GDR l'Onore dei Padri

Dyolance

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Capitolo I
Recidere il cordone ombelicale

"Le nazioni sono fatte di simboli e credenze comuni: ad una veloce analisi di ognuno degli stati che popolano Ea è facile notare come i vari confini siano volubili sì a causa delle ambizioni e delle azioni dei singoli sovrani ma è anche pur vero che essi vengono consolidati dalle usanze dei popoli. Anzi, si può dire con certezza che la maggior parte dei confini è lì dove una cultura finisce ed un'altra continua, sia essa dettata provenienza razziale o religiosa. Una nazione che non pone la giusta attenzione ai propri simboli ed agli elementi che solidificano e fortificano la propria impronta culturale sul mondo sono destinate a fallire, anche se nel presente o nell'immediato futuro avranno fortuna. Senza un consolidamento di tale tipo l'entusiasmo che spesso è la miccia di molte rivoluzioni e cambiamenti va a spegnersi con l'andare delle generazioni, ed improvvisamente quell'ideale di unità e perfezione va semplicemente a scemare, a perdersi, e tale è il modo in cui l'Anima della Nazione va a morire.
Come può Britannia quindi sopravvivere senza una propria identità specifica? Siamo nati dalla schiavitù e ci siamo sollevati soltanto grazie alla saggezza ed alla luce del Padre Celeste; eppure, dopo averne conosciuto la grazia benefica, non l'abbiamo pienamente abbracciato. Attualmente la nostra cultura fiorisce, i nostri commerci prosperano, il nostro esercito è forte, ma ancora ci ostiniamo a mantenere i nomi dei nostri antichi padroni, nomi per giunta nella lingua di Lanka, che poi è anche quella dei Demoni e dei loro figli.
Come possiamo andare avanti senza essere pienamente noi stessi?"

(frammeno n°12 dai diari del Sacro Imperatore Lelouch IL Britannia)​

Ne era ormai certo nel modo più assoluto. Bisognava tagliare e recidere gli ultimi rami secchi del loro passato, screzi per molti ma che agli occhi del santo sovrano rappresentavano dettagli non indifferenti. Così, nei mesi successivi al termine del Torneo, fece chiamare nuovamente i propri Visconti nella capitale, questa volta però per decidere di certe materie in un grande consiglio unito della nobiltà, che checché se ne dicesse rimaneva il ceto dominante di tutta Britannia.
Il popolino rimase stupito dal periodo di assenza dei propri sovrani, i quali si rinchiusero di gran segreto nelle sale del castello imperiale per confabulare e decidere chissà cosa.
Poi un giorno, come se non fosse successo nulla, ognuno dei nobilotti richiamati nella capitale uscì dalle mura del sovrano e tornò nelle proprie terre. Assieme a loro però recavano nuove direttive e comunicati ufficiosi che dovevano essere immediatamente messi in pratica. Essi recitavano...

"In occasione dei festeggiamenti per il trentetismo anniversario dalla fondazione del Sacro Impero, è decreto ufficiale di sua Maestà il Sacro Imperatore Lelouch che da ogni carta spariscano riferimenti ai territori imperiali nella lingua e nella scienza dettata dal precedente e miscredente Impero di Lanka.
Troppo a lungo sono stati mantenuti i nomi degli adoratori di demoni, Britannia ha necessità di un volto rinnovato e coerente con il suo ormai consolidato ordinamento.
Di qui i cambiamenti previsti:


Sulle Province
1) In onore di sua Venerabile Altezza Reale il compianto Sacro Imperatore Clovis e della sua discendenza, la Sacra Nobile Casata dei Cloveringi, la provincia centrale di Kalios verrà da ora conosciuta con il nome di Ile-de-Clover.
2)Ad ognuna delle regioni di Britannia sarà dato un nuovo nome che renda onore alle famiglie insediate dei Visconti: Doravos sarà Duranves, Tildeios sarà Tildeioc, Naelos sarà Nelogne, Ninios sarà Ninieu, Oldeytia sarà Vieuxlis, Rakhan sarà Roussan e Ruadya sarà Randieu.

