Evento Medici senza frontiere

Abyssius

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[Martedì ho finito di scrivere, ma lo volevo rivedere nel fine settimana e mi sono beccato una bruttissima influenza. Oggi lo rivedo e lo pubblico. Scusatemi la mancanza di avvisi.]
 

Abyssius

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Il Generale Kalaspa non era un oratore, ma condurre un esercito richiedeva una certa dose di carisma.

Si presentò davanti ai prigionieri (o meglio, ai prigionieri che non erano Arpie) con la sua armatura pesante, senza portare armi con sé e senza elmo, con il portamento di chi è abituare a parlare e non ad ascoltare.

-Soldati, voglio essere chiaro e semplice con voi: avete davanti un numero limitato di scelte. La prima consiste nel tentare la fuga per tornare in patria, contando sul fatto che, notoriamente, noi Naga siamo soltanto un gruppo di serpentelli pacifici. Per coloro che lo pensano, ho una brutta notizia: questo concetto raramente si applica a noi Variyarsa. La nostra Madre ci ha posto come protettori di tutti i nostri e fratelli e sorelle, in modo da difenderli dai pericoli. In questo momento voi siete un pericolo, per cui il primo che tenterà di scappare diventerà un esempio per tutti gli altri. Non morirà, certo, ma la strada da qui fino alla Confederazione è lunga da fare con un arto spezzato. Se il vostro obiettivo è quello di raggiungere le vostre famiglie, allora vi consiglio di aspettare la fine della guerra: in un modo o nell’altro vi sarà concessa la libertà di ritornare. Nelle nostre carceri le condizioni di vita non sono così brutte da giustificare la fuga: niente tortura, pasti regolari e anche la possibilità di fare qualche richiesta. Tuttavia, i tentativi di fuga vengono puniti molto severamente. -

- Questa è la seconda opzione: farvi scortare fino alle nostre città, dove i burocrati si occuperanno di separarvi nelle varie galere sparse in tutte le province. Lì non vi verrà fatto alcun danno e sarete trattati dignitosamente, sebbene gli ufficiali verranno probabilmente interrogati per ottenere informazioni utili per la guerra. Sottolineo nuovamente che ho detto interrogati, non torturati. -

-La terza scelta la pongo soltanto a coloro che hanno ancora un senso dell’onore. Perdonate ciò che sto per dire, ma già sapete che voglio essere diretto: voi siete degli schiavi-razza. Per definizione siete servi delle Arpie. Voi non pagate le tasse affinché vi siano garantiti dei servizi, voi le pagate per poter continuare ad esistere. Siete sottoposti a dei regnanti che possono compiere qualunque sopruso per un semplice capriccio, come massacrare delle persone innocenti per la rabbia, come è accaduto qualche anno fa. Non discuto la vostra scelta: non c’è nulla di sbagliato nel voler vivere pacificamente. Ma adesso vi propongo un'alternativa: potete scegliere di combattere. –


-Potete combattere affinché i vostri figli e nipoti non siano schiavi-razza, ma cittadini. Potete combattere per valori quali la pace, la libertà e la tolleranza, invece che per soldi e nel nome di dominatrici e dei loro concetti – predatore. Loro sono una forza che finirà per divorare sé stessa nel momento in cui non riuscirà a divorare gli altri. Potete scegliere sotto quale vessillo combattere. –


-Ultima opzione, ma credo che in pochi la sceglieranno per vari motivi, è quella di diventare cittadini della Confederazione. Ma non credo che molti di voi siano interessati. –

-Per coloro che sceglieranno le ultime due opzioni, vi avviso che la vostra lealtà sarà verificata. Se siete intenzionati a tradirci, vi consiglio di lasciar perdere tale progetto: noi lo scopriremo. E le conseguenze saranno molto spiacevoli. Finireste sotto le mani degli Agenti della Confederazione e non tutti sono di buon cuore. Alcuni hanno abbandonato gli Insegnamenti di Krietiva. E non c’è nulla di più terribile di qualcuno che rifiuta i Suoi valori. –

Fece una pausa.

