Rifondare si, ma come? Azzerare i vertici sarebbe una bella cosa, ma poi?
La scomoda verità è che il movimento italiano forgia buoni giocatori, ma nessun campione vero. Una cartina di tornasole efficacissima è che raramente squadre estere vengono a comprare giovani italiani, o anche solo giocatori italiani affermati, nonostante ci siano campionati con squadre per i quali i soldi non sono un problema. Tonali è stato un'eccezione, e infatti Tonali è semplicemente fortissimo.
Al momento siamo una nazionale di secondo piano, con tanti giocatori che si credono fenomeni ma funzionano quasi soltanto in contesti tattici ad hoc, come lo è stato Immobile per un decennio: fenomeno in campionato, inutile in Nazionale.
Gattuso non fa miracoli, ma nelle situazioni difficili ha sempre tirato fuori un po' di sangue dalle rape di turno. Quantomeno portare la nazionale a provarci fino all'ultimo come quando Conte portò un'accozzaglia di cialtroni a giocarsela contro la Germania, sarebbe un bel progresso. I grandi allenatori di solito accettano solo nazionali affermate, e come sempre allenare una Nazionale è ben diverso dall'allenare un club. Gattuso, ad oggi, è una scelta che almeno un po' di senso ce l'ha, perché va bene che non siamo una grande squadra ma nemmeno è normale prendere 3 pere dalla Norvegia...
Sul discorso giovani è tutto un universo a parte:
- molti giovani talenti non emergono perché ai bassi livelli c'è tanta raccomandazione per andare avanti
- molta fisicità e tatticismi ai livelli più bassi, e la tecnica ne risente
- qualsiasi giovane italiano faccia qualche buona partita si trova subito attaccato addosso un cartellino che solo i club maggiori possono permettersi di pagare, e di solito quei club non hanno margine per rischiare così tanti soldi su una scommessa.
- quelli che arrivano in cima sono giudicati severamente se non si rivelano fenomeni da subito
- quelli che esplodono iniziano quasi subito a chiedere trasferimenti e super stipendi