Un ufficiale, un equitauro che dimostrava una certa età e che si trovava li ad ascoltare rimase basito dalle parole del mezzelfo. Lui però poteva fare qualcosa, a differenza sua: "Aahahahhaha, e questo è ciò che hai da dire?" Fece un breve e lento applauso "Non intendo certo difendere il mio popolo, siamo ben consapevoli di essere stati ben spregevoli nei vostri confronti e di certo non ci abbiamo fatto bella figura, ma voi sarete ben consapevoli che questa era per noi la nostra unica ancora di salvezza. Perché volenti o nolenti, se fossimo rimasti alleati delle arpie, prima o poi saremmo diventati come voi: semplici schiavi-razza; e credo che dalla nostra reazione sia chiaro che non lo vogliamo diventare. Ebbene, così come noi non vogliamo diventarlo, dubito che la totalità dei vostri popoli volesse sottomettersi alle Predatrici Alate e ritrovarsi a pagare una quota di denaro che corrisponde alla vostra quota per sopravvivere, perché per loro questo siete: risorse. E non provate ad ingannarci, perché sebbene alcuni di voi sono contenti di essere all'interno dell'Impero, molti altri non lo sono, vivono nella paura e nella miseria perché magari non hanno la fortuna di stare nell'esercito, di essere utili in maniera diretta ai vostri così gentili aguzzini. Sapete, le parole volano e spesso ciò che accade in un angolo di Ea viene ascoltato ovunque. Proprio come la giornata in cui venne attentata la vita di Silene! Giorno funesto, devo dire che è davvero una buona governante, comprendo l'agitazione quando qualcuno ha provato ad ucciderla.. un'agitazione davvero selvaggia, se mi permettete. I superstiti raccontano con orrore ciò che successe in quei giorni, le arpie 'si scagliavano su ogni cosa che osasse muoversi, urlavano con una furia animalesca, vagvano in cerca di un nemico da uccidere mettendo a ferro e fuoco la loro stessa città in preda a rabbia omicida', e dubito che facevano attenzione a cosa si muovesse, se l'umano sotto i loro artigli fosse uno dei loro umili cittadini o un ricco mercante che si godeva gli affari in una delle città più potenti del mondo. Per non parlare ovviamente dei danni fatti alla proprietà privata.. chi se ne sarà lamentato? Penso proprio nessuno, già. Ma insomma, tutto giustificato, no? Qualcuno senza onore aveva attentato alla vita della Prima Alata.. che atto vile, quasi come mandare dei sicari ad uccidere gli esponenti pubblici di uno stato, un po' come successe a Justa. Spero proprio che il vostro stato non sia munito di sicari, perché altrimenti cadreste in qualche piccolissima contraddizione, non credete? Ma comunque sia, ciò certamente non giustifica noi Centauri.. ma ora non si sta parlando di noi, non è ancora il momento di parlare delle nostre gesta. Parliamo piuttosto di come per voi questa non sia la prima volta che avete a che fare coi tradimenti... le foreste di Dasos vi ricordano qualcosa? Ah si, che bell'attacco a tradimento di Sylvania contro Carandor, addirittura venne fatto a guerra inoltrata! E se la memoria non mi inganna, a guidare l'esercito ducale si trovava niente di meno che Rayla la Nera! Ha, curioso che una delle umane più rispettate dal vostro popolo sia colei che ha guidato un tradimento così importante.."
L'ufficiale fece finalmente una pausa, il suo sguardo era piuttosto indecifrabile ma sembrava sicuramente sicuro di se.
"Ditemi ora voi se, alla luce di tutti questi fatti documentati e conosciuti da tutta Ea, il popolo di cui tanto innalzate e lodate l'onore può ancora dire di averne così tanto."
"E dunque, ora sono io ad offrirvi delle scelte, che sono più personali che altro ma che vi aiuteranno a scegliere con certezza e senza ripensamenti la proposta offerta dai Naga: o iniziate a disprezzare anche le Predatrici Alate per mantenere almeno la coerenza ed un briciolo di quell'onore di cui tanto parlate, o evitate di disprezzare i Naga perché non sono stati i fautori diretti del tradimento ma ne hanno usufruito con piacere, visto che loro avrebbero comunque difeso questa terra. Per quanto riguarda noi centauri, comprendo bene che sarà difficile comprenderci, è più che normale che la prendiate così sul personale, ma vi ricordo che non si parla di noi."
Ovviamente l'ufficiale non si aspettava che le sue parole potessero cambiare gran che la situazione, ma gli piaceva stuzzicare i soldati e cercare di farli ragionare, senza contare che magari quelle parole avrebbero per davvero smosso gli animi di quei prigionieri.