-Scegliete. -
 

Silen

Get a life
A differenza del discorso dei centauri le parole del generale naga, semplicie dirette, sembrano colpire maggiormente il gruppo di soldati imperiali. Un fitto brusio accompagna le discussioni in atto fra i prigionieri ed è chiaro che le opinioni sono divise, quando all'improvviso un soldato si fa stradafino ad essere di fronte al generale Kalaspa ed alle sue guardie naga.
"MENZOGNE!" grida il soldato, un mezzelfo, con quanto fiato ha in gola "Con quale coraggio proprio voi parlate di onore? Che onore avete dimostrato, voi e i vostri alleati centauri in questa battaglia? Sotterfugio e tradimento, queste sono state le vostre armi. I quadrupedi hanno finto amicizia con l'Impero giungendo a firmare un impegno scritto e ad occupare una regione dei vostri amici lucertole per rendere la menzogna più credibile per poi colpire alle spalle non appena la battaglia ha avuto inizio. E' questo il vostro concetto di onore? Ed ora voi, sempre in nome dell'onore, ci chiedete di tradire l'Alata Imperatrice. Se non fossimo tenuti qui prigionieri, mi metterei a ridere di fronte a questa farsa. Nessuno mi ha obbligato ad aarruolarmi, nessuno mi ha obbligato a giurare fedeltà alle Signore Alate; è stata una mia scelta. Una scelta più onesta della vostra, aggiungerei. Infine, quali sarebbero queste uccisioni avvenute per capriccio? Vi chiedo, ma lo chiedo anche a voi compagni, quanti schiavarazza avete visto uccidere dalle arpie per capriccio nell'ultimo anno? E negli ultimi dieci? E negli ultimi trenta? Certo qualche straniero è morto nella capitale, ma sarebbe 'un capriccio' l'attentato alla vita di Silene? Operato tramite la magia e a tradimento...un pò come la vostra tattica di guerra insomma...e ancora mi parlate di onore. Ah! Facciamola finita, portatemi pure nelle vostre prigioni, ma piantatela di ammorbarmi le orecchie con le vostre bugie. Questa guerra non durerà in eterno, dopotutto, e non sarete certo voi a vincerla."
Lentamente e con palese disprezzo il soldato volse le spalle al generale e ai naga attendendo di essere condotto via.

Dopo il veemente discorso del soldato, tutti i prigionieri scelgono di essere imprigionati fino alla fine della guerra eccetto una manciata che scelgono di diventare cittadini della Confederazione ma non di combattere, venendo peraltro insultati pesantemente dai loro ex-commilitoni come voltagabbana e codardi.
 

The Pony Killer

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Un ufficiale, un equitauro che dimostrava una certa età e che si trovava li ad ascoltare rimase basito dalle parole del mezzelfo. Lui però poteva fare qualcosa, a differenza sua: "Aahahahhaha, e questo è ciò che hai da dire?" Fece un breve e lento applauso "Non intendo certo difendere il mio popolo, siamo ben consapevoli di essere stati ben spregevoli nei vostri confronti e di certo non ci abbiamo fatto bella figura, ma voi sarete ben consapevoli che questa era per noi la nostra unica ancora di salvezza. Perché volenti o nolenti, se fossimo rimasti alleati delle arpie, prima o poi saremmo diventati come voi: semplici schiavi-razza; e credo che dalla nostra reazione sia chiaro che non lo vogliamo diventare. Ebbene, così come noi non vogliamo diventarlo, dubito che la totalità dei vostri popoli volesse sottomettersi alle Predatrici Alate e ritrovarsi a pagare una quota di denaro che corrisponde alla vostra quota per sopravvivere, perché per loro questo siete: risorse. E non provate ad ingannarci, perché sebbene alcuni di voi sono contenti di essere all'interno dell'Impero, molti altri non lo sono, vivono nella paura e nella miseria perché magari non hanno la fortuna di stare nell'esercito, di essere utili in maniera diretta ai vostri così gentili aguzzini. Sapete, le parole volano e spesso ciò che accade in un angolo di Ea viene ascoltato ovunque. Proprio come la giornata in cui venne attentata la vita di Silene! Giorno funesto, devo dire che è davvero una buona governante, comprendo l'agitazione quando qualcuno ha provato ad ucciderla.. un'agitazione davvero selvaggia, se mi permettete. I superstiti raccontano con orrore ciò che successe in quei giorni, le arpie 'si scagliavano su ogni cosa che osasse muoversi, urlavano con una furia animalesca, vagvano in cerca di un nemico da uccidere mettendo a ferro e fuoco la loro stessa città in preda a rabbia omicida', e dubito che facevano attenzione a cosa si muovesse, se l'umano sotto i loro artigli fosse uno dei loro umili cittadini o un ricco mercante che si godeva gli affari in una delle città più potenti del mondo. Per non parlare ovviamente dei danni fatti alla proprietà privata.. chi se ne sarà lamentato? Penso proprio nessuno, già. Ma insomma, tutto giustificato, no? Qualcuno senza onore aveva attentato alla vita della Prima Alata.. che atto vile, quasi come mandare dei sicari ad uccidere gli esponenti pubblici di uno stato, un po' come successe a Justa. Spero proprio che il vostro stato non sia munito di sicari, perché altrimenti cadreste in qualche piccolissima contraddizione, non credete? Ma comunque sia, ciò certamente non giustifica noi Centauri.. ma ora non si sta parlando di noi, non è ancora il momento di parlare delle nostre gesta. Parliamo piuttosto di come per voi questa non sia la prima volta che avete a che fare coi tradimenti... le foreste di Dasos vi ricordano qualcosa? Ah si, che bell'attacco a tradimento di Sylvania contro Carandor, addirittura venne fatto a guerra inoltrata! E se la memoria non mi inganna, a guidare l'esercito ducale si trovava niente di meno che Rayla la Nera! Ha, curioso che una delle umane più rispettate dal vostro popolo sia colei che ha guidato un tradimento così importante.."
L'ufficiale fece finalmente una pausa, il suo sguardo era piuttosto indecifrabile ma sembrava sicuramente sicuro di se.
"Ditemi ora voi se, alla luce di tutti questi fatti documentati e conosciuti da tutta Ea, il popolo di cui tanto innalzate e lodate l'onore può ancora dire di averne così tanto."

