[Minnonar - Ishitara] Alta ambasciata

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Pochi giorni dopo la dichiarazione che passerà alla storia del Regno di Minnonar come "Atto di Superiorità" un alta ambasceria dei Priminati di Minnonar si presenta ai confini con il Regno di Ishitara chiedendo di essere al più presto ricevuti dalla Regina.
 

Silen

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La regina acconsente graziosmente a ricevere l'ambasciata proveniente da Minnonar.
 
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Gli elfi giunti in qualità di ambasciatori appaiono altezzosi ma anche fortemente alienati dal presente, probabilmente a causa dell'alto lignaggio e dell'età.
Un solo membro delle delegazione parla mentre gli altri rimangono in un silenzio statuario.

"Sua Maestra Loras Elensil vi porge i suoi saluti.
Il suo sguardo si è poggiato sulle vostre terre a occidente del nostro sacro suolo. Ha mostrato contenuta benevolenza per l'apparente armonia in cui i vostri popoli secondi nati vivono con i Priminati, pur rimanendo interdetto per il credo della maggioranza di voi.

Sua Maestà ha tuttavia voluto spingersi in una proposta per Voi.
In ottemperanza con i dettami insegnateci dal Padre Gallean siamo qui a proporvi quanto segue:
- Apertura dei confini del Regno di Ishitara alla religione del Padre ed accettazione di sacerdoti dal Regno di Minnonar per far conoscere il verbo del creatore dei Priminati.
- Libertà per ogni Primonato e fedele di Gallean di giungere nelle terre del Regno di Minnonar per vivere nell'armonia del Padre.
All'accettazione dei precedenti punti Re Loras offre:
- Un accordo di amicizia, pace e Alleanza tra i due popoli, nonché garanzia di libertà e inviolabilità delle terre.
- Accorda a Sua Maesta Yavanna e al suo Regno, in accordo con gli alti sacerdoti di Gallean, il riconoscimento di Regno in armonia con il Padre e la rettitudine della creazione.
- Scambi commerciali di merci e risorse.


Avanzata la proposta l'ambasciatore rimane in rispettoso silenzio.
 

Regina

Lonely Fapper
- Accorda a Sua Maesta Yavanna e al suo Regno, in accordo con gli alti sacerdoti di Gallean, il riconoscimento di Regno in armonia con il Padre e la rettitudine della creazione.

Oltre questo, direi di considerare buono il gioco: non si chiama Yavanna perché non è Mezzelfa.


Con sufficienza, la Regina Malvagia accoglie nella sala del trono della Bastiglia d'Ishitara la delegazione di Minnonar, contrariamente a tutti gli elogi che la stessa delegazione ha dovuto sorbire da parte del popolino umano ed elfico, oltre che di mezza corte della Bastiglia.

Il Trono è davvero qualcosa di eccezionale anche alla vista degli Elfi stessi: spade curvate e piegate dalla magia, congiunte tutte in un unico scranno di ferro.

La donna, Regina, è alta quanto un elfo, possiede capelli neri come la notte, occhi scuri e colmi d'odio ed una bellezza disarmante. Non è Umana? Non è Elfa? Cos'è?
Meglio che certe domande rimangano senza risposta.


<< Salutate il vostro Loras, il vostro Re. La Regina riconosce il suo posto sul suo trono. A voi il compito di delineare il vostro posto nel mio cuore.>>

Lo sguardo ammiccante non nasconde un'ombra di malizia, divertita malizia che pare circondare le parole della Regina, così gelate da spegnere ogni fiamma.
L'abito scarlatto svolazza, i tacchi spessi battono sul marmo della piattaforma sul quale è poggiato questo trono di spade.

Con uno schiocco di dita ed una leggera nebbia violacea, la Regina Malvagia evoca tra le sue mani un coltello di cristallo ed una mela gonfia e cremisi quanto l'abito di satin che porta con così tanta regale eleganza.


<< Che vengano pure tutti i ciarlatani di Ea a professare religioni nelle mie terre, non m'importa. Ma badate, priminati...>>

Si sofferma sul disprezzo espresso nel nominare quell'appellativo che gli Elfi di Minnonar si davano, con una smorfia ricolma di rabbia, mostrando tra le labbra carnose coperte da rossetto i denti lucidi e perfetti.

<< Voi qui non siete nessuno. Non concedo la mia amicizia a nessuno. Perché dovrei cambiare idea?
Per degli scambi? In affari non occorre essere amici. La vostra superbia mi disgusta.>>

Ora lo sguardo s'alza dalla mela, la schiena si distende su un bracciolo irto di lame senza lasciarsi intaccare da esse; le gambe si accavallano e le iridi della Regina Malvagia assumono uno zampillo focoso, tra il giallo e l'arancio, contornando il nero con dirompente brutalità.
Osserva gli Elfi.
Infilza dunque la mela e fa per tagliarla, in attesa.
 