Sulle Città

1) In onore di sua Venerabile Altezza Reale il compianto Sacro Imperatore Clovis e della sua discendenza, la Sacra Nobile Casata dei Cloveringi, la capitale Taraska sarà ora conosciuta ufficialmente con il nome di Cloveringe. Tuttavia, nel rispetto della Fede di Astera che riconosce nella città di Taraska una sua Terra Santa, Britannia accetta che all'estero l'attuale nome venga usato, anche se negli atti notarili ufficiali propri ed anche di quelli esteri il nome da utilizzare sarà comunque quello stabilito nella sede di questa comunicazione, ovvero Cloveringe.
2) Ad ognuna delle città di Britannia sarà dato un nuovo nome secondo la lingua britannica: Doravos sarà Duranves, Al-Agharan sarà Aquigraine, Bruma sarà Brianne, Nuova Flow sarà Grandleaux, Umarrya sarà Louvigny e Idara sarà Audure.


gdr per la rinominazione dei vari territori britannici
perdonate il capriccio ma i nomi orientaleggianti per un paese che siamo tutti d'accordo sia basato su di una nobiltà stile europea non ci sta per un cazzo. prego non rispondere sotto questo topic perché devo ancora postare roba.

Un breve riepilogo sui cambiamenti fatti:
Taraska--> Cloveringe (meccanismo simile a Bisanzio, che può essere chiamata ed è riconosciuta in entrambi modi. Questo per rispetto della fede di Astera, che riconosce la città di Taraska come Terra Santa)

Al-Aghran-->Aquigraine
Bruma-->Brianne
Nuova Flow-->Grandleaux
Doravos-->Duranves
Umarrya-->Louvigny
Idara -->Audure

Kalios--> Ile-de-Clover
Doravos--> Duranves
Tildeios---> Tildeioc
Naelos---> Nelogne
Ninios---> Ninieu
Oldeytia---> Vieuxlis
Rakhan---> Roussan
Ruadya---> Randieu
 

Dyolance

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Capitolo II
Da pacem domine


"È dal momento esatto della mia incoronazione che difficilmente chiudo occhio la notte. Nell'intimità dell'oscurità percepisco una sorta di peso che spinge profondamente sul mio petto e mi fa affondare nelle lenzuola e tra le coperte. Il materesso in più è troppo morbido e più volte ho avuto l'impressione di cadere come da una torre alta centinaia di metri. Spesso mi sono rintato nel mio studio a guardare dalla finestra i quartieri di Taraska, persino i quartieracci, perché sento che in qualche modo e maniera i tormenti dei miei sudditi sono gli stessi miei, eppure contemporanemante immensamente diversi. Qualcosa trattiene entrambi lontani dal sonno la notte.
Agli inizi, durante i miei primi anni, pensavo fosse la mancanza effettiva di un controllo, di soffrire l'eccessiva decentralizzazione del potere dalle mie mani; eppure, quando recentemente ho iniziato a sostenere pienamente il peso della Corona, il tormento non se n'è andato.
Sono giorni che ne scrivo e scrivendone medito. Penso che la spiegazione sia fumosa, introvabile: posso avvicinarmi e parzialmente mendare lì dove vi è ferita, ma so che mai riuscirò a trasfromarla in cicatrice. Essa è fatta di troppe preoccupazioni e pensieri, nel tempo utilizzato per pacificarne uno se ne aggiungono a decine e decine. Trista è la vita del sovrano.


Questa notte percepisco che il mio peso riguarda il mio rapporto con la religione, o meglio quello della figura che io rappresento: le opere di mio padre per la Chiesa sono palesi, evidenti: egli ha dato alla fede del Padre Celeste un bastione saldo ed a tutti gli umani di Ea una casa sicura ed è innegabile quanto il suo lavoro sia stato fondamentale. Senza l'azione del Profeta probabilmente gli umani sarebbero ancora schiavi di Lanka e Britannia non esisterebbe in alcun modo e maniera, nemmeno nel più lontano pensiero.
Egli ha fissato anche una sorta di politica per la nostra intera dinastia: ogni Imperatore ha il compito di proteggere i fedeli e gli umani, siano essi convertiti o no, specialmente da barbarie come la schiavitù a potenze straniere ed eretiche. Fu lui il primo a promettere che avrebbe liberato da questo giogo i nostri fratelli in molti paesi... Promessa che tutt'ora non ho rinnovato e ovviamente non ho mantenuto.


