Redual
Brontolo
Sistema di Dahl
Dall'imponente flotta da guerra Meklar in orbita geostazionaria intorno a Dahl I si stacca una nave da trasporto pesantemente corazzata. I sistemi di bordo inviano un ripetitivo segnale standard che la identifica come trasporto diplomatico. Entrata nell'orbita del pianeta il mezzo si dirige verso la sede del maggior organo di amministrativo del Regno Unito di Dahl I e II.
La piattaforma di atterraggio è strettamente sotto controllo dei soldati del Regno Unito.
Appena atterrata la nave abbassa i pesanti portelloni esterni, ne escono tre Meklar, due facilmente riconoscibili come soldati a causa del pesante esoscheletro da guerra e uno adornato da un esoscheletro e da impianti più esili e meno imponenti per i canoni degli ibridi.
Il silenzio durante il tragitto che unisce la piattaforma di atterraggio e le sale di ricevimento del consiglio di Dahl è quasi innaturale.
L'entrata nel padiglione in cui la delegazione è attesa è altrettanto silenziosa, il tutto è rotto solamente dai meccanici rumori e dai pesanti tonfi metallici con accompagnano ogni passo dei Meklar.
Il Meklar più esile si distacca dalla scorta e si porta al centro della sala.
Dopo aver osservato la situazione intorno a lui finalmente rompe il silenzio e con una voce lievemente metallica inizia a parlare
"Umani, Vicini, Alleati, vi porgo i più sentiti saluti dell'Imperatrice Selenis Ak'Tauron I, per coloro che ancora non mi conoscono il mio nome è Karass Ak'Veon, primo ambasciatore di sua Altezza.
Quest'oggi sono qui innanzi a voi tutti per presentarvi nuovamente, ora che i tempi sono maggiormente distesi e pacifici nel vostro sistema, la diretta proposta dell'Imperatrice.
Ad ora i nostri popoli, dopo un contatto definibile turbolento a causa della prepotente apparizione della Repubblica Minmatar nel sistema, hanno fatto enormi passi avanti, ed hanno agito come buoni alleati e vicini.
Insieme abbiamo fronteggiato la crescita della tensione nel sistema, e sempre insieme abbiamo combattuto come una sola entità per rendere i nostri e i vostri confini sicuri a garanzia della reciproca indipendenza.
Tutti questi eventi sono potuti accadere solamente a causa della nostra vicinanza e della nostra unione in un momento di grande difficoltà, non vi è dubbio che da soli, senza appoggiarsi gli uni con gli altri, mai avremmo potuto ottenere i medesimi vittoriosi risultati.
Il futuro prossimo, per quanto confidiamo meno bellicoso degli ultimi anni, è sicuramente cupo, tutto intorno a noi sta subendo grandi e gravi stravolgimenti, e per sperare di non essere travolti nella tempesta bisogna trovare saldi appigli e compagni fidati.
Pertanto desidero invitarmi ufficialmente, per mandato di Sua Altezza, a federarvi con l'Impero Meklar.
I benefici di questo gesto gli avete potuti sperimentare nel nostro recente passato, l'Impero non abbandona nessuno dei suoi pianeti a se stesso.
L'Imperatrice non ha intenzione di vedervi come sudditi ma come fidati compagni, ne ha intenzione di soppiantare voi e i vostri governi.
Uniti possiamo proliferare forti e saldi."
Dall'imponente flotta da guerra Meklar in orbita geostazionaria intorno a Dahl I si stacca una nave da trasporto pesantemente corazzata. I sistemi di bordo inviano un ripetitivo segnale standard che la identifica come trasporto diplomatico. Entrata nell'orbita del pianeta il mezzo si dirige verso la sede del maggior organo di amministrativo del Regno Unito di Dahl I e II.
La piattaforma di atterraggio è strettamente sotto controllo dei soldati del Regno Unito.
Appena atterrata la nave abbassa i pesanti portelloni esterni, ne escono tre Meklar, due facilmente riconoscibili come soldati a causa del pesante esoscheletro da guerra e uno adornato da un esoscheletro e da impianti più esili e meno imponenti per i canoni degli ibridi.
Il silenzio durante il tragitto che unisce la piattaforma di atterraggio e le sale di ricevimento del consiglio di Dahl è quasi innaturale.
L'entrata nel padiglione in cui la delegazione è attesa è altrettanto silenziosa, il tutto è rotto solamente dai meccanici rumori e dai pesanti tonfi metallici con accompagnano ogni passo dei Meklar.
Il Meklar più esile si distacca dalla scorta e si porta al centro della sala.
Dopo aver osservato la situazione intorno a lui finalmente rompe il silenzio e con una voce lievemente metallica inizia a parlare
"Umani, Vicini, Alleati, vi porgo i più sentiti saluti dell'Imperatrice Selenis Ak'Tauron I, per coloro che ancora non mi conoscono il mio nome è Karass Ak'Veon, primo ambasciatore di sua Altezza.
Quest'oggi sono qui innanzi a voi tutti per presentarvi nuovamente, ora che i tempi sono maggiormente distesi e pacifici nel vostro sistema, la diretta proposta dell'Imperatrice.
Ad ora i nostri popoli, dopo un contatto definibile turbolento a causa della prepotente apparizione della Repubblica Minmatar nel sistema, hanno fatto enormi passi avanti, ed hanno agito come buoni alleati e vicini.
Insieme abbiamo fronteggiato la crescita della tensione nel sistema, e sempre insieme abbiamo combattuto come una sola entità per rendere i nostri e i vostri confini sicuri a garanzia della reciproca indipendenza.
Tutti questi eventi sono potuti accadere solamente a causa della nostra vicinanza e della nostra unione in un momento di grande difficoltà, non vi è dubbio che da soli, senza appoggiarsi gli uni con gli altri, mai avremmo potuto ottenere i medesimi vittoriosi risultati.
Il futuro prossimo, per quanto confidiamo meno bellicoso degli ultimi anni, è sicuramente cupo, tutto intorno a noi sta subendo grandi e gravi stravolgimenti, e per sperare di non essere travolti nella tempesta bisogna trovare saldi appigli e compagni fidati.
Pertanto desidero invitarmi ufficialmente, per mandato di Sua Altezza, a federarvi con l'Impero Meklar.
I benefici di questo gesto gli avete potuti sperimentare nel nostro recente passato, l'Impero non abbandona nessuno dei suoi pianeti a se stesso.
L'Imperatrice non ha intenzione di vedervi come sudditi ma come fidati compagni, ne ha intenzione di soppiantare voi e i vostri governi.
Uniti possiamo proliferare forti e saldi."
