Messaggio agli Italiani e ai Cristiani

Lord Attilio

Novice Spammer
Il Santo Padre invita ogni stato e combattente cristiano a prendere le armi contro la Coalizione spagnola per vendicare quella gravissima offesa alla Cristianità tutta che è stato il Sacco di Roma. Senza alcun motivo e motivati solo dalla pretesa di cupidigia e di dominio in Italia, gli spagnoli hanno portato morte e distruzione non solo a Roma ma in buona parte dell'Italia.


Particolarmente il Pontefice invita gli italiani a difendere la patria in pericolo: sebbene noi italiani siamo divisi e spesso in conflitto, non credo che si possa tollerare un affronto gravissimo come quello perpetrato ai danni della più importante città d'Italia. Questa guerra, se persa, porterebbe la Spagna al dominio su metà della Penisola e gli italiani ad essere mere comparse nel gioco di potenze straniere. Pertanto il Pontefice rivolge un appello a tutti gli stati italiani; rompete le catene che vi legano allo straniero e combattete per l'autonomia.
 

TFT

Ninja Skilled!
Il proclama papale incontra un certo successo, soprattuto in Italia. Qui la nobiltà locale vede in massima parte l'egemonia spagnola come la possibilità di perdita dei propri privilegi e si schiera in massa con i ponitifici.
Il popolino, molto religioso e fedele al Papa, non ha certo bisogno di ulteriori motivazioni per combattere
 

riki37

One of many
Ci sembra quantomeno poco consono che i consiglieri pontifici parlino a nome del Santo Padre, ma sorvoliamo.

Per quanto riguarda la questione italica noi abbiamo agito solo in risposta alla minaccia papale su un protettorato spagnolo, ne qual caso Firenze, già tale ben prima dello scoppio del conflitto. Ciò posto abbiamo ritenuto necessario un intervento in Italia che portasse equilibrio nell'interesse della salvaguardia dei protetti di Spagna. Ora che la situazione si è stabilizzata offriamo allo Stato Pontificio una pace che mantenga lo status quo, onde evitare ulteriori spargimenti di sangue.
 

nico1991

Just a newbie
In base ai trattati Ferrara non è nella lista dei territori posti sotto protettorato per cui Venezia bolla come spregio la difesa di un territorio facente parte della Sua sfera di influenza. Pertanto, richiediamo un'immediata risoluzione per via diplomatica onde creare tensioni ed una eventuale prosecuzione di una guerra che risulta più come un capriccio del re di Spagna per mettere le mani sull'Italia che un intervento in difesa dello stato fantoccio fiorentino.
 

Lord Attilio

Novice Spammer
Il trattato con Firenze non è valido in quanto l'esercito veneziano si è limitato a rispondere agli attacchi su Ferrara e sugli altri stati italiani, aggrediti e inglobati come se nulla fosse. L'esercito pontificio è intervenuto nella guerra in quanto alleato di Venezia e garante della pace italiana. Auspichiamo pertanto una pace in cui Firenze restituisca l'indipendenza ai territori occupati. Inoltre, per i danni apportati alla capitale della Cristianità, viene richiesto una somma appropriata.
 

Falciatore

Ninja Skilled!
Il Ducato di Milano si dice dispiaciuto per la questione e auspica ad una fine del conflitto veloce e indolore per tutti. Ricorda alla nobiltà Milanese e del suo territorio che il papa ancora non ha parlato, ma che quello che si pronuncia è un semplice regnante come qualsiasi altro, che ha attaccato lo stato di un alleato.
 

nico1991

Just a newbie
Il Doge specifica che il trattato in questione riguarda Firenze e Spagna con Portogallo, questi ultimi due si impegnavano a intervenire limitatamente ai territori di Pisa e Firenze , per cui l'intervento spagnolo è fuoriluogo e da condannare poichè mette in evidenza le mire espansionistiche della Spagna sull' Italia intera.
 

L.Arrotino

Spam Master
La Cancelleria Regia esprime in un comunicato ai Regni italiani la sua estraneità a questa guerra. Il Regno di Portogallo, da decenni, non ha stipulato alleanze volte a turbare l'equilibrio Italico, se non per reclamare il titolo d'Aragona, di diritto appartenente alla Casa d'Aviz, prima della rinuncia in favore dei sovrani di Castiglia e Spagna.
Invitiamo a non importunare in ulterior modo un regno estraneo alle vicende Italiane.
 

nico1991

Just a newbie
La Serenissima ne è consapevole , ma nel trattato riguardante la protezione di Firenze si può leggere chiaramente che Portogallo e Spagna si impegnano a difendere i territori di Pisa e Ferrara , per cui l'invasione del Papato è stato un atto di prepotenza nei confronti delle nazioni italiane a cui bisogna trovare una soluzione per via diplomatica. Venezia si impegna a non creare ulteriori tensioni e non ha intenzione di continuare una guerra voluta per mere mire espansionistiche . Il Doge si chiede come il Duca milanese possa essere dispiaciuto di questa situazione se ha alimentato la guerra (fra l'altro utilizzando i sotterfugi che lo contraddistinguono).
 