Ho idee però. Idee per avvicinarmi alla gloria di mio Padre, o quanto meno iniziare a farlo. La Santa Missione di Britannia rimane ancora lì, come una spada sul mio capo; spero di poterla dire portata a termine, un giorno.
Fino ad allora potrò dare solo lustro e gloria a Britannia, aumentarne il prestigio, attirare ulteriormente i favori del Padre Celeste su di noi.
"

(frammento n°24 dai diari del Sacro Imperatore Lelouch IL Britannia)

In un paese ancora in subbuglio dopo la recente bolla imperiale che rinominava l'intero territorio britannico secondo canoni coerenti con l'attuale cultura statale e distanti quanto più possibile dall'orientaleggiante ed ormai spazzato via Impero di Lanka, poche settimane dopo proprio da quella rivoluzione culturale arrivò la seconda bomba dalla corte di Taraska (ora Cloveringe), ovviamente sotto forma di sommo e assoluto comunicato recante la firma del divino Imperatore.

"In occasione dei festeggiamenti per il trentesimo anniversario dalla fondazione del Sacro Impero, in onore di sua Venerabile Altezza Reale il compianto Sacro Imperatore Clovis e della sua azione di profetizzazione che ha portato alla gloriosa rivoluzione contro i demoni di Lanka, la vecchia regione di Naelos, ora Nelogne, viene battezzata come Terra Santa della Chiesa del Padre Celeste: essa è stata il centro da cui il compianto Sacro Imperatore Clovis ha cominciato la propria opera di profetizzazione della Vera Fede ed è dovere di ogni britannico rispettarla come suolo sacro.
Decretiamo inoltre che è missione di ogni britannico proteggere la regione dalle grinfie e dalle mani dei molti nemici di Britannia: possano i servitori dei falsi idoli non appropriarsi mai di essa.
"

Da pacem, Domine, in diebus nostris
Quia non est alius
Qui pugnet pro nobis
Nisi tu Deus noster.


Fiat pax in virtute tua:
et abundantia in turribus tuis.

Da pacem, Domine, in diebus nostris
Quia non est alius
Qui pugnet pro nobis
Nisi tu Deus noster.


Propter fratres meos et proximos
meos loquebar pacem de te:


Da pacem, Domine, in diebus nostris
Quia non est alius
Qui pugnet pro nobis
Nisi tu Deus noster.


Propter domum Domini Dei
nostri quaesivi bona tibi.

Da pacem, Domine, in diebus nostris
Quia non est alius
Qui pugnet pro nobis
Nisi tu Deus noster.


Rogate quae ad pacem sunt Jerusalem:
et abundantia diligentibus te.

Da pacem, Domine, in diebus nostris
Quia non est alius
Qui pugnet pro nobis
Nisi tu Deus noster.


Gloria Patri et Filio et Spiritui Sancto, sicut erat in
principio et nunc et semper, et in saecula saeculorum.

Amen.
gdr per la santificazione della regione di Naelos (ora Nelogne), 1 PA
come concordato con @Silen
 

Dyolance

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Capitolo III
Lasciti


"Ad un veloce e fugace pensiero, io ed i miei fratelli e cugini stiamo parzialmente distruggendo il lascito di mio Padre; ma da un altro punto di vista lo stiamo anche ulteriormente rinforzando e fortificando.
In generale è indubbio quanto il Profeta ed Imperatore Clovis sia stato rubato a questa terra prima del tempo e tale è motivo di cordoglio e lutto tutt'ora per tutti i britannici. Egli ci ha dato tanto, soprattutto da un punto di vista di consolidamento dei confini e delle relazioni con il resto di Ea, lascito che siamo tuttavia riusciti parzialmente a disonorare recentemente durante la Grande Guerra. Durante il suo regno non vi sono state acquisizioni territoriali, anzi più volte si ha rischiato di finire inglobati da altre potenze; anche quelle poche conquiste fatte vennero poi perse velocemente per errori di quelle stesse persone e condottieri che in un primo momento avevano ampliato i confini e la potenza di Britannia. Il profilo di mio Padre è indubbiamente imponenete nella nostra storia, ma la sua impronta su Ea è ricordabile soltanto per la fondazione del nostro stato, indubbiamente a memoria il suo più grande successo.
Tuttavia, tramite le sue mosse si è sempre di più legato a certe potenze indubbiamente più grandi, ricche e forti di Britannia, fino al punto da essere sull'orlo di una vassalizzazione ufficiale e definitiva. Noi, vasi di coccio in mezzo ad innumerevoli vasi di ferro, più volte abbiamo rischiato di sparire. Ep-"