"E dunque, ora sono io ad offrirvi delle scelte, che sono più personali che altro ma che vi aiuteranno a scegliere con certezza e senza ripensamenti la proposta offerta dai Naga: o iniziate a disprezzare anche le Predatrici Alate per mantenere almeno la coerenza ed un briciolo di quell'onore di cui tanto parlate, o evitate di disprezzare i Naga perché non sono stati i fautori diretti del tradimento ma ne hanno usufruito con piacere, visto che loro avrebbero comunque difeso questa terra. Per quanto riguarda noi centauri, comprendo bene che sarà difficile comprenderci, è più che normale che la prendiate così sul personale, ma vi ricordo che non si parla di noi."
Ovviamente l'ufficiale non si aspettava che le sue parole potessero cambiare gran che la situazione, ma gli piaceva stuzzicare i soldati e cercare di farli ragionare, senza contare che magari quelle parole avrebbero per davvero smosso gli animi di quei prigionieri.
 

Silen

Get a life
Il soldato si limitò ad uno sguardo ironico
"Quadrupede, se possibile sei ancora più buffo del Naga. Rimanere senza Sicari significa essere indifesi dalle azioni degli altri stati di Ea, poichè essi servono sia ad assalire che a proteggere. Rimanere senza sicari non è cosa saggia e se quanto ho sentito dire è vero, sono state proprio le deficenze della sicurezza Eldar alla base della grande rapina al tesoro reale che fece tanto scalpore qualche anno fa. La tua conoscenza della storia poi, è quantomeno difettosa. La guerra justana iniziò perchè spie della repubblica cercarono di fomentare disordini nell'impero e vennero scoperte e quanto ai loro leader, i famosi re del mare, essi non sono stati uccisi a tradimento come pensi, bensì processati e condannati nella capitale dopo la resa della città.
Infine, non siamo certo responsabili delle azioni di Sylvania che ti ricordo, è governata in primo luogo dal pazzo duca von Carstein. E' perfettamente inutile che cerchiate con falsità e menzogne a trascinarci nel fango dove voi diguazzate: siete gli ultimi qui che possono parlare di onore.
Godetevi il vostro momento. Non durerà per molto; forse per un giorno..."
 

The Pony Killer

Spam Master
Il centauro si limitò a dare uno sguardo compiaciuto al mezzelfo prima di replicare
"Ha! Ancora parli? Mi piace il tuo atteggiamento, non fossimo stati in guerra saremmo potuti andare molto d'accordo. Oh, e ovviamente se tu non fossi stato un servo così fedele delle arpie. Ma comunque, non perdiamoci in queste cincischie, piuttosto mi pare di essermi espresso male: intendevo ovviamente sicari in funzione di assassini, atti ad eliminare le vite di chi non vi garba; ma non ho certo detto che li avete, ho solo espresso la mia opinione nel caso voi li possediate. Per quanto riguarda Justa io non solo non ho messo in dubbio l'inizio della guerra, ma ho parlato di esponenti pubblici e non di sovrani: diciamo degli agenti, che se la memoria non mi inganna furono assassinati.. bah, sarà ormai l'età che inizia a fare scherzi. Però pare che a te siano le orecchie a fare scherzi, eppure mi sembrano belle grandi: l'ho ribadito chiaro e tondo che non vogliamo certo innalzare il nostro popolo e che le nostre azioni sono state spregevoli, così come ho ribadito che non si sta parlando di Centaurestria ma della Confederazione, la quale non è certo responsabile del nostro tradimento, è stata un'azione autonoma nostra. E voi puntate ad infangare gli altri con le nostre colpe? Bah, loro sono colpevoli del nostro tradimento tanto quanto voi siete colpevoli del tradimento attuato da Sylvania.
Vi siete goduti il vostro momento, ma chissà quanto ancora durerà...
Comunque sia, soldati, scegliete. Non fatevi ingannare da quello che si dice e pensate con le vostre teste, non fatevi prendere dai fanatismi e soprattutto cercate di vedere la realtà per come è, e valutate le vostre scelte: iniziare una nuova vita in un luogo dove verrete rispettati e la vostra parola conterà quanto quella di un cittadino qualsiasi, ricevendo servizi grazie alle tasse che pagherete, o vivere come prigionieri il resto delle vostre vite: perché pure se le vostre Padrone Alate dovessero vincere la guerra, voi rimarrete loro prigionieri, costretti a pagare non per ricevere servizi ma per sopravvivere."
Concluse finalmente con un tono serioso, guardando tutti quei prigionieri con un'aria solenne. Quindi, tenendo quell'aria, si allontanò lentamente senza voler ascoltare o dire altro: si era divertito abbastanza e sperava di aver inserito almeno il seme del dubbio a quei soldati, che a tratti gli sembravano fanatici religiosi.
 
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