GDR Missing

Silen

Get a life
Mentre in città regna una gran confusione e si prendono misure sensate (e altre meno) per ritrovare il povero Robin Scavatana, l'oggetto di tante premure e preoccupazioni riprende lentamente conoscenza, legato e imbavagliato in un carro pieno di fieno. Dopo qualche istante i suoi movimenti attirano l'attenzione di uno dei suoi catturatori, un individuo alto le cui fattezze sono interamente nascoste da una maschera e un mantello con cappuccio. Persino le mani sono coperte da pesanti guanti di cuoio nero.
L'uomo si avvicina a Robin e gli toglie il bavaglio rivolgendogli poi la parola con voce contraffatta ma cortese.
"Sono addolorato per le cattive maniere, messer hobbit. Purtroppo la necessità non ammette negazioni di sorta, e non sarebbe stato prudente fare altrimenti, come non sarebbe prudente mostrarvi il mio aspetto o dirvi il mio nome. Sono certo che comprendete." un pausa "Dato che per fare una conversazione occorre rivolgersi all'interlocutore in qualche modo...potete chiamarmi Demise. Si, Demise andrà bene."

@Ostrègone
 

Ostrègone

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Fantacalciaro
Mentre il carro proseguiva, Robin, prono su quella distesa di fieno, cercò affannosamente di liberarsi dalla stretta delle corde ma ogni tentativo risultò vano, e così ritornò immobile per qualche istante. Girò il volto a destra per vedere chi c'era con lui sul carro e notò l'alta figura mascherata. Aggrottò la fronte e quando quello si avvicinò temette fosse una dura reazione a quegli inutili tentativi precedenti. Invece quello gli tolse il bavaglio e Robin poté allora respirare di nuovo a pieni polmoni. Riprese fiato mentre quello parlava e una volta che ebbe finito rabbiosamente urlò "Messere un corno! Come avete osato prendermi? Sono un uomo d'arme al servizio del Conte e del Duca Konrad, liberatemi subito o ve ne pentirete!" e iniziò a muoversi goffamente come prima "Bastardo...chi è il codardo che servi e che non osa affrontarmi? Che ci faccio io qui!?".
 

Silen

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"Mezzo uomo d'arme, direi" rispose mellifluo Demise "Quanto al perchè siete qui...ahimè, temo di avervi tramortito con una botta in testa" la figura mascherata sussultò brevemente, come se ridesse.
"Siete così melodrammatico...credevo di avervi appena detto che non sarebbe prudente dirvi niente riguardo a certe cose.. Dovreste essere contento...significa che non ho intenzione di uccidervi. Forse."
 

Ostrègone

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A quel "forse", Robin digrignò i denti e, furente, sputò fuori altre parole "Melodrammatico sarà l'altro uomo con cui te la fai la notte! Tzè! Ti ho detto di dirmi ora chi servi!" tuonò, per poi sbuffare. Dopo qualche attimo di silenzio, riprese a dire, con voce più controllata "Per quante monete lavori? Pensi che il tipo che ti ha assoldato abbia più oro del Conte o addirittura del Duca? Volta il carro e torna indietro, vedrai che non avrai a pentirti di questa scelta" tentò con un tono più conciliante.
 

Silen

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"Amo il rischio, ma non fino a questo punto. Il Duca di Sylvania è notoriamente pazzo, se vi riportassi da lui forse mi coprirebbe d'oro...e forse di terra. No, preferisco mantenere il contratto col mio committente." Demise inclinò la testa da un lato "E, per inciso, vi sarei grato se la smetteste di chiedermi informazioni. Voi sprecate il fiato e io provo fastidio alle orecchie. Ora, il vostro Conte sarebbe disposto a pagare una bella somma immagino, e sarebbe certamente più affidabile. Ma la mia reputazione? Oh, ne sarebbe distrutta. Nessun uomo per bene vorrebbe fare affari con me se tradissi il mio committente. La fiducia è tutto nel mio campo."
 

Ostrègone

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"Oooooh!" esclamò in tono ironico, mostrando una falsa sorpresa nell'espressione del volto "ora gli uomini come te parlano anche di reputazione e fiducia? Ma guarda un po' se dovevo arrivare a sentire una cosa del genere nella mia vita, tzè" e sputò verso una balla di fieno ad un angolo del carro "se sei così tu, figuriamoci quello che ti paga" con un sorriso amaro e poi bofonchiò "Ah questo mondo sta veramente andando in malora...". Dopo aver taciuto per un po' tornò a parlare "si può sapere almeno quando ci fermeremo?".
 

Silen

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"Le vostre parole mi feriscono profondamente. Ah l'ingratitudine umana..o hobbit..o quael che è." disse la figura mascherata in tono di deprecazione.
"Non ci fermeremo prima del confine ovviamente. Certo il Duca ordinerà di chiudere i suddetti confini ma saremo fuori da Sylvania prima che i suoi ordini abbiano avuto effetto...abbiamo un buon vantaggio (gdr off, come ricorderete la scoperta che Robin è stato rapito è avvenuta quasi due giorni dopo l'effettivo rapimento). Scommetto che la prossima domanda sarà...dove siamo diretti?..."
 

Ostrègone

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"Pensavo fossimo già fuori dai confini del paese...allora c'è speranza che qualcuno vi fermi alla frontiera, nonostante nessuno sappia dove io sia! aha, se vi prendono...non oso immaginare! Ah ne vedrai delle belle...come io spero di veder avverata la mia vendetta invece" esultò con una voce trionfale, stringendo i pugni delle mani legate. Dopo, comunque, si placò e tornò a una voce un po' sconsolata"Mh, be' manco te lo chiedo dove stiamo andando, certo che non me lo dirai, tu e il tuo datore bastardo, bah...non ne ho la più pallida idea di dove siamo diretti" e stette qualche momento a riflettere "non so neanche chi possa avere avuto in mente di rapirmi, sto cercando di ricordare se in questi anni mi son fatto qualche nemico nella corte del Duca, ma per ora nulla".
 