"Non riesci ancora a dormire, mio sposo?"
A parlare fu l'Imperatrice Consorte, sua moglie Lisbeth, che in una preziosa veste di seta bianca entrò nello studiolo del marito. Per nulla sorpresa dall'assenza del marito tra le lenzuola, il suo volto non tradiva alcun tipo di timore alla prospettiva di un Lelouch fredifrago e stregato dalle attenzioni di un'altra donna, questo perché conosceva l'onore ed il profondo rispetto che il marito provava per lei ed anche per le etichette, virtù che superava nettamente e metteva a tacere il suo lato più piacente e seduttore con il mondo femminile.
I due non si potevano dire innamorati, o almeno non avevano mai pensato al loro rapporto come a quello di una coppia che avesse scelto di sposarsi: no, loro erano state solo le pedine di un gioco più grande, ed è solo con il tempo che l'imbarazzo iniziale era sparito, permettendogli ora di definirsi entrambi come felici.

Il completo semitrasparente lasciava intravedere i piccoli seni, mentre i boccoli dorati cadevano su entrambe le spalle ed incorniciando perfettamente il volto. Leggermente spaventato da quell'improvvisa intrusione, Lelouch si calmò subito dopo aver riconosciuto la sua dolce metà.
"Lisbeth, fa tremendamente freddo stanotte, torna a letto, io arriverò tra poco"
"Sai che non riesco a riaddormentarmi se sono da sola in un letto per due." - disse con un sorriso, intanto prendendo da un attaccapanni la lunga vestaglia del marito ed indossandola subito. Con fare anche seducente (aggettivo ormai degno della donna che era diventata rispetto a quando era stata "venduta" al sovrano di Britannia) si avvicinò al marito, trovandolo come sempre davanti la propria scrivania a scrivere e scrivere, la finestra aperta che dava su Taraska, con le sue piazze ed i suoi balordi e ubriaconi.

"Mio caro, a continuare a scrivere al buio perderai la vista."
"È purtroppo necessario, è l'unico modo che conosco per far tacere i miei tormenti".

Una scena di una delicatezza ed intimità disarmanti: in quel momento l'Imperatore, lo stesso che durante la giornata avrebbe indossato per la maggior parte del tempo una delle corone più imponenti di tutta Ea, contorniato di gloria e protetto da un'armatura forgiata interamente da purissimo oro, in quel momento era solo e semplicemente un uomo con la moglie. Lisbeth gli mise entrambe le mani sulle spalle, lui tirò su la sua destra per intrecciarla a quella della moglie.
Un lungo silenzio.

Quella sera era tormentato dall'idea del lascito e dell'eredità; come molte altre volte d'altronde, ma quella notte vi era un motivo particolare.
"Sei sicura di quanto mi hai detto prima?"
"Abbastanza, sì: l'Arcimaestro dice che ci sono tutti i sintomi."

Meditabondo, Lelouch non rispose immediatamente e su quel loro piccolo dialogo cadde nuovamente la quiete.
"Non sei felice, mio amato?"


Sorpreso da quel dubbio, Lelouch si girò verso la moglie colmo di affetto. A lungo avevano tentato. Finalmente il Padre Celeste li aveva benedetti.
"Mia dolce, non sono forse bastate le lacrime di prima?" - disse, con un sorriso beffardo e ironico, colmo di autoironia.
L'Imperatrice allora sorrise ed anzi si lasciò scappare un risolino.
"Come un bambino"
"Peggio di un bambino."

Entrambi risero. Si guardavano negli occhi senza remore né paura, senza nascondere quanto l'altro significasse per se stessi, anche se le proprietà di quel sentimento fosse a entrambi sconosciuta. Avevano avuto i loro dissapori e scontri (per sempio sulla voglia di libertà dell'Imperatrice, troppo spesso costretta all'interno del palazzo) ma tutto sembrava lentamente messo alle spalle.

Seduto sulla sua poltroncina, Lelouch arrivava circa alla pancia dell'Imperatrice. Ci stampò un bacio sopra.
Per quanto ingenuo, mio Padre ci ha lasciato comunque tante cose. Se debbo cominciare da qualche parte, desidero che sia da qui.

Un giorno anche tu piccolino dovrai indossare una corona e pensare al passato, al presente ed al futuro di questo glorioso stato; e come una torcia che si passa di Padre in Figlio, sarai luce nelle tenebre per tutti gli uomini e le donne di questo paese.

Ti aspettiamo tutti... Sigmar.


cccccccolpo di scena. Come si bomba a Britannia non si bomba da nessuna parte
tra poco potremo chiamare @Balto "Il Caro Zietto Konrad". Ringraziatemi dopo.
 
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