) per un progetto in TIM. Adesso sulla soglia dei 40 gestisco un'intera area dell'azienda, ho una 20ina di persone, nel mio gruppo, gestisco una decina di clienti molto molto grandi in tutta Italia ma non tocco una riga di codice da boh...più di 10 anni sicuro. Formalmente faccio oppure ho fatto quello che volevo fare, ho avuto "successo", guadagno abbastanza bene ma...mi rompo il cazzo. Dopo i primi anni di scoperte, apprendimento, crescita, ora sono a un punto in cui mi annoio, pur facendo quello che da giovane volevo fare. Come detto prima sono in una confort zone che non voglio abbandonare, ma che mi tedia. Due anni fa cambiammo struttura interna in un cliente molto grande di Milano. Per 6 mesi ho risentito quell'adrenalina dei primi anni, perchè dovetti riorganizzare tutto il servizio, i gruppi di lavoro, i rapporti con l'IT, dovetti standardizzare i processi, istituire protocolli...molto divertente, ma passato quei primi mesi...di nuovo tutto si è standardizzato...insomma, boh...si potrà mai essere pienamente soddisfatti del proprio lavoro senza cambiare spesso, senza reinventarsi ogni volta, accettare nuove sfide, addirittura forse riniziare tutto da capo? Boh, secondo me la routine ammazza tutto, in tutto i campi, amore, lavoro, vita in generale...
Sarebbe bello cambiare spesso, mandare tutto a fanculo ogni 4-5 anni, ma in Italia ciò non è possibbile, e questo COVID ci ha fatto capire che pure nel mondo è un problema farlo, un rischio. A 20 anni o comunque sotto i 30 puoi anche rischiartela, ma a 40 anni? Chi me lo fa fare? Sono prigioniero di me stesso, della mia noia e della mia pigrizia