Falciatore

Ninja Skilled!
Alimentato la guerra? ho ricevuto da voi vaghi e strani messaggi riguardanti questi fatti e poi silenzio assoluto, una volta che un mio alleato si è trovato in difficoltà e ha chiesto come da patti presi il mio intervento, non avedo ricevuto da altri notizie diverse, son intervenuto.
Volete dire che vi ho ingannato, Doge?
 

L.Arrotino

Spam Master
La Cancelleria Regia del Portogallo dichiara in un comunicato ai regni Italiani la richiesta formale alla Repubblica di Venezia di produrre immediatamente questo trattato che viene più volte citato.
Qualora questo trattato citato dal Doge si riveli essere l'Intesa di Pisa, ovvero l'accordo di Commercio fra la Signoria di Firenze e la Casa d'Aviz, la Cancelleria Regia del Portogallo considererà il doppio tentativo di Venezia di inserire in questa guerra il Regno di Portogallo come un atto di provocazione, utilizzando il Casus Belli prodotto per muovere guerra ed inserirsi nello scacchiere italiano insieme agli alleati.
Alternativamente, richiediamo scuse formali ed immediate, e di non citare ulteriormente la Casa d'Aviz in questo contesto.
 

nico1991

Just a newbie
Il trattato in questione è stato prodotto dalla Spagna ed è stato firmato dal Regno del Portogallo. Bisogna attendere la risposta del Re di Spagna. In caso di esito negativo saranno palesi i tentativi di mire espansionistiche degli "iberici" tutti di mettere le mani sull'Italia.
 

L.Arrotino

Spam Master
"Le Nostre pretese sono cadute nella totale sordità ed imbecillità veneziana.
Dopo aver riparato ai danni provocati all'Ordine Ospitaliero dall'arrivismo veneto, concedendo una nuova terra ai Cavalieri Cristiani, dopo aver ignorato per il bene italiano la rottura della tregua siglata meno di sette anni prima con il Ducato di Milano, la cui famiglia regnante è considerata Nostra amica, dopo aver insultato più volte i Nostri congiunti, la Casa d'Asburgo, non possiamo che accettare il tramonto della Serenità veneziana dopo le continue accuse sulla partecipazione portoghese alla guerra italiana basandosi su trattati inesistenti e ideologie da bettola di quart'ordine.

Il Regno di Portogallo ed Algarve si considera, ora, in guerra con la Repubblica di Venezia.
Richiediamo ai Nostri congiunti, l'Arciduca d'Austria ed Imperatore, di rispondere alla Nostra chiamata alle armi."
 

nico1991

Just a newbie
Il Doge si mostra doppiamente preoccupato dall'opportunismo "iberico" nei confronti dell'Italia e considera semplici insulti e banali scuse per intervenire in una guerra in cui aveva intenzione di partecipare insieme all'alleato spagnolo. Richiedo all'Imperatore di dirimere la questione.
 

daag

One of many
Presso la cencelleria ungherese vengono recapitate le comunicazioni di quanto stia accadendo in Italia ed il re, preoccupato per l'evolversi della situazione, invia una lettera a tutti i regni coinvolti nella diatriba:

"Ai nobilissimi e cristianissimi sovrani dei regni iberici, ai loro alleati, vassalli ed ai regni Italici. L'ungheria, viene chiamata indirettamente nella questione dal trattato di pace stipulato nei mesi scorsi con la serenissima repubblica di Venezia. Ella comprende come le parole spesso possano essere assai dure e spesso più pungenti della spada, ma vuole ricordare come il regno di Venezia viene da un duro lutto, la morte del precedente doge e spesso il dolore ottenebra le nostre anime: chi di noi alla morte di un caro congiunto non ha proferito parole che in situazioni normali non avrebbe mai detto? Tale stato d'animo viene ahimè reso più cupo dalla situazione venutasi a creare nelle terre italiche e di cui confidiamo grazie alla volenterosa e saggia opera dei regnantispagnoli e del governo della città sacra di Roma sembra aver già preso a muoversi e quanto giunge quivi riportato temiamo potrebbe ripercuotersi anche su quello. Pertanto come accade secondo i dettami cristiani del padre premuroso che viene in aiuto al proprio figlio quando questi lo vede in difficoltà, così come affermato da Gesù, nel vangelo secondo giovanni, Qui sine peccato est vestrum, primus lapidem mittat siamo a scusarci noi per le parole riportate dalla Serenissima, dovute come detto alle gravi circostanze di dolore che le hanno visto coinvolte. Siamo altresì a richiedere l'intervento dell'imperatore del SRI quale figura autorevole e di indiscussa cristianità ad affiancare queste nostre parole verso un regno facente parte dell'impero così da mostrere come egli stesso sia un padre premuroso verso i regni facenti parte della corona imperiale. L'ungheria non crede che i regni cristiani coinvolti non siano imperialisti o altro e confida come una volta chiarita, come avviene in questa missiva, quella che dovrebbe essere la motivazione della causa scaturente, tutto possa essere spiegato, in quanto Ella è tra le prime a non credere alle afefrmazioni su un presunto imperialismo da un lato e dall'altro a credere nel buon desiderio e buon animo di chiudere sul nascere una guerra che nella realtà nessuno vuole."
 