Silen

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"Andiamo a Caran'Ost. In effetti ci saremo arrivati prima di sera. Qui le nostre strade si separeranno....vi auguro buona fortuna, Robin Scavatana. Non credo che ci rivedremo."

Altrove, alcune guardie stavano discutendo fra loro
"Sono arrivati i rapporti...i confini sono stati chiusi ma nessuna traccia del ricercato o dell'hobbit."
"Qualcuno dovrà dirlo al Duca..."
"Franz, sei il solito coglione...ci vai tu a dirlo al Duca? Lo sai vero come andrà a finire?" il soldato mimò il gesto del taglio della gola "Zac!"
"Al diavolo, io non ci vado dal Duca, mica sono come quel cazzo di troll che anche se viene decollato non muore..."
"...."
"...."
"Scheisse! Heinrich tu sei un genio! UN FOTTUTO GENIO! Perchè mandare uno di noi? MANDIAMO IL TROLL!"
"Si, cazzo, si, mandiamo il troll!"
"Mandiamo il troll!"
E fu così che...

@Balto @Ostrègone @dixie
 

Ostrègone

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"Caran'Ost?" Robin rimase un po' a riflettere su dove si trovasse questo luogo e poi esclamò, ricordando vagamente "Ma...stiamo andando ovest?!" e il tono si fece più alto "in quel casino che sono quelle lande? Ma sei impazzito tu! Altro che separarsi... tu rimani qui con me; che buona fortuna, tzè! E suggerisco che mi riporti di corsa a Drakenhof prima che le cose peggiorino!" e dopo essersi calmato un pochino, mormorò fra sé "Quindi sono quelli ad aver fatto questa bella pensata del rapimento...bastardi".
 

Silen

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Fra le proteste indignate dell'hobbit il viaggio proseguì, tranquillo e senza incidenti. Una volta che il gruppetto si avvicinò a Caran'Ost tuttavia ci fu un altro cambiamento per il povero Robin che fu finalmente slegato ma in compenso ricevette due solide catene che imbrigliavano gambe e braccia, del tipo solitamente usato per gli schiavi.

Se il mezzuomo aveva sperato di poter essere soccorso da qualcuno una volta in città, la speranza fu presto delusa. Caran'Ost era stata una scelta saggia da parte del misterioso Demise: la città portava i segni di tumulti recenti e non si vedeva una guardia cittadina da nessuna parte; i locali per di più sembravano evitare il gruppetto come la pesta, segno che l'uomo mascherato era ben conosciuto in città e non aveva precisamente una buona fama.

Infine il gruppetto formato da Robin, Demise e i suoi scagnozzi raggiunse un imponente edificio, all'apparenza la sede di una compagnia mercantile di qualche genere. L'ingresso dava su una sorta di sala d'aspetto o anticamera dove una donna di mezza età dall'aria piuttosto annoiata sembrava fare da addetta al ricevimento degli ospiti. Fatto piuttosto inquietante, per il mezzuomo, nessuno dei presenti diede più di un'occhiata al quartetto, come se vedere persone incatenate mani e piedi in quell'edificio fosse una cosa perfettamente normale.

Infine la donna si avvicinò per parlare con l'umano mascherato
"E' un piacere vederla, Demise" disse con tono professionale "controllo subito se Mastro Hamwill può riceverla." concluse senza degnare di uno sguardo il povero Robin.
 

Ostrègone

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Fantacalciaro
Robin non reagì bene quando quasi all'ingresso della città gli furono messe delle catene "Ehi, ma come osate, luridi bastardi! Non sapete che nella Contea non esiste la schiavitù? È proprio il colmo, liberatemi subito!".
Lo hobbit restò poi parecchio affranto nel vedere la città e la sua gente così indifferente al trattamento che la sua persona stava ricevendo da quelli; quando mosse le catene per farle tristemente risuonare non ottenne neanche uno sguardo di pietà o compassione dagli abitanti.
Robin osservò l'edificio in cui Demise lo condusse dapprima da fuori e poi, con stupore, dall'interno. Si chiedeva che razza di posto fosse e cercò di dedurlo anche dalla donna che li stava accogliendo dopo la loro entrata. Lo hobbit si irritò per il modo in cui questa lo ignorava.
"Ehi tu, donnaccia!" esclamò Robin non potendone più "Lascia stare questo damerino e parla con me. Chi è questo mastro Hamwill dei miei stivali? perché mi state portando da lui? è lui che mi ha voluto rapire?" domandò con voce alta e con tono piuttosto furioso.
 

Silen

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La donna inarcò un sopracciglio "Attento, schiavo: la tua lingua lunga è suscettibile di essere accorciata.". Gelato il mezzuomo con questa dura frase, la donna fece dietro front e scomparve dietro una delle porte che davano sull'anticamera.

"Forse non avete ancora capito dove vi trovate, Mastro Hobbit" disse Demise con voce melliflua "Vedete, nell'Unione di Carandor la schiavitù non è mai stata abolita, ed anzi il commercio di schiavi è una cosa assolutamente normale. La mia povera persona è ben nota a Caran'Ost come cacciatore di schiavi, per l'appunto. L'edificio dove ci troviamo è la sede della Compagnia Commerciale Hamwill...la più grande impresa per la compravendita degli schiavi di Carandor. Considerata anche la recente guerra civile, temo proprio che non troverete nessuno che voglia aiutarvi in questa città. Un vero peccato. "
 
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