Adamantio
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La Colonia 551 - L'alba di uno Stato
Dal diario di un condannato all'esilio.
"..Questo posto è opprimente, i miei occhi vedono le montagne invalicabili che sorgono ad est, cosi innevate e desolate che si fondono con il cielo terzo. E' li che stò andando, assieme ad i miei compagni. Sono così alte che trovo quasi impossibile che le nuvole riescano a superarle..
Il sole, o comunque questo diffuso bagliore che qui chiamano "giorno", illumina una landa desolata e gelida, è questa la fine? Mi si para davanti. I miei vestiti sono brandelli di tessuto troppo logoro per opporsi in un qualche modo al freddo che sembra quasi vivo. Morde la mia pelle e ne sono sicuro, sfigurerà il mio viso. Sono stato condannato, eppure non mi è stato concesso di morire. Lo sento.. Il mio patimento, se fratello Styx lo concede, sarà di breve durata qui, il gelo mi coglierà prima di domani ed io, finalmente abbraccerò i miei padri."
La "Colonia Penale 551" sorge in uno dei luoghi più inospitali di tutto il continente di Yfilios, un luogo dove i condannati , non vengono "rieducati" o semplicemente "scontano la pena inflitta", vengono abbandonati dall'Impero.
Un meltin pot si razze ed usanze, dove solo i più crudeli o massicci, o semplicemente meschini riescono a sopravvivere..
Il tasso di mortalità è mediamente del 73% ad un mese e raggiunge la cifra vertiginosa del 85% ad un anno.
E' un luogo racchiuso fra le montagne, dove il gelo è perenne ed il clima stagionale varia molto poco. Il mare dei ghiacci che si insinua fra due scogliere troppo ripide per essere scalate, lambisce una regione pianeggiante che dopo qualche chilometro diventa collinare e ben presto si innalza con picchi e passi di montagna che arrivano a 2500 metri.. e si parla dei passi "transitabili". Ad Est, come ad Ovest il gelo rende inaccessibili i passi ed il mare è costellato nella stagione invernale di iceberg che doppiano facilmente le dimensioni della più grande nave dell'impero.
La colonia è sorta con un unico scopo, uccidere nella migliore ipotesi o comunque dimenticarsi di coloro che tramano contro l'impero. Da oramai 40 anni l'impero morente continua ad inviare un flusso pressoche ininterrotto di "condannati", verso la colonia.
Non ha importanza se le guardie sono sempre di meno, le defezioni all'ordine del giorno non inficiano il lavoro di una regione troppo disgraziata.. di fatto senza alcun mezzo di sostentamento se non la "colonia penale stessa" è pressochè impossibile fuggire al gelo durante le ore diurne, figurarsi durante la notte.
Grandi masse di condannati all'oblio, dunque trovano nella colonia la loro unica seppur disperata fonte di sopravvivenza, una situazione esplosiva, sovraffollamento e cattivo igene portano a malattie ed epidemie rallentate solo dal gelo onnipresente. Per ovviare a queste "problematiche", i carcerieri da oramai 25 anni, selezionano mensilmente un aliquota di "vivi" da mandare "in esilio" verso le montagne ad Est, sono di fatto "marce forzate" verso le regioni inesplorate, un silenzioso quanto riuscito meccanismo rodato di "pulizia etnica" che mantiene "accettabile" le condizioni di vita all'interno della comunità.
La "Colonia", nel contempo, è impegnata in un opera di eliminazione della minaccia Eteride.
La "Vera morte", di queste meravigliose creature avviene in delle celle di contenimento particolari. Il condannato Eteride, termina la propria vita in un "contenitore" ermedicamente sigillato da un qualche espediente imperiale affinchè la sua essenza e stessa esistenza, il ricordo dei suoi avi non svanisce ed avvizzisce nel tentativo di collegarsi ad un altro della sua razza. La disperazione dura alcune ore, nelle quali le essenze degli eteridi tentano di raggiungere la dispersa senza riuscirci.
La sofferenza, le condizioni al limite dell'impossibile e questo atroce comportamento, la perdita di generazioni di "sapere", porta oramai da anni a rivolte sempre più massicce e violente all'interno della colonia.
Quando il morbo, ossia la pestilenza senza nome dilagò nell'Impero, quando in parole povere, il mondo "andò avanti", le regioni dimenticate a Nord, non percepirono immediatamente la minaccia, invero si registrarono svariati anni in cui i condannati non raggiungevano la colonia a fronte di una sistematica quanto ininterrotta eliminazione fisica dei "residenti" che non conosceva sosta.
Quando "finalmente" il morbo raggiunse le terre della colonia, non riusci a fare "troppi" danni, la popolazione carceraria ammontava a poche migliaia di condannati e le eliminazioni di massa erano oramai quasi un ricordo dal momento che alcuni condannati, oramai da circa un lustro ricoprivano posizioni di controllo all'interno di una macchina "statalizzata" che sembrava sempre più "emancipata" dal potere centrale dell'impero.
Attualmente all'interno della colonia, la ribellione è nell'aria, la si respira..
La formidabile macchina statale che era l'Impero, da circa qualche anno non manda ne miliziani ne soldati a pattugliare quella terra dimenticata, le defezioni fra le fila imperiali sono tali che i "collaborazionisti", ossia ex detenuti saliti al ruolo di "guardiani", quest'anno hanno numericamente superato le guardie ufficiali, imponendosi come crudeltà al di sopra dei propri "compari".
E' solo questione di tempo, prima che la polveriera deflagri in maniera roborante...
Anni?.. No, molto meno. Probabilmente stagioni.
Un nutrito, quanto compatto gruppo di Eteridi è riuscito a strutturarsi raccogliendo attorno a se un movimento clandestino che attende solo l'ordine per stabilire un "Nuovo Corso" degli eventi.
Carcerati e carcerieri, divisi dal nulla sono alla resa dei conti finale .
E' solo questione di "ore" prima che la ribellione si concretizzi..
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