L.Arrotino

Spam Master
"S.M.F. Giovanni III d'Aviz, Re del Portogallo, dell'Algarve e del Regno del Mare, tramite questa missiva redatta dalla Cancelleria Regia di Lisbona, può comprendere le motivazioni di S.M.C. il Re d'Ungheria, ma fin troppe volte l'infantile dogato ha abusato della maturità dei reali vicini per esprimere scuse non sentite, continuando a malcelare una infantile ed immotivata paranoia di complotto mediterraneo ai danni della laguna.
Fin troppe volte abbiamo lasciato correre, anche quando l'ideologia Cavalleresca Cristiana veniva messa in ginocchio dalla distruzione Veneziana dell'ultimo baluardo dell'Ordine in Oriente, l'isola di Rodi.

Il Sovrano di Portogallo intima fatti, provenienti da Venezia, dal suo Doge e dai suoi Consigli.
Ancora un volta, Venezia si dimostra immatura ad affrontare il mondo, incapace di assumere i pesi delle proprie idiozie diplomatiche e immotivate azioni militari, non supportate da altro che dal guadagno più becero e meschino, nascondendosi dietro l'Imperatore prima, che più volte Venezia stessa ha offeso, e dalle Vostre Maestà, che hanno sonoramente sconfitto sul campo e non con vuote parole la Repubblica.

Se con questa affermazione, l'Ungheria esprime la sua Sovranità Feudale sulla Repubblica di Venezia, allora il Sovrano di Portogallo si ritiene soddisfatto, lasciando le beghe fra il Sovrano ed il Vassallo.
Altrimenti, con ostinazione, pretendiamo fatti dalla Repubblica, sia per Noi che per i Nostri alleati.
Per Bergamo, ingiustamente tolta dal dominio dei Duchi di Milano.
Per Rodi, ingiustamente tolta dal possesso dell'Ordine Ospitaliero.
Per le isole dell'Egeo dell'Impero d'Oriente, vessate da tributi e mai protette dalla Repubblica e dalle sue flotte.
Per le terre di lingua Slava e Tedesca, occupate senza motivazioni feudali.

Quando avremo motivazioni, scuse e compensazioni per tutto ciò, potremo valutare la possibilità di tornare allo stato di tregua, non prima."
 

nico1991

Just a newbie
Il Doge sostiene che sono scelte politiche e come tali possono essere gradite o sgradite e vanno rispettate come tali ,inoltre, non trova tesi sufficienti per muovere guerra se non sulla base di azioni accadute decine di anni fa , le quali oltretutto non riguardano nè le sorti nè hanno creato danni al Regno del Portogallo. Riguardo Bergamo , esso è stato dominio veneziano ancora prima che milanese , le isole dell'Egeo sono di competenza veneziana e non costituiscono rilevanza ai fini di motivazioni per una guerra , la perdita di Rodi può essere stata una scelta avventata, ma dettata da determinate circostanze dell'epoca; il Doge si chiede quale siano le terre di lingua Tedesca (peraltro Venezia non ha regioni di lingua tedesca) e di lingua Slava occupate senza motivazione.
 

daag

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Ringraziamo il cristianissimo re del portogallo per le sue parole e porgiamo nuovamente scuse ufficiali per gli incresciosi fatti accaduti.
 

L.Arrotino

Spam Master
Ringraziamo il cristianissimo re del portogallo per le sue parole e porgiamo nuovamente scuse ufficiali per gli incresciosi fatti accaduti.
Con questa affermazione, Giovanni III d'Aviz riconosce il regime feudale intercorrente Pest e Venezia, e si augura che le situazioni esposte vengano quanto prima chiarite coni Regni in debito verso il territorio richiesto.
 
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