Redual

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Alle parole della Regina gli occhi degli elfi sembrano infiammarsi di furore ed emozioni, impercettibili movimenti fanno presagire una foga trattenuta a stento, abbastanza insolito per la razza.
Poco prima che il tutto volgesse al peggio il più minuto tra gli ambasciatori, non ornato da armature e armi ma di scure vesti appoggia un mano sulla spalla di colui che fin'ora aveva parlato e al suo posto prende la parola, mentre il resto dell'ambasciata stizzito abbandona la sala delle udienze.
La voce è meno impostata rispetto all'interlocutore precedente, ma in qualche modo più penetrante.

"Regina, pretendete rispetto e non superbia, ebbene eguale trattamento dovete concedere.
Invero ci aspettavamo... ben altra situazione ad Ishitara, probabilmente i nostri informatori hanno di gran lunga sbagliato.

Vista la differente situazione, quanto detto fin'ora ha una validità nulla.

Ciò che posso proporre è la stipula di due tratte commerciali dalla nostra città di Val Nira alle vostre città di Bastiglia d'Ishitara e Tetroporto.

Ugualmente Sua Maestà Loras sarebbe lieto che i Priminati e i fedeli di Gallean avessero la libertà di poter giungere a Minnonar.

Infine... Non concedete la vostra amicizia a nessuno, e sostenete che Noi non siamo nessuno.
Mostrate forza e spavalderia, usate le vostre Arti con interessante abilità, ma la vostra spavalderia è il vostro peggior nemico.
L'arma e la forza migliore è quella che nessuno vede. Ebbene, io vedo le vostre migliori abilità, quindi già difettate di sorpresa, tolto quello rimangono solo le debolezze, più facili da colpire conoscendo le armi.
Ciò che vi manca è la saggezza e questa possiamo insegnarvela."
 

Regina

Lonely Fapper
La Regina assiste allo sdegno dell'ambasciata degli Elfi di Minnonar con cipiglio furente. Infila con ferocia il coltello fino al cuore del frutto che regge nella mancina.
Subito scatta sull'enorme Trono di lame, puntando il braccio sinistro verso l'uscita, dirigendo l'ambasciata fuori dalla sala con l'indicazione data dalla mela rossa infilzata.

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<< FUORI! SPARITE, BORIOSI VILLANI!>>

Quand'ecco che il piccolo ambasciatore rimasto, il più paziente e determinato si direbbe, assiste alla scena impassibile e dunque pronuncia le sue parole.
La Regina Malvagia si ridesta, stirandosi le vesti con due secche bracciate. Comincia ad ascoltarlo con attenzione, tagliuzzandosi uno spicchio di mela.
Nel momento in cui l'ambasciatore di Re Loras termina il suo dire, la Regina d'Ishitara si gusta il frutto dolce con un rapido e vorace schiocco di denti sul metallo ed una masticata fulminea.
Evoca un calice nella mano destra, ricolmo di una sostanza che parrebbe vino, dunque manda giù il boccone con una sorsata.


Le sue parole sono dure, ma l'espressione è meditabonda.

<< Ebbene forse è l'odio che provo verso ogni singola creatura di questa bella Ea che mi spinge all'astio. Non dubito delle vostre buone intenzioni. Ciò detto però mi duole comunicarvi che per quest'anno ci limiteremo ad effettuare uno trattato di rotta commerciale pura tra la vostra radiosa capitale e la Bastiglia.>>

Non tarda però ella ad aggiungere una seconda frase, posando il calice sul bracciale ed alzando l'indice verso l'alto.

<< Che i vostri preti vaghino pure, ribadisco. Non m'importa ma badate che non intendo permettere la costruzione di templi o simili. Nemmeno il Culto di Solonielle possiede tali privilegi. Del resto gli Annegati tendono a compiere rituali su spiagge deserte, rive di fiume e mare aperto. >>

La Regina ride galantemente, non nascondendo una forte indole sarcastica.
La trattativa pare essersi salvata per un pelo.
 

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Un emissario del Regno giunge a Bastiglia di Ishitara per trattare di affari commerciali.

Sua Maestà Re Loras è interessato nell'approfondire la possibilità di acquistare una fornitura una tantum di cristalli.
 

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Un messaggero umano proveniente da Minnonar consegna un plico in cui si annuncia l'interruzione degli scambi commerciali da Val Nira.

@Regina
 
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